Il presente volume presenta gli aspetti culturali, sociologici, giuridici e politici che permettono di valorizzare la famiglia come autentica risorsa per la società.
Pagine scritte non per dire qualcosa, ma per far succedere qualcosa: per riprendere ad educare! Dunque, pagine preziose: brutti sono i tempi nei quali la gastronomia prevale sulla pedagogia. Brutti tempi e cattivi perché non c’è risarcimento che possa ricompensare i danni della mancata educazione. Urge che gli educatori, a cominciare dai genitori, tornino in campo. Non è umano che le nuove generazioni abbiano per padre il computer e per madre la televisione. È dovere reagire! Reagire anche con un testo come questo che vuole essere un servizio perché chi ha dato alla luce un figlio, lo metta anche integralmente in luce: lo educhi! Il lavoro è diviso in due parti: la prima fotografa alcuni tipi di genitori pericolosi che stanno emergendo in Italia. La seconda parte reclamizza i genitori patentati. Il tutto in punta di penna con il massimo rispetto e la massima stima per quelli che impediscono al mondo di andare in frantumi. L’augurio è che il lettore, passeggiando con calma tra le densissime pagine, trovi luce e slancio per passare dal semplice ‘essere’ genitore al ‘fare’ il genitore. Il volume è stato pensato come utile strumento per le ‘Scuole di genitori’.
Una riflessione sulla condizione della donna e dell’uomo, sulla coppia e sulla famiglia, sulle dinamiche di relazione fra coniugi e figli, un libro scritto a più mani che gode del contributo di esperti in diversi settori. Psicoterapeuti, giornalisti, avvocati, giudici e medici intervengono sulla famiglia, sui figli, sulla maternità e sull’adolescenza, sulla violenza e sulle separazioni e i conseguenti aspetti legali, psicologici e sociali.
Contributi di Francesco Belletti, Giancarlo Bregantini, Gianfranco De Luca, Sergio Nicolli, Pietro Santoro
Il testo prende l’avvio dal vangelo di Matteo, là dove si afferma che i cristiani devono essere «il sale della terra e la luce del mondo», una sfida che interpella tutti e che, secondo le parole di Gesù, è insieme un “dono” e un “compito”. La famiglia, alla luce di questo insegnamento evangelico, sembra assumere un ruolo particolare. Essa si colloca al centro della testimonianza cristiana per il bene del mondo e stabilisce relazioni con altre famiglie e con la città, vivendo il suo essere missionaria nella società, in tutti i luoghi in cui si articola e si svolge la vita dell’uomo. Il libro, che offre spunti di riflessione e piste per il dialogo tra le coppie (La famiglia nel sociale; Emergenza educativa; Lavoro, festa e famiglia; Famiglia e accoglienza della vita), è un utilissimo strumento per chi opera nel campo della pastorale familiare.
Emidio Cipollone, Maria e Nicola Gallotti sono responsabili della Pastorale familiare della diocesi di Avezzano (AQ) e della Consulta regionale di Pastorale familiare della Conferenza Episcopale Abruzzo-Molise (CEAM).
Per annunciare ai fidanzati, fin dall’inizio del loro cammino d’amore, il dono che stanno scoprendo: nell’amore per l’altro/a si gioca il loro rapporto con Dio e per amarsi veramente bisogna incontrare l’Amore.
Fidanzati 10 e lode perché questo libro presenta dieci veglie di preghiera proposte alle coppie di fidanzati come occasione per esprimere al Signore la loro lode e il loro ringraziamento.
Fidanzati 10 e lode perché queste pagine si rivolgono a quei giovani che prendono sul serio il loro tenersi per mano per camminare fianco a fianco lungo una strada tutta da scoprire.
Le veglie di preghiera sono nate da un lavoro di équipe all’interno della Commissione per la pastorale della famiglia della diocesi di Cesena-Sarsina.
DALL'INDICE: Nella società del mercato. Quali paure e quali opportunità? Quale vita per le persone e per le famiglie? Fatica e arte di scegliere la vita Politiche per la vita
Una valigia per partire alla grande verso l’avventura del matrimonio!
Il corso di preparazione al matrimonio contenuto in questa valigia è pensato come una miniera di 47 fascicoli per un totale di 22 possibili incontri con i fidanzati scegliendo, a seconda della dimensione del corso che si propone, quali utilizzare e quali lasciare alla formazione personale della coppia che chiede il sacramento.
Tale miniera si compone di:
• 1 fascicolo per la guida degli incontri;
• 23 fascicoli stampati in rosa per lei + 23 fascicoli stampati in blu per lui.
Don Renzo Bonetti è parroco di Bovolone in diocesi di Verona e consulente del Pontificio Consiglio per la Famiglia.
Mariateresa Zattoni e Gilberto Gillini sono consulenti formatori e docenti presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia.
In un mondo dove tutto cambia, come educare i propri figli? Come affermare la propria autorità di genitori, trasmettere i valori fondamentali? Come affrontare le sfide della scuola e assicurare ai ragazzi i saperi multipli oggi indispensabili? Come rispondere ai problemi dell’adolescenza, al risveglio della sessualità? Che atteggiamento avere di fronte all’invasione della televisione, del computer di internet? Come tenere aperto il dialogo con i giovani che cercano di sfuggire?
Un manuale nato dall’esperienza dell’Autore per aiutare i genitori ad assolvere nel modo migliore il loro compito educativo.
«Di quello che Dite, se ne fregano. invece registrano tutto quello che fate e, soprattutto, ciò che siete». il prete-educatore più famoso di francia rivela in questo manuale diretto e provocatorio i suoi “seGreti” di educatore.
l’autore Guy Gilbert, prete-educatore da oltre 40 anni, è autore di una ventina di libri. Ha consacrato la sua vita all’educazione dei giovani dei quali conosce tutte le difficoltà.Alle preoccupazioni dei genitori di oggi offre risposte chiare e numerosi consigli.
Il tema delle unioni miste (interetniche e interreligiose) diventa ogni giorno più importante. In questo libro l’autrice sviluppa la tesi per cui il fenomeno migratorio è promotore e anticipatore di un processo di mescolanza, di mixité (o metissage) fra culture (quelle locali e quelle degli immigrati) che caratterizzerà la vita e le scelte di molti individui e famiglie nei prossimi anni.
I matrimoni misti rappresentano un «laboratorio privilegiato per studiare la vicinanza e la lontananza dei gruppi sociali» e sono in grado di esprimere contemporaneamente l’immersione degli stranieri nel paese d’accoglienza ed il livello di accettazione che, nel nostro caso, gli italiani presentano nei confronti di queste persone, che provengono da luoghi e culture distanti dalla nostra. La presenza di unioni interetniche, quindi, «costituisce il barometro più interessante della nostra società plurale».
L’autore
Giuseppina Camilli Agnelli vive e lavora a Lodi dal 1982 nel campo dei servizi sociali e sanitari. È sposata, ha due figli. Laureata in Sociologia presso l’Università La Sapienza Roma. È docente presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, Facoltà di Medicina e nel Master Transculturale nel Campo della Salute , del Sociale e del Welfare. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato Famiglie a colori. Promuovere l’integrazione sociale delle persone migranti attraverso la mediazione interculturale (2007).
Il libro si compone di 181 domande di bambini e ragazzi alle quali don Tonino ha risposto nel corso di quattro anni nella rubrica «Posta prioritaria» di Popotus, l’inserto per ragazzi del quotidiano Avvenire.
Sono domande sulla fede e sulla vita in relazione alla fede, stimolanti, inaspettate, che attendono risposta. È infatti importante che i ragazzi, quando la vita comincia a chiedere loro scelte precise, sentano che – accanto alle proposte del Grande Fratello, delle Fattorie, della pubblicità, del «che male c’è?», del «fan tutti così » – c’è anche la proposta di Gesù: una proposta difficile, coraggiosa, minoritaria, ma proprio per questo esaltante.
Pur non essendo un libro di... catechesi, può tuttavia aiutare a trasformare la catechesi da lezione a comunicazione, da spiegazione a risposta. Neppure è, di per sé, un libro per ragazzi, ma in mano a catechisti e parroci, può stimolarli a lavorare con i ragazzi e a scoprire insieme che Gesù ha sempre la risposta giusta per tutti i «perché» della vita.
«l’evangelizzazione perde molto della sua forza e della sua efficacia se non tiene in considerazione il popolo concreto al quale si rivolge, se non utilizza la sua lingua, i suoi segni e simboli, se non risponde ai problemi da esso posti, se noninteressa la sua vita reale»
Autore
Tonino Lasconi, sacerdote parroco in Fabriano (AN) è autore di libri dedicati al mondo della formazione dei ragazzi e di tutti coloro che vogliono crescere nella fede. Con il suo stile immediato egli si rivolge con efficacia sia agli educatori sia agli stessi giovani e giovanissimi.
Presentazione di Mons. Gianni Zappa
è un grande motivo di gioia scoprire che nella Chiesa ambrosiana, distribuiti nelle diverse comunità parrocchiali, si incontrano quasi 700 gruppi familiari.
Essi sono una presenza viva, tanto più significativa in quanto sono aggregazioni nate dal basso, dal desiderio, o meglio, dalla consapevolezza della necessità di incontrarsi, di relazionarsi, per alimentare il proprio cammino vocazionale familiare attraverso la preghiera, la meditazione della Parola di Dio, il dialogo e il confronto. E per molti l’esperienza della partecipazione a un gruppo familiare è stata anche occasione per creare solidi e intensi rapporti di amicizia che danno serenità, inducono ad aprire la propria casa all’accoglienza, stimolano a costruire nella propria città o paese relazioni più calde e solidali.
Penso sia molto difficile dare una precisa definizione di gruppo familiare. In realtà ogni gruppo si costruisce una propria fisionomia e, nei fatti, la mantiene sempre aperta, non la irrigidisce, perché tale fisionomia ha il volto concreto delle persone che costituiscono il gruppo e delle loro storie. Proprio in questo fatto va colto uno degli aspetti più significativi di un gruppo familiare. è anche uno degli aspetti più arricchenti per una comunità che in sé riconosce la presenza di un simile gruppo. L’essere aperto e il modellarsi sulle persone infatti garantisce che l’atteggiamento di fondo sia anzitutto quello dell’ascolto reciproco, il rispetto dei tempi di ciascuno, la cura degli stessi argomenti trattati in relazione alle effettive esigenze. Ciò esprime la tensione per una spiritualità “incarnata” che non sta “accanto” o “di fronte” alla vita reale e quotidiana, al contrario sta in essa animandola. Appunto: Famiglia diventa anima del mondo.
Di questa spiritualità si possono riconoscere le coordinate di fondo, come la trama di un tessuto sul quale si ricamano poi i motivi caratteristici di ogni gruppo: la consapevolezza che nella famiglia l’amore va sempre alimentato, bevendo alla fonte della parola di Dio, accogliendo le domande di cura e di condivisione poste da chi sta accanto, un’accoglienza che esprime l’indirizzo fecondo dell’amore della famiglia; la necessità di un continuo cammino di discernimento che, ben al di là del farsi semplicemente un’opinione su quanto accade, è l’aiutarsi reciprocamente in un percorso interiore fino alla scoperta di quella parola di speranza e di vita che può essere posta con verità anche oggi, in questo mondo, in questo territorio, in questa comunità.
è operando su questa trama che si evidenzia con chiarezza anche il grande e concretissimo potenziale di testimonianza dei gruppi familiari. Si tratta infatti di una testimonianza che nasce dalla vita e dalla condivisione della quotidianità, quindi non astratta, e proprio per questo più credibile. è una testimonianza che non nasconde la fatica del cammino, le tensioni del tempo che si vive, le prove della fedeltà alla vocazione della famiglia, semmai le evidenzia, le accoglie, e le affronta con la consapevolezza di non essere soli ma di poter contare sugli altri e soprattutto sull’amore di Dio che non fa mancare i segni della sua presenza.
è davvero essenziale che ogni gruppo familiare sia aperto e disponibile alla testimonianza. Significa infatti partecipare con vivo senso di corresponsabilità all’impegno missionario della Chiesa. E ciò dà spessore al gruppo, gli dà cioè una valenza comunitaria. Concretamente questo comporta evitare di lasciare la comunità all’esterno, al massimo come riferimento consequenziale di ciò che si pensa e si elabora al proprio interno. Si tratta piuttosto di sentire la comunità “dentro”, idealmente parte del gruppo, perché la comunità è il terreno concreto della nostra esperienza spirituale. è come se ci si debba rendere conto che quelle relazioni e l’alimento che si riceve nell’esperienza del gruppo nascono già da una relazione e da una esperienza che si vive in comunità, e a essa continuamente rimanda come luogo nel quale le stesse relazioni e l’alimento ricevuto nel gruppo prendono autentica consistenza. In una parola: l’esperienza del gruppo rimanda al proprio sentirsi corresponsabili della missione della comunità e viceversa.
è evidente che quando si parla di comunità non si intende una comunità ideale, quella dove si crede di stare bene, ma la comunità concreta, quella dove stanno anche le contraddizioni, le debolezze, le fragilità, quella dei problemi quotidiani. Il documento I gruppi familiari parrocchiali del 1997 dice: «I gruppi familiari nascono e vivono dentro la concreta comunità ecclesiale e in profonda comunione con essa. In quanto espressione essi stessi della comunità cristiana, i gruppi familiari trovano il loro alimento nell’ascolto della Parola e nell’Eucaristia. Di conseguenza, normalmente non possono non essere profondamente uniti con la più grande comunità dei fedeli, la cui più concreta, immediata e oggettiva espressione è la comunità parrocchiale» (n. 11). è già molto significativo, come rivela il presente testo, che la maggior parte dei gruppi familiari si qualifichi come “gruppi parrocchiali”, dove cioè la Parrocchia è punto di riferimento primario.
Il percorso pastorale con al centro la famiglia che l’Arcivescovo di Milano ha proposto alla sua Diocesi in una successione di tre tappe, riconosce e promuove come particolarmente significativa l’esperienza dei gruppi familiari. Una risorsa sulla quale poter contare per sostenere e contribuire a rinnovare lo slancio missionario delle comunità cristiane locali; per favorire un ripensamento della pastorale “a misura di famiglia”; per ricercare le vie per affermare in maniera più concreta e viva la soggettività sociale delle famiglie. Questo ultimo aspetto è oggi particolarmente urgente, anzi, necessario, e potrebbe alimentare una prospettiva importante di crescita e di sviluppo dei gruppi, in particolare nella direzione della creazione di «associazioni di solidarietà familiare [...] con lo specifico obiettivo di formare e consolidare ampie reti di solidarietà presenti in ambito parrocchiale o sul territorio» (cfr. Famiglia diventa anima del mondo n. 31).
Dietro ai numeri che il presente testo ci offre, non è difficile intravedere una realtà viva, in movimento, una realtà numerosa, agile, che può dare molto frutto. L’impegno è quello di guardare avanti, coraggiosamente, assumendo sempre di più il proprio ruolo di protagonisti nella Chiesa e nella società di oggi.
Il presente volume è stato fortemente voluto da don Silvano Caccia, indimenticato responsabile del Servizio per la Famiglia della Diocesi di Milano, ruolo che ha ricoperto per diversi anni. È merito di don Silvano l'avere portato al centro dell'attenzione pastorale l'esperienza dei gruppi familiari riconoscendo in essi un dono dello Spirito alla Chiesa. Con intelligenza e lucidità, con il suo stile coinvolgente, don Caccia ha convinto molti parroci della bontà di questa esperienza e ha saputo sostenere, rendendosi spesso presente, gruppi in difficoltà. Per questo gli siamo molto riconoscenti. Don Silvano Caccia è tornato alla casa del Padre il 19 marzo 2009.
Sul matrimonio sono stati scritti e si scrivono una quantità enorme di libri. Ci sono perfino manuali per costruire un matrimonio da sogno in cui ognuno dei coniugi possa realizzarsi pienamente. Ma che cosa ne sarebbe del nostro matrimonio se scoprissimo che l'intento fondamentale di Dio è quello di renderci santi piuttosto che felici? È questo l'interrogativo dell'autore da cui scaturisce la scoperta del valore spirituale e profetico di tutti gli elementi del matrimonio.