Una raccolta di momenti della vita coniugale, un “album” da sfogliare anche saltando da una pagina all’altra. Cinquanta brevi argomenti su cui riflettere e sorridere,come ad esempio amore,tradimenti,ma anche perdono,riconoscenza,attenzione al quotidiano,dolore,gioia...scritti con fluidità di pensiero e divertita auto-ironia. Sono presenti anche alcuni luoghi comuni.Ma cos’altro è un “luogo comune”,se non un luogo che è comune a noi tutti e alle nostre vite normali? Un posto,come questo libro,dove incontrarsi e,leggendolo,ricavare la rassicurante conferma che in fondo siamo tutti simili su questa terra, ci confrontiamo con le stesse realtà,siamo affratellati nelle nostre vittorie,così come nelle sconfitte:non siamo soli. L’autore, attraverso stille di riflessione, offre dosi minime e quotidiane di buon senso e di comunicazione a coniugi frettolosi e indaffarati in mille impegni,molto facili da eseguire.Lo scopo,o “prodotto finale” come lo chiama l’autore,è una buona convivenza di coppia,anzi una vita felice di coppia.
AUTORE Lucio Lanza, nasce a Catania nel 1955, consegue una laurea in farmacia, anche se poi la vita lo porta a fare altro. È sposato dal 1982 con Lina e ha due figli,Nicoletta e Dario. Ha pubblicato: Strane Storie, Ed. Bonanno (1997); Tintura di Odio, Ed. Incontri (19942); La Magnesia del Pellegrino, Ed. Pharma Service (2001); Una Pomata Folle, Ed. Pharma Service (2003); La Guerra di un Contadino, Ed. Istituto Studi Storici “G. Salvemini” (2002); Incontri e Racconti di un Farmacista, Ed. Pharma Service (2004).
La descrizione dell'esperienza personale di maternità. Il racconto di una vita sorpresa dall'esperienza di essere madre. Essere madre è fare esperienza del fatto che la vita è sorpresa da un altro. Come ogni sorpresa, anche l'arrivo di un figlio, pur se atteso e desiderato, cambia e scompiglia. A questa sorpresa rispondiamo, in modi diversi, educando ed imparando a seguire l'altro che si affaccia nella nostra vita. La sorpresa caratterizza anche le maternità non biologiche quali adozioni ed affidi.
In una cultura come quella attuale, che privilegia il provvisorio e la pluralità, i legami familiari sono al tempo stesso forti e fragili. Da un lato, infatti, si continua ad attribuire valore ai rapporti tra le generazioni e a considerare la famiglia uno dei luoghi primari di sviluppo dell'identità personale; dall'altro lato, le rotture coniugali sono sempre più frequenti, le famiglie si disperdono, si dividono, si ricompongono. E ciò che risulta sempre meno evidente è il radicarsi della famiglia nel corpo: i legami familiari non sono soltanto razionali, contrattuali; sono anche "carnali", attraversati dall'affetto, dal piacere, dalla sofferenza; sono "per la vita e per la morte". Ma è ancora possibile parlare di legami, nel nostro mondo che proclama il primato della felicità del singolo, che fa della libertà individuale la misura di tutte le cose? Xavier Lacroix propone un'etica dei legami. Si spinge ad affermare che la coppia coniugale, anche se resa fragile, resta il perno della famiglia. Contesta l'idea che essa possa essere fondata sul solo legame con il figlio. Propone di riscoprire il senso del matrimonio come la migliore chance per vivere la relazione tra carne e parola, corpo e istituzione, vita e libertà.
L’Amore non sa solo di zucchero. L’Amore va guadagnato. L’Amore va costruito. L'Amore fa fiorire. l’Amore fa miracoli. Queste pagine sono state scritte perché tutti gli innamorati siano ‘pazzi’, ma non ‘stupidi’, siano ‘maturi’, non ‘cotti’!
Il volume affronta sul piano della riflessione teorica e dell’approfondimento empirico il significato che assumono i legami familiari nell’esperienza delle persone migranti, gli aspetti problematici che li caratterizzano e quelli che li rendono risorsa per coloro che li attivano, una sorta di ‘capitale’ umano e sociale da coltivare e spendere nelle difficili dinamiche di incontro con i Paesi ospitanti.
Il volume si articola in tre parti: la prima, intitolata Il quadro teorico interdisciplinare di riferimento, offre le coordinate utili a inquadrare adeguatamente il complesso fenomeno della migrazione considerato entro una prospettiva familiare attraverso contributi di tipo socio-demografico, psicologico, sociologico e filosofico.
La seconda parte focalizza peculiarmente il tema delle reti sociali, delle politiche e dei servizi, identificando processi di rilevanza sociale che hanno significative ripercussioni sulle famiglie coinvolte nelle scelte migratorie.
La terza parte, infine, offre sia una ricognizione critica della letteratura sulle famiglie migranti, sia la presentazione di alcune ricerche psico-sociali e cliniche.
Il testo rappresenta quindi uno strumento rivolto agli studiosi e agli operatori che fronteggiano le problematiche connesse ai fenomeni migratori nell’ambito dei servizi alla persona e alla famiglia.
La famiglia, amore incarnato, cellula vitale della Chiesa e della società, è inserita in pieno nel flusso della vita,che procede con ritmi frenetici e a volte travolgenti. La famiglia abita una casa,ma i suoi componenti sono in perenne migrazione tra un luogo e l’altro: l’asilo,la scuola, il lavoro, il supermercato, la piscina, l’oratorio, gli allenamenti. È una corsa contro il tempo, che è sempre poco! Le molteplici esigenze e la varietà di impegni e responsabilità che compongono la vita della famiglia si frappongono ai buoni propositi. Per non parlare degli imprevisti (la malattia di un figlio, la lavatrice che si rompe, il rientro a casa in ritardo per colpa del traffico ecc.),che, paradossalmente, spesso sono… la «normalità»! E così la lettura della Bibbia in famiglia sembra essere un miraggio, un pio desiderio riservato a pochi fortunati… È proprio pensando ai tempi, agli impegni e alle stanchezze di una «normale» famiglia che questo libro è stato realizzato: è un umile e semplice tentativo di aiutare gli sposi, i genitori e tutti i componenti della famiglia, a leggere la Bibbia, o per lo meno a incominciare a leggerla, dedicando ad essa un momento – breve ma intenso – che può diventare una sosta ristoratrice alla fine di una lunga giornata.
AUTORE
Gregorio Vivaldelli, nato nel 1967,vive a Riva del Garda (TN) con la moglie Emanuela e i quattro figli Emanuele, Eleonora, Federico e Aurora. Ha conseguito la Licenza di specializzazione in Scienze Bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma e il dottorato in Teologia Biblica presso l’Università Lateranense di Roma. È Professore Ordinario di Sacra Scrittura allo Studio Teologico Accademico di Trento (STAT), di cui è attualmente Direttore (www.teologiatrento.it). Svolge un servizio di formazione teologico-biblica in Italia e all’estero e collabora con l’Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia della Cei. È tra i responsabili della Associazione Comunità Shalom di Riva del Garda,una realtà ecclesiale che promuove la pace, la gioia e la condivisione con i poveri del mondo (www.comunitashalom.org).
Con le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Immagini di coppia nella Bibbia,(20032);“Il Signore è mia luce e mia salvezza”. Il Sal 27 e il suo contributo per una teologia biblica della fiducia in Dio(2004); Parla,Signore,questa famiglia ti ascolta. Pregare in famiglia con la Bibbia (con P. Rattin,20062), Donna, perché piangi? Le domande di Dio all’uomo (2007). Inoltre ha pubblicato con Ancora Se di domenica la Parola.Un laico commenta il Vangelo. Anno C (2003);Anno A (2004);Anno B (2005).
Tabacco, sostanze psicoattive (in particolare cannabis, ecstasy e droghe sintetiche), alcool, psicofarmaci, cellulari, internet:sono queste le dipendenze più diffuse tra i giovani. A quanti, educatori, insegnanti, genitori, hanno responsabilità educative nei confronti dei ragazzi, Antonello Vanni,educatore e docente di grande esperienza, fornisce una guida agile ma completa, organica e aggiornata,orientata principalmente alla prevenzione delle situazioni che maggiormente compromettono la salute psicofisica e la maturazione degli adolescenti. Il libro fornisce inoltre strumenti utili per progettare percorsi di prevenzione efficaci che caratterizzano la nostra realtà educativa,sia per quanto riguarda l’ambito familiare che quello formativo e scolastico.
AUTORE
Antonello Vanni, educatore e docente di Lettere, perfezionato in bioetica presso l’Università Cattolica di Milano, ha approfondito i temi della responsabilità e della tutela della vita umana e Il padre e la vita nascente. Ha curato la documentazione scientifica del libro Cannabis. Come perdere la testa e a volte la vita di Claudio Risé (San Paolo, 2007). Recentemente ha insegnato presso la facoltà di Bioetica dell’Ateneo Regina Apostolorum di Roma e presso l’Istituto per ricerche e attività educative di Napoli sul tema “adolescenti, media e droga”. E' molto attivo nel campo della prevenzione, sia nell’ambito scolastico sia in quello genitoriale e degli ambiti educativi.
Il volume è suddiviso in quattro capitoli. Nel primo (“Il mondo moderno e le sue insidie”) l’Autore analizza il contesto sociale contemporaneo in cui è inserita la famiglia, soffermandosi in modo particolare sulle difficoltà e gli ostacoli culturali, sociali e psicologici che danneggiano la vita familiare e di coppia . Nel secondo (“Famiglie nel labirinto della crisi”) si illustra la “fisiologia” e la struttura della famiglia contemporanea (la trasformazione strutturale della famiglia, le insidie del benessere, la povertà del tempo), e le principali “patologie” relazionali ed educative nelle quali le coppie e le famiglie possono cadere (l’orgoglio, la povertà sentimentale, la diffindenza tra coniugi,le crisi coniugali). Il terzo capitolo (“Sentieri di speranza per la famiglia”) rappresenta il nucleo centrale del libro:mostra alle coppie e alle famiglie le “ragioni della speranza” (ragioni fondate sulla vitalità dell’amore tra i coniugi,vitalità sostenuta e rinnovata dalla presenza di Cristo nel Sacramento del Matrimonio), ma suggerisce anche alcuni percorsi educativi,di pratica spirituale e ascetica che sostengono l’amore e la vita della coppia e della famiglia. Il quarto capitolo (“Il valore della tenerezza”) è dedicato al tema della tenerezza nella vita coniugale e familiare: la tenerezza come dono di Dio, come segno della sua presenza, come “sacramento”, e come “strumento” in cui meglio si esprime l’amore,sia quello tra coniugi che quello tra genitori e figli. Il volume ha una prefazione di mons. Luigi Moretti,Arcivescovo vicegerente di Roma e incaricato per la pastorale della famiglia.
AUTORE
Marco Ermes Luparia, laureato in Psicologia e in Magistero in Scienze Religiose, sposato, padre di due figli, è diacono permanente della diocesi di Roma dal 1995 e svolge attività di psicologo e psicoterapeuta. Già presidente dell’Associazione Italiana Psicologie Psichiatri Cattolici (AIPPC), ha insegnato Psicologia clinica e Antropologia Prenatale presso l’ISOE dell’Università di Urbino. Attualmente è direttore del Master di Formazione per Psicoterapeuti Vocazionali della Pontificia Università Lateranense di Roma. È Presidente dell’Apostolato Accademico Salvatoriano (www.apostolato salvatoriano.it) e socio dell’Accademia di Scienze Mediche e Biologiche. È autore di alcuni saggi e articoli in ambito psicologico, antropologico e teologico.
La famiglia è stata assoggettata negli ultimi due secoli ad un processo di accentuata privatizzazione: quella che era stata, per una lunghissima stagione della storia dell’umanità, una delle strutture portanti della società appare oggi come una sorta di ultimo rifugio della vita personale. Nonostante tutto, per altro, la famiglia mantiene una sua fondamentale dimensione sociale, come dimostra la sua stessa storia, in questo volume ripercorsa nelle sue grandi linee. Di qui l’importanza, anche alla luce della lezione del passato, di fare il punto sulla situazione presente della famiglia, per recuperare il senso di un’istituzione che – nonostante le profonde trasformazioni che ha conosciuto – continua ad essere per la maggioranza degli uomini e delle donne un eminente ed insostituibile “luogo dell’umano”.
Della salvaguardia e della valorizzazione di questo “luogo” anche i pubblici poteri sono chiamati a farsi carico, attraverso lungimiranti politiche familiari, di cui vengono qui proposti i tratti essenziali.
Improvvisamente, a 37 anni e dopo tredici di matrimonio, una violenta crisi coniugale fa sprofondare l'autore nel baratro della disperazione. Vuole a tutti i costi salvare il suo matrimonio, tenere unita la sua famiglia. I margini di ricomposizione sono ormai ridotti ed egli decide un tentativo disperato: sparire improvvisamente per qualche tempo, nella speranza che in sua assenza la moglie si renda conto che non vuole perderlo. Decide quindi di percorrere il Cammino di Santiago, ottocento chilometri a piedi, da Saint Jean Pied du Port, in Francia, a Santiago de Compostela, e poi fino a Finis Terrae, sull'oceano, per compiere il rito del rogo dei vestiti bruciati e del bagno purificatore.
Il libro non è una guida, anche se si ritrovano riferimenti a luoghi e città; non è un romanzo, perché il protagonista quelle strade, quei sentieri li ha percorsi veramente e le parole che lo compongono sono state scritte con l'angoscia, la disperazione, la speranza, il sudore, il sangue.
È la storia di un uomo che, quando ha capito che stava perdendo ciò che aveva di più caro, si è messo uno zaino in spalla e ha cominciato a camminare. Sperando nel miracolo di salvare il suo matrimonio, alla fine ne ha ottenuto di ritrovare se stesso. E, forse, Dio.
Nel dittico ''Non e' bene che l'uomo sia solo. L'amore, il matrimonio, la famiglia nella prospettiva cristiana'', di cui ''L'amore insidiato'' e' il secondo volume (I volume: ''Creati per amare''), il Cardinale Carlo Caffarra affronta un nodo cruciale dell'antropologia contemporanea: l'amore come esperienza di reciprocita' e di comunione fra le persone.