Pensato per genitori, educatori e insegnanti di preadolescenti e adolescenti, come spazio in cui poter rileggere e riflettere sulla fisionomia della loro età e comprenderne la bellezza. L'autore parte dalle pratiche quotidiane che tutti si ritrovano a sperimentare giorno per giorno, con molteplici esempi concreti e testimonianze di professionisti dell'educazione. Le nuove generazioni stanno faticosamente cercando di orientarsi in un mondo complesso: il coraggio di affrontare queste sfide e la fiducia in un futuro tutto da inventare devono necessariamente essere il nostro lascito. I ragazzi e le ragazze hanno bisogno di incontrare adulti che sappiano infondere in loro il desiderio di crescere, di diventare grandi e schiudersi a sé stessi.
Una delle ragioni più cruciali della crisi dell'impegno politico dei cattolici sta nel venir meno del radicamento della loro vita nel contesto spirituale e culturale di una fede viva, ossia una fede vissuta e testimoniata. L'indebolimento della fede e la non coltivazione della sua dimensione sociale favoriscono lo scollamento tra la vita del credente, inserito in Cristo, e la sua partecipazione alla costruzione della pace e del bene comune. La rivisitazione dei documenti pontifici che, specie con Benedetto XVI e papa Francesco, hanno promosso una nuova evangelizzazione del sociale, può aiutare nel recupero di una spiritualità incarnata, ben immersa nella storia reale. Il perno di tale spiritualità è dato dal principio architettonico della Carità, virtù teologale, che unifica, senza annullare le distinzioni, tutta la vita umana, sia nella sua dimensione ecclesiale sia nella sua dimensione sociale e politica.
Fin dai primordi del suo pontificato, Pio X dedicò la massima cura all'istruzione religiosa del popolo cristiano e in particolare dei fanciulli, persuaso che gran parte dei mali che affliggono la Chiesa provenissero dall'ignoranza della sua dottrina e delle sue leggi. Dopo il Catechismo maggiore dato alle stampe nel 1905, ordinò questo Catechismo molto più breve e adatto alle esigenze dei tempi. Una versione integrale nei contenuti ma estremamente agile nella forma ha tuttora il vantaggio di poter raggiungere sia coloro che appresero gli elementi fondamentali della dottrina ma li hanno dimenticati come anche coloro che vivono ai margini della Chiesa ma desidererebbero accostare le verità fondamentali della dottrina con semplicità.
Noi mangiamo veramente il corpo di Cristo e beviamo il Suo sangue. Gesù non è un fatto privato, intimistico, Lui è davvero il Logos del mondo, è il senso di ogni cosa, è la logica delle cose. Quando una persona è lontano da Gesù è il caos, si comporta in modo assurdo. Chi sta attaccato a Gesù invece funziona, non è che lo dice a parole, lo dimostra la sua vita, la sua macchina va più veloce, funziona meglio. L'Eucarestia è il centro di tutto. E queste catechesi ci spiegano il perché. Prefazione di Costanza Miriano.
«La complessità della tematica, lo smarrimento diffuso tra i genitori e gli educatori, la sensibilità acuta fino alla suscettibilità di parti dell'opinione pubblica non possono indurre a scegliere la reticenza rispetto a un tema irrinunciabile dell'educazione cristiana delle giovani generazioni. La dimensione sessuale, affettiva e la sua destinazione relazionale sono benedette da Dio fin dall'intenzione originaria del Creatore. Abbiamo la responsabilità di annunciare e condividere la benedizione di Dio sulla persona umana in tutte le sue dimensioni. Il corpo non è una prigione, non è un contenitore dell'anima, è invece una dimensione della persona che orienta al compimento della vocazione.» (Dalla prefazione di mons. Mario Delpini)
Oggi il cristiano che vive nel mondo e vuol essere coerente con il Vangelo, un vero missionario, deve liberarsi da alcuni mali che non permettono di ascoltare e vivere la parola di Dio: la superficialità spirituale, l'individualismo, l'attivismo, il razionalismo, la frattura tra Parola e vita.
L'idea di questo libro nasce dalla voglia di creare un manuale, velocemente consultabile dai genitori indaffarati di oggi, in grado di fornire indicazioni psicopedagogiche utili alla maturazione: cognitiva, emotiva, affettivo-sessuale e spirituale del bambino. Come genitori non dobbiamo mai trascurare il fatto che, nella vita reale, sono i bambini stessi che ci accompagnano e ci permettono di comprendere se, nel loro processo di crescita, tutto sta procedendo bene o se c'è qualche problema. Lo fanno attraverso il loro rumore e/o i loro silenzi, attraverso i loro mal di pancia e/o l'estrema sottomissione. Spesso ci parlano con i loro comportamenti ripetuti e con il corpo che si ammala, e cercano di farci capire che qualcosa ostacola il loro naturale processo di crescita. Pertanto, senza dimenticare l'importanza fondamentale dell'ascolto e della sintonizzazione con loro, il libro vuole dare una cornice di riferimento teorica di ciò che è fisiologico aspettarsi da un bambino che sta attraversando quella data tappa evolutiva. Al contempo, fornisce strumenti relazionali utili e contestualizzati all'età, per accompagnarli nella crescita che gli consentirà di realizzare il loro potenziale umano, diventando pienamente sé stessi.
Le domande che non ti ho fatto è un libro che viene da lontano: dalla ri­chiesta di mettere in evidenza le do­mande vere che gli adulti di oggi si pongono. Da qui le parole che abbia­mo evidenziato e su cui abbiamo in­terrogato nove persone e una coppia. Questo libro contiene, in modo non convenzionale, il percorso del triennio 2021-2024 del Settore adulti di Azione cattolica e anche tanto altro. Racco­glie le domande di senso degli adulti, quelle che tante volte restano nasco­ste e che, invece, sono spesso le più preziose.
La vita domanda, continuamente, e non è un caso se proprio da una domanda prendano spunto gli itinerari formativi ai quali ogni anno i tanti edu­catori dell'Azione cattolica dei ragazzi danno voce e cor­po. Per un percorso che sia autenticamente esperienziale, l'Acr sceglie, infatti, di partire dalle domande di vita dei bambini e dei ragazzi, che rappresentano i "sogni", i pro­getti più belli, le attese più profonde che il ragazzo porta nel cuore. Domande forti, spiazzanti, eppure ineludibili, che ci chiedono di metterci in cammino insieme e accanto ai bambini e ai ragazzi che ci sono affidati.
Segni del tempo è frutto delle riflessioni emerse nel Settore giovani dell'Azione cattolica italiana dal 2021 al 2024 sui temi della mobilità, della par­rocchia, dell'importanza degli ambienti e delle proprie scelte di vita. Attraverso le voci autorevoli che hanno costellato questo percorso di crescita ed evoluzione, il testo è sia punto di arrivo del triennio che punto di partenza per le sfide future, che riguardano i giovani, le parrocchie, l'associazione, la società e la Chiesa.
Le stelle e la strada è un sussidio pensato per condividere le riflessioni che riguardano la formazione degli Adulti proposta dall'Azione cattolica italiana, alla luce dell'esperienza di AniMaps, il cammino di formazione per animatori del Settore adulti, rivolto a tutti i responsabili diocesani e parrocchiali a livello regionale. Il testo si sofferma sull'animatore come figura a servizio degli Adulti pur nella consapevolezza che, anche quando non sia possibile individuare una sola persona che si occupi di questo compito, tutta l'Associazione e tutto il Gruppo possano farsi carico di proporre un cammino di formazione comune. Lo stile è quello della progettazione, che permette di mettere in campo idee condivise e di procedere passo dopo passo, in un percorso di continua verifica e miglioramento.
Amoris laetitia offre una prospettiva di rinnovamento ecclesiale che passa per la riscoperta della ricchezza e della complessità dell'amore familiare. L'Area famiglia e vita di Azione cattolica ha provato a raccogliere questa sfida, ascoltando persone e storie dentro e fuori l'associazione, e strutturando dei percorsi, secondo il paradigma della cura, che possano essere utilizzati dalle realtà territoriali, dalle coppie cooptate dell'Azione cattolica, da quanti vogliano promuovere la soggettività della famiglia per una Chiesa e un'Ac che sappiano correre "il rischio di sporcarsi con il fango della strada" (Al 308).