Fino a trentuno anni Francesco non immaginava neanche lontanamente quale realtà avesse preso possesso del suo corpo. Fino all'incontro con un sacerdote esorcista che un giorno, pregando su di lui, fa venire allo scoperto Satana. E ben ventisette legioni di demoni. Per Francesco è l'inizio di una quotidiana lotta con le forze delle tenebre per riuscire a liberarsi dagli spiriti demoniaci che finalmente sono usciti allo scoperto, dopo averne segretamente condizionato l'esistenza per lunghissimi anni. Sì, perché tutto ha avuto origine da una messa nera e da un rito di consacrazione a Satana che Francesco ha subito quando aveva appena quattro anni... Un'intera vita trascorsa dunque come posseduto dal demonio. Finché, dopo oltre cinquecento incontri di preghiera, Francesco giunge alla completa liberazione. E a riprendersi quella vita con la moglie, curando la galleria d'arte della famiglia ad Alcamo cui temeva di dover rinunciare. Una testimonianza sconvolgente che insegna a conoscere, a difendersi e a combattere il male presente nella vita di ognuno di noi.
Mons. Andrea Gemma, vescovo di Isernia-Venafro, da molti anni aiuta e conforta persone che soffrono a causa della perversa azione del maligno. In questo volume ha raccolto alcune delle loro lettere in cui raccontano le loro dolorose esperienze.
Il diavolo può presentarsi davanti a noi in molti modi e sotto varie forme: medium, incantesimi, fatture e altro sono alcune delle vie che utilizza più comunemente. Questo libro spiega come e perché il demonio agisca su questi terreni.
I più lo conoscono come il più famoso esorcista al mondo, cui sono stati dedicati numerosi libri, decine di trasmissioni televisive, migliaia di pagine internet. Questo è Padre Gabriele Amorth, sacerdote paolino. Pochi sanno però che, prima di diventare sacerdote, ha fatto la guerra, è stato partigiano e si è laureato in giurisprudenza. Fine teologo mariano, è stato per molti anni direttore della prestigiosa rivista paolina "Madre di Dio". Poi, l'incredibile svolta. È il cardinale Ugo Poletti che, a Roma, lo invita ad affiancare quel grande esorcista che era Padre Candido, affidando a Padre Amorth l'incarico ufficiale di esorcista. È l'inizio di quella che lui stesso definisce la sua "professione", che lo pone a tu per tu con il demonio ogni giorno, attraverso riti esorcistici e preghiere di liberazione che cercano di recare sollievo alle numerose persone che a lui, continuamente, si rivolgono. Una pratica quotidiana di lotta contro Satana che ha fatto di Padre Amorth, attraverso l'esperienza di decine di migliaia di esorcismi, il massimo esperto riconosciuto in tema di esorcismo e lotta al maligno. Attraverso la testimonianza in prima persona dell'esorcista più famoso al mondo, emerge una serie impressionante di storie che si fanno leggere d'un fiato e testimoniano quanto sia potente il male. E quanto più potente ancora sia l'attività di quei ministri di Dio che, come Padre Amorth, hanno fatto della propria vita una quotidiana lotta contro Satana.
"Chi non prega il Signore, prega il diavolo". È la citazione sorprendente di Papa Francesco. E ancora: "Quando non si confessa Gesù Cristo, si confessa la mondanità del diavolo, la mondanità del demonio". Gli autori, don Gianni Sini, esorcista, e don Marcello Stanzione, demonologo, intendono correggere la mentalità contemporanea che vede nel diavolo solo la personificazione del male o la nostra incapacità di fare il bene. Ci si creda o no, il diavolo esiste. È interessante, nel libro, l'intervista realizzata dall'esorcista ad uno psicologo clinico e psicoterapeuta, ma, per i lettori, la parte più coinvolgente è quella delle testimonianze di diverse persone, alcune già liberate dal maligno, altre in via di guarigione. Don Gianni e don Marcello si richiamano al Magistero della Chiesa ribadendo che il Male non è più soltanto una deficienza, ma una efficienza, un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore. Dalle tentazioni nessuno è escluso. Papa Francesco ci ha dato una iniezione di speranza e, col suo stile semplice e comunicativo, ci ha incoraggiati: "Non cediamo al pessimismo, a quell'amarezza che il diavolo ci offre ogni giorno; non cediamo allo scoraggiamento".
Un libro sul demonio che vuole essere «consolante». Se questo è lo scopo, a qualcuno verrà da pensare che l’argomento sia sbagliato: che cosa ci può essere di consolatorio nella contemplazione del regno delle tenebre e dei suoi abitanti? La «Terra di Mordo » – per ricorrere all’immagine letteraria del Signore degli Anelli – ha forse questo di caratteristico: è letteralmente sconsolante. Eppure la vicenda, se seguita sino in fondo, è bella di una bellezza vera, cioè tale da soddisfare le aspirazioni e le speranze profonde, spesso a lui stesso nascoste, del lettore. Una bella lettura è come un viaggio, di cui la Divina Commedia ci offre un altro esempio letterario sublime. Non si tratterà però di una fuga dal reale? No, non è una fuga, ma realismo estremo, e per arrivare a convincersene può essere utile la lettura il più possibile attenta di queste pagine, che narrano di una sconfitta, la più grande sconfitta della storia del mondo. Una sconfitta definitiva, cioè eterna, che è l’ombra in negativo di una meravigliosa ed affascinante vittoria di cui il Vangelo è la narrazione fedele. Il demonio, L’Oscuro Signore, in fondo è sconfitto e anche noi lo possiamo sconfiggere nella misura in cui, con la fede, ci affidiamo interamente all’Uomo più forte di lui che è Gesù nostro Signore.
Pietro Cantoni, nato a Piacenza nel 1950, si è laureato in filosofia nel 1975 all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e licenziato in teologia dogmatica nel 1984 alla Pontificia Università Lateranense di Roma. Ordinato sacerdote nel 1978, è attualmente docente di filosofia e teologia presso lo Studio Teologico Interdiocesano di Camaiore (LU). Autore di diverse pubblicazioni, collabora abitualmente a Cristianità e a il Timone. Dal 1976 guida corsi di esercizi ignaziani. Per Sugarco ha pubblicato Riforma nella continuità. Vaticano II e anticonciliarismo (2011).
"Su questo santo era già stato detto tutto (anche se pochi lo conoscono a fondo). Così, ho deciso di fare una 'autobiografia', facendo parlare il santo in prima persona. Ed evidenziando quel che di lui nessuno conosce: la demonomachia, per esempio (le sue lotte col demonio). Di questo 'santo dei miracoli' in genere si pensa che sia bravo a far ritrovare le cose perdute. Ma non si spiega perché, dopo la Madonna, è quello che ha il maggior numero di luoghi e città intitolati al suo nome. Non c'è chiesa che non abbia una sua immagine. Nessuno conosce le sue lotte contro gli eretici catari, né il fatto che sia stato lui a convincere san Francesco a permettere lo studio ai francescani. Lo sapevate che è anche Dottore della Chiesa? Nemmeno si conosce la sua personale crociata contro l'islam. Il risultato è un libro che si legge come una fiction, perché i colpi di scena non mancano. Ma è tutto vero." (Rino Cammilleri)
In oltre cinquant’anni di esorcistato il sacerdote protagonista in questi esorcismi, da anni non più vivente, ha potuto vedere più volte il demonio in forma umana e di lottare direttamente con lui. Da queste forti esperienze è nata l’idea di un’intervista unica nel suo genere.
Il giudizio universale e la dannazione eterna sono apocalissi che l'uomo contemporaneo ha rimosso dalla propria coscienza e che la stessa Chiesa Cattolica spesso fatica ad ammettere. Si tratta di un tema che è sempre più trascurato, anche dalla predicazione, quasi che l'Inferno sia colpito da una sorta di congiura del silenzio: un silenzio che contrasta con la necessità di recuperare la prospettiva dell'eternità e della salvezza. Stabilito che l'Inferno esiste ed è eterno, bisogna precisare a quali condizioni ci si vada: morendo in stato di peccato mortale e senza pentimento. Le condizioni per la perdizione eterna sono espresse con chiarezza dal Magistero della Chiesa cattolica, tuttavia di nessun'anima si può dire con certezza che sia all'Inferno, forse neppure di Giuda, il Traditore. Dopo aver trattato delle pene infernali, l'inchiesta sull'Inferno prosegue esaminando la concezione degli Inferi e della perdizione eterna nella Sacra Scrittura e nella dottrina cristiana dai primi secoli al concilio di Trento. Si presentano quindi le diverse visioni dell'Inferno avute da santi e mistici cristiani, fino a quella straordinaria esperienza che è il viaggio nell'Aldilà compiuto in anima e corpo da Jakov e Vicka, due dei veggenti di Medjugorje, accompagnati dalla Regina della Pace. Un viaggio nella tradizione teologica e nella devozione popolare che smuove la coscienza e lascia il segno.
Un libretto che spiega come difendersi dall'azione del demonio e riportare l'essere umano nel regno di Dio, quello dei vivi. Dio non è il Dio dei morti, ma dei vivi, di quanti vivono nel suo Regno. Il regno di Dio è nel cuore dell'uomo ed è un regno di amore, amore inserito nel mondo e pertanto in un corpo fisico, sino a quanto si vive nella dimensione terrena; amore, cioè l'essenza del cuore, quando si è recuperato lo stato fisico e si è, fisicamente, morti. Quindi il regno di Dio, non essendo limitato a una sola dimensione, è il regno dei vivi: ne fanno parte coloro che vivono in eterno.
Dopo un faticoso lavoro di trascrizione dalla registrazione audio, in questo volume sono state raccolte le domande rivolte in aula dai partecipanti del Corso: Esorcismo e preghiera di liberazione, e le risposte con cui gli Esorcisti hanno condiviso la loro esperienza.