
Partendo dal presupposto che il matrimonio è un sacramento e che costituisce una parte integrante del disegno di Dio per avvicinare l'uomo a Lui, quest'opera riporta la legge naturale dentro una realtà che si esplicita nel dettaglio dei fatti, anche di quelli che compongono gli impedimenti matrimoniali che sciolgono il vincolo nuziale per ragioni terrene. L'autore prende in esame il tessuto connettivo delle regole che governano il mondo sensibile, cioè l'insieme di principi retrostanti che determinano l'agire dentro l'Essere, dove ogni ente per necessità materiale opera nel movimento, nel rapporto tra legge naturale e contingenza, tra spirito e corpo. Questo senza mai dimenticare i fondamenti del matrimonio: la donazione e il consenso.
Il presente manuale intende essere un sussidio per i corsi istituzionali sul diritto nella Chiesa cattolica, Il primo contatto con una disciplina scientifica riveste una particolare importanza, sia per l'impostazione di fondo che trasmette, sia per l'interesse che riesce a suscitare.
L'opera si colloca nella prospettiva del diritto quale oggetto della giustizia, secondo cui il diritto canonico o ecclesiale è ciò che è giusto nella Chiesa di Cristo, comprendendo sia gli aspetti essenziali e permanenti contenuti nello stesso disegno fondazionale di Cristo (diritto divino) sia quelli provenienti dalla dinamica storica di determinazione dei rapporti di giustizia intraecclesiale (diritto umano). In effetti, le norme canoniche (leggi, consuetudini, ecc.) devono essere comprese ed interpretate quali regole che esprimono e nel contempo determinano il diritto (inteso come ciò che è giusto) nella Chiesa, vale a dire quei beni giuridici - anzitutto quelli direttamente salvifici, come la parola di Dio e i sacramenti - che spettano a ciascuna persona, nonché alla stessa Chiesa come istituzione, nell'economia della salvezza universale operata da Cristo ed attualizzata nella storia dalla Chiesa nel Suo nome.
Tale modo realistico di considerare la giuridicità ecclesiale, che s'ispira al pensiero del mio maestro prof. Javier Hervada, collima perfettamente con l'autocomprensione della Chiesa che ai nostri giorni è contenuta nei documenti dell'ultimo Concilio ecumenico, il Vaticano II, in organica continuità con l'insieme della tradizione e del magistero.
L'ecclesiologia del Popolo di Dio, teologicamente inseparabile dalle nozioni di comunione e di sacramentalità in senso ampio, mette in risalto il protagonismo della persona nella Chiesa. Senza sminuire in alcun modo le dimensioni comunitarie e gerarchiche, anzi consentendo di fondarle meglio, tale ecclesiologia permette di completare la considerazione giuridica della potestà dei sacri Pastori con quella dell'ambito di legittima autonomia dei fedeli. L'armonia fondamentale tra potestà e libertà si esprime giuridicamente nella dimensione di giustizia di entrambe: la giusta potestà e la giusta libertà, lungi dal contrapporsi, si potenziano al servizio della missione ecclesiale che si rivolge all'intera umanità.
Nei primi anni del nuovo millennio e in modo particolare nel 2010, migliaia di articoli, dispacci di agenzia e trasmissioni televisive trattavano un unico argomento: l'abuso sessuale su minori da parte di chierici della Chiesa Cattolica. Ciò che è venuto alla luce è sconvolgente: vite distrutte, vittime abbandonate, innumerevoli casi sottovalutati o non affrontati e famiglie e comunità intere che non riescono a credere più, né nella Chiesa né persino in Dio. Le recenti innovazioni normative, specialmente sui delitti riservati alla Congregazione per la Dottrina della fede del 2001 e la loro nuova versione del 2010, sono state promulgate intorno a questa specifica fattispecie delittuosa e ai vari problemi che si incontrano nell'affrontarla.
Il fine principale del presente studio è, da un lato, quello di proporre una visione d'insieme e sistematica dei vari problemi sorti negli ultimi due decenni a livello pratico e dottrinale in ambito processuale penale, poiché essi si manifestano tra di loro interdipendenti e connessi; dall'altro lato, è quello di fornire una valutazione critica della prassi attuale, considerata la preferenza di fatto data alla procedura extragiudiziale ex can. 1720 anche nella trattazione dei delicta graviora. Una delle questioni centrali è esaminare se tale procedura amministrativa penale possa corrispondere alle esigenze di un giusto processo e dei suoi principi fondamentali, e fino a che punto essa garantisca un'adeguata tutela dei diritti.
Il diritto processuale penale canonico si presenta tuttora come un cantiere complesso, con vari aspetti da ripensare alla luce dell'esperienza pratica degli ultimi anni e con lavori da concludere o da iniziare ancora. In questo senso, il presente contributo intende offrire un resoconto circa la situazione attuale del sistema processuale penale e di essere di aiuto a chi voglia o debba orientarsi in detto cantiere.
«I recenti Motu Proprio Mitis Iudex Dominus Iesus e Mitis et Misericors Iesus hanno condotto ad una semplificazione delle procedure per l'eventuale dichiarazione di nullità matrimoniale. Con questi testi, il Santo Padre ha voluto anche "rendere evidente che il Vescovo stesso nella sua Chiesa, di cui è costituito pastore e capo, è per ciò stesso giudice tra i fedeli a lui affidati" (MI, preambolo, III). L'attuazione di questi documenti costituisce dunque una grande responsabilità per gli Ordinari diocesani, chiamati a giudicare loro stessi alcune cause e, in ogni modo, ad assicurare un accesso più facile dei fedeli alla giustizia. Ciò implica la preparazione di un personale competente, composto di chierici e laici, che si consacri in modo prioritario a questo servizio ecclesiale. Sarà pertanto necessario mettere a disposizione delle persone separate e delle coppie in crisi, un servizio d'informazione, di consiglio e di mediazione, legato alla pastorale familiare, che potrà pure accogliere le persone in vista dell'indagine preliminare al processo matrimoniale (cf. MI, Art. 2-3)» (Relazione Finale del Sinodo dei Vescovi al Santo Padre Francesco, 24 ottobre 2015, n. 82). Con questa finalità la Facoltà di Diritto Canonico della Pontificia Università della Santa Croce ha organizzato, nel mese di settembre 2016, il VI Corso di Aggiornamento in Diritto Matrimoniale e Processuale Canonico, i cui atti sono raccolti in questo volume. In questa edizione sono state affrontate le diverse novità relative al processo di dichiarazione della nullità del matrimonio e ad altri rilevanti settori di attività dei tribunali, concentrando l'attenzione sulla riforma dei processi matrimoniali realizzata dai m.p. Mitis Iudex Dominus Iesus e Mitis et misericors Iesus, rispettivamente per la Chiesa Latina e per le Chiese Orientali. Le relazioni, a un anno dalla pubblicazione della riforma, tentano di dare risposta a diverse questioni che sono sorte dopo l'entrata in vigore del nuovo processo, sempre con la finalità di prestare un servizio a tutti coloro che, in un modo o nell'altro, lavorano in questa diaconia della giustizia nella Chiesa. Sono presentati anche alcuni contributi di diritto sostanziale, sempre alla luce della riforma dei processi e delle sfide proposte da Papa Francesco sulla pastorale familiare.
In questo numero la parte monografica sarà dedicata al tema della Produzione normativa nel diritto particolare, con contributi di R.. Astorri, A. Bettetini, M. Madonna, M. Visioli, G. Comotti e I. Zuanazzi. La rivista presenterà inoltre un intervento del Segretario di Stati Vaticano Card. Parolin dal titolo Il "ponte" creato da Celso Costantini tra la Santa Sede e la Cina, nonché ulteriori contributi di P. Stanisz, M. del Pozzo e J.-P. Schouppe.
La mobilità umana comporta nuovi problemi di tipo pastorale e giuridico, che riguardano l'educazione e la formazione cristiana, la vita religiosa della famiglia, i matrimoni misti tra cattolici di diverse Chiese sui iuris e tra cattolici e acattolici. S'impone l'urgenza di considerare le conseguenze della presenza sempre più consistente di fedeli cattolici orientali nelle diocesi latine, nonché della conservazione dei loro riti, intesi come patrimonio spirituale, teologico, liturgico e disciplinare. I Pastori della Chiesa latina a cui sono affidati i fedeli orientali sono invitati ad approfondire la propria conoscenza circa l'esistenza e il patrimonio (teologico, spirituale, liturgico e disciplinare) delle Chiese orientali cattoliche e sono chiamati a farsi promotori e difensori del diritto dei fedeli orientali a vivere e pregare secondo la tradizione ricevuta dai Padri nella propria Chiesa.
Quarta edizione aggiornata.
Il volume si compone di:
- Testo ufficiale latino
- Traduzione italiana
- Fonti
- Interpretazioni autentiche
- Legislazione complementare della CEI
- Commento
- Indice analitico
Unico Codice Commentato aggiornato alle ultime norme canoniche e interamente riveduto nella parte di commento.
Con tasca interna per accogliere eventuali aggiornamenti.
Strutturato in tre sezioni autonome, il volume affronta la recente riforma del processo canonico per la dichiarazione di nullità del matrimonio a partire dal Motu proprio Mitis Iudex Dominus Iesus del 15 agosto 2015. Nella prima parte sono illustrati i principi ispiratori della riforma nel contesto dell'esperienza sinodale e, in modo speciale, i criteri fondamentali per una rinnovata pastorale giudiziale e per una corretta impostazione dell'indagine pre-processuale. Nella seconda viene descritto lo svolgimento del processo di nullità matrimoniale secondo la procedura ordinaria e straordinaria (ovvero tramite il processo più breve o documentale), segnalando i più significativi risvolti di natura pastorale e giudiziale che le singole fasi presentano. L'ultima parte è dedicata a un'ampia rassegna dei capitoli di nullità invocati con maggiore frequenza presso i tribunali ecclesiastici: per ciascun motivo viene presentato l'inquadramento giuridico delle principali questioni di natura sostanziale e probatoria, e il testo di una decisione emessa dal tribunale di prima istanza del Vicariato di Roma.
Il volume - frutto del IV corso intensivo sui delitti riservati alla Congregazione per la Dottrina della Fede organizzato dalla Facoltà di diritto canonico della Pontificia Università Urbaniana - approfondisce, sotto il profilo storico, teologico e canonistico il tema dei delitti contro il sacramento dell'Eucaristia. I contributi, affidati a studiosi di riconosciuta competenza nel tema, ricostruiscono il background storico-teologico dell'attuale disciplina ed approfondiscono singole fattispecie delittuose disciplinate nell'art. 3 del m.p. Sacramentorum sanctitatis tutela.
La santità dell’Eucarestia e la grandezza del mistero per il quale Dio ne affida la celebrazione ad uomini che, benché per grazia sacerdoti, rimangono pur sempre segnati dal limite, rende urgente proporre qualche riflessione ed un richiamo sulla necessità per ogni fedele – compresi quindi i sacerdoti – di esaminarsi per vedere se, accostandosi all’altare, siano “rite dispositus”, secondo quanto insegna e richiede la Chiesa. Inoltre, l’identità sacerdotale fa del ministro ordinato un intercessore privilegiato ed un uomo atto ad offrire il culto liturgico pubblico gradito a Dio.
L’intento di questo lavoro è quello di mostrare come la disciplina derivi dalla dottrina della Chiesa, ed il suo rispetto, con adesione cordiale di vita, altro non sia finalizzata che ad una vita, ad un ministero santo e, quindi, fruttuoso e santificante non solo per il sacerdote, ma anche per l’intero popolo di Dio.
«L’opera Sacerdos alter Christus affronta due questioni che potrebbero apparire molto diverse ma che, tuttavia, hanno un punto in comune. Si tratta infatti di due obblighi che definirei “vitali” nella vita e nel ministero sacerdotale: da una parte, la celebrazione frequente della S. Messa e, dall’altra, la preghiera quotidiana e integrale della Liturgia delle Ore. Si tratta di uno studio canonico ben documentato, dalla grande profondità spirituale, accompagnato da una bibliografia esaustiva che sottolinea un aspetto essenziale del sacerdozio: la preghiera deve irrigare, nutrire e fecondare la vita e il ministero sacerdotale nel suo insieme; la vita interiore del sacerdote è pertanto l’alfa e l’omega dell’esistenza spirituale di colui che è alter Christus, riprendendo il titolo dell’opera.»
(Dalla Presentazione di S. Em.za il Card. Robert Sarah, Prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti)
Lungo il corso della sua storia bimillenaria, la Chiesa ha maturato attorno al ministero sacro dei chierici un distintivo profilo giuridico-pastorale per il bene comune a tutela del popolo di Dio. Si tratta di una specifica fisionomia normativa (che il volume si propone di analizzare) integrante una ben definita identità dello stato clericale, una struttura di servizio a diversi gradi e livelli di competenza ministeriale, un corredo di doveri e diritti propri e un regime organizzativo e disciplinare a tutela dello stesso istituto del ministero sacro e della sua peculiare missione nella Chiesa.