"Perché, per essere cristiani, è necessario andare a Messa?"
Questo è l'interrogativo che attraversa l'intero libro. Non un saggio, ma dodici lettere scritte in un linguaggio accessibile in cui, attingendo a episodi personali e passi della Bibbia, si cerca di spiegar la Messa.
Don Ricardo Reyes si rivolge a credenti e non, tramite un percorso semplice e sorprendente, aiuta a riscoprire la bellezza dell'esperienza eucaristica della Messa e la bellezza di Dio.
Ricardo Reyes è nato a Grenoble nel 1974 da genitori panamensi. Dal 2003 è presbitero della diocesi di Roma. Ha conseguito il dottorato in Sacra Liturgia presso il Pontificio Istituto Liturgico Sant'Anselmo a Roma. Attualmente svolge il suo ministero pastorale nella parrocchia di San Basilio a Roma.
di Massimo Camisasca
“Gli apostoli hanno detto a Gesù: Insegnaci a pregare (Lc 11,1). Anche noi possiamo metterci alla sua scuola. In questo libro i lettori troveranno alcune delle esperienze che ho vissuto alla scuola di Gesù, autentico maestro della preghiera a Dio”.
Massimo Camisasca introduce i lettori all’esperienza della preghiera e della liturgia in un testo che parte dalla sua esperienza personale. La preghiera è patrimonio di tutte le religioni, questo libro mette al centro il volto specifico della preghiera cristiana e della liturgia della Chiesa. Molti uomini e donne oggi cercano le strade della preghiera, ma non sanno trovarle o, tutt’al più, individuano sentieri interrotti che fanno scendere nella propria interiorità senza però poter rivelare Chi la abita, senza frutto di pace e di salvezza. In questo testo Massimo Camisasca propone un itinerario completo, progressivo e accessibile a tutti, articolato in tre parti: la preghiera, la liturgia, la messa.
L'autore
Massimo Camisasca, ordinato prete nel 1975, ha fondato la «Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo», di cui è superiore generale. Il 29 settembre 2012 è stato nominato dal Santo Padre vescovo di Reggio Emilia - Guastalla. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato, tra gli altri, La sfida della paternità. Riflessioni sul sacerdozio (2003), Questa mia casa che Dio abita. Riflessioni sulla vita comune (2004), Passione per l’uomo. I passi della missione cristiana (2005), Sentieri d’Asia illuminati. Lettere ai missionari (2006), Il nuovo Occidente. Lettere ai missionari (2008) Don Giussani (2009), Padre. Ci saranno ancora sacerdoti nel futuro della Chiesa? (2010).
Il volume offre uno studio sulla Solennità della Cattedra di San Pietro celebrata nella Basilica Vaticana, considerata dapprima dal punto di vista della ricerca storico-liturgica e successivamente mediante l'analisi del Lectionarium e del Sacramentarium della Messa.
Dopo i primi due volumi (del 1993 e del 1996), con questo terzo volume viene ultimata l'esposizione sistematica degli argomenti che introducono alla comprensione complessiva della liturgia cristiana, secondo il progetto originario del manuale.
Il volume raccoglie alcune indicazioni sulla liturgia espresse dall'arcivescovo Carlo Maria Martini nel tempo del suo episcopato milanese. Riascoltare le sue riflessioni di grandissimo valore, orientate a far maturare i frutti della riforma conciliare, può aiutare ancora oggi pastori e fedeli laici a individuare possibili percorsi di crescita spirituale. Al lettore le parole dell'arcivescovo emerito di Milano sono ridonate come originale e perspicuo commento della Costituzione Sacrosanctum Concilium, nel cinquantesimo anno dalla sua pubblicazione.
Tra il 1983 e il 1988 la "Società di Studi Trentini di Scienze Storiche" si è fatta promotrice dell'edizione dei "Monumenta Liturgica Ecclesiae Tridentinae saeculo XIII antiquiora". Articolati in quattro tomi, i tre volumi rendono conto del patrimonio liturgico che ha caratterizzato la Chiesa di Trento. L'opera costituisce un punto di riferimento essenziale per la conoscenza dello sviluppo delle forme liturgiche del Rito romano. All'interno, infatti, è racchiusa l'edizione più antica del Sacramentario Gregoriano. Il sacramentario tridentino è un autorevole testimone di una tradizione italica dell'eucologia gregoriana anteriore al libro inviato da papa Adriano alla corte franca. Inoltre, nonostante alcune integrazioni di epoca successiva, il tridentino sembra rappresentare la recensione più arcaica del sacramentario gregoriano. L'attualità della Concordantia risulta dal fatto che essa permette di valorizzare un ricchissimo patrimonio difficilmente poco fruibile; di confrontare quanto racchiuso, ad esempio, nell'odierna edizione del Missale con ciò che era presente nel Missale tridentino; di esaminare a fondo le scelte operate nella selezione dei testi; di compiere un lavoro di traduzione nelle lingue vive, verificando l'uso dello stesso termine in contesti diversificati.
Il tema del corpo, dei suoi sensi e delle sue emozioni, è oggetto di grande attenzione nella cultura contemporanea. Anche la ricerca attuale in campo liturgico e pastorale sta riconoscendo il corpo come crocevia di incontro interdisciplinare che permette di stabilire un rapporto più profondo tra esistenza e fede cristiana. La fede, infatti, nasce, si realizza, si manifesta nel corpo, prende corpo nei suoi sensi e nelle sue emozioni, nella sua consapevolezza e nelle sue azioni. Prende corpo nella totalità della persona,
nelle sue relazioni e matura nel corpo rituale per costruire un vero corpo ecclesiale.
A partire da una visione antropologica più attenta alla totalità della persona che celebra con i suoi sensi e le sue emozioni, la presente ricerca affronta il rapporto liturgia ed educazione. Essa considera alcune dinamiche fondamentali che coinvolgono tanto chi educa quanto che è educato, in attenzione a problemi contemporanei ancora aperti e a prassi liturgiche spesso insufficienti, ma anche fiduciosa nella forza educativa della liturgia.
Dialogo sui segni, i linguaggi e i riti della liturgia. In forma semplice e di facile lettura, senza per nulla banalizzare i contenuti, l'autore accosta i temi della Liturgia approfondendo il significato delle varie azioni rituali, soprattutto in riferimento alla celebrazioni dei sacramenti.
Ventisei agili schede spiegano passo passo, con un linguaggio semplice e immediato, i vari momenti della messa, dai riti introduttivi fino al congedo. Fruibile da persone di ogni livello culturale, lo strumento non rinuncia al rigore e alla precisione.
Descrizione dell'opera
Non esiste parrocchia senza almeno un ministrante, ma raramente al gruppo ministranti viene offerto un percorso formativo che vada molto oltre l'intento 'funzionale' di insegnare a ben preparare le celebrazioni liturgiche. Il sussidio risponde a questa esigenza.
L'esperienza del gruppo ministranti, di cui fanno parte ragazzi, adolescenti e giovani, è infatti una vera e propria esperienza educativa, ricca di significato e coinvolgente. Si avverte oggi sempre più l'esigenza di accompagnare questi ragazzi verso una crescita sempre più profonda nel rapporto con Dio e l'appartenenza alla comunità cristiana. Ma come formare un gruppo ministranti? Come alimentare una spiritualità liturgica? Come educare allo spirito del servizio?
Alla luce di tante esperienze già in atto e di alcuni testi del magistero, l'autore offre una serie di percorsi aperti e flessibili ai sacerdoti, animatori, catechisti e ragazzi che hanno a cuore la formazione dei ministranti, che vivono o desiderano vivere con entusiasmo l'esperienza del servizio liturgico.
Sommario
Introduzione. I. Un itinerario formativo per i ministranti? II. Un possibile metodo per la formazione e l'animazione del gruppo ministranti. III. Il gruppo ministranti: esperienza formativa. IV. L'accompagnamento del gruppo ministranti. APPENDICE. Opportunità e rischi dei social network per la pastorale dei ministranti. Breve antologia di testi riguardanti i ministranti. Rassegna bibliografica.
Note sull'autore
ANTONIO BERGAMO, presbitero dell'arcidiocesi di Lecce, collabora con il Centro Diocesano Vocazioni ed è responsabile del sito internet http://www.ministrantiok.com. È autore di diversi sussidi per i ministranti editi presso Effatà Editrice: Nel raggio della Stella (2009), Sempre in via (2009), Libera la Gioia (2010), Accendi il Dono (2011).
Nei suoi aspetti più intimi la vita è in stretta relazione con il senso che attribuiamo alla morte
Cristo non si è rassegnato alla sua morte, ma vi è andato incontro: ha saputo celebrare la sua morte con parole e gesti di comunione. Così Gesù per primo ha annunciato la propria morte, trovandovi un senso per se stesso e per gli altri: vi ha riconosciuto un valore e un significato davanti a Dio e agli uomini. In questo modo ha evangelizzato la morte. La morte di un uomo non è di per sé un annuncio ma una notizia, perché ogni uomo muore. Quando, però, un uomo è capace di fare della sua morte un atto di comunione, ed è capace di celebrare il morire con gesti e parole di comunione, costui trasforma la sua morte in un’invocazione di comunione eterna con le persone che lascia e, se è credente, con il Signore al quale va incontro. Se vissuta così, la morte è annuncio.
Goffredo Boselli (Codogno 1967), monaco di Bose e liturgista, è membro della Commission francophone cistercienne e delle redazioni di Rivista Liturgica e di Arts Sacrés. Collabora con la Commissione episcopale per la liturgia della Cei in qualità di esperto. Presso le nostre edizioni ha già pubblicato Il senso spirituale della liturgia (2011).