
Molto è stato scritto sulla liturgia occidentale, ma lo stesso non si può dire della liturgia bizantina, soprattutto per quanto riguarda sintesi accessibili ai non addetti ai lavori.
Padre Robert Taft, uno dei più grandi studiosi di liturgie orientali, dopo una vita immersa nelle fonti della storia e della teologia bizantina, contribuisce a rimediare a questa lacuna.
In questo libro, descrive il periodo di formazione del rito bizantino - dai suoi inizi fino alla caduta di Bisanzio del 1453 -, nelle dinamiche che hanno plasmato la struttura del rito così come è celebrato ancora oggi.
Liturgia nella postmoderni è uno studio nuovo in quanto pone in dialogo filosofia e scienza della comunicazione sociale con la liturgia. Analizza quali sono le potenzialità dell'azione liturgica nella sensibilità a noi contemporanea.
La domanda centrale suona così: qual è la possibile corrispondenza tra ciò che l'esistenza nella condizione presente (postmoderna e neomoderna) chiede e ciò che i sacramenti in un certo senso possono offrire.
È il tema del soggetto celebrante nella situazione postmoderna e deuteromoderna.
Il volume tocca le questioni del soggetto celebrante, di etica e liturgia, della ritualità nelle nuove religioni, della parola sacrificio travisata nel linguaggio comune, dell'assemblea liturgica e democrazia confrontandosi con diversi pensatori e correnti di pensiero del tempo presente.
Nella seconda parte guarda alla liturgia come al grande comunicatore di Cristo e della Chiesa nel mondo.
Lo fa con la competenza di chi pratica entrambi gli ambiti, liturgico e mediale. Intende aiutare a comunicare il mistero della salvezza con ottimismo e speranza cristiana.
Il volume n.66 della collana MSIL tratta della LVII Settimana di studi sulla liturgia svoltasi a Parigi dal 28 giugno al 1 luglio 2010 presso l'Istituo di Teologia di Saint-Serge
In continuità con il volume che raccoglieva gli atti del primo Simposio organizzato dalla Penitenzieria Apostolica, questo lavoro si sofferma sul sacramento della Penitenza e sul suo sviluppo storico, teologico e pastorale, in un arco di tempo che ha visto notevoli cambiamenti attorno alla prassi ecclesiale relativa a questo sacramento. Negli ultimi due anni la Penitenzieria Apostolica ha ritenuto opportuno organizzare dei Simposi con lo scopo di ripercorrere gli otto secoli della sua storia, individuando da un lato i caratteri distintivi del Dicastero, dall'altra cercando di cogliere elementi nuovi che la prassi ecclesiale impone per affrontare le sfide che insidiano la Chiesa agli inizi del terzo millennio
Proposte di celebrazioni per i defunti secondo il nuovo Rito delle esequie. Si indicano chiaramente ruoli e servizi propri dei laici in caso di lutto: la visita alla famiglia del defunto, la veglia di preghiera, la preghiera alla chiusura della bara, la processione e la celebrazione delle esequie in chiesa, l'accompagnamento al cimitero e la sepoltura.
Nella società occidentale oggi si assiste ad un fenomeno apparentemente contraddittorio: da una parte vi è lo sforzo patetico di rimuovere la morte e i segni del lutto, dall'altra parte la spettacolarizzazione della morte. Ambedue i comportamenti appaiono tentativi maldestri di addomesticare la paura della morte. I riti con cui da sempre in ogni cultura e religione la morte viene circondata hanno lo scopo di aiutare l'uomo ad affrontare l'angoscia per la scomparsa di una persona cara o il pensiero della propria morte dandole un senso. Nel rito cristiano delle esequie la morte è compimento della partecipazione alla morte di Cristo iniziata nel Battesimo e contiene la promessa della risurrezione e della vita nuova che la fede fa sperare. La nuova edizione del rito delle esequie, mentre risponde al bisogno di prossimità solidale e alla domanda di senso delle persone colpite dal lutto, offre modalità celebrative per le diverse situazioni, compresa quella inedita della cremazione. Il volume presenta diversi contributi che affrontano il tema dal punto di vista antropologico, teologico, biblico, ecumenico, liturgico e pastorale, nell'intento di aiutare il credente, e anche il non credente, ad affrontare nella speranza l'ora del distacco e a riscoprire il senso cristiano del vivere e del morire
Tutto nell'Eucaristia domenicale (parole, gesti, luogo, canti...) deve portare a vivere l'incontro con Gesù risorto. Tutti coloro che partecipano alla Messa debbono essere condotti, attraverso il rito", a vivere il mistero della comunione trinitaria. "
Un libro in cui gli autori si confrontano su un argomento di attualità, un libro che conduce verso l'essenziale e sottolinea l'importanza e la forza straordinaria che i cristiani possono trovare nella pratica della loro fede.
L'atto più sublime dell'esistenza di Cristo fu la sua morte. Egli disse d'essere venuto "per dare la propria vita in riscatto per molti" e, poiché nessuno poteva privarlo della sua vita, l'avrebbe data egli stesso in sacrificio. Proprio questo è quanto di più importante egli voleva che fosse ricordato: Cristo ha voluto che gli uomini facessero memoria della sua morte, seguendo un rito da lui stesso stabilito nell'ultima cena e quindi realizzato sul Calvario. La messa è l'atto supremo della religione cristiana. Le ultime sette parole di Cristo in croce corrispondono alle sette parti della celebrazione eucaristica secondo la divisione proposta in quest'opera pubblicata la prima volta nel 1936 - che considera la messa secondo quello che è ora il rito straordinario voluto da papa Benedetto XVI accanto al rito ordinario.
Nel tempo della crisi risalta la fragilità dell’esperienza familiare, costretta nell’esperienza privata e ridotta a fenomeno marginale.
Eppure proprio la famiglia ha dentro di sé gli antidoti al deficit antropologico che si annuncia nel nostro tempo. Lì dove prevale l’isolamento del singolo la famiglia propone e dona esperienza di comunione nella quale si alternano i giorni del lavoro e della festa.
Scritto in vista del prossimo incontro mondiale delle famiglie, questo volume è un contributo per il recupero del significato della festa, un segno di speranza per il futuro dell’uomo.
Destinatari
Sacerdoti, famiglie.
Autore
Franco Giulio Brambilla (Missaglia 1949) ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale il 7 giugno 1975.Nel 1985 ha conseguito la laurea inTeologia presso la Pontificia Università Gregoriana. Dal 1978 al 1985 è stato docente di Sacra Scrittura, Teologia Spirituale e Antropologia Teologica nel Seminario di Seveso e, dal 1984, docente di Cristologia e Antropologia Teologica nella Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e nella Sezione parallela di Venegono Inferiore. Direttore della Sezione parallela della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Venegono Inferiore dal 1993 al 2003, dal 2006 ricopre l’incarico di preside della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. Vescovo ausiliare di Milano dal 2007, di recente è stato nominato vescovo di Novara.
La santa Messa celebrazione dell’Amore si propone di favorire una partecipazione coinvolgente e vitale della celebrazione eucaristica, attraverso la quale Dio stesso disvela il suo volto, ci invita, ci parla, ci ascolta e si comunica mirabilmente nella comunione, e, contro l’assuefazione che smorza l’interesse e lo smalto di ogni realtà valoriale, suggerisce un atteggiamento di stupore ammirativo tipico di chi fa una scoperta che lo coinvolge.
Destinatari
Rivolto a tutti i credenti
Autore
Lina Farronato è suora delle Figlie di San Paolo ed è impegnata a diffondere il Vangelo. Ha lavorato a lungo nella redazione del Centro Catechistico Paolino e ha partecipato a diverse missioni parrocchiali in Italia e in Svizzera. Ha pubblicato vari libri di catechesi, di genere biografico e narrativo e innumerevoli articoli su riviste culturali e di spiritualità.
Nell'imminenza d'uscita del nuovo Rito delle esequie per la Chiesa italiana, questa pubblicazione ne tratteggia il significato e la storia. Un volume che si raccomanda ai parroci e ai liturgisti.

