Composta nella seconda metà del Trecento, la Storia dei Re Magi di Giovanni di Hildesheim è un documento esemplare della letteratura e della storiografia medioevale. Un testo che ha influenzato per secoli l'iconografia cristiana. La Storia di Giovanni si pone come punto di confluenza di uno sterminato patrimonio di conoscenze documentarie e leggendarie, venuto formandosi nel corso dei secoli precedenti. Giovanni vi attinge a piene mani e lo rifonde dando vita a una narrazione assai scorrevole, freschissima, ricca di spunti fantastici e di calore narrativo. Questa edizione è illustrata con ben 44 diverse raffigurazioni della vicenda dei Magi: da Gentile da Fabriano a Lippi, da Giotto a Botticelli, da Benozzo Gozzoli a Piero della Francesca, e «attesta il fascino esercitato da una narrazione in cui storia, devozione, teologia si intrecciano inestricabilmente, a partire proprio dall'itinerario di quei tre personaggi che è il filo conduttore simbolico del racconto evangelico» (Gianfranco Ravasi).
L’Avvento è un tempo pieno di attese e di speranze per qualcosa che verrà, ma soprattutto per Qualcuno che ogni giorno dobbiamo riscoprire, lasciandoci avvolgere da quella gioia fatta di sorpresa e gratitudine per le piccole cose quotidiane: la gioia vera, che non si spegne.
Gioia infinita è il sussidio di preghiera pensato dal Settore giovani di Ac per i giovanissimi (15 - 18 anni). Il testo ti aiuterà, con il commento quotidiano del Vangelo, a scoprire la bellezza del tuo cuore.
Tempo per te è il sussidio di Avvento Natale pensato dal Settore giovani di Ac per i giovani (18 - 30 anni). Spesso cerchiamo di ritagliare dalle nostre movimentate giornate un po’ di tempo per fare qualcos’altro rispetto ai soliti impegni: corsi universitari, studio e lavoro, sport, il gruppo in parrocchia… Nel cuore desideriamo trovare tempo per noi e per prendere fiato. Tempo per te, allora, ti dà la possibilità di dedicare del tempo alla preghiera, al silenzio e alla tua vita, con delicatezza e attenzione.
Età di lettura: da 8 anni.
"Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore".
(Luca 2, 10-11)
Due racconti sul diverso modo di vivere il Natale, introdotti da una poesia di Jules Laforgue.
Il primo La festa di Natale di Carlo Collodi, è una parabola che, attraverso la crescita di Alberto, un bambino di sette anni, ci ricorda l’importanza di accorgersi di chi è meno fortunato di noi.
Il secondo, Un Natale come tanti altri di Eleonora Mazzoni, mostra invece come i nuovi e rumorosi vicini di casa dell’anziana signora Bini riescano a sconvolgerle la vita al punto da farle dimenticare il Natale, oramai un giorno uguale a tutti gli altri.
Due racconti sul diverso modo di vivere l'attesa della Vigilia di Natale, introdotti da una poesia di Edmond Rostand. "Il dono di Natale" di Grazia Deledda è ambientato nella Sardegna dei primi del Novecento. Dopo la messa della Vigilia, i cinque fratelli pastori festeggiano, davanti al focolare dell'umile casa, il fidanzamento dell'unica sorella consumando carne arrosto, focacce e una torta di miele. "A.D. 2953" è un racconto distopico in cui un nuovo ordine mondiale ha preso il potere sulla Terra. La razza umana, sfidando le leggi di natura e sostituendosi a Dio, è diventata immortale. C'è ancora, però, una frangia dissidente e una luce di speranza. Seppur così apparentemente lontani, un filo rosso lega i due racconti che, nel finale, ci svelano che il dono più grande è il miracolo della vita.
C'è una fabbrica, lassù tra le galassie, dove la produzione di stelle non si ferma mai. Ma un giorno, chissà come, nasce una stellina con una forma diversa. Un errore nel ciclo di produzione? Derisa e allontanata dalle altre, la stellina fugge via e diventa una stella senza meta. Fino a quando non si scoprirà che invece è destinata a essere una stella con-meta: quella che dovrà illuminare la notte di Natale. Un simpatico spettacolo teatrale e musicale dedicato ai bambini per festeggiare il Natale tra cielo e terra, con allegria e fantasia. Per un utilizzo più semplice e veloce, in forma di lettura scenica con canzoni, oltre al copione è fornita una versione narrativa della storia, adatta anche ai più piccoli. Canzoni e Basi musicali: La fabbrica di stelle - Lontano me ne andrò - Una sola stella - Di voce in voce - Guarda quella stella - E brillò da lassù. Età di lettura. da 4 anni.
Libro + CD - Il CD contiene 6 canzoni con Basi musicali. Il Libro contiene il copione, testi e spartiti dei brani (32 pagine)
«Il ricordo è un modo di incontrarsi» affermava Gibran e questa frase è molto più vera a Natale, quando i momenti delle feste passate tornano a galla e riempiono il cuore. I testi di questo quarto libretto della collana Natale ieri e oggi vogliono proprio ricordare (cioè ridare al cuore) il senso della festa.
Con Matilde Serao compiamo un viaggio dove tutto è iniziato: con il suo piglio giornalistico, infatti, Serao descrive Betlemme, la grotta del presepe e il villaggio di Ain Kerem. Le rimembranze di un suo viaggio in Palestina diventano per noi testimonianza di un Natale che non c’è più.
Ne L’orango Giulio Laurenti ci guida in un viaggio più intimo in cui nel presepe, come tipica rappresentazione che allestiamo nelle nostre case, figura anche un orango, personaggio insolito, che rappresenta lo spartiacque tra l’infanzia e l’età adulta.
I due racconti sono introdotti dalla poesia Febbre di Vittoria Aganoor Pompilj che, ancora una volta, si muove nel vasto orizzonte dei ricordi natalizi.
La stessa città fa da sfondo ai due racconti: la Milano di fine Ottocento di Camillo Boito e la Milano di oggi di Patrizia Violi. Prima c'era l'omnibus, adesso c'è la metropolitana. Molte cose sono cambiate col passare del tempo, altre invece sono immutabili. Come, per esempio, la solitudine che può provare un uomo, camminando per le vie deserte e nebbiose, mentre dalle sale da pranzo delle case riecheggiano le risa festose delle famiglie, riunite intorno alla tavola per celebrare la vigilia di Natale. Età di lettura: da 8 anni.
Nel Presepio Napoletano vi sono delle gure significative che rimandano immediatamente all'idea della Vita dopo la Morte e al Culto dei Morti a Napoli.Esse sono le figure delle "anime pezzentelle" o "anime purganti", che nella scenogra a presepiale sono rappresentate dai "pastori" detti Questuanti: i ciechi, i mendicanti, gli storpi, i gobbi e i bambini.