Una Via Crucis inedita del Card. Angelo Comastri. La Via della Croce è per il cristiano anche la via della fraternità, cioè della condivisione del dolore: se condiviso, il dolore pesa meno. Lo sguardo sempre rivolto al Crocifisso che lì, da 2000 anni, indica la via per la felicità: la Risurrezione di Cristo, via verità e vita salvezza per tutti gli uomini e le donne di buona volontà.
Dalla penna avvincente e carismatica di don Matteo Gattafoni, noto autore di altri libretti per i bimbi molto diffusi, questa Via Crucis intende portare il tema del dolore vicino ai più piccoli, con dinamiche pedagogiche adatte ai bimbi. Il tutto impreziosito dai disegni delle classi di Catechismo delle Parrocchie dell’autore, Fara San Martino e Palombaro
Mediteremo le stazioni di questa Via Crucis contemplando gli ultimi, quelli che comunemente si chiamano anche "poveri cristi": sicuramente ci ritroveremo un po' anche noi in questi personaggi. Questa Via Crucis allora è un'occasione per pregare per queste persone, pensiamoci bene a quante ne abbiamo conosciute e a quante ne incontriamo. È un viaggio nelle "periferie" del vivere.
"La speranza è audace, sa guardare oltre la comodità personale, le piccole sicurezze e compensazioni che restringono l'orizzonte, per aprirsi a grandi ideali che rendono la vita più bella e e dignitosa" Papa Francesco
La preghiera del cuore per un nuovo umanesimo e una nuova ecologia Per un ritorno dell'uomo a se stesso e al suo habitat naturale ha un valore significativo l'esercizio della preghiera. Più precisamente la cosiddetta preghiera 'del cuore' che assume un valore 'ecologico' grazie alla sua capacità di operare una trasformazione della persona, con ricadute sul piano personale, sociale e ambientale. La preghiera avvicina uno all'altro e alla terra. Opera un'integrazione e coesione sociale. Allontana i rischi dell'alienazione e della frammentazione. Riallinea lo sviluppo tecnologico e la digitalizzazione con la vita dell'uomo. L'obiettivo è la creazione di un nuovo umanesimo in grado di compiere scelte giuste e lungimiranti per la sopravvivenza dell'ambiente e del genere umano.
La passione di Gesù - dalla cattura alla risurrezione - è raccontata ai bambini dalla voce stessa di Gesù. L'uso di un linguaggio semplice e scorrevole nella narrazione e nei commenti e alcune piccole interazioni attraverso la preghiera, rendono questa Via crucis una proposta sempre efficace anche per i bambini. La Via crucis è costruita attorno alle classiche 14 stazioni della Passione cui fa da complemento la risurrezione. Il bambino è il vero protagonista di tutto il racconto: le parole di Gesù lo accompagnano per tutta la narrazione. Il commento alle parole di Gesù è come se fosse la risposta che il bambino gli dà. Età di lettura: da 6 anni.
Mons. Vincenzo Bertolone ci offre la vita di questo moderno martire, il Beato Rosario Livatino, suddivisa nelle quattordici stazioni della Via Crucis, donando così alle comunità la possibilità di conoscere, in forma orante, la sua testimonianza cristiana. Le originali stazioni della Via Crucis, opera di Susana Polac, ci aiutano, nella loro essenziale espressività a interiorizzare la vicenda del giovane magistrato agrigentino. Rappresentano i frammenti di un itinerario che non solo scuote le coscienze, ma invita a farsi carico di un impegno concreto: riconoscerci come cristiani capaci di seguire Cristo lungo la strada della vita quotidiana.
Questa Via Crucis ripercorre la Via Dolorosa di Gesù con meditazioni su Madre Teresa di Calcutta tratte dei testi del card. Comastri. In occasione dei 25 anni dalla morte di Madre Teresa, il card. Comastri ha organizzato alcuni eventi per ricordare la figura della grande Santa: una mostra itinerante, una veglia di preghiera con diretta streaming e diverse interviste televisive. L'anno giubilare ha avuto una certa risonanza, di cui questa Via Crucis si pone a conclusione.
Una Via Crucis adatta ai ragazzi, che racconta la storia di un uomo buono, arrestato ingiustamente, abbandonato dai suoi amici, disprezzato dalal folla inferocita, picchiato, matrattoato, coronato di spine, trascinato di fronte agli occhi della madre, inchiodato sulla croce e morto tra atroci dolori. Un racconto che non cuole farli soffrire ma parlare loro della sofferenza, della morte, del peccato, senza spaventarli o trasmettere idee e rappresentazioni erronee e inquietanti. Perché i “bambini” guardano, ascoltano, e aspettano di essere presi in considerazione. Vogliono essere coinvolti nelle cose importanti e che qualcuno parli e spieghi. Essi comprendono molto di più di quanto noi possiamo pensare. Hanno la capacità di capire l’amore di Dio e vogliono scoprire il segreto della vita appassionante di Gesù. La passione di Gesù non è una storia dell’orrore, ma è la storia d’amore più bella che sia mai stata raccontata. È la storia di Gesù sulla Via della Croce, il suo percorso doloroso lungo la strada che lo conduce al monte Golgota, dando tutto se stesso per tutti gli uomini.
Via crucis secondo lo schema tradizionale; le meditazioni sono tratte dagli Esercizi Spirituali tenuti da Joseph Ratzinger alla Curia Romana.
Rileggere e riascoltare le parole di Benedetto XVI, mentre il Signore Gesù percorre la via della croce, ci aiuterà davvero a capire che vale la pena amare Dio, anche solo perché è grandissimo, infinito, eterno il suo amore per noi.
Le ultime parole pronunciate dal papa emerito Benedetto XVI prima di morire danno il titolo a questa Via Crucis: «Signore, ti amo!». Alla fine di tutta la sua lunga vita, con un’ultima semplice e profondissima preghiera, Joseph Ratzinger ci ha consegnato il segreto di tutta l’esistenza: vivere nell’amore di Dio. Anche nei suoi quasi otto anni vissuti da papa non ha mai smesso di insegnarci questo segreto. Rileggere e riascoltare le parole di Benedetto XVI, mentre il Signore Gesù percorre la via della croce, ci aiuterà davvero a capire che tutto corrisponde a questo amore, che vale la pena amare Dio, anche solo perché è grandissimo, infinito, eterno il suo amore per noi.
In questa Via Crucis sono estremamente importanti le immagini. Non sono una semplice raffigurazione, raccontano la passione di Gesù. Come un racconto coinvolge chi ascolta, queste immagini coinvolgono chi guarda. In ognuna di esse c'è almeno un particolare che costituisce una sorta di ponte tra l'evento di salvezza della passione di Cristo e lo spettatore. Nel cuore nascono delle domande, anche scomode: io da che parte sto? Che cosa penso? Come reagisco? Che cosa scelgo? Come mi comporto? Oppure affiorano immediatamente lo stupore, la gratitudine, l'adorazione. Non è concesso rimanere estranei o neutrali a quanto viene narrato. Attraverso le immagini possiamo intuire e scorgere il cammino di ascolto, di preghiera e di conversione tipico della lectio divina: una lettura attenta del brano, che cerca quasi di "vedere" in prima persona quanto descritto; una meditazione del testo che non vuole assolutamente lasciare fuori la propria vita, la vita della Chiesa, la vita del mondo; la preghiera, il dialogo personale con il Signore nella lode, nella gratitudine, nell'intercessione, nella richiesta di perdono e di aiuto nel cammino di conversione. Nel nostro testo viene proposto un momento di ascolto del racconto dell'immagine, che raffigura un particolare istante del cammino della Via Crucis, e una preghiera, che ci consente di interagire profondamente con lo stesso. Non è esclusa poi la possibilità di sviluppi più personali nella riflessione e nella preghiera, perché tutti coloro che guardano, grazie alla propria sensibilità, al proprio vissuto, possano comprendere ancora di più il "racconto dell'immagine".