Chi legge le opere di sant'Ambrogio incontra il pastore paziente che spiega i riti sacri, il maestro persuasivo ed esperto di vita evangelica, il dottore ardente della mistica cristiana, il polemista lucido e stringente, l'esegeta sottile e fantasioso, il teologo occupato a illustrare i misteri della fede, il retore dal discorso curato e persino artificioso, il poeta dal gusto e dalla sensibilità raffinata e con momenti felicissimi. Ma, oltre a ciò, il lettore del santo vescovo di Milano s'imbatte nell'uomo di preghiera: di una preghiera che sgorga spontanea, con un trapasso senza preavviso. La riflessione è diventata orazione, il pensiero si è acceso in invocazione, al concatenarsi del ragionamento è succeduto il colloquio, effuso talora lungamente, come a lasciare espandere i sentimenti che urgono nel cuore.
Anna Katharina Emmerick (1774-1824), suora agostiniana di Dülmen in Germania, ha un percorso spirituale e mistico che il poeta romantico Clemens Brentano trascrive - dopo averla incontrata e frequentata per cinque anni - nella sua opera letteraria, Das bittere Leiden unsers Herrn Jesu Christi (La dolorosa passione di nostro Signore Gesù Cristo), comparsa in Germania nel 1833 con un successo straordinario, che continua ancora oggi. L'opera trova poi il suo complemento nel testo Leben der HL. Jungfrau Maria (La vita della santa Vergine Maria), pubblicata postuma e integrata dal fratello Christian, sulla base dei testi di Clemens.
Questo libro vuol presentare la vita e la missione di Suor Faustina in modo divulgativo e accessibile a tutti, sulla base dei materiali riuniti nell'Archivio della Congregazione delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia. Apostola della Divina Misericordia, Profeta dei nostri tempi, grande mistica e maestra di vita spirituale: tali titoli accompagnano il nome di Santa Faustina Kowalska. La santa viene generalmente associata alla bontà, alla misericordia e alla intercessione eccezionalmente potente presso la maestà diDio. I suoi scritti, in particolar modo il suo Diario, affascinano sia le persone colte sia quelle semplici.
Un'approfondita ricerca che interpreta il pensiero di S. Giovanni della Croce attraverso un'accurata analisi delle sue opere, tra cui il dittico Salita-Notte. San Giovanni della Croce diventa sempre piu' autore attuale e autorevole. I campi di interesse nei suoi confronti travalicano il confine della mistica, e perfino quello teologico, per spaziare nell'ecumenismo, nella letteratura, nella psicologia e nell'umanesimo. Tramite un percorso avvincente anche se realizzato con i tratti della perizia e del rigore scientifico, il lettore e' accompagnato passo passo nella realizzazione di un'ermeneutica antropologico-spirituale, attuale e aggiornata, dell'opera del Dottore mistico, fino a giungere a un orizzonte cosmico della maturazione umana, secondo la prospettiva della terapeutica affettiva integrale.
La raccolta di scritti, edita fin dal 1898, che porta il titolo Storia di un'anima, (scritti autobiografici A, B, C) è all'origine della grande notorietà di Teresa di Lisieux (1873-1897), notorietà che è andata sempre più crescendo per le molteplici edizioni successive e le traduzioni in tutte le lingue. La presente edizione vanta una delle migliori traduzioni italiane mai pubblicate ed è corredata dalle note originali della prima edizione. È la storia di un'anima temprata, spogliata di se stessa, che giunge alla comprensione della perfetta carità; essenzialmente evangelica, la dottrina di Teresa costituisce una delle sintesi più convincenti della verità cristiana. Leggendo attentamente le sue pagine, si scopri l'esattezza del giudizio di Pio X, che la definì "la più grande santa dei tempi moderni".
Uno dei testi più ammalianti della storia mondiale della letteratura, una summa della spiritualità cristiano orientale ambientato nell'atmosfera narrativa fiabesca e sacrale della Santa Russia. La celebre storia del pellegrino deciso a scoprire il significato di tre parole misteriose, contenenti un comando dolcemente imperioso. Accompagnato dalla Filocalia dei padri antichi e da una logora bisaccia, il pellegrino intraprende un lungo viaggio attraverso steppe, boschi e villaggi per trovare risposta. li testo è precededuto da due ampie introduzioni sul significato (Thomas Spidlik) e sulla storia (Aleksej Pentkovskij) del testo.
Intorno alla metà del III secolo la Chiesa africana è sconvolta dalla persecuzione di Decio e dallo scisma di Novato che rischiava di spaccare gravemente la comunità. In questo contesto Cipriano compone L'unità della Chiesa, il primo trattato della cristianità antica su tale argomento in cui l'Autore ribadisce ricorrendo a numerose immagini bibliche le due caratteristiche - unicità e universalità - che, per esplicita volontà di Dio, la Chiesa deve avere. Dalla necessità, invece, di istruire i pagani appena convertiti e battezzati, Cipriano scrive intorno al 251 La preghiera del Signore, un breve trattato sul “Padre nostro”. Prendendo come punto di riferimento una precedente opera di Tertulliano sulla preghiera anch'essa destinata alla catechesi, Cipriano sottolinea l'utilità della preghiera nei momenti della persecuzione e la necessità che i cristiani siano unanimi e vivano in comunione durante la preghiera. Apparentemente semplice e “priva di pretese”, tale operetta si rivela ricca di sensibilità e di saggezza e conosce una straordinaria diffusione fino a diventare l'esegesi di riferimento della preghiera cristiana per eccellenza.
Il Pastore di Erma ha goduto di grande fama e apprezzamento tanto che per lungo tempo è stato ritenuto uno scritto canonico al pari di altri libri del Nuovo Testamento. L'opera, scritta in greco, composta da un anonimo in ambiente romano intorno alla metà del II secolo d.C., si presenta come una composizione dialogica ricca di allegorie e visioni simboliche. Il protagonista, Erma, incontra una donna biancovestita, simbolo della Chiesa, che lo guiderà alla comprensione di diversi temi della fede e della morale cristiana. Alla fine essa cede il posto a un'altra figura allegorica, il «Pastore», chiamato anche <
Oltre duemila edizioni susseguitesi ininterrottamente dal 1745 a oggi, milioni e milioni di copie lette e meditate in quasi tutte le lingue e a ogni latitudine: numeri da capogiro, che confermano come le Visite al santissimo Sacramento e a Maria santissima possano essere indubbiamente annoverate tra i grandi classici della spiritualità cristiana. Scaturite dalla profonda e tenera devozione di Alfonso Maria de Liguori a Gesù eucaristico e alla Vergine, le semplici e vibranti preghiere e invocazioni, qui adattate in una pregevole nuova edizione in italiano corrente, si propongono al lettore contemporaneo con un'attualità sorprendente, di respiro universale. Un inno, caldo e intenso, di fede, di ringraziamento e di amore verso l'Eucaristia.
«Nella crescente e tumultuosa, talora disordinata, attenzione che la nostra cultura attuale mostra per il fenomeno religioso nel suo complesso e per la religione cristiana più in particolare, ci sembra quanto mai opportuno che coloro che si vogliono accostare ad essa, qualunque sia il motivo che li muove, si informino in modo corretto, vale a dire scientifico e oggettivo, dell' argomento che suscita il loro interesse. [...] Questo profilo della letteratura dei primi secoli cristiani vuole, quindi, essere uno strumento di informazione e di lavoro per tutti quelli che credono che a tali problemi ci si debba accostare con serietà e con il desiderio di conoscere quello che si vuole difendere o con cui si vuole polemizzare» (dalla Prefazione dell' Autore). Una introduzione alla letteratura cristiana antica agile e al tempo stesso completa, prezioso strumento di studio e di approfondimento per appassionati, studenti e studiosi.