È stata la Grecia a passare all'Europa l'idea di razionalità come discussione critica. Per questo, se è nel giusto P.B. Shelley a dire che «noi tutti siamo greci», ha però altrettanto ragione B. Croce a sostenere che «non possiamo non dirci cristiani». L'Europa, infatti, come ha scritto S. de Madariaga, «È socratica nella sua mente e cristiana nella sua volontà». Di qui l'ammonimento di T.S. Eliot: «Se il cristianesimo se ne va, se ne va tutta la nostra cultura; e allora si dovranno attraversare molti secoli di barbarie».
La Riforma protestante declinata al plurale, ossia come processo differenziato che ha coinvolto e intersecato aspetti ed esperienze molteplici: è in questa prospettiva che si colloca la panoramica storica offerta da questo saggio, in cui vengono affrontate le diverse riforme, da quelle promosse dai Riformatori della prima ora - Lutero. Melantone. Calvino. Zwrngli - all'altra riforma, la cosiddetta Riforma radicale. Il testo inoltre indaga la Riforma dal punto di vista teologico, essendo un processo che rimette al centro la questione di Dio. Infine evoca le diverse mappe dì senso che questo processo ha innescato, con l'intento di suscitare l'interesse su pagine della nostra storia su cui sussistono tuttora narrazioni apologetiche, più preoccupate di assolvere o condannare che di capire.
Studi Teologici sull’Essenza del Cristianesimo in Romano Guardini.
Nei primi decenni del '900, la Congregazione del Sant'Ufficio discusse al suo interno progetti di riforma volti a riaffermare la propria autorità messa in discussione dai processi di secolarizzazione. Sullo sfondo di questo quadro istituzionale, il libro indaga le pratiche dei custodi dell'ortodossia e della morale cattolica. Al centro dell'attenzione vi sono vicende emblematiche del difficile rapporto tra il clero e il corpo: il corpo ostile della donna e il corpo inteso come luogo di pulsioni, indicibile perché scandaloso. Le vicende qui discusse - a proposito di mistiche, fondatrici, "teologhesse", medici, pedagoghi e sacerdoti accusati di molestie verso le penitenti - permettono di osservare come il Sant'Ufficio reagì a tali difficili questioni.
Conoscere il cristianesimo delle origini è forse il modo migliore per rendersi conto della sua identità più profonda e più vera. Per fare ciò bisogna partire dalla documentazione risalente al suo primo secolo di vita, studiando altresì l’ambiente con cui il cristianesimo stesso si è trovato in simbiosi. Curato da uno dei più autorevoli specialisti contemporanei, il volume introduce al mondo del Nuovo Testamento: dalla ricostruzione dell’ambiente giudaico e greco-romano a Paolo di Tarso; dalla figura storica di Gesù ai vangeli canonici e apocrifi; dalle prime attestazioni archeologiche al problema del vangelo e dell’Apocalisse di Giovanni; dall’analisi dell’apporto di varie ermeneutiche – giudeo-cristiana, paolina, giovannea – alla delineazione del contesto storico che segna il passaggio dal I al II secolo. Emerge un quadro particolarmente ricco di tonalità, in cui risaltano i personaggi decisivi e le componenti dialettiche di un pensiero religioso eccezionalmente fecondo.
«Tutto il lavoro teologico di de Lubac sembra essere il frutto di pazienti, "lenti e minuziosi lavori preparatori" che però, nel suo caso, non si perdono in analisi "inutili" o "accecanti", ma lo conducono progressivamente a un "solo sguardo". "Sguardo" che è frutto del delicato equilibrio da lui raggiunto tra un'analisi molto attenta e ben documentata e una visione sintetica che, secondo l'indicazione metodologica del filosofo belga Jean Ladrière (1921-2007), consente di "guardarele cose da più lontano e con uno sguardo più penetrante". [...] Nel volume di de Lubac "La Voi chrétienne. Essai sur la structure du Symbole des Apótres" (La struttura e il simbolo degli Apostoli), il primo dei due volumi che fanno parte della sezione seconda della sua Opera Omnia - dedicata a La fede cristiana -, egli sembra leggere il tema del "solo sguardo" anche in riferimento al carattere sintetico e personale dell'intero percorso della fede: "(La fede) non è solo un modo di conoscere. È tutt'altra cosa che una semplice convinzione. È un atto essenzialmente personale, che impegna, se è ben compreso, il fondo dell'essere. Lo orienta per intero. Così è stato possibile dire che è 'sintesi totale'". E nella stessa opera, riflettendo sul rapporto tra fede e dogma, segnala come l'approfondimento del mistero nella Chiesa debba andare verso l'unità e la semplicità di uno "sguardo" contemplativo, in grado di integrare e compensare il movimento più laborioso, molteplice e oggettivo dell'elaborazione dogmatica: "(L'approfondimento del mistero) conduce sempre al centro e tende a ricostruire o a ritrovare l'unità nella semplicità dello sguardo contemplativo. È il passaggio dalla parola laboriosa e molteplice al raccoglimento unificato del silenzio". La ricerca di questo "sguardo" contemplativo, semplice e silenzioso, costituisce quindi, per de Lubac, uno degli obiettivi fondamentali delle sue ricerche.» (Dall'Introduzione di Claudio Stercal alla Sezione seconda dell'Opera Omnia)
Il territorio verdeggiante e a tratti roccioso della penisola athonita rappresenta il caso unico al mondo di una Repubblica monastica ancora nel pieno delle sue forze dopo oltre un millennio di storia. La data di fondazione comunemente accettata dagli studiosi è quella del 963, anno in cui il monaco Atanasio diede vita al monastero della Grande Lavra. La storia religiosa di questo lembo di terra della Calcidica era però già iniziata molto tempo prima, sin dall'epoca tardo-antica, quando numerosi e oscuri eremiti vi trovarono rifugio. Oggi il Monte Athos, con i suoi venti monasteri, rappresenta il cuore spirituale del cristianesimo ortodosso. In questo luogo di silenzio e di preghiera si è conservata inalterata l'antica tradizione mistica ereditata dagli anacoreti del deserto egiziano. Questo libro narra il pellegrinaggio del grande scrittore russo nei vari monasteri, un racconto che traccia non solo un quadro storico e agiografico di questa terra, ma che riesce a proiettarci nel battito emozionale e spirituale di uno dei luoghi più cari al cristianesimo.