Che cos'è il romanzo familiare? È possibile considerarlo una categoria critica che ci aiuti a leggere alcune opere pubblicate a partire dalla seconda metà dell'Ottocento? Concentrandosi sul panorama italiano, «Non poteva staccarsene senza lacerarsi» prova a rispondere a queste domande, ripercorrendo alcune tappe centrali della fortuna del genere. Figura tra le più rilevanti del nostro immaginario sociale, la famiglia viene qui osservata attraverso le sue rappresentazioni letterarie: protagonista collettivo del racconto, lo struttura nella forma e ne determina i temi. La prospettiva genealogica del volume offre così la possibilità di ricostruire una fase poco nota della storia del novel e di guardare alla trasformazione dell'idea di famiglia in un'ottica inedita.
In concomitanza con il referendum costituzionale che avrebbe dovuto confermare, o meno, la riduzione del numero dei parlamentari, ora rinviato a data da definire per l'emergenza sanitaria, esce l'edizione aggiornata a gennaio 2020 della Costituzione italiana, sempre con l'introduzione di Saulle Panizza e Roberto Romboli per la Pisa University Press. Il testo, corredato di note esplicative, è accompagnato dall'elenco delle leggi costituzionali e di revisione dal 1948 in avanti e da quello, in ordine numerico, delle disposizioni della Carta interessate dai provvedimenti intervenuti. L'introduzione dà conto dei momenti più significativi dell'evoluzione politico-istituzionale del Paese e si sofferma in particolare sul tema delle riforme, attuate o in programma. Un paragrafo finale illustra gli sviluppi più recenti della XVIII legislatura, con il dibattito politico sulla legge elettorale e le altre riforme in cantiere, mentre una tabella evidenzia le modifiche agli articoli 56, 57 e 59 che si produrrebbero in conseguenza dell'approvazione della revisione costituzionale in corso.
Il 29 marzo 2020 gli italiani saranno chiamati a votare, in un referendum, sul disegno di revisione costituzionale approvato dal Parlamento nel 2019 con cui viene ridotto il numero dei parlamentari: 400 deputati anziché 630, 200 senatori al posto degli attuali 315. Viene inoltre modificata la previsione relativa ai senatori a vita, con lo stabilire che essi non possono mai superare il numero di cinque (esclusi gli ex Presidenti della Repubblica). A prima vista si tratta di una riforma semplice e assai limitata: in effetti così è, ma le conseguenze di essa, come il suo significato complessivo, sono di assoluto rilievo. Il presente lavoro analizza tali aspetti: perché e come si è arrivati ad approvare questo taglio; quali conseguenze esso avrà sui costi della politica, sul sistema elettorale come su quello dei partiti, sull’organizzazione del Parlamento, e così via. Cosa emerge dalla comparazione con i parlamentari e le riforme negli altri paesi? Ma anche: come inciderà la riforma sulla rappresentanza politica? Essa è reazione ovvero incentivo alle tendenze populistiche? Nell’ultima parte del volume sono ospitate alcune opinioni di costituzionalisti che, in modo sintetico, propongono il proprio punto di vista sulla riforma e sulle conseguenze dell’esito referendario.
Il volume raccoglie parte dei contributi presentati alla Giornata di studio Il mondo della Francigena: gli itinerari medievali della Versilia storica (Pietrasanta, sabato 11 giugno 2016, Salone dell'Annunziata - Chiostro di Sant'Agostino). Sono stati così ripercorsi i principali cammini dall'Inghilterra, attraverso i Paesi Bassi e la Francia, verso Roma, praticati da uomini dei più vari ceti sociali, il passaggio delle Alpi da parte di un imperatore quale Federico I di Svevia, i pellegrini a Lucca, luogo di sosta fondamentale per la presenza della reliquia/reliquario dell'immagine di Cristo, il Volto Santo. Poi l'attenzione si è spostata sull'area della Versilia, una regione geografi ca fortemente coinvolta dal tratto della Francigena, come rivelano le tracce archeologiche fi n dal periodo romano, i cammini che dalla Lunigiana, via Pietrasanta e Camaiore, arrivavano a Lucca. Il volume è costituito da studi e ricerche, con documentazione inedita del passato, presentati con lo sguardo rivolto all'attualità per una valorizzazione di antichi percorsi, rivelando nuovi aspetti religiosi, economici, artistici, sociali e anche culinari della millenaria via Francigena.
I flussi migratori sono percepiti come un attacco alla sicurezza nazionale e anche la presenza islamica genera forti preoccupazioni popolari, talvolta assecondate dalla classe politica. In realtà, tutti gli studi accademici dimostrano come le maggiori ferite alla sicurezza sociale sono il frutto di condizioni di vita marginali e - nel caso dell'immigrazione - di scarsa integrazione. Le società contemporanee sono perciò chiamate a gestire la complessità delle loro "superdiversità" con strumenti capaci di favorire l'integrazione. In questo senso la conoscenza degli altri rappresenta allo stesso tempo un punto di partenza e di arrivo. Questa idea è stata alla base dell'iniziativa formativa promossa dal Ministero dell'Interno nel 2017 e condotta da un Consorzio di università italiane finalizzata alla formazione dei ministri di culto stranieri leader di comunità religiose senza intesa. Spesso comunicato come "Corso per gli imam", ha visto la partecipazione plurale di uomini e donne sikh, ortodossi ed evangelici rappresentando una nuova forma istituzionale di dialogo interreligioso e interculturale. Questo libro raccoglie gli interventi svolti durante la giornata di chiusura del Corso da docenti (Giovanni Cimbalo, Nicola Colaianni, Pierluigi Consorti, Roberto Mazzola, Paolo Naso) e rappresentanti del Ministero dell'Interno (Domenico Manzione e Giovanna M. Iurato), introdotti da Federica Botti, che ha coordinato le attività formative.
Nell'alto Medioevo Napoli subì drastiche modificazioni. Da zona di frontiera dell'impero bizantino diventò una delle più rilevanti potenze nel Meridione. Nell'ottavo e nono secolo i Napoletani avevano inoltre ottenuto la piena indipendenza da Costantinopoli, evitato di essere assorbiti dai Franchi e dai Longobardi di Benevento e di subire disastrose distruzioni ad opera dei musulmani. I testi riuniti in questo volume (le uniche opere cronachistiche scritte a Napoli prima del XIV secolo) ripercorrono le vite di tutti i vescovi di Napoli, dal semileggendario Aspreno (I secolo) ad Atanasio II (fine IX secolo) che furono furono messe per iscritto in questo periodo di fondamentale importanza per la città. La disponibilità di pochissime informazioni sui prelati partenopei fino all'ottavo secolo fece sì che la prima parte di questo testo sia poco più che una lista. Molto più dettagliata e ricca di informazioni, non soltanto sui vescovi, è invece la sezione successiva, particolarità che la rende una fonte estremamente preziosa per ricostruire la storia della Napoli altomedievale.
Alla luce dell’esperienza della XVII legislatura, come è ormai consuetudine dal 2004 esce l'edizione aggiornata della Costituzione italiana con l’Introduzione di Saulle Panizza e Roberto Romboli. Il testo della Costituzione, corredato di note esplicative con gli articoli nelle formulazioni originarie, è accompagnato dall'elenco delle leggi costituzionali e di revisione costituzionale dal 1948 in avanti e da quello delle disposizioni della Carta interessate dai provvedimenti via via intervenuti.
L'Introduzione dà conto dei momenti più significativi dell'evoluzione politico-istituzionale del Paese, ormai a 70 anni dall’entrata in vigore della Carta, e si sofferma in particolare sul tema della revisione costituzionale e delle varie riforme, attuate o tentate. Nella parte finale sono illustrati gli sviluppi più recenti, fino ad arrivare alla legge n. 165/2017, contenente la disciplina elettorale con la quale i cittadini saranno chiamati al voto il 4 marzo 2018.
Con introduzione di Saulle Panizza e Roberto Romboli
Il volume presenta un approccio descrittivo allo stile del testo, letterario e non letterario. La base teorica proviene da una visione a largo raggio sugli studi stilistici che, partendo dalla retorica antica, arriva a considerare con particolare attenzione gli sviluppi più recenti di scuola tedesca: la stilistica testuale (Tex-tstilistik) e la testologia contrastiva (kontrastive textologie). Ne deriva un'accezione di stile come fenomeno sociale e culturale, il cui profilo è rilevabile nelle strutture formali e pragmatiche del testo grazie a un confronto intertestuale mediato da istanze adeguate. Le tecniche e categorie presentate riassumono i maggiori risultati della linguistica testuale di scuola tedesca, senza tralasciare lo strumentario retorico tradizionale. Pur rivolgendosi in particolare a un pubblico di studenti e studiosi di germanistica e "DaF", l'analisi stilistica presentata nel volume può adattarsi a ogni lingua e cultura, gli esempi prodotti facilmente sostituibili con testi equivalenti in italiano o altre lingue.
La nascita di uno statuto letterario germanico, durante l'Alto Medioevo, rappresentò una conquista culturale mediata dalla cristianizzazione e dalle relative necessità liturgiche, dottrinarie ed esegetiche. Poiché la conversione al Cristianesimo delle numerose etnie germaniche richiese quasi un millennio, non stupisce che il diverso grado di integrazione delle élite barbariche nell'universo dottrinario e culturale della Chiesa - erede di molti valori della cultura greco-romana - si tradusse in una altrettanto lenta percezione della dignità dei propri volgari in funzione di lingua scritta, la cui forma richiedeva l'acquisizione di una coscienza 'alfabetica' e di forme 'scrittorie' locali ancora inedite. La frammentazione culturale che ne conseguì e la prolungata assenza di un canone alfabetico univoco per le singole lingue - unitamente all'egemonia esercitata ancora per secoli dalla cultura latina - si tradusse in risultati letterari tra loro disomogenei in ciascuna area linguistica. Il monopolio degli studi e della cultura scritta, esercitato per secoli in Occidente dall'autorità ecclesiastica, ebbe conseguenze dirette sul piano del contenuto e della relativa trasmissione. All'interno dei codici manoscritti realizzati per lo più tra le mura di scriptoria monastici riuscì a filtrare soltanto una minima parte, opportunamente emendata, del patrimonio tradizionale delle culture volgari, patrimonio che continuò viceversa a essere tramandato attraverso i canali impalpabili dell'oralità. Le prime forme di una tradizione letteraria germanica restarono dunque confinate per lungo tempo ad ambiti istituzionali - giuridici, notarili e religiosi -, nei quali i volgari riuscirono inizialmente a far breccia sotto forma di strumenti interpretativi d'immediata utilità, come le glosse esplicative di concetti e di lessemi non immediatamente comprensibili. "Medioevo volgare germanico" cerca di raccogliere e introdurre i principali documenti e i relativi generi letterari delle singole tradizioni linguistiche del Medioevo germanico, a partire dalla più antica traduzione della Bibbia in gotico fino agli esempi più raffinati del patrimonio letterario poetico e prosastico.
Con Introduzione di Saulle Panizza e Roberto Ramboli.
Saulle Panizza è ordinario di Diritto costituzionale presso il Dipartimento di Scienze politiche dell'Università di Pisa.
Roberto Ramboli è ordinario di Diritto costituzionale presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Pisa.