Il volume documenta, anche attraverso una serie di fotografie, il viaggio di Giovanni Paolo II in una delle citta simbolo del nostro secolo.
"In questo libro raccolgo alcune mie riflessioni personali su ciò che la liturgia rappresenta oggi nella vita della Chiesa e nelle comunità cristiane. Alla mia esperienza ho aggiunto quanto i teologi e gli operatori di pastorale oggi pensano sul fatto liturgico. O, meglio, ho messo questa nostra teologia degli anni Novanta di fronte al fuoco incrociato dei teologi più attuali e l'ho sottoposta al confronto con le loro tesi o posizioni più critiche. Qual è il risultato? Credo che sia fecondo e possa aiutare la vita liturgica a superare le sue fossilizzazioni, inadeguatezze e scoraggiamenti. Il libro si presenta come saggio e manuale nello stesso tempo. Offre una visione d'insieme della realtà liturgica, ma lo fa in maniera poco convenzionale"... Volendo ridurre la tesi centrale del lavoro a una formula concisa direi che consiste nel presentare la sacramentalità come la semiotica della fede e la liturgia come il linguaggio della sacramentalità".
Il romagnolo don Carlo Cavina (1820-1880) appartiene alla folta schiera di fondatori che nell'Ottocento hanno dato un contributo determinante a "fare gli italiani", evangelizzando, istruendo ed educando intere generazioni di giovani delle classi povere che, senza il loro aiuto, sarebbero rimasti ai margini della società. Trovatosi a svolgere la sua missione di parroco a Lugo nel delicato momento di trapasso culturale, sociale e politico che vide la fine del potere temporale del Papa, il Cavina realizzò un programma pastorale moderno, di grande respiro, nel solco del suo vescovo, il cardinale Mastai Ferretti - che lo aveva ordinato prete prima di diventare Papa - dando un vigoroso impulso alla pietà popolare, mobilitando i laici a fianco del clero nelle iniziative di evangelizzazione e di carità, promuovendo la cultura e fondando una congregazione religiosa - le Suore Figlie di San Francesco di Sales - dedita all'apostolato della preghiera e all'educazione della gioventù. Angelo Montonati. Nato a Varese nel 1931, giornalista-scrittore, è specializzato nel campo dell'informazione religiosa. Ha esordito nel quotidiano varesino La Prealpina, passando poi, dopo un'esperienza di tre anni a Il Sole, alla Radio Vaticana (1966-69) e quindi a Famiglia Cristiana (1969-1980) come inviato e vaticanista. Dopo aver diretto il quotidiano cattolico di Como L'Ordine, è stato per un decennio redattore capo del mensile Jesus
Straordinaria reliquia di Cristo o abile contraffazione medievale? Da anni gli scienziati di tutto il mondo si misurano con la sfida lanciata da una misteriosa immagine impressa nella Sindone, un lenzuolo conservato a Torino da più di quattro secoli. Il microscopio ha frugato tra le pieghe della sua stoffa, polverosi manoscritti sono stati riaperti. Quali certezze sono state raggiunte? Quali interrogativi sono rimasti aperti? Ricco di un'imponente documentazione e di un vasto apparato iconografico (circa 500 videate, 400 immagini, 17 minuti di audio, 15 minuti di video...), questo cd-rom spazia in tutti i campi del sapere interessati all'enigma di questo oggetto unico al mondo e offre la possibilità di esplorare il mistero della Sindone navigando attraverso molteplici aspetti. Il percorso è articolato secondo quattro diversi approcci di studio: visita guidata, storia ed arte, studi e analisi, documentazione. Questo CD-ROM è un ausilio prezioso per il doppio appuntamento con le Ostensioni del 1998 e del 2000; gli autori hanno riportato i risultati degli studi sia favorevoli che contrari all'autenticità fornendo al "navigatore" tutti gli elementi per farsi una corretta idea sull'argomento. Qualunque sia la propria opinione, questo mistero rimane comunque affascinante
Edizione critico-analitico-comparativa, al testo latino si aaffianca la versione italiana, con esaurienti note storiche.
RICERCA SUL SIGNIFICATO DEL PELLEGRINAGGIO" E SUI SENTIERI PERCORSI DAI PELLEGRINI.-X0D-X IL LIBRO PROPONE LO STUDIO D EI MOTIVI CHE INDUCEVANO I PELLEGRINI DEL MEDIOEVO VERSO I SANTUARI. " i cammini del cielo" sono gli itinerari che i pellegrini del medioevo percorrono per andare verso i luoghi sant, meta terrena e al tempo stesso, tappa verso la citta celeste. La prima parte del volume c ostituisce un viaggio nella memoria, nel quale si rievocano i flussi dei pellegrini che, animati da una grande fede, camminano a piedi per andare ai luoghi sacri, per implorare aiuto, ringraziare, cancellare i propri peccati e conquistare cosi`la vita eterna. Nel la seconda parte, "un cammino di speranza", il volume prendendo in considerazione la nostra societa, nella quale il secolarismo e il nichilismo provocano caduta di senso e sembra che l'uomo abbia perso la sper anza, delinea alcuni itinerari della fede di carattere tematico. Memoria e speranza costituiscono i due fili conduttori dell'opera che si chiu de con le parole di giovanni paolo ii: "diamo ai bambini un futuro di speranza". "
Con Chiara Lubich in Thailandia e Filippine
Apogeo del papato ed espansione della cristianità (1054 - 1274)