
In questo libro la Bibbia viene considerata come una raccolta di testi che possono essere studiati nello stesso modo in cui si studiano le altre opere letterarie, utilizzando qualunque dato si renda disponibile per ricostruire il passato. Ciò equivale a dire che non proverò a convincervi a credere o a non credere in ciò che afferma la Bibbia; mi limiterò a descrivere il suo contenuto e la sua origine. Non dirò se la Bibbia è o non è la parola di Dio ispirata; spiegherò come si è formata, qual è il contenuto dei libri che la compongono e come li hanno interpretati gli studiosi. Per il lettore credente queste informazioni potranno rivelarsi forse utili, ma lo saranno certamente al lettore (credente o no) appassionato di storia e letteratura, in particolare della storia e della letteratura dell'antico Israele
In un tempo segnato da profonda desolazione, la figura di Aggeo, profeta di rinascita, proclama una parola di speranza e di ricostruzione dopo la distruzione dell'esilio. Con l'umanità che lo contraddistingue, con il suo stile e il suo sofferto entusiasmo si incarica di destare la fiducia di una nazione e renderla salda nell'attesa di un futuro migliore.
Questa nuova edizione della Bibbia è pensata come dono per tutte le occasioni speciali: matrimoni e anniversari di nozze, prime comunioni e cresime, ordinazioni e ricorrenze. La Bibbia, Scrutate le Scritture offre un metodo unico e fecondo per fare esperienza viva di Dio attraverso una ricca proposta di note, introduzioni, passi paralleli e percorsi tematici.
L'autore ci accompagna nel libro di Giona. È novella? Forse! Una favola esemplare, necessaria per la crescita. E il valore principe è guardare l'altro con occhio amichevole. È una parabola? Perché no! È capace di mostrare verità essenziali che richiedono un giudizio da parte del lettore. È una caricatura? Vuol ridere e far ridere; sorridendo si dicono verità troppo penose per essere dette seriamente. È una parodia satirica? Precisamente! Riconosce, in mezzo alla fiera delle debolezze umane, una velata amabilità. La storia di Giona è tutto insieme, una tavola psicologica della condizione umana. Giona assomiglia a tutti: trascina alla luce anche quello che nessuno vorrebbe fosse visto, soprattutto la nostra durezza e rigidità, il nostro risentimento. Giona ci serve per l'autoconsapevolezza: è qualcosa di noi che resta indigesto persino a noi stessi.
Geremia entra a far parte della collana Bibbia Ebraica Interlineare (ebraico, greco, latino e italiano). Testo ebraico della Biblia Hebraica Stuttgartensia. Traduzione interlineare italiana di Stefano Mazzoni. Testo greco dei Settanta a cura di Rahlfs - Hanhart. Testo latino della Vulgata Clementina. Testo italiano della Nuovissima Versione della Bibbia dai testi originali In calce alle pagine pari: Rimando a passi paralleli. Note per un primo confronto critico fra TM LXX VG NVB. In calce alle pagine dispari: Analisi grammaticale di tutte le forme verbali presenti.
Gesù conosceva a memoria i salmi, e ne acceca un'intelligenza tutta speciale. Questa è una ragione per cui nelle parole dei salmi possiamo conoscere il cuore di Gesù, ciò che gli stava a cuore. I dieci capitoli di cui si compone questo libro contengono riflessioni e note su dodici salmi (8, 22, 42, 45, 51, 69, 72, 96, 118, 120, 121, 122) e su testi evangelici con riferimenti a questi stessi salmi. L'itinerario proposto con la lettura, la mediazione e la contemplazione di questi testi biblici può essere di conseguenza compiuto in dieci tappe, per esempio da dieci a venti giorni - e che non devono essere necessariamente consecutivi, ma non dovrebbero neppure essere troppo distanti tra loro.
Fra le grandi narrazioni che hanno accompagnato la storia dell'uomo, quella dell'Esodo dall'Egitto è senza dubbio una delle più dense di significato, e il testo biblico che l'ha tramandata fino a noi ne è la vivida testimonianza letteraria. La potenza evocativa delle descrizioni - dalle dieci piaghe d'Egitto al prodigio del Mare dei giunchi - rischia tuttavia di lasciare in ombra gli sviluppi sotterranei del mito. In questo saggio Jan Assmann, con profondità e vastità di sguardo, interroga il libro dell'Esodo dal punto di vista dell'«egittologo che opera nel campo delle scienze culturali», risalendo alle origini dei suoi nuclei mitici e indagandone gli effetti e i riverberi nel tempo. Sarà così possibile vedere da una nuova prospettiva la cruciale rivelazione nel roveto ardente, allorché Yahweh manifesta la propria volontà e stabilisce un patto con il popolo eletto: «Con l'idea del patto viene al mondo la "fede", che rappresenta l'autentica, rivoluzionaria novità del monoteismo biblico, sia esso veterotestamentario, neotestamentario o islamico». Nell'Antico Testamento, infatti, «"fede" ha lo stesso significato di "fedeltà", ovvero fiducia nel patto». E il «monoteismo della fedeltà» porterà a una nuova idea di religione, in grado di gettare «le basi per un rapporto totalmente nuovo con il mondo, con Dio e con il tempo» - un rapporto destinato a perdurare fino alla modernità.
Madre Anna Maria Cànopi (1931-2019) ha lasciato una ricca miniera di scritti ancora inediti. Questo volume raccoglie le riflessioni dell'autrice su due personaggi biblici sempre attuali: Elia ed Eliseo, che sono alle origini della spiritualità carmelitana, ma che portano un messaggio tuttora di grande rilievo per tutte le diverse famiglie religiose. In questi tempi, avari di padri e maestri di vita spirituale, è un grande conforto lasciarsi guidare a ripercorrere la storia del profeta e padre per eccellenza, Elia, e del suo amabile discepolo, Eliseo. Un aiuto e un invito a stare sulla Parola di Dio per crescere nella sequela dell'unico grande Maestro, Gesù Cristo, attraverso la conoscenza di due suggestive figure di padri che egli stesso ha amato e stimato.
Nel Commentario Biblico trovate le risposte a interrogativi che provengono dalla lettura di tutta la Bibbia; le spiegazioni sono presentate verso per verso e a volte frase per frase. In più ci sono mappe, carte e diagrammi che vi aiutano a cogliere il significato del testo biblico. E' uno strumento utile sia per chi inizia a leggere la Bibbia sia per il lettore più esperto. La traduzione italiana di questo volume è apparsa nel 2002, pubblicata da La Casa della Bibbia con il titolo Investigare le Scritture.
I cinque poemi che compongono il Libro delle Lamentazioni formano un'opera letteraria unitaria e, di conseguenza, i singoli poemi devono essere letti seguendo il filo che li unisce. Anche se è possibile che all'origine dei poemi non vi sia un solo autore e soprattutto che l'autore del capitolo 3 possa essere diverso dall'autore degli altri capitoli, l'opera, come ora si trova nel Canone biblico ebraico, presenta un marcato carattere unitario determinato dall'uso della medesima forma metrica (la qinah, "lamentazione"), dal linguaggio e dalla riflessione sul tema tragico della caduta di Gerusalemme. Lo stesso autore del terzo poema, che è in stretto contatto con la scuola di Isaia, potrebbe essere il curatore della redazione finale del libro. È comunque significativo che le questioni lasciate aperte nel Libro delle Lamentazioni abbiano trovato risposta nel Libro di Isaia, in particolare nei capitoli 40-54. Il Libro di Isaia, nella seconda parte, fornisce una risposta all'aspirazione alla sopravvivenza così evidente nel Libro delle Lamentazioni anche avvalendosi delle stesse formulazioni verbali. Molti rabbini e alcuni esegeti moderni hanno notato una somiglianza di linguaggio e di temi tra il Libro delle Lamentazioni e la parte del Libro di Isaia comunemente attribuita a un anonimo profeta dell'esilio, chiamato Deutero-Isaia, in particolare nell'invito «Consolate, consolate il popolo mio, dice il tuo Dio» (Is 40,1), ma quasi mai e solo in modo indiretto hanno sostenuto che ci sia un vero rapporto tra i due testi.
L'amore autentico consiste nel preferire l'altro a sé stessi, nel prendere ciò che e tuo per donarlo all'altro. Non c'è amore più grande di quello di una persona che dona tutto ciò che gli appartiene a chi invece non gli ha donato nulla. Come l'amore di Gesù per noi
e anche per quelli che lo hanno crocifisso. Tu ami Dio? Allora ama come lui (Paul Yazigi).
Paul Yazigi, metropolita ortodosso di Aleppo, testimone di rilievo dell’oriente cristiano e del mondo arabo, aperto al dialogo ecumenico e interreligioso, e stato rapito il 23 aprile 2013 al ritorno da una missione umanitaria condotta insieme al metropolita siro-ortodosso Mar Gregorios Youhanna Ibrahim. Nonostante gli appelli internazionali per la loro liberazione, di entrambi non si sono più avute notizie. Papa Francesco ha definito la loro scomparsa "un ulteriore segno della tragica situazione che sta attraversando la cara nazione siriana, dove ia violenza e le armi continuano a seminare morte e sofferenza".
Federico Di Leo (Roma, 1962) ha conosciuto da vicino il metropolita Paul Yazigi; in particolare, nel corso degli incontri internazionali di Preghiera per la Pace promossi dalla Comunità di Sant’Egidio. Si occupa di dialogo ed ecumenismo. Ha perfezionato la conoscenza dell'arabo al Pontificio Istituto di Studi Arabi e d‘Islamistica di Roma, a Beirut (Université Saint-Joseph) e al Cairo (International Language Institute).
«L'acqua è insegnata dalla sete». La breve frase mutuata da un poema di Emily Dickinson serve da guida alla presentazione di questa nuova edizione dopo quasi venticinque anni dalla prima. La stesura di una Introduzione al Pentateuco era stata originariamente stimolata dalla sete di tutti coloro che si trovavano in zone aride, in un momento di grande confusione nel campo della ricerca sul Pentateuco. Le teorie fino allora conosciute erano rimesse in discussione, nuove teorie faticavano a imporsi, diversi metodi erano oggetto di critiche. Dopo quasi un quarto di secolo la situazione non è migliorata di molto. Da qui la sempre grande attualità di questo testo del grande biblista Jean-Louis Ska. La speranza è che quanto scritto in queste pagine desti la voglia di «attingere acqua alle sorgenti della salvezza» (Is 12,3) e, in modo più concreto, di rileggere, studiare e meditare i testi fondamentali della tradizione d'Israele e dei nostri antenati nella fede, così come uno dei «grandi codici» della nostra cultura.