Un resoconto aggiornato e attendibile della storia della Chiesa, basatosugli ultimi risultati della ricerca storica,impostato non come una apologe-tica e lontano da una certa “ortodossia non storica”. Un libro importante che ripropone, forte degli ultimi aggiornamenti eritrovamenti,la storia della Chiesa cattolica dalle Origini ai nostri giorni.Nelvolume anche una sezione dedicata ai principali eventi nella storia dellaChiesa, la Serie dei papi e la durata dei loro pontificati, testi di approfondi-mento e indici analitici. Questa edizione italiana è preceduta da un saggio critico di AndreaRiccardi, mentre il volume si conclude con due importanti saggi di PeterDoyle e Peter Hebblethwaite.
AUTORI
Derek Holmesè stato lecturerdi Storia della Chiesa all’Ushaw College,Durham, Inghilterra.
Bernard W.Bickersè stato ordinato nel 1973.Dopo studi avanzati all’Università di Cambridge,è diventato lecturer di Storia della Chiesa all’Ushaw College.
Peter Doyleè nato a Liverpool e ha studiato al St Edward’s College e al St Joseph’s College di Upholland,Inghilterra,prima di studiare Storia all’Università di Cambridge. Tra i principali collaboratori al Butler’s Lives of the Saints,è stato fino a poco tempo fa direttore del Dipartimento di Arti e Materie Umanistiche e lecturer di Storia alla De Montfort University,Leicester,Inghilterra.
Peter Hebblethwaite(1930-1994) è stato un giornalista e biografo inglese.Sacerdote gesuita dal 1963 al 1974,è stato per lungo tempo considerato come il più importante vaticanista inglese.
Andrea Riccardi è ordinario di Storia contemporanea alla Terza Università di Roma e presidente della Comunità di Sant’Egidio.Ha all’attivo numerose pubblicazioni di storia della Chiesa,anche presso le nostre Edizioni.
Un nuovo volume nella serie degli ABC che forniscono un primo approccio di base a diversi argomenti spesso difficili da affrontare per la loro naturale complessità.L’ABC offre un quadro complessivo orientando il lettore a comprendere le dimensioni dell’argomento,le fonti,il dibattito aperto e l’insegnamento cattolico sull’argomento. Due grandi esperti come Introvigne e Di Marzio aiutano in questo volume il lettore a conoscere le dimensioni e le caratteristiche del fenomeno dei nuovi movimenti religiosi (NMR): come distinguerli dalle sette, la questione del lavaggio del cervello,le tipologie,i più noti,dai Testimoni di Geova ai Mormoni,dai Children of God a Sai Baba,Dianetics,Scientology,fino alle Bestie di Satana.I libro,che raccoglie i contenuti sotto la formula dell’ordine alfabetico,offre anche i punti fermi per l’interpretazione e l’azione pastorale di fronte a questo fenomeno contemporaneo, oltre che una guida per i possibili approfondimenti.
AUTORI
Massimo Introvigne è nato a Roma nel 1955 e dirige a Torino il CESNUR,il Centro Studi sulle Nuove Religioni,una rete di organizzazioni accademiche internazionali che studiano la nuova religiosità dei nostri giorni.È membro del gruppo «Religioni» dell’Associazione Italiana di Sociologia e vice-presidente dell’APSoR (Associazione Piemontese di Sociologia delle Religioni).È autore di oltre cento articoli pubblicati in collettanee e su riviste scientifiche in dodici diverse lingue,e di quaranta volumi in materia di storia e sociologia dei movimenti religiosi,e ha curato,in collaborazione con PierLuigi Zoccatelli,il monumentale Le religioni in Italia (Elledici,2006).
Raffaella Di Marzio è nata a Chieti nel 1958 ed è Insegnante di Religione Cattolica negli Istituti di Istruzione Secondaria Superiore dal 1981.Membro del Direttivo della SIPR (Società Italiana di Psicologia della Religione) e del Comitato Scientifico della Rivista Cultic Studies Review:An Internet Journal of Research,News & Opinion,pubblicato dalla ICSA (International Cultic Study Association) e autrice di circa 80 articoli in lingua italiana e inglese pubblicati su riviste specializzate nel settore e formatrice nei corsi di aggiornamento degli Insegnanti di Religione Cattolica in diverse diocesi italiane.È tra i collaboratori del volume Le religioni in Italia (Elledici,2006),sotto la direzione di Massimo Introvigne e PierLuigi Zoccatelli.
Quando Sylvia Leclercq - psicoterapeuta, atea, scrittrice, palese alter ego di Julia Kristeva - riprende in mano l'opera completa di Teresa d'Avila, inizia un incontro che si rivelerà capace di coinvolgerla e sconvolgerla totalmente e inaspettatamente. Teresa d'Avila, la monaca di clausura vissuta tra il 1515 e il 1582, la riformatrice dell'ordine dei carmelitani, la santa dell'estasi, si rivela agli occhi di Sylvia una donna malata d'amore e di desiderio, al pari dei pazienti in cura sul suo divano. Di pagina in pagina, scopriamo i retroscena psicanalitici dei suoi tormenti e della sua estasi, immortalata dal celebre gruppo marmoreo di Bernini. Sylvia si lascia prendere da Teresa, si fa portare in Spagna, si introduce nelle pieghe della sua scrittura, capace di restituire, dietro l'ostentata umiltà, una rivoluzionaria coscienza di sé e un'inedita capacità di elaborazione del proprio disturbo. La ricostruzione dell'universo mentale e del malessere psicofisico della santa diventa così per Julia Kristeva lo spunto per una profonda riflessione sul nostro attuale bisogno di credere. Teresa aveva riversato nella scrittura la propria esperienza per sublimare il possesso dell'Altro, dell'Amato, incorporandolo dentro di sé, fino a goderne in ogni parte del corpo. Allo stesso modo, Kristeva adotta la forma romanzo per restituire il senso di quell'esperienza, riproponendola come un capolavoro di erotismo, spiritualità, consapevolezza di sé.
Questo volume ripercorre la vicenda religiosa dei due paesi cattolici per antonomasia, dalla loro evangelizzazione fino ai nostri giorni, incrociando la narrazione diacronica con la trattazione tematica, tesa a focalizzare l'esperienza autonoma e l'azione durevole di alcuni settori-chiave della vita religiosa in risposta a problemi e istanze che la storia ha posto e pone al Cattolicesimo di quei popoli. Le loro vicende costituiscono gran parte della storia del Cattolicesimo nella regione balcanica e in particolare la Croazia è stata un fulcro di irraggiamento del Cattolicesimo nell'Europa Sud-orientale: dalla Bosnia all'Albania, alla Macedonia e Bulgaria, alla Valacchia, fino al cuore stesso delle terre del Gran Turco, soprattutto ad opera di quei generosi missionari che furono prima i Francescani e poi i Gesuiti.
L'ultima intervista dell'arcivescovo di Mosul prima del rapimento che gli costò la vita. Le dolenti testimonianze dei cristiani iracheni che fuggono rapimenti, stupri e uccisioni riparando nei paesi della regione e nel Kurdistan. L'eccidio dei protestanti in Turchia e il delitto eccellente contro Hrant Dink, giornalista turco armeno. Un libro che da la parola alle vittime di uno dei grandi drammi del nostro tempo.
I rapporti tra la Santa Sede e il Terzo Reich sono da sempre stati oggetto di controversie, ipotesi ardite, leggende e mitologie dovute spesso alla mancanza di testimonianze e documenti che suffragassero l'una o l'altra tesi. Grazie a una minuziosa analisi delle nuove fonti degli Archivi vaticani, rese accessibili solo negli ultimi anni, il volume di Wolf riesce a rispondere ad alcune questioni nodali che la ricerca storica aveva finora dovuto lasciare aperte: qual era la visione vaticana della Germania negli anni che segnano l'ascesa al potere del nazionalsocialismo? Cosa si sapeva del movimento hitleriano? Quali erano i rapporti tra la Chiesa tedesca e la centrale romana? Fino a che punto il Vaticano è stato disposto a trattare con il "diavolo", pur di garantire l'assistenza spirituale ai propri fedeli? Sulla base di documenti inediti, l'autore ricostruisce il panorama dei rapporti tra Vaticano e Terzo Reich negli anni che vanno dall'inizio della Repubblica di Weimar allo scoppio della seconda guerra mondiale, con una particolare attenzione al ruolo di Eugenio Pacelli, Pio XII, dalla nomina a nunzio apostolico nel 1917 fino all'elezione a papa nel 1939.
Dopo le grandi contese trinitarie e cristologiche dei primi secoli, l'eresia sembra scomparire dall'Europa cristiana. Riapparirà nei primi decenni del XII secolo in forme nuove e con una forte significatività politica e sociale: è in questo periodo, infatti, che passa da "reato d'opinione" a vero e proprio crimine penale. La storia dell'eresia vede il moltiplicarsi delle esperienze religiose, dalla comparsa dei "nuovi eretici" nel XII secolo ai movimenti pauperistico-evangelici, come gli umiliati e i valdesi, dal catarismo alle visioni apocalittiche di Gioacchino da Fiore e del movimento dolciniano di fine Medioevo. Un percorso affascinante che il volume ricostruisce con chiarezza, mettendo in luce come il diffondersi dell'eresia accompagni la crescente affermazione dell'autorità apostolica romana.
Il volume offre al lettore, in edizione critica, fondamentali carte inedite dell'Archivio Casaroli. Oltre a una ricca documentazione su trattative, accordi e relazioni fra Santa Sede e paesi del blocco sovietico, vengono pubblicate carte personali, per la più parte manoscritte, in cui il cardinale appunta conversazioni, annota impressioni, esprime punti di vista e giudizi che si forma durante le trattative e i viaggi di lavoro al di là della cortina di ferro. Il materiale è destinato a gettare nuova luce, oltre che sulla storia della diplomazia pontificia del secondo Novecento, sul complesso delle relazioni internazionali in Europa, a partire dagli anni che precedettero la costruzione del muro di Berlino, fino alla sua caduta. Da quelle carte emerge un tempo e un uomo: un tempo difficile, di divisione e tensioni e insieme il carattere di un uomo che, con la pazienza antica della fede, seppe in solitudine varcare i confini e percorrere le strade dell'Est, e farsi interlocutore - grazie non solo alla finezza diplomatica, ma anche a una speciale capacità di ascolto e alla riconosciuta gentilezza d'animo - di uomini e governi asserragliati al di là di un apparentemente invalicabile muro.
I testi qui selezionati e raccolti di Paolo VI intendono evidenziare la forte e ricca personalità di questo uomo di Dio che si è trovato a vivere anni molto difficili nella conduzione della Chiesa e, contemporaneamente, anni pieni di contrasti e di violenze nella società italiana,nel mondo. Di questa figura dall’alto spessore spirituale e culturale vengono messe a disposizione alcune delle sue linee guida, convogliate in sprazzi tematici: la parola di Dio,l’amore riconciliato,lo stupore della croce,la presenza continua di Dio,l’arte come strumento di comunicazione delle meraviglie divine, la preghiera e l’impegno cristiano. “Nel turbinio della storia del suo tempo con le grandi sfide alla dignità umana e alla vita stessa della Chiesa (si pensi alla cosiddetta “contestazione” del Sessantotto, con il susseguirsi di momenti tragici di crudeltà e violenze assurde), Paolo VI (…) è sempre stato un uomo di forza d’animo e di profonda serenità attinta nella luce della croce e della risurrezione di Cristo”. (Giorgio Basadonna)
AUTORE Paolo VI, al secolo Giovanni Battista Montini, nasce a Concesio (Brescia), il 26 settembre 1897 e conclude il suo pellegrinaggio terreno a Castel Gandolfo nella residenza estiva papale,il 6 agosto 1978. Ordinato sacerdote nel 1920, prosegue gli studi di diplomazia ecclesiastica a Roma. In breve tempo consegue tre lauree (filosofia, diritto civile e diritto canonico). Nell’ottobre 1924 entra nella Segreteria di Stato e nel 1944 collabora strettamente con Pio XII. Alla morte di Schuster,viene nominato arcivescovo di Milano. Nel 1962 partecipa attivamente alla preparazione del Vaticano II.Il 21 giugno 1963, alla morte di Giovanni XXIII, viene eletto papa. Lavora molto a favore del dialogo ecumenico e interreligioso, affronta i problemi del postconcilio, gli anni di piombo con la morte di Aldo Moro e apre vie nuove per la missione evangelizzatrice della Chiesa. Chiusa l’indagine giuridica il 18 marzo 1999, ora è Servo di Dio.
Raro esempio di appello italiano al raggiungimento della pace tra cattolici e protestanti, L'"Adhortatio ad concordiam" di Isidoro Cucchi da Chiari è un testo unico nel suo genere: opera di un abate benedettino poi assurto alla dignità di vescovo, è la preziosa testimonianza del clima di libertà culturale che si respirava a Roma durante i primi anni del pontificato farnese. Profondamente pervaso da uno spirito irenico, il testo costituisce la più chiara espressione nella Penisola dell'adiaforismo erasmiano e di quella tendenza alla dissimulazione religiosa che tanto caratterizzò i tentativi riformistici italiani.
La lunga e articolata vicenda dell'Azione Cattolica viene ripercorsa al fine di offrire un'aggiornata lettura storica sul ruolo avuto da quest'associazione nella Chiesa e nella società italiana. Il volume coglie, da differenti prospettive, la graduale maturazione del laicato cattolico come movimento organizzato nel nostro Paese. Vengono prese in considerazione alcune tematiche connesse: la dimensione religiosa, che costituisce una natura costante periodicamente "riscelta", la cultura sociale, sindacale e politica, ma anche la questione femminile, la questione nazionale, le relazioni fra storia del laicato e pratiche di spiritualità. Si arriva infine all'analisi di due modalità di radicamento territoriale, geograficamente agli antipodi della penisola: il caso veneto e il modello meridionale. In un panorama sociale e politico oggi radicalmente mutato, l'approccio storico può assumere un valore inedito. È opportuno, infatti, recuperare il cammino di questa lunga tradizione con uno sguardo complessivo, per constatare come la centralità della Parola, della liturgia, della cultura sia stata vissuta dall'Ac in tutta la sua valenza educativa e culturale.