Trento fu l’unica diocesi dell’Italia sacra dove i vescovi ebbero per secoli, non solo nel medioevo ma anche durante l’età moderna, un potere effettivo in ambito civile e i loro canonici conservarono a lungo il diritto di eleggerli. Per questo l’analisi della struttura, dell’attività e della composizione del Capitolo della cattedrale può interessare non solo chi cerca informazioni sulla storia politica e sociale dell’area trentina, ma anche chi si occupa della storia delle istituzioni ecclesiastiche italiane e chi voglia confrontare il caso trentino con quello degli altri Capitoli dell’area imperiale.
L’opera, frutto di una ricerca durata più di dieci anni, si articola in due parti. Nella prima si valuta dapprima la collocazione del Capitolo nella storia del principato vescovile, quindi le modalità di ingresso in coro e le caratteristiche personali dei canonici. Nella seconda parte vengono presentati la struttura dell’organismo in quanto tale, l’attività del Capitolo, e soprattutto i diritti del collegio cattedrale nei riguardi dei vescovi, della diocesi e dell’episcopato come organismo territoriale; vi si trovano anche alcuni cenni sul patrimonio. L’appendice ospita più di 500 schede biografiche dedicate ai singoli canonici che vissero tra il XII secolo e il 1458.
Note sull’autore
Emanuele Curzel (1967) si è laureato in Lettere presso l’Università di Trento e ha svolto il dottorato di ricerca presso l’Università Cattolica di Milano; attualmente collabora con l’ITC-isig Centro per gli studi storici italo-germanici di Trento. Si occupa principalmente della storia delle istituzioni ecclesiastiche della diocesi trentina (episcopato, Capitolo della cattedrale, pievi e parrocchie, santuari). Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo qui in particolare Le pievi trentine. Trasformazioni e continuità nell’organizzazione territoriale della cura d’anime dalle origini al XIII secolo, EDB, Bologna 1999.
Nel volume viene tracciata l'evoluzione del sacramento della penitenza fra il tredicesimo secolo, allorché il IV concilio lateranense (1215) stabilì l'obbligo della confessione almeno una volta all'anno, e la nuova disciplina della Controriforma. L'autore identifica le caratteristiche peculiari della confessione basso-medievale studiando la dottrina teologica e canonistica, e indagando la prassi pastorale. In particolare mette a fuoco il fissarsi della procedura e mostra il ruolo primario che i frati degli ordini mendicanti ebbero nell'amministrazione di questo sacramento.
il volume descrive, con attenzione giornalistica e con la precisione dei ricercatori storici, l attivita della santa sede nel 2001. Anche per l'anno 2001 la sant a sede presenta il volume delle sue attivita". La prima parte riporta quelle riguardanti direttamente il santo padre. Dopo la chiusura del giubileo, giovanni paolo ii ha ripreso il bastone di pellegrino per rendere visita a chiese, comunita cristiane e parrocchie della sua diocesi, e per continuare a promuovere un dialogo sincero con i rappresentanti delle altre religioni. La seconda parte e`dedicata alle collaborazioni, sul piano dottrinale come su quello ecumenico o liturgico, che la curia romana presta al papa. Viene, infine, riassunta l'intensa attivita dell e istituzioni che permettono il regolare funzionamento della"