"Ecco un prezioso gioiello di Rosalba Manes sulla misericordia e tenerezza del nostro Dio, che ha viscere materne. Un viaggio affascinante nel vangelo di Luca, narratore sublime. Un viaggio leggero, sulle ali della poesia che apre ogni capitolo, e nondimeno un viaggio ancorato allo spessore del testo che cresce con chi lo legge, attingendo dallo scrigno dei Padri e dalla viva esperienza ecclesiale, un viaggio che impegna sempre a 'ripartire'. Lo sguardo esegetico si focalizza sul vangelo di Luca, che della misericordia è cantore per eccellenza. Come non cogliere l'attualità del messaggio lucano? Questo è il tempo in cui la Chiesa - sollecitata da papa Francesco - è chiamata a lasciarsi conquistare dalla tenerezza di Dio, è chiamata a contemplare il 'volto' del Dio di misericordia (Misericordiae Vultus) e a irradiarne la bellezza e il calore. È tempo di lasciarsi sedurre da un Dio che ci guarda 'con occhi colmi di affetto, innamorato della nostra piccolezza'"
Lutero riteneva che la Lettera di Giacomo avesse il peso di una «lettera di paglia». Essa invece non manca di audacia né di invenzione; nel suo stile controllato e immaginoso mescola veemenza, serietà e ironia, proponendo una comprensione della fede attraverso l'immagine di una «traversata».L'autore è un artigiano della lingua - il suo greco è uno dei migliori del Nuovo Testamento - e un poeta. Ma chi era precisamente Giacomo? Il «fratello del Signore»? San Girolamone ne dubitava e gli esegeti di oggi ancora di più, ma la Lettera è stata accolta dalla Chiesa come espressione della Parola diDio. Essa vibra di Vangelo. E ne cerca l'impatto nelle relazioni comunitarie e sociali. Il volume prosegue la traduzione italiana dei Cahiers Évangile, noti a livello internazionale quali strumenti preziosi per lo studio e la pastorale.
Nel Vangelo di Matteo il tema dell'amore-misericordia riveste grande rilievo e ricorre in più occasioni. In particolare, due brani sono collegati tra loro da una citazione del profeta Osea: "Perché voglio l'amore e non il sacrificio, la conoscenza di Dio più degli olocausti". Nell'Antico Testamento la misericordia è innanzitutto prerogativa divina, segno dell'amore fedele per l'uomo e parametro di comportamento. E poiché nella Scrittura l'imperativo viene sempre dopo l'indicativo, il credente sperimenta il volto misericordioso di Dio e solo successivamente è chiamato a comportarsi di conseguenza. Gesù stesso nel Vangelo di Luca rimanda a tale principio, quando afferma "Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso".
Lasciare la casa paterna per vivere la propria avventura, entrare in alleanza con un Signore che affida una benedizione destinata a tutti, accettare l'educazione paziente a una logica di fiducia e di apertura fino alla prova decisiva del dono di un figlio.Le pagine del volume affrontano un tema centrale nella storia di Abramo narrata nel libro della Genesi: la chiamata iniziale, letta sullo sfondo della breve descrizione della famiglia di Térach, padre di Abramo, e la prova di Isacco, ultimo episodio in cui il patriarca ha un contatto diretto con il suo Signore. Nella prima scena, Abramo è invitato a lasciare il padre per vivere la propria esistenza. Nella seconda, è chiamato a lasciare andare il figlio, offrendolo al Dio che vuole la vita. Siamo di fronte a un'avventura di libertà interiore, conquistata sulla bramosia e sulla paura, che riconducono nel seno della «casa paterna», un luogo caro che va però abbandonato se si vuole diventare capaci di assumere pienamente la propria singolarità e quindi anche la propria fragilità.
La storia di Gesù, e la narrazione che ne fanno i Vangeli, è ampiamente approfondita all'interno degli studi sul cristianesimo, dal punto di vista teologico e biblico. In questo volume la prospettiva su Gesù si scompone nei molti osservatori esterni alla sua cultura, nelle tradizioni non cristiane: nell'ebraismo, nell'islam, nel Sufismo (o mistica islamica), nell'induismo. Si nota l'assenza di Gesù, la sua marginalità, la sua "ebraicità" nel Talmud babilonese (Piero Stefani); si mostrano il suo "magistero" nelle comunità islamiche delle origini e le testimonianze che vi sono del Corano (Ignazio De Francesco); si evidenziano i lineamenti di ascetismo e spiritualità nella corrente Sufi (Alberto Ventura); si scopre infine la sua presenza nella letteratura hindu (Sergio Manna). Emergono i molti volti di Gesù che attestano, nella persona e nel personaggio, nella predicazione e nella vita, più linee interpretative, messianica, religiosa, spirituale, capaci di illuminare la nostra stessa storia.
Moglie di Abramo e madre di Isacco, Sara è una figura chiave nella Bibbia anche solo per il suo ruolo nella nascita del popolo di Israele. Per gli studiosi tradizionali, tuttavia, è spesso un personaggio insignificante, passivo, quando non una donna meschina, dura ed egoista. Tammi J. Schneider la rilegge in ottica femminista mettendola al centro della storia della Genesi.
L'amore, quando accade, ha sempre il senso del miracolo, il sapore della prima volta e porta con sé la nostalgia della durata. Questo dice il Cantico dei Cantici: non una storia a lieto fine, ma una dinamica che sempre si rinnova. L'Amata e l'Amato si incontrano in mezzo a una folla di persone, si cercano, si uniscono, si smarriscono, attraversano prove e difficoltà e infine si ritrovano per una corsa d'amore verso un amore ancora più alto. Corsa che si fa eterna come eterno è l'Amore, il nome di Dio da cui è scaturito. Se l'Amata e l'Amato rimangono aperti a questo Mistero non temono nulla, neppure la morte. L'Amore è forte più della morte. Un commento e una rilettura originali del Cantico dei Cantici.
"Il libro di don Pierluigi Plata è certamente un libro per tutti, credenti e non, interessati a capire meglio come il messaggio di Gesù abbia tenuto il regno animale in grande considerazione, tanto da trasformare questi ultimi in simboli ricchi di significati. Soprattutto è un interessante nuovo punto di vista per coloro che hanno utilizzato come alibi la poca attenzione della Chiesa al mondo naturale per 'usare' tutti gli animali a seconda delle proprie necessità. Personalmente, ritrovarmi a riflettere su alcuni passi del Vangelo, accompagnata per mano da don Pierluigi che accende la luce su alcuni soggetti animali per troppo tempo considerati comparse insignificanti, è stato anche motivo per ritornare sulla parola di Gesù e sui suoi insegnamenti, che ci ricordano sempre l'importanza del rispetto di tutto il creato." (Dalla Prefazione di Licia Colò)
Che ne è della reciprocità donna-uomo nella pastorale?
Come dare riconoscimento al diverso modo di pensare e di sentire dell'uomo e della donna?
Come passare dal senso di superiorità o di sudditanza alla collaborazione, dall'essere contro all'essere-per?
Attorno a queste domande un viaggio a partire dall'in-principio, quando la Sapienz danzava davanti al Creatore, quando Dio fece l'Uomo a sua immagine, maschio e femmina. Un viaggio tra bibbia e psicologia, tra lectio divina e lectio human. In compagnia di Giacobbe e Rachele, di Mosè e Miriam, di Davide e Abigail, dei discepoli e discepole di Gesù… Per la diaconia del Vangelo.
Misericordia, perdono e riconciliazione dal vangelo secondo Luca alla cultura e alla vita di credenti e non credenti nel nostro tempo.Una presentazione intensa ed efficace del vangelo secondo Luca attraverso la lettura di alcuni brani ove i temi della misericordia, del perdono e della riconciliazione emergono chiaramente per la vita di chiunque.
Nella prospettiva del Convegno ecclesiale di Firenze In Gesù Cristo il nuovo umanesimo, gli studi raccolti in questo volume partono da un punto di vista comune: l'esistenza marginale di Israele, e in esso delle prime comunità di credenti in Gesù, rispetto ai popoli e alle culture con cui si e dovuto confrontare per consolidare e vivere la propria identità. Interrogano perciò la Bibbia e altri scritti della tradizione giudaica e cristiana sui diversi momenti del dibattito sull'umano al confine tra culture e prospettive differenti. Affrontano dunque il tema della frontiera, della sua funzione e del suo attraversamento come spazio di incontro e coabitazione e come apporto peculiare a una definizione dell'"umano" e del suo rapporto con il divino. Sono inquadrati da un intervento storico introduttivo, che traccia le coordinate su cui collocare le varie interpretazioni bibliche, e da uno studio ermeneutico conclusivo, che rilancia la ricerca nella prospettiva del conflitto delle interpretazioni. In particolare mettono a fuoco le tendenze esclusive e inclusive che caratterizzano l'agire umano nell'incontro, e molte volte nello scontro, alla ricerca o affermazione di un'identità etnica, culturale e religiosa. Abitando un mondo in cui spesso siamo più preoccupati a difendere i confini e poco attenti ad abitare le frontiere, siamo condotti all'interno di un dibattito o confronto dialettico tra interpretazioni diverse che attraversano l'uno e l'altro Testamento.