Un saggio prezioso su sant'Ambrogio, una delle figure più luminose della storia della Chiesa, sulla quale non ha mai cessato di diffondere la luce della sua dottrina e il fascino vivo della sua spiritualità. Da governatore (consularis) di Milano, in maniera inattesa e singolare ne divenne il vescovo, lasciandovi un'impronta indelebile nella fede, nella liturgia e nella stessa civiltà. Diverse vie si possono percorrere per entrare nella conoscenza di sant'Ambrogio, l'autore ne privilegia una che, più d'ogni altra, conduce all'intelligenza del suo animo e della sua mente: quella del rapporto che egli intratteneva col «Signore Gesù», come egli amava dire, cioè la via tracciata dalle sue preghiere ardenti e appassionate a Colui che definiva, con immagine ardita e singolare: «seme di tutte le cose» (semen omnium). Un saggio di lettura e studio.
Il Vangelo è un percorso di integrazione tra l'amore per i "poveri cristi" e per Cristo povero. La pienezza di carità si ha quando si respira con entrambi questi polmoni. È un cammino pertanto che abbraccia ogni povero. È un processo di integrazione tra fare del bene al povero e vedere nel povero innanzitutto un fratello, con uno sguardo sapiente su di lui senza restare lontani dal suo cerchio, amando Cristo che si è fatto povero e amando coloro che sono resi poveri dalla vita.
“La bellezza salverà mondo”: così dichiara lo scrittore russo Fedor Dostoevskij. Questa bellezza si incarna in una persona, Gesù Cristo, segno della tenerezza e della carezza di Dio verso l’umanità, come dichiara spesso con entusiasmo Papa Francesco: questo libro affronta la vita di Gesù nella sua interezza, dall’Annunciazione all’Ascensione, in ordine progressivo, avvalendosi dei brani dei vangeli. Inoltre, si avvale di emblematici riferimenti culturali per mostrare come il volto radioso di Cristo da sempre affascini letterati, scrittori, poeti, pittori, scultori e musicisti esattamente come le persone semplici e non istruite.
Il volume rappresenta a tutti gli effetti un piacevole compendio in grado di fornire una vera e propria area specifica di indagine e di studio su Elia, figura che ha assunto un ruolo privilegiato nell'escatologia giudaica, quale precursore di Jhwh e del giorno del suo giudizio.
Per capire l'importanza che il personaggio ebbe per gli autori del NT Cosimo Pagliara guida con entusiasmo contagioso i lettore alla scoperta di questa figura, focalizzando principalmente l'attenzione sul Vangelo di Luca, evangelista che rispetto agli altri illustra in modo completamente diverso il primo grande profeta del Regno di Israele del Nord.
Grazie ad un linguaggio fluido e anche all'aiuto di una bibliografia ben organizzata il testo offre in modo chiaro le coordinate per approfondire l'argomento, esaminando se l'uso e la funzione di Elia delineino l'immagine di Gesù tratteggiata da Luca nel Vangelo, dai racconti dell'infanzia, al battesimo, all'ascensione e alla parisia. Il tutto sviscerato in due parti: una prima in cui si pone l'attenzione su Elia negli scritti lucani (Vangelo e Atti) e una seconda che mette in risalto un'elaborazione teologica.
Nonostante la grandissima mole di materiale leggendario pervenuta su Elia, l'intento dell'autore non è quello di analizzare modelli già rappresentati in diversi studi della letteratura profetica bensì scoprire nuovi criteri creati da Luca in modo da inquadrare l'Elia biblico sotto un'ottica diversa alla luce del personaggio Gesù.
Il volume fornisce pertanto una attenta delucidazione degli schemi interpretativi del Vangelo di Luca che mirano ad individuare di fatto la funzione paradigmatica di Elia nel terzo Vangelo, basandosi con un metodo tramite il quale non sono rilevanti le diverse tappe della redazione del testo ma la sua forma definitiva.
Il libro del gesuita Roger Lenaers offre una brillante presentazione di Gesù alla luce delle più aggiornate ricerche storico-critiche e una visione della sua figura profondamente rinnovata e quindi che si discosta alquanto da quella tradizionale. Formulando già dal titolo l'interrogativo più serio, e perfino inquietante, che un credente possa sentir risuonare a suo riguardo: quello sulla sua divinità. Ne parla a partire dalla mentalità moderna, per vedere se e come la figura di Gesù possa rimanere attuale per il l'uomo d'oggi. La scienza ci sta facendo cambiare il modo d'intendere e di parlare di Dio, quindi alla luce di questo per Lenaers deve esserci un corrispettivo nel modo d'intendere Gesù Cristo, in un cammino di scoperta (o ri-scoperta) sempre più profondo dell'essere cristiani, cioè coloro che seguono Gesù il Signore.
Chi è Gesù? A questa domanda molti, nel corso dei secoli, hanno cercato di dare una risposta. Di una persona si possono dipingere ritratti diversi, che la rappresentano secondo prospettive diverse, ma sempre fedelmente. Questo vale anche per i Vangeli, tutti rivolti a delineare la figura di Gesù.
Ciò atteso, nei vari capitoli di questo libro l'Autore ha scelto quei fatti o quegli insegnamenti che sembrano più pertinenti ai fini dell'esposizione, attingendo liberamente ora ad un Vangelo, ora ad un altro, senza cercare di sovrapporli, ma anche senza esitare, quando il caso lo richieda, a rilevare elementi integrativi utili ad una migliore conoscenza, presentati dai passi paralleli degli altri Vangeli.
La struttura dell'opera è deliberatamente di carattere "tomografico", "stratigrafico": quindi non un racconto della vita di Gesù, ma l'esposizione di singoli aspetti della sua personalità, della sua azione, dei suoi insegnamenti, non presentati con speculazioni esegetiche o teologiche, ma semplicemente nella loro attualità fenomenica, quale descritta dai Vangeli, e solo dai Vangeli.
Ogni capitolo è scandito dalle illustrazioni di Franco Murer, la cui arte ha anche "alleggerito" la lettura di diverse altre opere dell'Autore.
Il volume approfondisce i testi che raccontano e tramandano il mistero pasquale, nella triplice scansione di passione, morre e risurrezione. Giulio Michelini pone le premesse per accostarsi ai Vangeli sinottici con l'intelligenza della fede e senza la paura delle domande «scomode», mentre Massimo Grilli si sofferma sulla passione secondo Giovanni cogliendo le connessioni, le metafore e i rimandi che fanno del racconto giovanneo un mosaico ricco di significati teologici. Leonardo Paris sperimenta una lettura originale della morte di Gesù alla luce della categoria dell'eredità, assunta come chiave ermeneutica del rapporto tra Padre e Figlio e anche tra Gesù e gli uomini suoi «fratelli». Paul Renner propone invece un contributo di carattere esistenziale, accostando la Via Crucis alle molte esperienze umane di sofferenza e di redenzione che, al pari della via sacra del Cristo, possono essere narrate, rappresentate e celebrate. Il volume si conclude con il tema della risurrezione, affidato all'esegesi marciana di Maurizio Guidi e a quella lucana di Carlo Broccardo, i quali, pur partendo da testi evangelici e approcci differenti, accompagnano il lettore nell'analisi e nella comprensione dei brani.
L'autore tenta di elaborare una "cristologia ipnotica" all'interno dell'orizzonte trinitario e nella fedeltà al dogma della due nature di Calcedonia. Lo scopo è quello di fondare la possibilità di un'esistenza integralmente umana (spirito-anima e corpo) del figlio di Dio, sviluppando una riflessione cristologia che cerchi di armonizzare la verità dogmatica della permanenza immutata delle due nature nella sola persona del Verbo e l'affermazione scritturista dell'auto-svuotamento del Figlio.
L'autore dimostra in modo convincente, sulla scorta di stringenti argomenti biblici e storico-teologici, che la fede di Gesù come atto personale del credere non solo è plausibile da sostenere, ma deve essere ragionevolmente postulata come sviluppo coerente del dogma cristologico. Cristo, fedele e autentico portavoce dea volontà del padre, ne è anche l'esecutore. La non attribuzione formale e diretta alla persona di Gesù dei termini relativi all'atto di fede non esclude in alcun modo la possibilità di rispondere positivamente all'interrogativo sulla fede di Gesù.
Il pensiero teologico e spirituale di Nicola Cabasilas si presenta come un modello paradigmatico per ripensare l'esperienza dei sacramenti dell'iniziazione cristiana. Il battesimo, la cresima e l'eucaristia non sono una realtà statica, ma fortemente dinamica; atti ciascuno a realizzare attraverso la propria specificità e dono di grazia la nostra umanizzazione, ossia la nostra unione con Cristo. I sacramenti sono anzitutto una esperienza dell'agire di Dio, in Cristo, per opera dello Spirito Santo, ma anche il luogo della nostra risposta filiale a un dono di amore che sempre ci precede, ci accompagna e ci guida.
A trent'anni dalla prima edizione, avvenuta tra il 1982 e il 1986, viene riproposta quest'opera poderosa, ormai da tempo introvabile, definita una summa sul mistero di Cristo e considerata una delle pubblicazioni più significative nel panorama della teologia del Novecento. Non si presenta soltanto come una dottrina sulla persona e l'opera di Gesù Cristo, ma come un'imponente trattazione della teologia trinitaria, dell'escatologia, della pneumatologia, dell'antropologia teologica e dell'ecclesiologia. ?In questo secondo volume, Bordoni esamina le origini della fede ecclesiale in Gesù come Cristo, Signore, Figlio di Dio, unico Salvatore dell'uomo, compimento della storia. Una fede non sospesa a una rivelazione puramente celeste, a una conoscenza esoterica di verità atemporali, né chiusa in se stessa nel cerchio magico di una autoesperienza comunitaria creatrice di salvezza.
La teologia degli ultimi decenni ha ripetutamente evidenziato l'eccellenza dei tratti squisitamente umani di Gesù di Nazaret, ma per affermare la vera e straordinaria umanità di Gesù è necessario scendere più in profondità fino a cogliere la sua misteriosa identità di Figlio di Dio. Gesù è «vero uomo» perché non solo «perfettamente uomo», ma anche perché «Uomo perfetto», come ha insegnato il concilio Vaticano II, sulla scia della dottrina dei Padri della Chiesa. La confessione di fede e il riconoscimento di Gesù Cristo, Figlio di Dio, rappresenta il tornante decisivo e la questione capitale del cristianesimo: l'identità messianica di Gesù va infatti oltre l'umano perché ci troviamo davanti a Dio stesso.