Nell’ottica di Harnack il dogma è considerato dalla prospettiva dell’incontro della predicazione cristiana con la cultura ellenistica, e la sua storia come storia della concettualizzazione e della sostanziazione metafisica della figura di Gesù. Scritto di portata rivoluzionaria, la Storia di Harnack è la messa in discussione della legittimità di un cristianesimo fondato sui dogmi.
Frutto di un sapere vastissimo, quest’opera – per dirla con Yves Congar – è il risultato felice del concorso di una serie di doni eccezionali: chiarezza di vedute, sensibilità per gli sviluppi e le differenze, unite a uno stile brillante e alle qualità del conferenziere.
Andare al cuore del Vangelo, al kerygma, per farne il centro dell’azione evangelizzatrice è la proposta che giunge dall’esortazione apostolica Evangelii gaudium. A partire da questa suggestione, un gruppo di teologi riporta il tema all’analisi dell’intelligenza credente poiché il kerygma rimane il nucleo imprescindibile e principale per affermare una salvezza che non è mai generica, ma sempre si declina come azione di Dio in Gesù Cristo.
Oggi questo annuncio da chi viene proposto? In quali modalità si esplica e quali interlocutori incontra? Attraverso gli sguardi complementari di diverse competenze teologiche, questo libro cerca di offrire una risposta che sempre viene rimandata al lettore per capire e vivere meglio l’esperienza cristiana.
Partendo da una preliminare ricerca letteraria e storica che si sofferma a esaminare i contenuti delle diverse professioni di fede, presentando una variegata panoramica delle varianti, lo studio si fonda su una ricostruzione critica del Simbolo Apostolico.
Nonostante gli importanti contributi di insigni studiosi, filologi e teologi, per il Credo degli apostoli manca un’edizione critica del testo, a differenza del Simbolo Niceno-Costantinopolitano.
La ricerca rappresenta un primo tentativo di fornire un’edizione quanto più esauriente e oggettiva, indaga i diversi testimoni, non sottovalutando il contesto storico-culturale e le implicazioni teologiche.
Persona nel linguaggio cristiano dice che autonomia e relazione sono inscindibili ed esprime così ciò che di più profondo hanno in comune Dio e la creatura umana. Nella «lingua speciale dei cristiani» persona è entrata per affermare che ciascuno dei Tre della Trinità è l'Assoluto nel suo essere relazione. Nell'incarnazione di uno dei Tre, Dio chiama ogni uomo a riconoscere e ad accogliere di essere «relatività verso il totalmente altro».
Il libro contiene in sostanza tutta la dottrina gnoseologica del Beato Duns Scoto, la quale si distingue per ammettere la conoscenza positiva di Dio attraverso concetti astratti dalle creature, ma formalmente univoci. Attribuisce all'intelletto un ruolo attivo nella conoscenza, cooperando con l'oggetto. Tutte le conoscenze hanno origine dai sensi, e per questa ragione il concetto intellettuale tende sempre a riflettersi sul fantasma sensibile.
Saggio sul significato della parola martirio oggi, ed excursus storico e teologico sulla questione del martirio.
Il volume contiene il testo della Lettera Placuit Deo ai vescovi della Chiesa cattolica su alcuni aspetti della salvezza cristiana (22 febbraio 2018) e una raccolta di commenti apparsi su L’Osservatore Romano nelle settimane successive alla sua pubblicazione. I commenti sono a firma di Antonio Pitta, José Granados D.C.J.M., Maurizio Gronchi, Achim Buckenmaier e Aimable Musoni S.D.B.; i loro contributi approfondiscono il significato della salvezza cristiana.
Sulle virtù teologali, prese sia nella loro unità che una per una, secondo la loro particolare natura o essenza, sono stati consumati fiumi di inchiostro e chilometri e chilometri di carta. Questo libro si pone come obbiettivo quello di far conoscere questo tema anche a chi non ha i mezzi scientifici e culturali per poter comprendere i contenuti dei tanti trattati accademici e teologici. Un affascinate viaggio alla scoperta della volontà umana e dei preziosi argini che la delimitano. Un manuale sulla vita che aiuta ad evitare lo sconfinamento di essa nella disperazione e nel male.
Come orientarsi fra le svariate discipline che rientrano nell'orbita della teologia? Anzi: che cosa si intende esattamente con "teologia"? Queste pagine si propongono di chiarire i concetti in gioco e di offrire un insieme di informazioni non solo corrette ma adeguate su un ambito che è davvero vasto. Prendendo come proprio centro di gravità la teologia dogmatica, quest'opera intende inquadrarla alla luce del suo passato, del suo presente e del suo avvenire. Sesboüé spiega allora che la teologia dogmatica non è il dogma: è la disciplina umana che cerca di capire nel modo migliore il contenuto del dogma. Dal punto di vista cristiano, la teologia avrà come oggetto centrale l'evento storico raccontato nella Bibbia e il cui apice è la venuta, morte e risurrezione di Gesù di Nazaret, proclamato dai cristiani Cristo e Signore, e adorato come Dio. Questo avvenimento prosegue in un'altra storia, quella della Chiesa, di cui Gesù di Nazaret è il fondatore e il fondamento. Per questo motivo, la teologia cristiana è in larga misura una storia, scienza dell'uomo per eccellenza. Una introduzione solida e sintetica alla teologia cristiana.
La testimonianza coraggiosa di un grande teologo, l'ultimo esponente della grande scuola romana di teologia che annoverava Cornelio Fabro, Antonio Piolanti, Luigi Bogliolo, Brunero Gherardini, Dario Composta, Raimondo Spiazzi, Enrico Zoffoli ed altri grandi menti. Mons. Antonio Livi in questo testo affronta alcuni temi della teologia con il coraggio e l'apertura che tutti gli riconoscono. Riccardo Cascioli, direttore de La Nuova Bussola Quotidiana, dice nella prefazione: "In queste pagine egli risponde anche ai suoi critici, soprattutto a quei giornalisti che amano dividere la Chiesa secondo logiche politiche: progressisti e conservatori, con papa Francesco e contro papa Francesco, buoni e cattivi. Dividere il mondo e i fedeli in tifoserie è un bel modo per evitare di confrontarsi sui contenuti. Monsignor Livi esce da questa logica, è chiaro che gli interessa soltanto ciò che porta a Dio, ci aiuta a discernere la vera teologia, che a Dio ci avvicina, dalla falsa teologia, che invece ci porta lontano senza neanche che ce ne accorgiamo". Aurelio Porfiri, curatore del volume, dice nella sua introduzione: "Io credo che bisogna tenere vicini e come grandi doni coloro che ci possono essere maestri. Essi sono una benedizione che Dio ci manda per aiutarci nel nostro pellegrinaggio terreno. Non sarà questo libro che darà la misura della grandezza di Monsignor Antonio Livi, ma il mio scopo è un altro. Quello di fornire un dito che indichi la luna, uno strumento che invogli poi a leggersi i lavori più impegnativi per scoprire un pensatore originale, dalla forte tempra e sempre fedele al perenne insegnamento della Chiesa. Ecco lo scopo di questo testo. Chi volesse approfondire il suo pensiero dovrebbe leggere il testo di William J. Slattery pubblicato dalla casa editrice Leonardo da Vinci, creatura dello stesso Mons. Livi. Qui, in questo libricino, c'è solo una riflessione fatta da lui sulla teologia. All'inizio, come per altri testi della mia casa editrice, avevo pensato ad un dialogo, ma poi ho pensato fosse meglio lasciare a lui l'iniziativa e ritirarmi nel ruolo di sollecitatore". Un libro denso, forse controverso, ma di non difficile lettura. Una lettura indispensabile per chi vuole comprendere cosa non va oggi nella Chiesa e quali sono le possibili soluzioni.Mons. Antonio Livi è nato a Prato il 25 agosto 1938. Ordinato sacerdote nel 1963. Direttore spirituale del Seminario romano per le vocazioni adulte dal 1967 al 1971; Cappellano di Sua Santità dal 1998. Direttore spirituale del Seminario arcivescovile di Benevento dal 200 al 2005. Attualmente fa parte del Clero romano ed è vice rettore della chiesa di Sant’Andrea del Vignola. Autore di numerosi scritti tra cui ricordiamo Vera e falsa teologia (di prossima pubblicazione), Filosofia del senso comune. Logica della scienza e della fede, Metafisica e senso comune. Per l'intera bibliografia si rimanda a: www.antoniolivi.comBiografia Mons. Antonio LiviPrefazione (Riccardo Cascioli)Introduzione (Aurelio Porfiri)Teologia come vocazioneTeologia come scienzaL'oggetto della teologiaTeologia o teologie?Teologia e liturgiaTeologia e moraleLibri di Antonio Livi
Il male costituisce senza dubbio uno degli aspetti più sconcertanti e assurdi dell'esistenza. Esso coinvolge l'essere umano nella sua globalità, dall'ambito dei sentimenti al corpo, dalla sfera morale e religiosa a quella politica, dai rapporti col prossimo a quelli con l'ambiente. Ma se Dio, sommo Bene, ha creato ogni cosa, perché tanta malvagità? La risposta risiede nel peccato di Satana, che di sua libera iniziativa si ribellò a Dio sovvertendo l'ordine della creazione e diffondendo il caos nell'universo. Ma esiste davvero Satana e chi è esattamente? Qual è la sua natura e quali i suoi poteri? Renzo Lavatori affronta questi quesiti con puntualità e rigore, analizzando le fonti antiche e moderne e offrendo ai lettori una panoramica esaustiva sulle posizioni dei teologi contemporanei. Dall'incontro tra demonologia e antropologia scaturisce una comprensione della figura satanica che, paradossalmente, getta luce sulla complessità dell'essere umano. Attraverso lo studio di Satana si conferma la visione positiva dell'uomo, al centro della quale emerge l'opera del Cristo, il Verbo incarnato, morto e risorto, che mostra come il bene prevalga sul male, la vita sulla morte e il mysterium amoris sul mysterium iniquitatis.