Un testo inedito di Enrico Chiavacci che propone un'esplorazione ad ampio raggio intorno all'etica contemporanea, alle sue possibilità di interpretare le complessità di questo tempo, alla sua importanza in un futuro da costruire.
L'autore, in una miscellanea di argomenti, desidera coinvolgere i lettori in una riflessione su alcuni temi caldi di questo tempo e lo fa con un linguaggio fruibile. Egli focalizza principalmente le ideologie dell'occidente e spazia dall'antropologia filosofica, toccando argomenti di etica, geopolitica, ecologia e psicologia dell'educazione che, pur non essendo il proprio campo specifico di azione, hanno attirato la sua attenzione in questi ultimi anni. Il quadro globale rappresentato può assumere una valenza negativa e drammatica, ma l'obiettivo dell'autore è di sollecitare, attraverso questo crudo spaccato, la riflessione sull'uomo occidentale di questo tempo e porre l'accento sulla necessità di una rapida inversione di rotta che blocchi il degrado sociale, ecologico e morale di un'umanità che appare allo sbando.
L'opera affronta alcuni aspetti del nostro rapporto con le persone con disabilità mentale. Con presentazione di Massimo Reichlin.
Si può amare Dio e fare i soldi? A prima vista si direbbe di no. Più facile che un cammello passi dalla cruna dell'ago... Eppure le riflessioni contenute in questo libro, frutto dell'esperienza di vita dell'autore, mostrano che può esistere una via morale all'economia. Le massime e i pensieri raccolti nel volume nascono dall'analisi dell'uomo e dei meccanismi che guidano il suo agire economico e sociale, ma anche dalla meditazione della Parola di Dio e da un grande amore per la Chiesa e i fratelli. E dimostrano che quando l'economia non è intesa come scienza esatta che piega a sé la natura ma come strumento di produzione del Bene allora essa diventa anche "divina", in grado cioè di condurre l'uomo alla realizzazione della sua felicità piena, che è maggior benessere per tutti sulla Terra e salvezza per ciascuno nell'eternità.
La ricerca e il recupero della dimensione femminile in un viaggio tra le culture e le tradizioni religiose, questo è l'orizzonte del testo, frutto di un lavoro di équipe. Le dinamiche corporee - femminili come maschili - vengono svelate sia nella loro componente materiale che in quella spirituale tramite una duplice lettura, storico-sociale ed esoterica, ma sempre in ottica interculturale. I lettori vengono così accompagnati in un percorso attraverso le più diverse tradizioni (ebraiche e semitiche, islamiche e cristiane, orientali e andine), per approdare ad una proposta di guarigione - personale e globale - mediante una pluralità di piste suggerite. Il libro è uno strumento di meditazione ma anche di comprensione di sé per oltrepassare i tabù e superare le polarità contrapposte. Con testi di: Roberta Arinci, Gabriella Campioni, Silvia De Todaro, Mariapia Quintavalla, Sonia Scarpante.
L'evocazione dell'espressione "i primi anni di matrimonio" è passata in poco tempo dall'essere un suggerimento per ricordare i migliori anni della vita, a significare piuttosto il tempo di una prova difficile, che è causa oggi della percentuale maggiore di separazioni matrimoniali, che si verificano proprio nell'arco che va dal quinto al settimo anno di matrimonio. Questo cambiamento radicale costituisce il motivo fondamentale della riflessione di questo volume. La Chiesa deve accettare la sfida e ascoltare l'appello ad aiutare le persone nei primi anni di matrimonio. In primo luogo per l'urgenza e le proporzioni stesse della situazione; e poi anche perché, dietro di esso, si trovano alcune chiavi assolutamente essenziali per la nuova evangelizzazione.
Un tentativo di raccontare il cammino verso Cristo, raccogliendo l'invito del concilio Vaticano II a pensare una teologia morale più vicina alla persona di Gesù e alla ricca interiorità dell'essere umano. Un percorso di fede che è un'interiorizzazione, una rivisitazione psicologia ed esistenziale, come la ricognizione dell'inconscio (scrigno) di un ipotetico viandante. Scandito in cinque tappe ("Capire Cristo", "Risorgere con Cristo", "Vivere di Cristo", "Predicare Cristo", "Cristo, Logos del Padre"), il volume colma una lacuna di testi sulla figura di Cristo al centro della teologia morale e aiuta a comprendere che la teologia morale non esprime un "fare per", ma un "essere con", rivalutando l'incontro e il dialogo con Cristo e tra gli uomini.
Le società industrializzate del terzo millennio si trovano affidate alle cure della scienza e fondano le loro decisioni su tecniche di previsione sociale ed economica basate sulla razionalità. Per questa via, il sapere scientifico diviene gradualmente una specie di nuova religione laica, eticamente neutra, giustificata dal suo stesso essere e dotata di una validità immanente che non ha bisogno di imperativi etici trascendenti. Nella maggioranza dei casi, proprio la neutralità diviene il paravento dietro il quale si dissimula il divorzio tra la scienza - troppo incline a dimenticare di non essere altro che un'impresa umana - e la coscienza. Per ricomporre il dissidio non è sufficiente far leggere Shakespeare agli ingegneri o spiegare la seconda legge della termodinamica ai cultori di letteratura; serve piuttosto comprendere che l'avvenire non dipende dal semplice sviluppo scientifico, bensì dalla capacità di valutazione critica globale, cioè da una cultura integrata in cui la scienza riscopra la sua funzione rispetto al significato dell'uomo senza pretendere di esaurirlo. "Ho imparato - scrive Franco Ferrarotti - che il ricercatore è sempre dentro, non fuori, della ricerca. Ho imparato, in altre parole, che il ricercatore è sempre, anche lui, un ricercato".
La teologia morale e la teologia spirituale indagano il misterioso rapporto tra lo Spirito Santo che attrae all’altezza della vocazione in Cristo e la libertà umana che, sempre in azione, si lascia o meno a Lui conformare nel vivere la carità. Quali intersezioni e quali parallelismi sono riscontrabili tra teologia morale e teologia spirituale? In che rapporto stanno le due discipline, dato l’insistere di entrambe sulla teologia della vita cristiana? Vi è un apporto peculiare di ciascuna?
Il presente studio tenta di rispondere a queste domande. In un primo momento, di profilo storico, Donna Orsuto traccia L’evoluzione storica del rapporto tra teologia morale e teologia spirituale, e Diego Facchetti illustra Il contributo di un protagonista: Tullo Goffi. Nel secondo momento, di taglio sistematico, Basilio Petrà propone Una prospettiva della teologia morale sulla teologia spirituale, mentre Ezio Bolis offre La prospettiva della teologia spirituale sulla teologia morale. Nel terzo momento, di carattere prospettico, Jesús Manuel García delinea Le prospettive e linee di lavoro promettenti nel rapporto tra teologia spirituale e teologia morale, e Giuseppe Trentin ne coglie i Nodi problematici e orizzonti futuri. Il contributo finale di Sergio Bastianel fornisce alcune sintetiche Conclusioni.
La questione del rapporto tra teologia morale e teologia spirituale è sopraggiunta a seguito della disarticolazione della teologia avvenuta in epoca moderna. La revisione critica di questa disarticolazione ha indotto il ritrovamento dell’unità della vita cristiana che, secondo il dettato di Optatam Totius 16, è definita da «l’altezza della vocazione dei fedeli in Cristo e il loro obbligo di apportare frutto nella carità per la vita del mondo».
Un'accurata riflessione a più voci intorno alle tante dimensioni del vivere insieme: dalla vita civile all'economia, dalla bioetica alla cura dell'ambiente.
I FONDAMENTI DELLA FEDE:
l’eredità di Benedetto XVI Il cuore pulsante del ricco magistero di Benedetto XVI è stato il tema della fede. La collana “I fondamenti della fede” intende raccogliere, organizzare e diffondere il più possibile questa eredità. Costituita da dieci volumi, che attingono al suo ricco patrimonio di omelie, catechesi e discorsi, vuole proporre, attraverso le parole dirette di Benedetto XVI, una sintesi autorevole e completa della dottrina e della vita cristiana, per guidare i credenti a riscoprire la propria identità e aiutare quanti non credono a conoscere i contenuti fondamentali della fede.
• La legge di Dio
• Vivere in Cristo
• L’agire morale del cristiano
• I comandamenti della Carità
• I comandamenti della Misericordia
La vita umana dei credenti è la scoperta e l'accoglienza dell'invito a diventare figli del Padre nel Figlio Gesù Cristo. Vivere, allora, tende a coincidere con l'essere amati. E l'amore si rivela come il dinamismo da cui tutto prende forma e verso cui tutto cammina. Quando l'uomo, liberamente, si lascia introdurre nell'agape, riceve anche in dono la possibilità di vivere responsabilmente in esso. Il dono dell'amore che si fa vita in noi per opera dello Spirito è, infatti, il battesimo. E il battesimo è l'inizio della vita ecclesiale; gli uni per gli altri nella carità che è Dio, affinché, di risurrezione in risurrezione, l'evento celebrato nel mistero divenga visibile nella povertà della nostra carne attraverso l'amore. Il testo, attingendo alla tradizione della Chiesa e agli sviluppi del pensiero teologico contemporaneo d'Oriente e d'Occidente, ri-presenta l'antica sapienza spirituale del custodire e favorire i doni di Dio in noi. "Il Verbo di Dio si è fatto uomo affinché l'uomo diventasse dio" (Ireneo di Lione).