Questo è un libro sulla evangelizzazione e sulle condizioni, di contenuto e di metodo, per il suo rinnovamento. Pensato e progettato sull’orizzonte dell’attuale situazione culturale e giovanile, investe la passione apostolica di tutti coloro che condividono, nella comunità ecclesiale, l’impegno e la responsabilità verso “una nuova evangelizzazione”.
Elaborato nel pieno dello svolgimento della XIII Assemblea sinodale sulla “Nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana”, non può fare riferimento esplicito ai documenti che si stanno producendo. Ma l’autore ha la motivata convinzione di aver pienamente assunto la preoccupazione di Benedetto XVI, che raccomanda: “Il Vangelo è il sempre nuovo annuncio della salvezza operata da Cristo per rendere l’umanità partecipe del mistero di Dio e della sua vita di amore e aprirla ad un futuro di speranza affidabile e forte. Sottolineare che in questo momento della storia la Chiesa è chiamata a compiere una nuova evangelizzazione, vuol dire intensificare l’azione missionaria per corrispondere pienamente al mandato del Signore”.
Come ogni buon progetto di pastorale, il libro si articola in quattro momenti.
Prima di tutto si preoccupa di dare un nome concreto ai problemi e alle difficoltà con cui si scontra quotidianamente chi si impegna sulle frontiere dell’evangelizzazione. Cerca poi di individuare una serie di esigenze, irrinunciabili per ogni autentica evangelizzazione: quei modi di fare che dipendono dall’evento che vogliamo evangelizzare e che, di conseguenza, determinano una specie di riferimento obbligatorio, da rispettare ad ogni costo. Per fare un po’ di ordine nel pluralismo attuale dei modelli concreti, presenti oggi nel vissuto ecclesiale, suggerisce, in terzo luogo, un criterio di fondo, che dovrebbe servire da elemento generale di verifica: il servizio autentico alla vita e alla speranza. Propone infine un modello concreto di evangelizzazione: la narrazione (soprattutto del Vangelo). Attorno a questa proposta viene sviluppato un lungo elenco di suggerimenti metodologici, dai più generali a quelli più specifici e particolari. Uno spazio ampio e originale (rispetto alla letteratura sull’argomento) è dedicato allo studio dei modelli concreti “per narrare il Vangelo”.
L’argomento del libro ha una lunga storia alle spalle… tanto lunga da ancorare la narrazione persino nella prassi di Gesù, dei suoi discepoli e, prima ancora, del popolo che l’ha generato. Nell’ultima parte del secolo appena trascorso, la proposta di modelli narrativi nella comunicazione educativa, culturale ed ecclesiale ha suscitato interesse frequente. L’autore ha studiato da anni il tema e l’ha sperimentato in moltissimi incontri con giovani e con educatori, suscitando consenso e interesse inatteso.
L’autore consegna il testo agli operatori della pastorale giovanile, con la passione che ha sostenuto, in questi anni, il suo impegno di riflessione, di studio e di servizio ministeriale.
«Rispetto ai due precedenti volumi dell’epistolario, sembra circolare qui un’aria diversa, una libertà nuova, una sorta di radicalismo missionario che s’impone infine come frutto e insieme causa della piena maturità spirituale e apostolica della Tincani, una sorta di cifra definitiva della sua personalità evangelica e del suo carisma. […] Queste Lettere di missione vedono la luce nell’autunno del 2012, mentre si prepara e ormai si celebra il Sinodo dei vescovi su «La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana », come dire che il Sinodo cerca ex professo la terapia adeguata alla crisi. Al riguardo questo carteggio di Luigia Tincani può tuttora risvegliare energie e prima ancora coscienze».
Dall’Introduzione di Mons. Guido Mazzotta
Anche i ragazzi di oggi, come gli amici di Gesù, sono chiamati ad essere "apostoli". Anche loro sono costruttori della Chiesa e proprio a loro è affidato il compito di annunciare la gioia del Vangelo in casa, a scuola, in oratorio, con gli amici. Ma come è possibile? Dove i ragazzi oggi possono sentire la voce di Gesù? Quali passi possiamo indicare loro per seguirlo? E chi può aiutarli a compiere questo cammino? Ecco un itinerario ad hoc, con splendide illustrazioni, provocazioni e attività pensate per piccoli e grandi, attraverso cui ripercorrere la grande avventura dei primi apostoli e permettere ai ragazzi di riscoprire nella propria vita la chiamata di Gesù. Età di lettura: da 8 anni.
Questo libro si presenta come sussidio per aiutare genitori, catechisti ed educatori a proporre i contenuti della fede cristiana non solo in modo teorico, ma attraverso la Parola, il racconto, la testimonianza, la preghiera, la valorizzazione del corpo e dei sensi. Il percorso è articolato in dodici capitoli, ognuno dei quali presenta un'identica struttura: breve introduzione; brano biblico; commento e attualizzazione; preghiera litanica; racconto e testimonianza; proposito; segno; benedizione finale. Nella seconda parte del sussidio sono inseriti alcuni "allegati", per l'approfondimento personale della propria fede o per integrare le tematiche affrontate.
Il libretto ripropone la "professione di fede" pronunciata da Papa Paolo VI in piazza San Pietro il 30 giugno 1968, alla chiusura dell'Anno della Fede e nel diciannovesimo centenario del martirio dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. Per Benedetto XVI questo documento attesta "quanto i contenuti essenziali che da secoli costituiscono il patrimonio di tutti i credenti hanno bisogno di essere confermati, compresi e approfonditi in maniera sempre nuova al fine di dare testimonianza coerente in condizioni storiche diverse dal passato". Un testo ancora fresco e attuale per i cristiani d'oggi.
Il volume vuole offrire un contributo originale per l'anno della fede indetto da Benedetto XVI, presentando una teoria della fede e del rapporto tra esperienza e fede a partire dalla riflessione di alcuni studiosi che, negli ultimi decenni, sono stati maestri della "fede insegnata" e testimoni della "fede vissuta". Passaggio cruciale è la ripresa della riflessione sulla fides Jesu e dell'esperienza del rapporto di Gesù con il Padre come esperienza archetipica, tema che negli ultimi decenni è stato centrale nella riflessione teologica sul tema della fede.
Il cardinal Martini tratteggia il percorso che ogni uomo può affrontare per scegliere di vivere la fede cristiana. Attraverso la ricca filigrana della Lettera ai Romani, Martini riflette sul come usare le parole antiche della Scrittura per comunicare oggi i contenuti eterni e universali del messaggio d'amore di Gesù. Occorre non distanziarsi dal vocabolario biblico ed evangelico, ma ridirlo in maniera comprensibile, quasi colloquiale, affinché l'essenza dell'annuncio arrivi a tutti. È un lavoro lungo e impegnativo, che presuppone di aver interiorizzato tutto il messaggio a cui - con profonda libertà interiore - si è scelto di aderire. È un profondo scavo in se stessi, che richiede di essere talmente penetrati dal Mistero di Gesù da poterlo raccontare in tutte le forme possibili, sia quelle più classiche sia quelle più moderne, senza tradire il pensiero fondamentale.
Il protagonista di questo libro è un cuore e il suo contenuto sono 100 briciole di fede per il viaggio con Dio.
La seduzione di Dio, il suo fascino che ti entra dentro e la vita come risposta. L'incontro e il cammino con Lui e il suo perdono. La scoperta di una Presenza che abita la realtà e la tensione all'«oltre». Il disegno della Trinità, il Figlio redentore e la Chiesa. La fede e la ragione, il mondo invisibile e la preghiera. La battaglia contro il male e l'attenzione al bene, la gioia e la sofferenza, il sapore della salvezza e il ritorno a Casa.
Nell'Anno della fede voluto dal Santo Padre, questo libro è una piccola stella che guida a Dio, i vicini come i più lontani. Perché dove non c'è Dio, non c'è neppure l'uomo, la sua creatura umana.
Il testo del Compendio e i dieci comandamenti commentati da Paolo Curtaz: una vita nuova alla luce della fede. I grandi temi della libertà, la coscienza morale, le virtù. Con introduzione, percorsi di lettura personale e di catechesi; chiude il volume una sezione di attualizzazione.
L'Autore
Paolo Curtaz è valdostano e alterna il suo tempo fra la montagna, la sua famiglia e la voglia di conoscere le cose di Dio. Ha una formazione teologica e, da anni, scambia le sue riflessioni con chi condivide la sua ricerca. Ha scritto numerosi libri di spiritualità, tradotti in rumeno, polacco, spagnolo e portoghese. Collabora con la rivista, «Parola e preghiera», che vuole fornire una traccia di preghiera per l’uomo contemporaneo. Con l’associazione Zaccheo, di cui è presidente, organizza numerose serate e week-end di esegesi spirituale in giro per l’Italia e propone viaggi biblici in Israele. Ha fatto il prete con passione per vent’anni e ora, in altro modo, continua a raccontare di Dio. Con le Edizioni San Paolo ha pubblicato: La Parola spezzata (2006), La Parola compiuta (2007), La Parola incarnata (2008), La lettera perduta (2008), Cristiano stanco? (2010), Dov’è Colui che è nato? (2010), Convertirsi alla gioia (2010), L’ultimo sì (2010), ABC della fede cristiana (2010), Gesù zero (2011), In coppia con Dio (2010), Il grande abbraccio. Via Crucis (2011) e Sul dolore. Parole che non ti aspetti (2012). Nel 2011 ha pubblicato per Mondadori Strade Blu Perché restare cristiani. Il suo libro più recente è L’Amore e altri sport estremi (Edizioni San Paolo 2012).
Cos’è la preghiera? Come si prega? Quali sono le tradizioni legate ad essa? Sono queste le domande a cui risponde Paolo Curtaz in questo volume dedicato alla preghiera cristiana a partire dai testi del Compendio. Particolare attenzione è posta al Padre Nostro, che ci è stato insegnato da Gesù Cristo. Il libro comprende un’introduzione, percorsi di lettura personale e di catechesi; in chiusura una sezione di attualizzazione.
L'Autore
Paolo Curtaz è valdostano e alterna il suo tempo fra la montagna, la sua famiglia e la voglia di conoscere le cose di Dio. Ha una formazione teologica e, da anni, scambia le sue riflessioni con chi condivide la sua ricerca. Ha scritto numerosi libri di spiritualità, tradotti in rumeno, polacco, spagnolo e portoghese. Collabora con la rivista, «Parola e preghiera», che vuole fornire una traccia di preghiera per l’uomo contemporaneo. Con l’associazione Zaccheo, di cui è presidente, organizza numerose serate e week-end di esegesi spirituale in giro per l’Italia e propone viaggi biblici in Israele. Ha fatto il prete con passione per vent’anni e ora, in altro modo, continua a raccontare di Dio. Con le Edizioni San Paolo ha pubblicato: La Parola spezzata (2006), La Parola compiuta (2007), La Parola incarnata (2008), La lettera perduta (2008), Cristiano stanco? (2010), Dov’è Colui che è nato? (2010), Convertirsi alla gioia (2010), L’ultimo sì (2010), ABC della fede cristiana (2010), Gesù zero (2011), In coppia con Dio (2010), Il grande abbraccio. Via Crucis (2011) e Sul dolore. Parole che non ti aspetti (2012). Nel 2011 ha pubblicato per Mondadori Strade Blu Perché restare cristiani. Il suo libro più recente è L’Amore e altri sport estremi (Edizioni San Paolo 2012).
Se c’è una cifra in cui il nostro tempo si riassume emblematicamente, è il drammatico venir meno dell’orizzonte della speranza: la vita appare schiacciata sul presente e sulle sue necessità, il futuro ha cessato di rappresentare una promessa capace di mobilitare desideri, energia, prospettive di azione. In un tempo di crisi radicale come quello che stiamo vivendo, il cristiano non può sottrarsi a un compito, quello di tenere viva la speranza, essenziale alla qualità umana stessa dell’esistenza. Ma la speranza non è facile da vivere, per nessuno, neppure per un cristiano. Essa infatti chiede lo sguardo lungo, cioè il coraggio della pazienza, che sa sopportare e non si lascia piegare da nessuna difficoltà. L’uomo paziente è l’uomo che si muove entro ampi orizzonti e sa attendere a lungo, come il contadino, dopo la semina. La speranza è affidata a un terreno la cui vitalità è nascosta. L’attesa è lunga, ma anche certa. Il cristiano fonda infatti la sua speranza nella memoria del Dio di Gesù Cristo: il seme del suo Regno è deposto nella terra della storia umana e certo porterà frutto. Questa visione di fondo ispira il libro di Bruno Maggioni, le sue riflessioni sugli aspetti fondamentali del cristianesimo, pensate per aiutare la lettura evangelica di questo tempo difficile, in cui i cristiani sono chiamati a vivere e testimoniare una speranza che non delude.
Bruno Maggioni è nato nel 1932 a Rovellasca (Como) e dal 1955 è sacerdote della diocesi di Como. Ha studiato Teologia e Scienze bibliche all'Università Gregoriana e al Pontificio Istituto Biblico di Roma. E' docente di Introduzione alla Teologia presso l'Università Cattolica di Milano.
Autore di numerosi libri, con Vita e Pensiero ha pubblicato: Le parabole evangeliche (1992), Padre nostro (1995), La pazienza del contadino (1996), La brocca dimenticata (1999), Davanti a Dio (2 voll., 2001-2002), Il seme e la terra (2003), Un tesoro in vasi di coccio (2005), Come la pioggia e la neve (2006), Come l'erba che germoglia (2009).
Un sussidio e un incentivo a cogliere e approfondire il valore umano e umanizzante della fede, lungo le tre direttrici del pensare, professare, vivere". "