
Gli animali occupano un posto importante nella nostra società. Oggi sempre più persone mostrano di essere sensibili alla sofferenza che gli animali patiscono, specie a quella provocata da allevamenti intensivi. Nonostante ciò, il nostro comportamento nei loro confronti è stato ed è sempre caratterizzato da grande ambivalenza. Alcuni animali sono oggetto del nostro amore, della nostra protezione e sono sepolti in appositi cimiteri; altri, invece, li cacciamo, li uccidiamo e li mangiamo. Cosa è giusto fare? In base a quali princìpi etici? Quali conseguenze ne derivano per il nostro stile di vita e per le nostre abitudini di consumatori? Dobbiamo forse diventare tutti quanti vegetariani o vegani? Questo libro non sostiene una posizione del tipo «tutto o niente». Lintner cerca piuttosto di affrontare le questioni fondamentali per capire come si possa tenere, verso gli animali, un comportamento che sia rispettoso delle loro esigenze specifiche e individuali. Presenta poi le posizioni attualmente dibattute nel campo dell'etica animale e in particolare, tenendo conto di differenze e somiglianze tra essere umano e animali, mette in evidenza la nostra responsabilità, indicando come essa si concretizzi in ambiti come il nostro rapporto con gli animali domestici, l'allevamento a fini di reddito, la sperimentazione animale nella ricerca medica, la caccia e il consumo di prodotti di derivazione animale. Un libro di etica relativa agli animali. Per rispettarli e amarli in un modo che corrisponda alla loro natura. Con contributi di: Christoph J. Amor e Markus Moling.
Presentazione di S. Em. il Card. Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga
“Il mistero dell’Universo”! Un titolo affascinante che sollecita lo sguardo ad essere aperto su un orizzonte senza confine. Un titolo che cerca di rispondere ai tanti perché che la vita e il desiderio di conoscere presentano all’intelligenza umana. L’opera si presenta come una lunga “lettera” scritta da un Autore appassionato nella ricerca; un Autore che guarda al mistero della creazione nei suoi molteplici aspetti, per decifrarne qualche elemento con l’aiuto di risultati che provengono da numerosi ambiti della scienza. In questa linea si tratta di accostare l’opera non per cercarvi formule o soluzioni definitive, ma con l’intento sapienziale di leggere le principali lettere di quell’alfabeto del macro e del micro cosmo che parla di una mente suprema che ha pensato tutto e che continua a “scrivere” nel mistero della vita di ogni uomo con i segni del creato. I sei capitoli entro cui si muove il pensiero dell’Autore offrono al lettore la possibilità di confrontarsi con numerosi aspetti del mistero della creazione. Sono “percorsi” senza dubbio illuminati da una prospettiva di fede in Dio Creatore. È in questa ottica che si riesce a trovare la risposta ad un’infinità di interrogativi di vario genere che il lettore incontrerà disseminati in queste pagine.
Timur Timerbulatov - Imprenditore russo, presidente del gruppo di imprese Konti, ricercatore scientifico, accademico dell’Accademia russa di scienze naturali, scrittore (pseudonimo letterario “Mon Tirei”). È autore di decine di pubblicazioni su argomenti scientifici, tra cui cinque libri (“Destinazione. Scopo del significato di essere”, “Respiro dell’universo”, “Profondità dell’universo”, “Forze dell’universo”, “La creazione del mondo”) .
Per la prima volta in italiano due testi inediti dello storico della filosofia Alexandre Koyré sul rapporto tra teologia e scienza nella storia del pensiero. Nel primo scritto vengono presi in esame i diversi criteri di conferma (il miracolo da un lato e la verifica dall’altro) che rendono incompatibili i processi di ricerca di teologia e scienza. Nel secondo testo Koyré offre un’apertura affascinante: in un aspetto del pensiero religioso del XVII secolo (la simbologia della luce) intravede infatti la possibilità di un punto di incontro tra la teologia agostiniana e l’astronomia eliocentrica.
Sommario
Introduzione (P. Redondi). I. Teologia e scienza. II. Il pensiero mistico.
Note sull'autore
Alexandre Koyré (1892-1964), storico della filosofia, è stato professore all'École pratique des hautes études di Parigi e all'École libre des hautes études di New York. Tra le sue opere disponibili in italiano: Dal mondo del pressappoco all’universo della precisione (Einaudi 2000), Filosofia e storia delle scienze (Mimesis 2003) e Sulla menzogna politica (Lindau 2010).
Un aiuto per affrontare l'esperienza del «fine vita» personale e di familiari e amici che assistiamo: le risposte delle grandi religioni, della medicina e infine indicazioni pratiche che nascono dall'esperienza sul campo.
L'astrofisico vietnamita Trinh Xuan Thuan ricostruisce in questo libro divulgativo la grande odissea del Vuoto. Parte dall'invenzione dello zero, ci fa vivere la nascita della scienza sperimentale con Galileo e Pascal, quindi ci conduce fino alla fisica contemporanea Che cos'è il vuoto? Di che cosa è fatto? Perché ci fa paura? Non è facile per l'uomo, soprattutto quello occidentale, pensare e accettare il nulla. Eppure interrogarsi sulla sua natura pare inevitabile. Lo hanno fatto, e continuano a farlo, filosofi e matematici, scienziati e teologi, poeti e premi Nobel, cercando di tessere intorno horror vacui una storia plausibile. In queste pagine l'astrofisico Trinh Xuan Thuan ci conduce in una lunga cavalcata dalle origini ai giorni nostri attraverso la Bibbia e l'I Ching, Aristotele e al-Khwarizmi, la rivoluzione di Newton e le teorie di Einstein, la nascita della meccanica quantistica e la scoperta del Big Bang. La conclusione cui giunge è sorprendente: la fisica e la cosmologia contemporanee propongono una visione del mondo molto simile a quella delle maggiori tradizioni spirituali orientali che, invece di temere il vuoto, lo vivono come possibilità di mutamento, e dunque di vita. È nel dialogo armonico tra gli opposti -Yin e Yang, energia e materia, attrazione e repulsione - che si nasconde il mistero, insieme vuoto e pieno, dell'universo. Un mistero che ha a che fare con la scienza, ma anche con l'etica e con la politica. Perché se è vero che, come le particelle e gli atomi, siamo interconnessi nella grande rete del cosmo, la nostra felicità dipende da quella degli altri.
Il libro - che si avvale della prefazione del Presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston - si propone di approfondire quanto la teologia, inserita nel contesto della cultura scientifica contemporanea, ha da dire circa il destino ultimo dell'universo. Tutto questo ben sapendo che tra la creazione degli inizi e l'apparizione dei «cieli nuovi» e della «nuova terra» nell'"eschaton" parusiaco di Cristo si dà non soltanto diastasi e frattura, ma anche continuità e progresso. Per comprendere l'universo nella sua struttura, nella sua origine e nel suo destino non è perciò sufficiente un approccio esclusivamente matematico-quantitativo, così come non è esaustivo il paradigma dimostrativo euclideo per affrontare questioni che di per sé travalicano gli ambiti di esclusiva competenza della scienza - della fisica e della cosmologia, in questo caso - e che invece chiamano in causa anche l'apporto che deriva dalla filosofia e dalla teologia. Grazie alla presa in carico e all'approfondimento dei principali contributi delle ricerche scientifiche degli ultimi decenni e alla ricca riflessione di alcuni dei più importati teologi contemporanei, si intende dare conto della rilevanza dell'escatologica cristiana nel contesto della cosmologia contemporanea e nel confronto critico con la cosiddetta escatologia fisica, ma anche del crescente valore che le più recenti scoperte nel campo dell'astrofisica e della cosmologia hanno assunto per la «riscrittura» di alcune delle pagine più controverse dell'escatologia teologica
La storia della Salvezza è caratterizzata da eventi dovuti all'intervento diretto di Dio, talora con modalità particolarmente capaci di manifestare la sua bontà ed onnipotenza. Tra queste vi sono senza dubbio i miracoli ed, eminenti per importanza, i miracoli di guarigione e risurrezione. Se lo scopo di questi fatti mirabili è quello di suscitare la fede, ognuno deve esser in grado di riconoscerli. Il saggio di Luca Lazzarini, che assomma alle competenze di medico la cultura teologica, ci aiuta a percorrere la storia della teologia del miracolo e la metodologia del riconoscimento dei miracoli di guarigione nella sua attualità e nelle sue prospettive future. Corroborato da una personale esperienza di accompagnatore di pellegrinaggi mariani e di perito per le cause di beatificazione, l'Autore ci guida alla conoscenza del lavoro nascosto delle commissioni mediche e teologiche.
Oggi diventa urgente ripensare le scienze da un punto di vista che non pretende di unificarle riconducendole ad unum, ma che si propone di trovare la loro unità in una reciproca relazionalità entro la quale esse possano dialogare in modo fecondo, mantenendo e anzi promuovendo la loro specifica autonomia. Il presente volume nasce da questa esigenza. Esso si propone di rispondere alle grandi sfide del nostro tempo presentando il progetto di un paradigma relazionale come interfaccia fra le scienze. Per cominciare questa avventura, il volume prende in considerazione le scienze teologiche, filosofiche e sociali. Perché questa scelta? La ragione di fondo sta nel fatto che i proponenti condividono la presupposizione generale secondo cui "all'inizio (della realtà, di ogni realtà) c'è la relazione". Un tale assunto è certamente da sottoporre allo scrutinio scientifico, esplicativo e comprendente, e anche empirico per quanto riguarda le scienze umane e sociali. Ma implica di per sé un imprescindibile riferimento all'ambiente metafisico della ricerca scientifica.
La ragione non è un mondo incontaminato e puro ma una delle innumerevoli componenti del mondo estremamente complesso che abitiamo.
La ragione origina in questo mondo ed è contaminata da questo mondo.
È la ragione stessa che, indagando sulla propria nascita e sul proprio sviluppo, scopre di avere origini che la precedono, la preparano e l'accompagnano.
Le scienze hanno dato un contributo sostanziale a tale scoperta; la teologia deve confrontarsi con queste scoperte e contribuire a comprenderne il valore per la vita dell'uomo e per l'intelligenza della fede.
Giorgio Bonaccorso, specializzato in teologia liturgica, si occupa dei riti religiosi e cristiani con particolare attenzione all'aspetto antropologico e ai presupposti epistemologici.
È docente all'Istituto di Liturgia Pastorale di Santa Giustina in Padova e in altri istituti teologici, collabora con facoltà universitarie, pubblica su diverse riviste ed è membro di alcune associazioni teologiche. Tra i suoi libri: Celebrare la salvezza. Lineamenti di liturgia (2003); Il tempo come segno: vigilanza, testimonianza, silenzio (2004); La liturgia e la fede (2010); Il rito e l'altro. La liturgia come linguaggio, tempo e azione (2012); L'estetica del rito.
Sentire Dio nell'arte (2013); Rito (2015). Con Cittadella Editrice: Il corpo di Dio. Vita e senso della vita (2006); I colori dello spirito. Prova speranza preghiera (2009); Il dono efficace. Rito e sacramento (2010).
Alcuni studiosi si interrogano su come la teologia debba mettersi in dialogo con le sfide della contemporaneità poste dalla biologia evoluzionista, sviluppatasi dalla ricerca di Charles Darwin. In gioco sono questioni di grande spessore antropologico, ma anche la stessa immagine del mondo che abitiamo e la possibilità di abitarlo nella luce della fede. Biologia, filosofia, etica, teologia sono solo le principali aree di analisi per disegnare un quadro ricco e complesso, denso di prospettive per la riflessione.
Il presente volume raccoglie i contributi più significativi presentati in due convegni realizzati dall'area di ricerca SEFIR tra il 2012 e il 2013, rispettivamente su Le macchine parlano di noi e Il futuro. I due eventi, concepiti e realizzati come parti integranti di un unico programma di ricerca interdisciplinare, sono stati pensati per stimolare la riflessione e il dibattito tra ricercatori in varie discipline sul rapporto con le macchine e con il tempo, declinato nella dimensione del futuro, in un'epoca in cui si rivela sempre più inscindibile, e al contempo problematica, la relazione tra essere umano, tecnica/tecnologia e futuro. In un panorama culturale sempre più sensibile alla relazione sinergica tra scienze naturali e teologia, si offre al lettore questo testo nella convinzione di poter stimolare e arricchire la propria personale riflessione.
Questo libro contiene gli Atti del Convegno tenutosi a Roma 6-9 novembre 2014, a 25 anni dalla caduta del muro di Berlino.