Con questa lettera, l'Arcivescovo Mario Delpini, insieme ai Vescovi delle Chiese di Lombardia, desidera entrare in tutte le case della diocesi in occasione del Natale, per pregare insieme e condividere il desiderio di accompagnare ciascuno all'incontro gioioso e fecondo con Gesù. È un modo bello e originale per riconoscere nelle relazioni domestiche quel terreno buono dove fiorisce la vita e dove i piccoli e i più giovani sono accompagnati dai loro adulti di riferimento a esplorare la grandezza del mistero racchiuso nella propria esistenza. Alla fine di ogni capitolo i Vescovi consegnano una preghiera, da recitare in famiglia in qualche momento condiviso lungo il tempo che avvicina al Natale, che diventa augurio per una vita piena, dove l'incontro con Gesù apre nuovi orizzonti e consegna promesse di felicità inaudite. La speranza è che, anche grazie a questa lettera, grandi e piccoli si lascino interpellare da un Amico speciale che bussa alla porta del loro cuore e gli aprano, scoprendo come questo incontro sia portatore di libertà e capacità di amare.
La questione antropologica è oggi più che mai urgente in tutti gli ambiti. Che cosa è l'uomo? Meglio, chi è l'uomo? Varie sono le risposte, spesso tra loro inconciliabili. Eppure il presente e il futuro dell'uomo, nonché del pianeta in cui vive, dipendono non poco dalle risposte di cui si occupa l'antropologia teologica. In tale orizzonte il volume presenta in particolare il pensiero di Chiara Lubich, offrendo alcune novità dal punto di vista metodologico e contenutistico. Dopo un'introduzione sulla persona e l'opera letteraria della Lubich, vengono esaminati i contenuti più importanti della sua concezione antropologica, alla luce della specifica metodologia dell'autore: una "metodologia dall'interno", che si differenzia da quelle che la tradizione teologica ha definito "dall'alto" o "dal basso". Ne deriva la constatazione di quanto pertinente sia per l'antropologia della Lubich l'attributo a essa associato di "trinitaria".
Nel 787 d.C., nel pieno dello scontro dottrinario sull'iconoclastia, l'imperatrice d'Oriente Irene convoca il secondo Concilio di Nicea. L'intento è dirimere la dibattuta questione del culto delle immagini sacre. Esaminando le ragioni avanzate da iconofili e iconoclasti il Concilio definirà un elemento importante nell'esperienza di fede del Popolo: l'arte è capace di portare con efficacia davanti agli occhi la storia della pagina Sacra. L'icona diviene così strumento utile alla vita nuova donata nel Battesimo. L'arte sacra è viva e, in quest'ottica d'intercomunicazione, è formulata una nuova ipotesi in un passaggio definito "dal teologico al teologale". L'arte entra nella vita del credente e al tempo stesso la vita e le esperienze del credente, attraverso l'arte, possono esprimersi nel linguaggio teologico. È proprio a livello teologale - quello dove avviene l'incontro con Cristo, dove la teologia si salda con la vita - che l'uomo può trovare la sua massima espressione. Il volume segue la trama argomentativa degli atti del Concilio ed espone i principali argomenti esposti contro la fazione iconoclasta, fornendo uno sguardo completo sulle vicende e tratteggiandone i successivi sviluppi dogmatici.
Il testo propone un’introduzione sintetica al cuore della fede cristiana, pensata per chi si accosta ai concetti di base della teologia. Nella parte di teologia fondamentale, l’itinerario comprende la riflessione sul concetto di Rivelazione e di fede. Nella parte di teologia dogmatica, viene proposta una visione sistematica del mistero di Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo e dell’idea di salvezza, per poi accostarsi al mistero della Trinità di Dio e del male. Il testo si conclude con l’illustrazione dei principi per una teologia delle religioni.
Le monache di Monastero Santa Rita da Cascia vogliono accompagnare le mamme e coloro che desiderano la maternità. Prima che fisicamente, nello spirito, ogni donna è madre, amore e dono di vita. Attraverso testimonianze reali, le suore si pongono all'ascolto di gioie e paure, rispondendo alle domande con consigli ispirati all'esempio di Santa Rita, madre ancora oggi di un'immensa famiglia di devoti.
Il libro offre uno sguardo complessivo sulla teologia di Le Saux attraverso la visione fondamentale di Tracy, e una ricerca che ne mostri la profondità di senso e di prospettiva storica. Il vasto studio si propone come un'interpretazione del ricco e complesso tragitto compiuto da Le Saux, secondo la lezione di Tracy: dopo il corpo a corpo con i suoi testi e l'evidenziazione dell'organicità del suo pensiero. L'itinerario teologico di Le Saux costituisce un classico religioso moderno, la cui caratterizzazione principale è nell'essere magistrale e profetico per l'epoca contemporanea quanto al dialogo interculturale e interreligioso: gettando le basi per un nuovo modello di cristianesimo con una teologia revisionista e pneumatica, dove la questione ermeneutica è decisiva ed ha al suo centro l'esperienza advaitica.
Ma perché partire proprio dal cuore? Gli autori sacri ci fanno capire che, percorrendo la via del cuore, possiamo meglio comprendere qualcosa del mistero di Dio. Dio non ci ha dato un cuore solo per amare ma anche per conoscere, per pensare, per credere, per ringraziare... In queste pagine e nel "Cuore che pulsa" di Don Piergiorgio Sanchioni possiamo cogliere il suo grazie a Dio e ai fratelli nei suoi cinquant'anni di sacerdozio. L'autore ripropone i momenti lieti e tristi che ha vissuto con i suoi parrocchiani. Lo fa alla luce di Colui che è nato, nella prima parte (il Natale), con Colui che è morto e risorto, nella seconda parte (La Pasqua), con Colui che ci ama, terza parte (Il Matrimonio), con Colui che ci guida, quarta parte (La Chiesa) e infine con Colui che ci accoglie quinta parte (La Morte). In queste pagine potrete riconoscervi anche voi. Vi stupirete di ritrovare pezzi della vostra vita.
Christian Bobin ci offre quindici racconti: ritratti di persone care (suo padre), incontri (Maria la bambina zingara, una mendicante), figure emblematiche (Soulages, Glenn Gould, Matisse, Pascal), visioni (un ramo di mimosa, una cattedrale) e una lunga lettera alla donna che ha amato e perso, «la più che viva». Tra questi racconti fanno capolino brevi paragrafi, a volte scritti a mano, che condensano un pensiero, abbagliante di profondità e umanità.
In un agile libretto la biografia, la testimonianza spirituale e i contenuti pastorale dell'esistenza di Carlo Acutis.
La presente proposta metodolgica, fedele al solco tracciato dalla storia della letteratura teologico-spirituale, si colloca decisamente nell'ambito della teologia della vita cristiana, in dialogo intra e interdisciplinare con le scienze umane per dare un nuovo impulso all'attività evangelizzatrice di una "Chiesa in uscita" capace di abbracciare l'intera esistenza umana. Lo stile di presentazione è correlato al pubblico di riferimento del presente volume: studenti e docenti interessati allo studio delle fonti della spiritualità cristiana. Ai primi cinque capitoli, che affrontano in modo ragionato la questione metodologica, seguono altri quattro che approfondiscono questioni specifiche: il rapporto tra santità e spiritualità; la lettura dei testi spirituali; il profilo teologo della spiritualità e le prospettive della spiritualità. Le appendici conclusive sono strumenti pratici che concretizzano ciò su cui precedentemente si è ragionato.
"E' bastata la scoperta di una segnalazione - unica nel suo genere - di P. Palazzini circa Cathechismus Catholicus del card. Pietro Gasparri a suscitare l'interesse di Giuseppe Sofrà di inoltrarsi In una ricerca che è risultata poi complessa e intrigante più di quanto si poteva immaginare. E' quanto si rileva in questo denso studio con la scoperta, per molti nuova, del card. Gasparri, fortemente interessato alla Catechesi non meno che alla sua più nota e riconosciuta opera del maestro giurista e canonista. Il corposo studio si colloca in posizione unica nel quadro degli altri sulla storia della Catechesi".
Francesco Milito, Vescovo