
Fin da piccoli, alcuni ricevono particolari inviti a rifiutare e a trasformare se stessi, cui rispondono accettandoli o ribellandosi. Nel caso dell'accettazione - ad esempio per paura dell'abbandono da parte dei genitori - è facile che simili richieste vengano introiettate e cronicizzate sotto forma di disposizioni interne da realizzare. Anche l'atteggiamento, tipico, di chi eccede nell'agire in maniera ipermatura o in modo oltremisura giudizioso, docile, diligente, servizievole sottende lo sforzo di abdicare a se stessi, ovvero di "trasformarsi" pur di conformarsi alle aspettative, reali o presunte, delle persone significative. Avviati per lo più nell'intento di star bene e di trovare risposte soddisfacenti ai propri bisogni, questi processi, contrassegnati da importanti forme di diniego e di rifiuto di sé, rappresentano pur sempre modi diversi di "seppellirsi" da vivi. Le riflessioni proposte nel volume sono rivolte, innanzitutto, agli insegnanti e a quanti operano a vario titolo come educatori, alle prese con particolari situazioni educative complesse connesse all'agire dell'educando che, a livelli diversi di profondità, di persistenza e di pervasività, sceglie di abnegare e di trasformare se stesso. Le indicazioni proposte intendono potenziare la capacità di cogliere e di gestire i blocchi emotivi interni dell'educando per aiutarlo a liberarsi dagli inganni e imboccare le strade liberanti della rinascita del sé.
"Non ne ho voglia, Non serve a niente, Tanto non sono capace, Non troverò certo lavoro perdendo tempo sui libri": se avete un figlio adolescente queste frasi riguardo lo studio vi suoneranno familiari. E poi discussioni, ansie, porte sbattute. Ma è davvero inevitabile passare così gli anni delle scuole superiori? C'è un modo per aiutare i nostri figli a studiare con meno fatica e brutti voti, a crescere in modo più consapevole e a godersi questo periodo? E noi con loro? Marcello Bramati e Lorenzo Sanna, docenti e papà, sono convinti di sì. Forti di tante esperienze condivise con gli studenti, di pomeriggi e serate trascorse con i genitori, di riflessioni e confronti, hanno messo a punto un approccio che è un mix di organizzazione, dialogo e comportamenti capace di avvicinarci ai nostri figli, di capirli di più e di ottimizzare studio e impegni extrascolastici. Il metodo BiEsse Basta Studiare! è articolato in sette punti ed è collaudato da ragazzi e genitori che hanno visto miglioramenti concreti nel rendimento, nel clima famigliare e nel rapporto con i professori. Basato su semplici planning, facili accorgimenti nel modo di studiare, una pianificazione degli obiettivi e un'alleanza inedita e fruttuosa tra adulti e ragazzi, il metodo consente di aiutare i nostri figli a organizzarsi e a gestire le tante attività che rendono belli e non insopportabili i cinque anni delle superiori.
Oggi più che mai l'autismo è sotto i riflettori dell'attenzione pubblica: nuovi studi e dati compaiono ogni giorno, con progressi importanti nella conoscenza della sindrome e nel trattamento dei sintomi. Ma selezionare e discriminare questa mole di informazioni giudicandone l'attendibilità non è affatto facile: famiglie, operatori e educatori spesso vengono lasciati soli ad aggiornarsi sui più recenti sviluppi della ricerca, privi degli strumenti per comprendere quali, e in che modo, potrebbero fare al caso loro. Questo volume risponde alla necessità di fornire una guida per chi si occupa di bambini e ragazzi con autismo, fornendo in modo chiaro e accessibile tutte le informazioni che occorre conoscere: da una comprensione generale del disturbo alla diagnosi e agli interventi educativi e riabilitativi, dalle indicazioni sui comportamenti problematici in età prescolare, scolare e adulta a quelle sulla gestione delle dinamiche familiari implicate. Il volume è ricco di indicazioni metodologiche e suggerimenti pratici, nonché di risposte alle più frequenti domande dei genitori e di consigli sulle risorse e i servizi disponibili.
I continui mutamenti del nostro mondo spesso ci sfuggono. Sono troppo grandi, o forse siamo noi troppo lenti per capirli davvero. Nel frattempo i bambini crescono in un ambiente di cambiamento tecnologico, sociale ed ecologico senza precedenti. Come possono questi giovani cittadini, consumatori e futuri decisori, essere aiutati a navigare nella nuova realtà complessa? A partire da questo fondamentale interrogativo Daniel Goleman e Peter Senge affrontano i limiti dell'attuale sistema educativo - strutturato più di 200 anni fa! sostenendo la necessità di sviluppare già dai primi anni tre set di abilità cruciali: consapevolezza di sé, empatia e cura degli altri, comprensione dei sistemi più ampi che ci circondano. Un intervento importante con modelli di programmi educativi, strumenti ed esempi pratici per l'introduzione di questi concetti nelle scuole. Per insegnanti e genitori alla ricerca del vero potenziale degli studenti.
Lo sport è bellezza, grazia, forza, audacia, gioia e magia ma allo stesso tempo fatica, dolore, sacrificio, tensione e disillusione. Proprio per tutto ciò lo sport deve essere anche altro, deve essere portatore di valori da trasmettere ai bambini sin dalla più tenera età. Questo libro intende mostrare una strada capace di far coesistere armonicamente gli aspetti educativi con quelli prestativi, aspetti questi che troppo spesso vengono considerati in antitesi. Gli autori considerano ciò un prerequisito necessario alla formazione di allenatori, dirigenti, insegnanti, famiglie e di tutti coloro che gravitano attorno all'ambiente sportivo.
Da qualche tempo anche in Italia vanno prendendo piede pratiche e proposte formative a carattere esperienziale che promuovono il miglioramento di competenze trasversali. Nonostante si fondino su studi e metodologie da tempo validati nell'ambito delle scienze della formazione, poco ancora si conosce di questo tipo di percorsi formativi e soprattutto dei risultati che possono offrire a persone e aziende. Questo libro propone uno specifico studio esemplificativo che risponde alla crescente esigenza di informazione da parte dei molti utenti interessati a questo tipo di formazione; esso illustra il percorso formativo denominato "Avventura Vincente", proponendone gli outcomes in modo esaustivo per quanto riguarda l'ambito della vita sia personale e/o privata, sia professionale. La lettura è facilitata da riferimenti teorici semplici e dalla concretezza dei racconti dei soggetti intervistati che hanno spiegato come e quanto sono migliorate le loro competenze. Un allegato online completa e approfondisce il quadro documentario. L'opera si rivolge quindi sia agli addetti ai lavori - formatori, educatori, responsabili risorse umane, consulenti, insegnanti - ma anche agli adulti in genere, a manager, imprenditori e ogni altro profilo professionale che desideri capire quali benefici si possano trarre dalla formazione esperienziale sulle competenze trasversali.
Il volume propone un'edizione rivista del programma, ideato dal Gruppo MT dell'Università di Padova, per far fronte a uno dei problemi più frequentemente lamentati dagli insegnanti, quello della difficoltà degli alunni di studiare con un metodo efficace. Molti ragazzi evidenziano problemi nell'apprendimento non tanto perché privi delle capacità cognitive di base necessarie, quanto perché mancano di un atteggiamento adeguato verso l'apprendimento e di un metodo di studio flessibile, che li metta in grado di affrontare i diversi compiti che la scuola richiede. A questo scopo è stato realizzato il presente lavoro, risultato di anni di sperimentazione nelle ultime classi della scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado. Attraverso un'ampia gamma di materiali di lavoro relativi a 21 distinte aree "strategiche", si offre all'insegnante la possibilità di promuovere nel ragazzo una presa di coscienza delle proprie qualità di soggetto che apprende e di meglio utilizzarle per un apprendimento ottimale.
Il volume mette a tema lo sviluppo storico e la configurazione attuale del secondo ciclo del sistema italiano di istruzione e formazione, dei suoi attori e delle pratiche che in esso si realizzano.
Il punto di sta didattico è quello più adatto a illuminare il secondo ciclo dal di dentro, cioè dal vivo dell'azione che vi si svolge. Al termine del percorso, l?autore indica quei punti che possono essere considerati acquisizioni mature e quelli che, in base all'analisi svolta, appaiono essere i nodi problematici e le prospettive di azione che possono favorire un continuo rinnovamento del sistema.
Come affermava sant'Agostino: "nutre l'anima solo ciò che la rallegra". L'arte dell'imparare consiste in uno studio che diventa fecondo, nutriente, efficace, nella capacità di coniugare studio e piacere. La riflessione di Armando Matteo cerca di rispondere a domande che ogni studente prima o poi si pone: in che modo lo studio può essere un esperienza di piacere? Che cosa caratterizza l'agire della scuola?
Una vasta rassegna sulle principali vicende educative dell'ultimo scorcio del Novecento e una presentazione organica della pedagogia italiana contemporanea. L'attenzione è rivolta soprattutto al rapporto tra cultura pedagogica e sviluppo della società italiana, agli sforzi per sostenere una democrazia sostanziale e non formale, ai progetti per una scuola efficacemente "aperta a tutti". Protagoniste della ricerca dell'autore sono due generazioni di studiosi: quella che ha operato nella prima metà del Novecento e nella transizione tra fascismo e post-fascismo (Montessori, Calò, Calogero, Casotti, Codignola, Stefanini, Agazzi, Flores d'Arcais, Borghi, Bertin, Volpicelli) e quella attiva nella successiva stagione, segnata dall'integrazione della pedagogia nell'ambito delle "scienze dell'educazione" e dai dibattiti che accompagnarono questa scelta (don Milani, Cives, Laporta, Laeng, Giammancheri, Scurati, Bettolini, Massa, Visalberghi). Sostenuto da un'ampia documentazione, il saggio formula anche alcune ipotesi sullo stato di salute e sul ruolo della pedagogia nella vita culturale italiana nel passaggio tra i due secoli. Uno strumento di ricerca a disposizione di docenti e studenti.
Il volume narra gli aspetti salienti del Progetto di educazione cooperativa Crescere nella Cooperazione, nato nell'anno 2006-2007 su iniziativa della Banca di Credito Cooperativo di Filottrano e sviluppatosi successivamente nel territorio marchigiano grazie alla partecipazione di tutte le BCC delle Marche - attualmente 19 - che vi hanno ravvisato uno strumento per far conoscere ai giovani il mondo cooperativo ed i suoi valori, con particolare attenzione alla responsabilità individuale, alla partecipazione democratica e alla solidarietà.
L'università non è una cittadella fortificata, che custodisce gelosamente il suo sapere: i suoi piani di studio, i suoi progetti di ricerca, i suoi laboratori e le sue biblioteche. È piuttosto il cuore pulsante di una città, di un Paese, di cui promuove lo sviluppo attraverso un processo di implementazione continua della qualità. È questa la terza missione dell'università, che si affianca alla didattica e alla ricerca, e crea un processo irreversibile di cambiamento attraverso una valutazione, che coinvolge tutti a tutti i livelli: culturale, istituzionale e imprenditoriale. L'università sta cercando di superare lo schema tradizionale in cui didattica e ricerca corrono su binari distinti e distanti. La sua principale responsabilità va rivolta alle nuove generazioni, allo sviluppo dei loro talenti, sul piano scientifico-culturale, ma anche sul piano etico-sociale. Per questo la qualità della formazione è l'oggetto privilegiato, anche se non esclusivo, della ricerca di ogni docente, che deve imparare a valutare se stesso, quello che fa, come lo fa e perché lo fa. Non sorprende che la valutazione sia vissuta con una certa "ansia"; in realtà rappresenta un potente fattore di confronto e di cambiamento; una risposta concreta alla crescente esigenza della qualità, necessaria per promuovere riforme che consentano di recuperare competitività a livello internazionale. Il testo vuole rendere più comprensibile l'attuale sistema universitario.