Abbiamo a volta notizia di evanti delittuosi improvvisi che ci lasciano attoniti, soprattutto quando il delitto, esploso a ciel sereno viene collegato, a qualcuno che apparentemente non ha mai dato segni di follia, di cui tutti parlano in termini elogiativi a che commenta il suo atto con uno sconcertante "Non so cosa mi sia successo, devo aver parso la testa". Eppure l'improvviso atto distruttivo costituisce uno dei capitoli più controversi della psichiatria clinica e forense. Passando in rassegna alcuni dei più famosi casi di delitti subitanei, in cui è stato coinvolto come psichiatra forense, l'autore analizza le differenti teorie succedutesi nel tempo e sostiene che i criteri diagnostici utilizzati non sono adeguati a evidenziare il funzionamento mentale degli autori di siffatti delitti, che deve sempre essere tenuto presente nella valutazione complessiva dell'imputabilità.
L'alleanza terapeutica non è solo un fattore che predice il buon esito di qualsiasi esperienza di psicoterapia. Secondo le linee guida per la psicoterapia dei disturbi dell'adulto che conseguono a esperienze traumatiche cumulative durante lo sviluppo della personalità, l'alleanza terapeutica può costituire una priorità assoluta per evitare lo stallo del trattamento o l'abbandono prematuro da parte del paziente. Questo libro ne propone una visione originale, basata sulla teoria cognitivo-evoluzionista dei sistemi motivazionali. Al centro dell'attenzione sono le pratiche cliniche concrete che permettono di costruire una valida alleanza terapeutica fin dalle prime sedute e di ripristinarla dopo le crisi a cui va inevitabilmente incontro nel corso del trattamento dei disturbi più complessi. Lo psicoterapeuta esperto potrà così confrontare teoria e pratica clinica dell'alleanza nella prospettiva cognitivo-evoluzionista con altre più tradizionali, mentre lo psicoterapeuta all'inizio della professione potrà acquisire in modo dettagliato le necessarie abilità. Conclude il volume il resoconto di una prima ricerca empirica riguardante le differenze fra la visione tradizionale e quella cognitivo-evoluzionista dell'alleanza terapeutica.
Vostro figlio è maldestro, goffo, ha difficoltà a coordinarsi, non riesce a vestirsi, scrive male e lentamente? E se fosse disprassico? Nonostante sia tutt'altro che rara, la disprassia è un disturbo ancora molto poco conosciuto: i genitori spesso non hanno informazioni al riguardo, non sanno cosa fare dopo la diagnosi, non ne conoscono le conseguenze sul piano cognitivo e non dispongono di strumenti per aiutare il proprio figlio a scuola e a casa. In questo libro Caroline Huron, ricercatrice in scienze cognitive nonché madre di una bambina disprassica, mette a disposizione la sua esperienza personale e le sue competenze professionali per comprendere gli aspetti clinici di un problema che, se non rilevato in tempo, può compromettere seriamente lo sviluppo e il rendimento scolastico del bambino. Integrato con sezioni specificamente dedicate al contesto italiano, il volume offre a genitori e insegnanti una panoramica completa sui criteri diagnostici e gli aspetti normativi, oltre che metodi e suggerimenti per gestire al meglio le difficoltà che possono presentarsi in famiglia così come in classe. Un'appendice sugli strumenti compensativi e dispensativi indicati per i soggetti disprassici fornisce inoltre tutte le indicazioni necessarie per semplificare la vita di questi bambini, aumentarne l'autonomia e farne degli adulti sereni e consapevoli.
"Chi conosce il lettore, non fa più,nulla per il lettore". Questo souvenir dei miei studi liceali, tratto dal celeberrimo Così parlò Zarathustra di Nietzsche, mi è tornato in mente più volte nel curare la seconda edizione di questo manuale. Nei quasi quattro anni che sono trascorsi da quando è uscita la prima edizione ho avuto il privilegio e il piacere di conoscerli, i miei lettori. Il fatto che queste persone abbiano trovato il tempo di scrivermi e abbiano voluto condividere le loro opinioni è stato per me un graditissimo regalo, e in questa nuova edizione ho provato a fare qualcosa per i miei lettori cercando non solo di correggere le inesattezze, ma anche provando a rendere il testo più, snello sia nella scrittura, sia nell'organizzazione dei capitoli. Gli argomenti trattati sono gli stessi della prima edizione, ma sono organizzati in un numero maggiore di capitoli. Ho anche rivisto tutti i materiali supplementari, aggiungendo alcuni Approfondimenti e aggiornando gli Strumenti Informatici alla luce delle nuove funzioni delle ultime versioni di SPSS.
La novità più importante sul piano del contenuto di questa seconda edizione è rappresentata dal capitolo sulla relazione fra le variabili (Capitolo 9). Per come l'argomento era trattato nella prima edizione, infatti, alcuni lettori avevano l'impressione che la relazione fra variabili potesse essere studiata solo attraverso gli indici di associazione, che non è vero, dato che anche tutti i test statistici per il confronto fra campioni di osservazioni, coinvolgendo due variabili, sono a pieno titolo test di associazione - anche se non producono come esito dell'analisi un coefficiente di associazione.
Sempre nel Capitolo 9 ho ritenuto inoltre opportuno approfondire la questione della causalità di una relazione, che troppo spesso vedo fraintesa. In questo senso, mi sono anche impegnato, nei capitoli successivi, a discutere in breve la plausibilità dell'esistenza di una relazione causale fra le variabili implicate negli esempi, con la speranza che anche questo costituisca un miglioramento rispetto all'edizione precedente. Inoltre, ho aggiunto nuove formule per il calcolo della dimensione dell'effetto: visto che nella stesura di un articolo scientifico può capitare di riportare vari indici, ognuno con linee guida diverse per la sua interpretazione, ho inserito le formule per convertire qualunque indice di dimensione dell'effetto nella metrica di r, in modo da poter riportare sempre lo stesso indice, con le stesse linee guida per l'interpretazione, indipendentemente dal test statistico utilizzato. (l'Autore)
Il volume presenta il contributo della psicologia del lavoro e delle organizzazioni alla comprensione delle dinamiche che modulano l'equilibrio tra ruolo lavorativo e vita privata. Quali sono i modelli teorici utilizzati per spiegare la conciliazione? Qual è il ruolo dell'organizzazione nel sostenere o nell'ostacolare la conciliazione? Quali le implicazioni per la pratica organizzativa e le soluzioni, formali e informali, in grado di sostenere la conciliazione? Quali sono le vie della ricerca, tra approccio qualitativo e quantitativo, allo studio della conciliazione? Le risposte a queste domande vengono rintracciate sia nella letteratura scientifica di riferimento sia in esempi concreti tratti da ricerche effettuate in contesti lavorativi. Le curatrici di questo volume si propongono di offrire a studenti, studiosi e professionisti riferimenti teorici e dati empirici utili a riflettere sul tema della relazione tra differenti domini di vita e a progettare ulteriori studi e interventi pratici per promuovere un equilibrio migliore.
Millenni di vita in ambienti ostili e di lotta per la sopravvivenza hanno plasmato un uomo proiettato verso l'accaparrare risorse, soprattutto dalla natura. Ma oggi, nei tempi di crisi che stiamo vivendo, una parola un po' desueta sembra trovare un nuovo senso e una nuova pregnanza. Frugalità è la scelta consapevole di chi sa che non si può continuare a consumare il mondo che ci circonda con i ritmi degli ultimi decenni. Non significa tornare a un edenico quanto irreale passato, ma abitare il presente e proiettarsi nel futuro facendo i giusti investimenti e puntando su ambiente, educazione, ricerca, arte, scienza.
Credere nella crescita vocazionale della persona vuol dire aprirsi a una prospettiva di amore e speranza, che proietta ciascuno verso la realizzazione del senso profondo della propria esistenza. Quando l’individuo riconosce che tale progetto è dono di Dio, la sua risposta diventa un compito educativo da realizzare nella vita e nelle relazioni di ogni giorno. Il libro aiuta a intraprendere questo cammino formativo, evidenziando come la consapevolezza delle proprie risorse umane e l’attenzione alle competenze relazionali che facilitano un’autentica comunione alimentino la riscoperta del significato vocazionale della propria esistenza.
Destinatari
Accompagnatori spirituali, psicologi, educatori.
Autore
GIUSEPPE CREA, missionario comboniano, psicologo e psicoterapeuta, insegna presso l’Università Pontificia Salesiana oltre che al Teresianum e al Claretianum. Lavora nel campo della formazione permanente e dell’accompagnamento psicologico. Ha di recente pubblicato: Agio e disagio nel servizio pastorale (Dehoniane, Bologna 2010); con Fabrizio Mastrofini: Preti sul lettino (Giunti, Firenze 2010); Ri-umanizzare la psicoterapia (LAS, Roma 2013).
Il corpus freudiano è straordinariamente ricco; soprattutto, esso possiede una natura evolutiva. Riesaminando passo passo, di nozione in concetto, tale corpus, questo dizionario offre l’opportunità di riscoprire il pensiero di Freud e perfino, secondo il gusto
e le particolarità di ciascuno, di reinventarlo.
"Il Malessere" è la traduzione italiana del volume pubblicato in Francia nel 2012 dall'editore Dunod con il titolo "Le Malêtre". Il saggio, utilizza le risorse della psicoanalisi contemporanea per comprendere le forme di sofferenza psichica del nostro tempo legate con i cambiamenti che hanno scosso il mondo in cui viviamo e in cui i nostri discendenti vivranno. Il malessere analizzato da Kaës è qualcosa di diverso dal disagio, è piuttosto una messa in discussione della capacità di essere e di esistere in sufficiente accordo con se stessi, con gli altri e con il mondo.
E' un testo multidisciplinare che affronta con originalità il tema del disturbo alimentare, partendo dall'idea psicosomatica dell'unità profonda mente-corpo. Attraverso una visione multidimensionale, il tema del rapporto col cibo e il nutrimento, viene esplorato e pensato sin dalle radici della vita, all'interno di una relazione madre-bambino che inizia già dal concepimento e che prevede la co-costruzione della mente del bambino e della mente della donna con una continuo intrecciarsi di caratteristiche del bambino, della personalità della madre e di influenze transgenerazionali...
Il rapporto interumano, fondamentale per la nostra identità, ha la sua matrice nella sessualità, dimensione complessa e profonda che coinvolge il corpo e la mente. Nella dialettica con l'altro sesso entrano in gioco la sensibilità e gli affetti più intimi e nascosti, e non è semplice orientarsi nell'intreccio delle dinamiche uomo-donna: sono infatti tante le bugie sul movimento irrazionale delle passioni che, nella storia, è stato sempre demonizzato e svuotato del suo vero significato. Rivolgendosi sia ai giovani alle prime esperienze sessuali, sia agli adulti, il volume affronta le tematiche legate alla sessualità, smascherando le false ideologie religiose o filosofiche e i molti luoghi comuni che, fin dai tempi più antichi, l'hanno oppressa e svilita, attraverso la negazione dell'identità femminile. Dopo aver ricostruito per grandi tappe l'evoluzione storico-culturale della dialettica tra i sessi, le autrici delineano le fasi evolutive dell'identità sessuale fino all'adolescenza, per poi indagare i vissuti, le dinamiche psicologiche e le problematiche implicate nel rapporto uomo-donna. Completa la trattazione una serie di storie e miti esemplificativi delle passioni, dei contrasti e delle prove che costellano il rapporto d'amore.
I bambini, solo conoscendo il senso delle cose, riescono a spiegarsele. E per capire chiedono, instancabili, sempre. Quando si regge lo stillicidio dei loro perché e ci si sforza di dargli le risposte che meritano, si arriva sempre al cuore delle questioni. La voglia di raccontare la storia già molto conosciuta, ma non ancora da tanti digerita, di Franco Basaglia, del manicomio liberato e del suo superamento, nasce proprio dalle domande dei più piccoli e dal tentativo di provare a ripercorrere fatti già noti con gli occhi e il cuore di una di loro, per darne una lettura inedita, unica e spudorata, quella cioè di chi non ha ancora sovrastrutture imposte da regole sociali. In questo lavoro hanno preso forma le parole per cercare di rispondere a quei tanti perché e per raccontare scampoli di vita della bambina che è stata dentro a quella rivoluzione. Bambina che nel frattempo è cresciuta e che spontaneamente ha fatto di quella esperienza la base per costruire la sua professione.