
Nella vita si vede essenzialmente ciò in cui si crede: se per esempio si crede nella "scarsità", essa diventa il centro di ogni pensiero, e non si conoscerà mai altro. Se invece si crede fermamente nella felicità e nell'abbondanza, queste caratteristiche non tarderanno a diventare il centro della nostra esistenza. "Dentro tutti noi esiste il ponte che ci unisce alla parte invisibile di noi stessi. La vita è qualcosa di più del mero esistere quotidiano nella forma per poi sparire nell'abisso del nulla eterno. I pensieri sono la nostra parte magica, ci possono portare in luoghi senza confini e limiti. In questo mondo del pensiero, senza dimensione, tutto è possibile."
Questo libro rilegge il tema sempre attuale dell’adozione rovesciando la prospettiva comune e partendo dal punto di vista del bambino, il quale – e non va mai dimenticato – ha già subito il trauma dell’abbandono. Le autrici, due psicologhe che operano da anni all’interno dell’Associazione «Amici dei Bambini», affermano subito: “Essere genitori non è un diritto, (né degli eterosessuali né degli omosessuali). Essere figlio, invece, è un diritto di ogni essere umano”. Per questo il libro prende posizione anche sul tema della possibilità di adozione da parte “famiglie atipiche”: single, coppie-gay, famiglie allargate ecc. affermando che “…il minore abbandonato è una persona, che non ha scelto di essere abbandonato ed ha il diritto imprescindibile di crescere ed essere educato in un contesto che possa assicurare – per quanto possibile – una crescita equilibrata. Da qui, serenamente, senza polemiche o “crociate”, nasce il “no” a modelli “familiari” alternativi, non alla luce di una visione ideologica, ma di una valutazione legata al benessere totale del bambino.”
L'autore propone un piccolo trattato di psicologia - soprattutto di psicologia della personalità -, che intende essere strumento di iniziazione alla conoscenza psicologica, quale scienza umana in dialogo e integrabile con le discipline teologiche e religiose. Dopo aver giustificato la presenza della psicologia nell'ambito dello studio della riflessione teologica e delle scienze religiose, il volume introduce la nozione di psicologia come scienza e ne descrive l'evoluzione storica. Acquisito che il nocciolo della psicologia come scienza è dato dalla psicologia della personalità, offre un quadro globale per un primo orientamento di fronte alla Babele delle teorie psicologiche reperibili sul mercato.
Tra tutte le età della vita, l’adolescenza è quella più facilmente oggetto di studio e dibattito. Gli adulti continuano a esserne attratti per capire, ma anche per agire, se non addirittura per difendersi. Tuttavia studiosi ed educatori finiscono spesso con l’imboccare strade diverse e accade che teoria e pratica non riescano spesso ad aiutarsi tra loro. Ma è possibile sfruttare le rispettive conoscenze per mettere in dialogo adulti e adolescenti anche quando le difficoltà sembrano insormontabili? Il volume si propone di aprire la strada per l’individuazione di una risposta positiva a tale interrogativo, suggerendo un possibile itinerario che prende le mosse dal capire e può trasformarsi in un agire, riguardante non solo l’adolescente ma anche l’adulto in relazione con lui.
Nella prima parte del lavoro vengono presentate le conoscenze sull’adolescenza accumulate dalla ricerca scientifica in campo pedagogico, psicologico e socio-antropologico. Segue poi un ‘intermezzo’, che constata l’esistenza di una sorta di contraddizione tra la visione sostanzialmente positiva della ricerca, secondo cui anche i conflitti più aspri con gli adolescenti possono essere compresi e superati, e la realtà quotidiana, che vede adolescenti implicati in vicende di inusitata violenza. Nella seconda parte si pone attenzione ai problemi dell’adulto di fronte agli adolescenti, per mettere genitori e insegnanti in condizione di accostare le difficoltà senza trovarsi impreparati.
Nel complesso la trattazione, più che una sistematicità e completezza di temi, segue un filo conduttore che, partendo dai risultati delle ricerche scientifiche, mira ad avvicinare e ad affrontare reali situazioni critiche, a scoprire risorse nascoste, a identificare percorsi inusuali che possano portare a traguardi educativi positivi impensati e insperati.
Sommario
Prefazione. I. Ricerca di identità. 1. Per conoscere gli adolescenti. 2. Compiti di sviluppo in una società pluralista. 3. Intermezzo per riflettere. II. Prove di dialogo. 3. Gli adolescenti in prima pagina. 4. Verso un dialogo possibile. Conclusioni. Esistenze che non fanno notizia. Bibliografia.
Note sugli autori
Ferdinando Montuschi è professore ordinario di pedagogia speciale all’Università degli Studi di Roma Tre. Psicologo e psicoterapeuta, si è occupato di problemi di apprendimento, di dinamica di gruppo e del rapporto fra intelligenza e affettività. In collaborazione con G. Cirignano, ha pubblicato presso le EDB: La personalità di Paolo. Un approccio psicologico alle lettere paoline (21999) e Marco. Un vangelo di paura e di gioia (2000).
Augusto Palmonari è professore ordinario di psicologia sociale all’Università di Bologna. È autore di numerosi studi e ricerche sull’adolescenza.
Il libro analizza ciascuna delle fasi classiche in cui è suddiviso lo sviluppo del bambino da 0 a 6 anni: nel bebè (da 0 a 9 mesi); nel bambino “esploratore” (da 9 a 18 mesi); nel bambino “decisionista” (da 18 a 36 mesi); e negli anni “magici” (da 36 mesi a 6 anni).
L’equipe del CHU Saint-Justine lavora in stretta collaborazione con l’esperienza clinica ospedaliera ed ha come obiettivi il miglioramento della salute dei bambini, degli adolescenti e della madri del Québec. è molto chiara la loro visione e missione: “Un Québec dove i bambini, gli adolescenti e le madri abbiano e mantengano uno dei migliori livelli di salute e sanità mondiali”.
Danielle Laporte è psicologo clinico.
Germain Duclos è psicopedagogista e ortopedagogista.
Il periodo dai 6 ai 12 anni costituisce una tappa cruciale nello sviluppo dell’autostima. L’immagine di sé che il ragazzo vede crescere si arricchisce, dopo l’aspetto fisico ed emotivo, della dimensione intellettuale, della riflessione che lo porta ad esprimere giudizi e a collaborare nella società.
L’equipe del CHU Saint-Justine lavora in stretta collaborazione con l’esperienza clinica ospedaliera ed ha come obiettivi il miglioramento della salute dei bambini, degli adolescenti e della madri del Québec. è molto chiara la loro visione e missione: “Un Québec dove i bambini, gli adolescenti e le madri abbiano e mantengano uno dei migliori livelli di salute e sanità mondiali”.
Danielle Laporte è psicologo clinico.
Germain Duclos è psicopedagogista e ortopedagogista.
Il volume è diviso in 6 capitoli e analizza le varie componenti dell’autostima: fiducia in sé e nelle proprie capacità, sicurezza, conoscenza di se, senso di appartenenza a una comunità-gruppo-società, senso dei propri limiti e delle proprie risorse, consapevolezza e acquisizione di competenze e i meccanismi di un suo sano ed equilibrato sviluppo.
L’equipe del CHU Saint-Justine lavora in stretta collaborazione con l’esperienza clinica ospedaliera ed ha come obiettivi il miglioramento della salute dei bambini, degli adolescenti e della madri del Québec. è molto chiara la loro visione e missione: “Un Québec dove i bambini, gli adolescenti e le madri abbiano e mantengano uno dei migliori livelli di salute e sanità mondiali”.
Danielle Laporte è psicologo clinico.
Germain Duclos è psicopedagogista e ortopedagogista.
Capita, a volte, di dire di sì, anche se questo, stranamente, contrasta con un profondo desiderio di dire di no. Ma quali sono i meccanismi che ci inducono a contrastare persino la nostra volontà? Sono interni o esterni a noi? Bisogna riconoscerli. L'autrice, S. Sperandio, sostiene che imparando a dire di no nei momenti dovuti, si ritrova l'equilibrio tra il senso di responsabilità, il dovere e le regole di comportamento da osservare da una parte, e il benessere, la serenità dall'altra. Dire di no, talvolta, è semplicemente permettersi di assumere la propria libertà di parola, di ascolto di sé e di scelta per essere davvero disponibili. La volontà, liberata da ogni condizionamento interiore ed esteriore, è un privilegio al quale abbiamo diritto per fare delle scelte veramente libere. È importante la conoscenza delle motivazioni che ci inducono a determinati comportamenti; ciò giova senz'altro alla costruzione di una personalità più libera, capace di auto-determinarsi senza subire dall'esterno pressioni di sorta.
In queste pagine Enrico Rolla, psicoterapeuta e direttore di una scuola di psicoterapia cognitivocomportamentale post-universitaria, e la coautrice Maria Vittoria Bossolasco non propongono nessuna dieta, ma un programma diverso (completo di tabelle e di esercizi da mettere in pratica), basato su un atteggiamento diverso nei confronti del cibo.
L'"undicesimo comandamento" è il presupposto fondamentale per essere genitori: onorare significa rispettare e amare, e amore e rispetto si esprimono in una serie di comportamenti. La maternità e la paternità non sono soltanto eventi biologici, ma espressione di amore, di crescita, di generosità: i genitori si prenderanno cura anzitutto della propria salute mentale e fisica, per garantire così quella dei figli; favoriranno i rapporti fra i propri figli e i nonni; si prenderanno cura della loro coppia per garantirne la continuità, e in caso di separazione cercheranno di mantenere integro il loro ruolo genitoriale.