
Come fare uscire dall'irrilevanza politica e culturale l'area cattolica italiana? È, questa, una riflessione centrale che interpella non soltanto l'impegno pubblico dei cattolici ma anche, e soprattutto, la qualità della democrazia italiana. Se il pluralismo politico dei cattolici è un dato largamente e storicamente acquisito, è altrettanto vero che l'assenza della tradizione e del pensiero cattolico popolare e sociale nel nostro paese impoverisce l'intera politica. E questo non solo per una ragione strettamente legata alla storia politica e democratica del nostro paese, ma anche perché il nuovo ed aggressivo bipolarismo italiano non può cancellare una presenza che ha contribuito, sin dal secondo dopoguerra, ad accompagnare e consolidare il cammino della nostra democrazia. Tocca ai cattolici, adesso, che hanno una spiccata vocazione alla politica e all'impegno pubblico, riscoprire le ragioni fondanti di una tradizione che continua ad essere attuale e moderna nonché fortemente contemporanea. Una cultura che si rende necessaria anche per rilanciare quella "politica di centro" che resta una risorsa straordinaria ed indispensabile per la salute del sistema politico italiano.
Hammamet è il luogo scelto da Bettino Craxi per sfuggire ai processi di Mani pulite: una villa in Tunisia sulla «collina degli sciacalli e dei serpenti». Ma è anche la metafora politica della fine della Prima Repubblica e delle sue scorie mai del tutto smaltite. Per questo, rileggere quella vicenda surreale può apparire archeologia politica, ma è una questione aperta e attualissima. Chiama in causa la questione del primato della politica e il rapporto con la magistratura, che tuttora ci riguarda nella sua conflittualità. Fornisce una chiave attraverso cui ripercorrere il declino e l'agonia di un partito, il PSI, e soprattutto dell'uomo che lo aveva plasmato, cercando in parallelo di riformare l'Italia. Racconta la parabola di uno dei politici più potenti e controversi della storia nazionale, travolto dalle inchieste sulle tangenti. Ecco perché, a venticinque anni dalla morte di Craxi, questo libro, nato nel 1995 da decine di testimonianze dirette e da incontri riservati in quella che per i magistrati e una gran parte del Paese era la sua latitanza tunisina, e per i familiari e i socialisti il suo esilio, viene qui riproposto in una nuova edizione ampliata. È un documento che racconta in modo vivido i legami, le ipocrisie, le trame inconfessate che hanno unito la Prima e la Seconda Repubblica: dalla famelica corte finita nell'isolamento, al «tesoro» inghiottito in un labirinto dei prestanomi. Si materializzano attentatori misteriosi, vassalli e nuovi pretoriani, vescovi e donne, statisti, spie e faccendieri. E tutti ruotano intorno a Craxi. È lui il fantasma di Hammamet di cui l'Italia potrà liberarsi soltanto quando sarà riuscita a fare i conti con sé stessa, senza rimuovere le proprie latitanze interiori.
Il manuale Concorso 587 Dirigenti scolatici - La prova orale rappresenta un indispensabile strumento per affrontare la tappa finale di questa complessa procedura concorsuale. In aderenza al bando, il testo presenta, rispettivamente, nella Parte prima domande e nella Parte seconda casi pratici concernenti tutti gli ambiti disciplinari previsti dalla prova scritta, esposti in maniera chiara e sintetica. Nella Parte terza è trattata l'Informatica con esempi di domande ricorrenti in sede di prova orale. Infine, nella Parte quarta, dedicata all'Inglese, si propongono esempi di conversazione e di fraseologia tra i più frequenti, nonché esempi di brani tradotti, nell'intento di simulare il colloquio in lingua della prova orale. Inoltre è possibile ascoltare la lettura di interi brani, seguendo l'icona , per acquisire dimestichezza con la corretta pronuncia dell'inglese. Il manuale è aggiornato alle più recenti novità normative, tra cui: il D.P.C.M. 30-10-2024, n. 185, che modifica l'organizzazione del Ministero dell'Istruzione e del Merito e, in particolare, rivede i compiti degli Uffici scolastici regionali; i nuovi CCNL Area Istruzione e Ricerca 2019-2021, sottoscritto il 7 agosto 2024, e Comparto Istruzione e Ricerca 2019-2021, siglato il 18 gennaio 2024; il D.M. 7-9-2024, n. 183, con le nuove Linee guida per l'insegnamento dell'Educazione civica; la L. 8-8-2024, n. 121, che ha istituito la filiera formativa tecnologico-professionale, a fronte delle nuove necessità socio-economiche.
Utilizzando l'enneagramma come metodo di esplorazione della personalità, don Marcello Stanzione traccia un interessantissimo e originale profilo psicologico e ascetico di san Francesco di Sales, modello di santità vissuta nell'umiltà e nella mansuetudine.
Appostamenti, rincorse a rotta di collo sui tornanti di montagna in un'appassionante e drammatica caccia ai contrabbandieri, sulla linea di confine tra Italia e Svizzera. Sono gli ingredienti mozzafiato del libro di un Maresciallo Maggiore della Guardia di Finanza che descrive le scene dei pedinamenti e dei sequestri di migliaia di pacchetti di sigarette, il tutto condito da una straordinaria vena poetica con cui l'autore descrive i panorami emozionanti e il trascorrere delle stagioni in alta quota. Il libro si conclude con un commovente a tu per tu con "Signora morte" che gli ha strappato drammaticamente due dei suoi "bravi ragazzi" seppellendoli sotto una valanga e ha tentato di prendersi anche lui.
È un tempo faticoso, il nostro, attraversato da profonde crisi economiche, sociali e politiche che si manifestano in comportamenti relazionali difficili, dove l'esperienza affettiva assume spesso contorni problematici e rivela il disagio di vivere non solo con gli altri ma anche con se stessi. Si assiste a un aumento di aggressività e violenza nelle relazioni, che sembra riconducibile all'incapacità di gestire le emozioni. Insieme a questo, si sperimenta ogni giorno una crisi di eticità, evidente nella frequente chiusura autoreferenziale correlata a una scarsa considerazione dell'altro, che si fatica a riconoscere nei suoi diritti e bisogni essenziali. Senza un'etica viva, che si costruisce attraverso un'interrogazione radicale e profondamente meditata delle questioni essenziali per l'esistere, restano solo inerti reazioni emotive: indignazioni tanto altisonanti quanto inutili, che mentre illudono il soggetto di essere presente nel mondo lo distraggono dalla sua vera responsabilità. Quello di cui abbiamo bisogno non sono istantanee reazioni emotive ma un solido impegno nell'agire.
Il volume è dedicato alla terza edizione della Scala Leiter, strumento per la valutazione cognitiva interamente non verbale, con adattamento e taratura italiana. Le novità della Leiter-3 sono molteplici; tra le principali, l'ampliamento del range di età e l'inserimento di nuovi subtest. Il lavoro è suddiviso in quattro parti. Nella prima si descrivono la storia della Scala e la sua architettura. Nella seconda parte sono presentate le abilità misurate dalla Leiter-3 e i subtest, con indicazioni per la somministrazione rivolte sia ai clinici con esperienza nell'uso della precedente edizione (Leiter-R) sia a quelli che si avvicinano per la prima volta allo strumento. La terza parte è dedicata alla lettura dei risultati della valutazione cognitiva: si descrivono i punteggi di Indice, quelli dei subtest, i punteggi supplementari e le differenze tra punteggi all'interno del profilo. Nell'ultima parte, infine, sono presentati alcuni studi relativi alle popolazioni speciali e diversi casi esemplificativi delle applicazioni della Leiter-3 e della stesura della relazione nella pratica clinica.
Nel nostro tempo sono tornate in primo piano alcune domande ineludibili che la teoria economica, fin dalle sue origini, ha posto a fondamento della sua analisi: è 'naturale' che gli uomini si dividano in ricchi e poveri? Esiste un criterio razionale che possa giustificare questa divisione? Quali sono le conseguenze di una distribuzione ineguale delle risorse sulla società e sul suo benessere? Qual è il livello massimo di disuguaglianza che possiamo permetterci? Branko Milanovic, uno degli economisti più originali e innovativi del nostro tempo, immagina di porre queste domande a sei dei più influenti economisti della storia: François Quesnay, Adam Smith, David Ricardo, Karl Marx, Vilfredo Pareto e Simon Kuznets. Analizzando le loro opere e il loro tempo, Milanovic traccia l'evoluzione del pensiero sulla disuguaglianza, mostrando quanto le teorie siano variate a seconda delle epoche e delle società. In effetti, sostiene Milanovic, non possiamo parlare di 'disuguaglianza' come di un concetto astratto dal contesto: qualsiasi analisi è inestricabilmente legata a un tempo e a un luogo particolari. Così se durante la Guerra Fredda, all'apogeo del welfare state, gli studi sulla disuguaglianza erano passati in secondo piano, oggi, con il trionfo del capitalismo neoliberale, assistiamo a una loro rinascita.
«Capire la Divina Commedia è difficile. Della lingua in cui la scrisse, diventata la nostra soprattutto grazie a lui, Dante sperimentò tutte le possibilità espressive, comprese quelle che sembrano andare al di là dell'umano, sia verso il basso sia verso l'alto, e non è facile seguirlo in questo vertiginoso saliscendi. Poi ci sono i contenuti. Teologia e interpretazione dei testi sacri, filosofia, logica, morale, politica, diritto, letteratura e storia antica, scienza dei numeri e delle misure, musica, ottica, medicina, arte della guerra e della navigazione: non c'è aspetto della cultura antica e medievale di cui Dante non abbia appropriatamente detto qualcosa, nel suo enciclopedico poema. Infine, ci sono i personaggi che popolano l'oltremondo che il Poeta ha costruito. Tralasciando quelli appartenenti al mito o alla storia, e limitandoci a quelli che hanno popolato la cronaca dei tempi di Dante e di quelli di poco precedenti, l'unico motivo per cui continuiamo ad avere memoria dei nomi di Ciacco, Francesca da Rimini, Farinata degli Uberti o Ugolino della Gherardesca è dato dal fatto che i versi scritti da Dante li hanno resi figure immortali: se quei versi non fossero stati scritti, i loro nomi sonnecchierebbero in qualche documento d'archivio o in qualche cronaca medievale. Sì: capire la Commedia è veramente difficile. Per questo ho scelto i versi più significativi, curiosi o sorprendenti dei cento canti di cui si compone e li ho distribuiti in 114 presentazioni (per qualche canto ho avuto bisogno di qualche presentazione in più). Ho cercato di spiegare quei versi parola per parola, senza dare niente per scontato, collegando i fatti con gli antefatti. In questo modo, leggendoli canto dopo canto, farete lo stesso viaggio che ha fatto Dante: questo, almeno, è quello che spero.»
«L'immaginazione collettiva ha relegato a lungo Giacomo Matteotti nel pantheon dei martiri antifascisti, esemplificati per appartenenza alle famiglie politiche, in modo da rendere visibile la dimensione unitaria della Resistenza, e con essa dell'identità repubblicana. Questa tradizionale rappresentazione ha lasciato in ombra quella del dirigente politico di grande spessore intellettuale, oltre che civile e morale.» (Dall'Introduzione). Contributi di Giampiero Buonomo, Stefano Caretti, Maurizio Degl'Innocenti, John Foot, Guido Melis, Michela Minesso, Gianfranco Pasquino, Paolo Passaniti, Antonio Pedone, Donato Romano, Pier Giorgio Zunino.
Chi sono single? Cosa si nasconde dietro questo fenomeno strabordante il cui mondo così poliedrico e spesso inesplorato, tocca corde di una fragilità non sempre percepita, né tantomeno compresa? L'autrice si immerge in questo oceano per scattare una possibile fotografia da cui emerge una differenza di sguardo esistente tra la società e la Chiesa. I single possono essere un segno dei tempi che invita ad un cambio di prospettiva, a partire, ad esempio, da una rilettura della vocazione? Come accompagnarli nella loro singletudine involontaria?
Con l'edizione del 2024 la Fondazione Migrantes arriva all'ottava edizione del rapporto dedicato al mondo dei richiedenti asilo e dei rifugiati. Un lavoro scritto da un'equipe di autrici ed autori che si lasciano "toccare e interrogare" dalle sofferenze e dalle contraddizioni che le persone in fuga nel mondo raccontano o portano scritte nei loro volti e nei loro corpi.