Sono tanti i cattolici della storia dell'Italia unita, personaggi noti e indimenticabili, altri dimenticati o poco considerati. La collana, con testi di agile lettura scritti da storici e giornalisti di fama, si propone di raccontare la vita, le opere e il pensiero, perché non si può leggere il presente se non si conosce il passato.
La breve stagione, dopo la liberazione, delle grandi riforme ha avuto in Ezio Vanoni (1903-1956) il suo protagonista. Valtellinese di Morbegno, socialista nella giovinezza, Vanoni trasferì la sua fede nell'azione politica inseguendo la giustizia sociale.
Il testo intende costituire una introduzione allo sviluppo delle idee pedagogiche nella nostra cultura attraverso l'incontro con alcune fra le espressioni che più produttivamente lo hanno caratterizzato negli ultimi decenni. La tonalità dell"incontro' ne rappresenta, pertanto, l'aspetto più tipicamente proprio, e costituisce la modalità specifica di muoversi nell'ambito di quella che si può definire una storia del pensiero educativo in chiave di contemporaneità, tenendo comunque presente l'intero svolgersi e dipanarsi della problematica pedagogica come forma culturale nel quadro dell'intero secolo. Potremmo quindi dire che si tratta di un avvio al contatto con alcune delle formulazioni più tipiche ed influenti delle idee sulI'educazione nell'orizzonte della mentalità e della ricerca moderna sull'educazione. L'analisi prende le mosse dai grandi influssi e dai grandi testimoni di questo movimento per concentrarsi soprattutto sulle linee di pensiero presenti ed operanti nel contesto italiano e ripartire poi in direzione di un 'viaggio' espositivo e critico verso i contributi ed i protagonisti: Neill, Makarenko, Huxley, Gramsci, Illich, Piaget, Rogers, Fromm, Skinner, Bruner, Freire, Maritain, Mounier, Guardini, Casotti. Stefanini, che occupano la parte più estesa ed intensiva del volume.
La psicologia nasce in epoca moderna su base sperimentale, ma ha iniziato a sviluppare metodi, tendenze di ricerca, modelli e obiettivi autonomi solamente quando riuscì a svincolarsi dalle pesanti ipoteche filosofiche ottocentesche. Piaget mostra proprio tale specificità, elaborando nelle sue opere il modello più alto di psicologia strutturalista. In questo volume egli individua con chiarezza sei correnti psicoanalitiche fondamentali, traccia i legami con logica, matematica, fisica, biologia, etologia, sociologia e antropologia, descrive le applicazioni concrete in ambito infantile, educativo, patologico, nell'orientamento e formazione professionali, nonché nell'organizzazione del lavoro.