Per gli ingegneri è la capacità di un materiale di resistere agli urti senza spezzarsi; per gli psicologi è la risorsa che consente di superare traumi e dolori più rapidamente; in ecologia descrive la predisposizione di un sistema a ritrovare l'equilibrio dopo uno shock esterno. Oggi il concetto di "resilienza" affascina soprattutto gli economisti, ed è facile capire il perché. Gli sconvolgimenti che affrontiamo quotidianamente si verificano a un ritmo sempre più intenso e irregolare, sfuggendo così a ogni previsione. I casi più gravi - dai disastri naturali alla recente crisi finanziaria diventano pietre di paragone, ma cresce anche il numero dei traumi non altrettanto famosi, amplificati dallo strisciante aumento delle vulnerabilità del sistema: una città è mandata in malora dalla dislocazione economica; un'azienda viene annientata dalla globalizzazione; una trasformazione ecologica rende impraticabile uno stile divita secolare. La volatilità, in ogni settore, è oggi diventata la norma e pare destinata a rimanere tale. In tutto il mondo scienziati, politici, tecnologi, imprenditori e attivisti si stanno ponendo la medesima domanda: perché un sistema crolla mentre un altro riesce a riprendersi? "Se è vero che non siamo in grado di controllare le maree del cambiamento, possiamo però imparare a costruire imbarcazioni migliori; a progettare o ridisegnare organizzazioni, istituzioni e sistemi capaci di assorbire meglio gli sconvolgimenti.
Ideata autonomamente, nel 1869, da Dmitrij Mendeleev e Julius Lothar Meyer, la "tavola periodica degli elementi" continua a restare per lo più congelata nell'inerzia dei ricordi scolastici. Con il libro di Sam Kean dietro ogni simbolo e ogni numero atomico si spalancano sequenze inimmaginabili in tutti gli ambiti dell'esperienza e della conoscenza umana. Come quelle arcaico-antropologiche sull'antimonio, elemento che troviamo nel giallo del Palazzo di Nabucodonosor e nel mascara delle donne egizie, usato sia per sedurre che per incutere terrore. O, ancora, quelle medico-sanitarie sulla tossicità del nitrato d'argento contrapposta alle qualità terapeutiche dello zolfo, alla base del "prontosil rosso", sulfaminide e primo chemioterapico antibatterico. O, infine, quelle fisico-cosmologiche: tutti gli elementi della tavola, infatti, condividono la stessa genesi stellare (l'esplosione di una supernova) in una fase di contrazione della materia che ha scremato la Terra e gli altri pianeti, oltre quattro miliardi e mezzo di anni fa. Punteggiato di sorprendenti aneddoti (come quello, evocato nel titolo, del cucchiaino di gallio che si scioglie al contatto del tè, permettendo trucchi alla Houdini) e digressioni narrative, il libro di Kean è un'introduzione alla conoscenza di ciò che costituisce il nostro pianeta.
Argomenti trattati: La misura in psicologia; Elementi di statistica di base per la psicometria clinica; I test psicologici: strumenti di misura per la ricerca e per la pratica clinica; Introduzione alle teorie del testing psicologico; Come si costruisce un test con la CTT; Approfondimenti essenziali per l'uso della CTT; Come si costruisce un test con l'IRT; Introduzione alla psicodiagnostica clinica; Norme etiche nell'uso dei test psicologici; Applicazioni di psicometria clinica.
La possibilità di conciliare armoniosamente una vita professionale e scientifica con una vita di fede è provata da numerosi testimoni, come Copernico, Mendel ad altri. Tuttavia, nella vita ordinaria non è sempre facile mantenere stretto il legame tra scienza e fede. Esiste una maniera specifica di vivere concretamente la fede nei laboratori, nei centri di ricerca o nell'insegnamento? Quali difficoltà sorgono nel caso di un coinvolgimento vivo e profondo nella dimensione della fede? Come conciliare scienza e fede senza cadere nel "concordismo" o nel "discordismo"? Domande di questo tipo e molte altre di difficile risposta non si fermano alla discussione di come far dialogare scienza e fede, ma interrogano personalmente i credenti impegnati in ambito scientifico. La traduzione di questo libro offre al lettore italiano un ausilio per affrontare e discutere di quelle difficoltà che gli autori stessi hanno incontrato nell'esperienza sul campo; da questa deriva il rigore delle risposte che propongono con altrettanta modestia, per aiutare i credenti immersi nella ricerca o nell'insegnamento delle scienze, sempre nel rispetto di coloro che condividono la loro gioia di credere.
I motivi per ricordare Margherita Hack sono molti: l'anticonformismo, la simpatica schiettezza, il carattere coraggioso e battagliero, la passione per la ricerca, la lucida generosità dell'impegno civile. Ma sopra tutti ci sono la libertà e il rigore del pensiero, che l'hanno guidata in ogni scelta e rappresentano la lezione indimenticabile di una donna di scienza con lo sguardo rivolto agli astri eppure ben ancorata a terra, nella vita del Paese. Questo libro, che raccoglie i pezzi scritti per la rubrica "Pan di stelle", pubblicata sull'Unità fra il 2011 e il 2013, e alcuni dei suoi articoli e interventi più significativi, permette di ritrovare le osservazioni sferzanti e le battute irresistibili che l'hanno resa popolare e di imparare ancora dalla sua visione laica, razionalistica e ottimistica del mondo. I problemi della scuola e della ricerca, le storture della politica, i rapporti fra i sessi, i diritti civili, le esigenze ambientali, gli interrogativi dell'etica, gli attacchi alla democrazia sono i temi che Margherita affronta raccomandando, con il consueto vigore: "Nessun dorma! La libertà e la democrazia vanno difese, perché nessuno ce le ha concesse in regalo né sono garantite per sempre". Prefazione di Umberto Veronesi.
Qual è il senso dell’evoluzione dal punto di vista dell’uomo? Quale significato riveste la sua apparizione nella storia del mondo, a un certo punto del cammino evolutivo degli esseri viventi? Quale significato egli continua ad avere in vista del futuro del mondo? Queste le domande a cui il libro cerca di dare risposta.
Il volume ospita l’amichevole discussione tra un teologo e un biologo evoluzionista o – se vogliamo – tra la teologia della creazione nella prospettiva cristiana e la concezione evolutiva della vita e degli organismi biologici.
L'autore
Francesco brancato è docente di Teologia Dogmatica presso lo Studio Teologico San Paolo di Catania (Facoltà Teologica di Sicilia). È autore di diverse pubblicazioni, tra cui vanno ricordate: Il De novissimis dei laici. Le “realtà ultime” e i filosofi italiani contemporanei, Firenze 2008; La questione della morte nella teologia contemporanea. Teologia e teologi, Firenze 2005. Collabora inoltre con diverse riviste scientifiche e cura una rubrica sul mensile Jesus. Con le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Contempla il cielo e osserva. Un confronto tra teologia e scienza (2013) insieme a Piero Benvenuti. ludovico Galleni insegna presso l’ISSR “N. Stenone” di Pisa. Si è occupato dei rapporti tra evoluzione cromosomica e speciazione e ha approfondito il pensiero di Teilhard de Chardin, con particolare riferimento alla sua opera scientifica. Ha fatto parte del comitato direttivo della Società Europea per lo studio di Scienza e Teologia (ESSAT) e del comitato consultivo europeo del Centro di Teologia e Scienze Naturali (CTNS) di Berkeley, in California. Tra le numerose pubblicazioni ricordiamo: Darwin, Teilhard de Chardin e gli altri, Pisa 20122; I cieli, la scienza e la fede (con M.P. Palla), Pisa 2005. Ha curato l’edizione italiana di P. Teilhard de Chardin, Le singolarità della specie umana, Milano 2013.
Che cosa succede quando accettiamo che tutto ciò che proviamo e pensiamo sia il frutto non di un'anima immateriale ma dell'attività elettrica e chimica del nostro cervello? Con una narrazione che intreccia esperienza professionale e vita vissuta, Patricia Churchland radica la filosofia della mente nei suoi fondamenti essenzialmente biologici. Non senza ironia riflette sul modo in cui è riuscita ad armonizzare scienza e filosofia, mente e cervello, ideali astratti e realtà concreta. Ci mostra come le più recenti ricerche sulla coscienza, sulla memoria e sul libero arbitrio possano aiutarci a riconsiderare importanti questioni filosofiche, etiche e spirituali: che cosa plasma la nostra personalità? in che modo prendiamo le nostre decisioni? perché proviamo empatia per gli altri? un bambino è responsabile delle proprie azioni? Un'esplorazione della mente, dell'etica e del significato della vita.
Seconda causa di morte della popolazione e prima causa di invalidità, l'ictus cerebrale è oggi un vero problema sociale oltre che medico. La prevenzione è certo il primo pilastro per arginarne le conseguenze. Al tempo stesso gli avanzamenti della ricerca hanno messo a disposizione strategie terapeutiche efficaci nella fase acuta che permettono di ottenere un recupero neurologico in più del 50% dei casi. In questo volume: le cause, i fattori di rischio, la prevenzione, i nuovi modelli assistenziali, come le Stroke Unit, e le novità terapeutiche insieme a quelle attese nel futuro.
Questo libro è un invito a fermarsi e a perdersi tra i tanti boschi e parchi d'Italia, a lasciarsi andare di fronte al vento forte. Gli immensi tronchi delle sequoie del Nord Italia. Le radici aeree dei ficus che dominano Palermo. La luce tra le foglie delle conifere plurisecolari sulle Alpi. I lecci della foresta primaria più estesa d'Europa in Sardegna. La solennità delle pinete vetuste nel Parco Nazionale della Sila. I castagni e gli olmi delle selve appenniniche. Le rarità che si sono adattate al clima e alle misure ridotte degli orti botanici. Ma anche i giganti assordati che abitano a sorpresa i parchi urbani, che decorano i viali e le strade, le piazze e i giardini pubblici delle nostre affollate città. Tiziano Fratus attraversa tutti questi luoghi "dove recarsi a perder tempo e collezionare meraviglie" e ci guida, come un Virgilio appassionato dei nostri tempi, a riconoscere la diversità di specie, a distinguere forme colori foglie e geometrie, a ricostruire le storie dei più annosi esseri viventi che abitano il nostro paese.
Il lupo è cattivo? Qualcuno l'ha rimesso nei boschi? Che cosa faremmo se lo incontrassimo? Le pecore le ammazza tutte lui? Gli allevatori hanno solo il fucile per limitare i danni? Di sicuro il re del bosco è di nuovo in mezzo a noi ed è importante conoscerlo meglio: da sempre protagonista della storia e della cultura umana, ha talmente influenzato la società da diventare nome di santi, cognome di molti e radice di tante parole. "E noi per secoli abbiamo pensato soltanto a sterminarlo. Prendi l'anima della luna, prendi l'essenza di una voce, falle vorticare nelle caverne dello spazio, per creare l'ululato lamentoso del lupo. Gli occhi dorati profondi, che guardano fisso attraverso il buio per scoprire i segreti della notte, distolgono lo sguardo dall'uomo spaventato. (Emily Ham, 9 anni, Cwmdu School, Powys, UK)
Nel 1947, quando è nata Temple Grandin, l'autismo era stato appena battezzato e descritto da due psichiatri, che lo leggevano da prospettive pressoché opposte: Leo Kanner sembrava considerarlo un'irreparabile tragedia, mentre Hans Asperger era convinto che potesse essere compensato da qualche aspetto positivo, ad esempio una particolare originalità del pensiero e dell'esperienza, che con il tempo avrebbe magari condotto a conquiste eccezionali. Oggi, a distanza di settant'anni, il disturbo dello spettro autistico è più diffuso che mai, e viene diagnosticato a un bambino su ottantotto. Nel frattempo, tuttavia, gli studi si sono spostati dalla mente autistica al cervello autistico, dai reami della psicologia - che in passato colpevolizzava le "madri frigorifero" per carenza d'affettività - a quelli della neurologia e della genetica. Intessendo la sua esperienza personale con l'illustrazione delle ultime ricerche sulle cause e i trattamenti del disturbo, Temple Grandin, coadiuvata da Richard Panek, ci introduce agli avanzamenti del neuroimaging a risonanza magnetica e agli effetti trasformativi indotti dal nuovo approccio terapeutico mirato ai singoli sintomi che sta sostituendo le diagnosi "a taglia unica" di un tempo. Ma soprattutto ci aiuta a percepire l'autismo come modalità esistenziale alternativa...
Lo spettacolo che si apre agli occhi di chi entra nell'Oasi di Sant'Alessio è straordinario. A pochi chilometri da Milano, fenicotteri e caprioli, aironi e cicogne, tucani e martin pescatori vivono in totale libertà nel loro habitat naturale e i visitatori, immersi in tale bellezza, hanno la possibilità di osservarli a distanza ravvicinata. Attraverso oltre 200 fotografie, questo volume ci guida alla scoperta di un caleidoscopio di forme, colori, movimenti e storie che rinnovano a ogni pagina lo stupore nei confronti della natura e del mondo degli animali.