Ogni anno diventiamo più forti davanti al tumore, i dati lo dimostrano. Ma una diagnosi di cancro fa ancora paura. È per questo che la maggioranza dei pazienti dopo il consulto con il medico cerca su internet informazioni e rassicurazioni, con il risultato di ottenere un'enorme mole di notizie non verificate che spesso creano false speranze o inutili allarmismi. Cosa fare? Come orientarsi? Gianluca Pazzaglia, che da oltre vent'anni si occupa di prevenzione e diagnostica, affronta con serietà e competenza il multiforme panorama delle terapie anticancro, da quelle consolidate, chirurgia, chemio e radioterapia, a quelle di supporto o in via di validazione, medicina alternativa, tecniche sperimentali e molto altro. L'intento è offrire finalmente al lettore, per la prima volta, informazioni corrette e complete sull'attendibilità e l'efficacia dei diversi tipi di intervento, segnalando anche quelli bocciati dalla scienza ma che pure sono ancora diffusi. Ma soprattutto l'obiettivo è mettersi dalla parte del paziente, rispondere alle domande che potrebbe porre, suggerirgli quali fare al medico, spiegare i vari percorsi di cura, dare consigli su come affrontare al meglio le fasi della terapia, gli effetti collaterali, i progressi e il recupero. Uno strumento ricco di informazioni pratiche e di tutte le risposte che scienza, medicina e psicologia possono offrire per combattere il tumore e migliorare la qualità di vita del paziente e dei suoi famigliari. Prefazione di Melania Rizzoli.
Un vero e proprio inno alla scienza, composto da quattro agili movimenti. Il piglio divulgativo e accattivante delle Reith Lectures tenute per la BBC radio da Martin Rees trova in "da qui all'infinito" la propria ideale declinazione: una riflessione appassionata sulla scienza, di cui viene affermata la fondamentale importanza per la società di oggi e di domani, insieme alla necessità di renderne i concetti chiari e accessibili a un pubblico il più vasto possibile. Rees affronta le problematiche e le sfide più calde della scienza contemporanea, ed esplora le frontiere del sapere in costante spostamento. E ci regala una lezione esemplare, che coniuga l'impegno dello scienziato e la passione del cittadino: nel nostro presente e nel futuro di un mondo sempre più interconnesso e complesso, la conoscenza; scientifica dovrà essere collettiva, pubblica e globale.
Ha quasi cinque milioni di fan su Facebook e ogni volta che mette in rete una nuova foto riceve almeno cinquantamila "mi piace". Ma non è un attore, non è un cantante e non fa il calciatore. È Boo! Il cane più carino del mondo. Boo è un volpino di Pomerania con un look da orsacchiotto che ti conquista. La sua padrona gli ha creato un profilo su Facebook tre anni fa e in men che non si dica è diventato il cane più amato dalla rete. Oggi è un vero e proprio vip: partecipa a serate mondane e campagne pubblicitarie, è adorato dalle star di Hollywood, ha un sito web tutto suo, boothedog.net, e un profilo su Twitter che aggiorna costantemente. "Boo. La vita del cane più carino del mondo" è la biografia per immagini di questa piccola star pelosa.
I danni al paesaggio ci colpiscono tutti, come individui e come collettività. Uccidono la memoria storica, feriscono la nostra salute fisica e mentale, offendono i diritti delle generazioni future. L'ambiente è devastato impunemente ogni giorno, il pubblico interesse calpestato per il profitto di pochi. Le leggi che dovrebbero proteggerci sono dominate da un paralizzante 'fuoco amico' fra poteri pubblici, dai conflitti di competenza fra Stato e Regioni. Ma in questo labirinto è necessario trovare la strada: perché l'apatia dei cittadini è la migliore alleata dei predatori senza scrupoli. E necessario un nuovo discorso sul paesaggio, che analizzi le radici etiche e giuridiche della tradizione italiana di tutela, ma anche le ragioni del suo logoramento. Per non farci sentire fuori luogo nello spazio in cui viviamo, ma capaci di reagire al saccheggio del territorio facendo mente locale. La qualità del paesaggio e dell'ambiente non è un lusso, è una necessità, è il miglior investimento sul nostro futuro. Non può essere svenduta a nessun prezzo. Contro la colpevole inerzia di troppi politici, è necessaria una forte azione popolare che rimetta sul tappeto il tema del bene comune come fondamento della democrazia, della libertà, della legalità, dell'uguaglianza. Per rivendicare la priorità del pubblico interesse, i legami di solidarietà che sono il cuore e il lievito della nostra Costituzione.
Anche se vivete in città e il vostro spazio all'aperto è molto ridotto, non è impossibile creare un piccolo orto: basta scegliere le piante giuste e seguire poche semplici regole. Un manuale pratico e funzionale per imparare a coltivare in vaso ortaggi, piante aromatiche e officinali, con consigli erboristici sui possibili utilizzi e sui metodi di conservazione.
Questo libro comprende circa 250 brani tratti dalle opere (scritti e discorsi) di Mère ed esplora i quattro aspetti principali della salute e della guarigione: cause della malattia, terapie della malattia, fondamenti della salute, ciclo della vita. Gran parte dei passi provengono dalle conversazioni di Mère con allievi e insegnanti svoltesi nell'ashram di Sri Aurobindo a Pondicherry. Rispondendo alle loro domande, ella discute delle componenti fisiche, psicologiche e spirituali della salute e della guarigione dalla malattia. Completa il testo un glossario di termini sanscriti e filosofici e l'elenco dei volumi e delle riviste pubblicati dallo Sri Aurobindo Ashram da cui sono stati tratti i brani.
Jim Al-Khalili è un fisico teorico di grande talento comunicativo. Per lui i paradossi apparentemente insolubili sono un'ottima occasione per spiegare come funziona la scienza. Per questo ne ha scelti nove, tra più e meno noti, e sulla loro traccia ha costruito questo libro, divertente, stimolante, ironico e che ha la capacità di sconcertare con la semplice accumulazione di elementi imprevedibili. Insomma, un libro che non lascia riposare la mente. Si va dal classico paradosso di Achille e la tartaruga (del quale però scopriamo un insospettabile risvolto quantistico) alla più semplice domanda che l'uomo può farsi guardando la volta stellata: perché di notte fa buio? Sembra incredibile, ma dietro a questa domanda apparentemente banale si nasconde una delle più eclatanti scoperte della fisica contemporanea, che era lì, alla portata degli esseri umani fin dalla preistoria, ma che ha trovato una soluzione plausibile solo pochissimo tempo fa. Incontreremo anche l'inquietante diavoletto di Maxwell, il povero gatto di Schrödinger, che è contemporaneamente vivo e morto, lo strano caso degli oggetti che si accorciano viaggiando, quello ancor più strano del tempo che si dilata e si contrae a suo capriccio, per non dire del mistero (paradossale anch'esso, grazie a un'intuizione di Enrico Fermi) della vita extraterrestre. Sono i diabolici paradossi della fisica, che danno da pensare, ma alla fine hanno una soluzione insperata.
Un'esplosione nucleare, un'epidemia globale, un blackout delle reti elettriche o un collasso dei mercati finanziari. Il mondo ci dimostra che il futuro non è così prevedibile e non tutti i rischi sono controllabili. Abbiamo una sola certezza: la civiltà contemporanea poggia su pilastri precari come un fragile castello di carte. John Casti, teorico dei sistemi complessi, richiama la nostra attenzione sui fatti davanti ai quali voltiamo la testa e ci allerta sulle vulnerabilità a quegli eventi causati dall'uomo, possibili e nello stesso tempo rari e sorprendenti, che mettono a repentaglio la nostra vita quotidiana. Con "Eventi X" Casti esplora i sistemi vitali per la specie umana, sottolinea i pericoli che ci attendono, segnalando le spie di allarme per tenere a bada gli eventi anomali e fornendo consigli per ridurre la complessità dei sistemi umani e adattarsi a ciò che crediamo non possa mai capitarci. Tra gli eventi x presi in considerazione ci sono la possibile messa fuori uso su vasta scala di internet o di tutti i dispositivi elettronici a causa di un impulso elettromagnetico; il crollo delle filiere alimentari, un sistema di produzione e commercio globale altamente instabile; rischi energetici come il verificarsi di altri disastri nucleari e l'estinzione definitiva del petrolio estraibile. Casti, infine, esplora le probabilità di pandemie, di collassi finanziari e, soprattutto, le minacce che potrebbero impedire a tutti di avere accesso all'acqua potabile.
La figura del medico che ha parimenti conseguito la laurea rabbinica e che sovente diviene guida spirituale della sua comunità consente di avvicinare in una prospettiva nuova e originale lo studio e la pratica della medicina nel mondo ebraico. Medici rabbini hanno curato illustri figure di papi e di regnanti in un periodo in un periodo in cui i corregionali vivevano in condizioni di forte discriminazione. I saggi qui raccolti attraversano il tardo Medioevo e il Rinascimento sino a giungere a oggi. Ripetutamente si punta lo sguardo verso la città di Roma, ma il panorama si estende anche a Ferrara, Padova, Venezia e altre citò italiane, alla Francia e alla Spagna, prima e dopo l'espulsione del 1492.
Con le sue scoperte e le sue decisioni coraggiose e controcorrente si è imposta all'attenzione mondiale. I riconoscimenti internazionali non le mancano: eletta "mente rivoluzionaria" del 2008 dalla rivista americana "Seed", è entrata nella classifica dei 50 scienziati top di "Scientific American" e nel settembre 2011 ha ricevuto il prestigioso Penn Vet Leadership Award, il massimo riconoscimento nel suo settore. Eppure Ilaria Capua, la scienziata che il mondo ci invidia, seppur consapevole dell'importanza dei traguardi raggiunti, non si ritiene un'eroina, una martire votata alla scienza, ma semplicemente una donna che crede fortemente in quello che fa e che, non senza fatica e difficoltà, è stata in grado di sfruttare le opportunità che la vita le ha presentato. Con molta sincerità e una buona dose di ironia racconta che il mestiere del ricercatore non è solo microscopi, stanzette buie e libri, ma può rivelarsi un'avventura intensa ed esaltante. Ne emerge il ritratto a tutto tondo di una donna al tempo stesso normale e straordinaria, che non si prende troppo sul serio e non ama andare in giro a dire quanto è brava. Perché brava lo è davvero.
All'inizio degli anni Settanta del Novecento, il lupo in Italia era pressoché scomparso. Solo pochi branchi residui venivano segnalati tra la Sila e i Monti Sibillini. Sembrava che l'estinzione fosse ormai inevitabile. Poi il vento è cambiato. Favorito dal progressivo spopolamento delle montagne, dal rilascio di animali a scopo venatorio e dall'entrata in vigore di una nuova legislazione di tutela, il lupo ha trovato le condizioni per riprodursi e rioccupare gli antichi territori. È da quel momento, ormai quarant'anni fa, che dalle vallate sopra Visso, tra Umbria e Marche, il lupo indisturbato si è messo in cammino verso nord. Il percorso seguito tra le montagne è oggi una fascia di territorio selvaggio, larga qualche decina di chilometri, che segue la dorsale appenninica. Marco Albino Ferrari ha seguito la "via del lupo", ha ripercorso le tappe di un viaggio in luoghi marginali e misteriosi e racconta storie di uomini e animali, antiche leggende e appassionanti avventure di ricercatori, impegnati a contrastare le diffidenze (e a volte le minacce) degli allevatori danneggiati dal lupo. L'altopiano di Castelluccio di Norcia, le Foreste Casentinesi, l'Appennino Parmense, le Apuane, le Alpi Liguri, le Marittime, il Parco del Gran Paradiso, e ancora più in là, sull'arco alpino. Oggi, gli ultimi branchi sono stati avvistati in Veneto: da lì il lupus italicus si incontrerà con altri esemplari in arrivo dalla Slovenia. Un incontro atteso, che forse completerà fino in fondo la via.
Che cos'è la teoria della relatività? Quali modifiche ha causato sulle nostre concezioni di distanza, tempo, massa ed energia? Quali sono le sue conseguenze sulla geometria e sulla percezione dello spazio che ci circonda? A queste e altre domande prova qui a rispondere Charles P. Steinmetz, la cui opera è stata decisiva per la divulgazione di una teoria così poco compresa sino alla fine del secondo decennio del '900. In queste pagine, che riproducono quattro conferenze del 1922, con il rigore e la chiarezza dello scienziato ma anche con la singolare capacità di tradurre concetti complessi che fa di lui un fine comunicatore, riesce a condurre il lettore nel cuore di uno dei più importanti risultati del pensiero scientifico e filosofico.