Le emozioni sono tornate di moda e l'autore è convinto che lo studio scientifico delle stesse sia di grande utilità: se i romantici credevano che emozioni e ragione fossero incompatibili, Evans si sente più vicino al punto di vista degli illuministi, per i quali era razionale essere emotivi.
Un paradosso è qualsiasi affermazione o credenza contraria a quanto ci si aspetta o all'opinione largamente accettata. Attenzione, però, perché non si tratta soltanto di concetti, ma anche di immagini e, in questo campo, gli esempi sono davvero innumerevoli (Durer, Holbein, Escher). Sulla scorta di numerosi esempi (dalla tartaruga di Zenone ai disegni di Escher), questo libro presenta, discute, illustra e spiega i tre tipi fondamentali di paradosso: affermazioni che sembrano vere ma che in realtà sono contraddittorie; affermazioni che sembrano contraddittorie ma che in realtà sono vere; affermazioni corrette che portano a conclusioni contradditorie.
"Questo libro è nato da un'idea di Loris Dilena. Siccome ogni giorno mi arrivavano e mi arrivano lettere e posta elettronica da ragazzi e ragazze, e anche da bambini e bambine, da ogni parte d'Italia, che mi fanno le domande più varie sull'astronomia, Loris mi disse: "Ma perché non racconti anche a me e ad Aline Cendon quello che scrivi in risposta a questi ragazzi?" Così ho cercato di raccontare che cos'è l'astronomia, di cosa si occupa, quella parte più moderna che è l'astrofisica, e gli straordinari progressi fatti in questi ultimi cento anni nella conoscenza dell'universo, dal nostro sistema solare alle più lontane galassie, la cui luce ci arriva dopo un viaggio durato circa 14 miliardi di anni." (Margherita Hack)
Quali sono i più piccoli elementi che costituiscono il mondo, dai quali si sono formati il cosmo, la nostra terra e tutta la vita? Gerhard Staguhn racconta la storia della chimica e della fisica nucleare, in particolare lo sviluppo impressionante degli ultimi cento anni. Che cosa succede in una scissione nucleare? Come funziona un raggio laser? Che cosa sono i quark? Che cosa accade nelle accelerazioni di particelle con le quali attualmente si cerca di trovare la materia originaria del cosmo?
Perché amiamo alcune particolare forme d'arte e di musica? Quali sono le origini del nostro senso della bellezza? La struttura della nostra mente può di per sé determinare quali interrogativi filosofici troveremo stimolanti? Per rispondere a queste domande Barrow si avventura in un territorio di confine, misterioso e in gran parte inesplorato: quella terra di nessuno dove si incontrano fisica, cosmologia, cibernetica, biologia evolutiva, arte, storia e filosofia. L'indagine di Barrow illustra le molteplici vie attraverso le quali la struttura dell'Universo ha modellato i nostri pensieri e i nostri gusti estetici, nonché il percorso inverso e simmetrico in virtù del quale la storia evolutiva dell'uomo ci ha fornito specifici strumenti di percezione del mondo.
All'indomani del disastro dello Space Shuttle Challenger, nel 1986, il presidente degli Stati Uniti istituì una commissione governativa incaricata di far luce sulle cause della tragica esplosione. A farne parte fu chiamato anche Richard Feynman, e furono in molti a chiedersi quale apporto potesse dare, fra ingegneri, astronauti e tecnici aerospaziali, un sia pur celebre fisico teorico. Ma fu proprio Feynman a dimostrare, fra lo sbalordimento generale, che l'incidente era stato causato da una semplice guarnizione di gomma. La relazione che presentò figura in questo libro che raccoglie saggi di diverso argomento: dalla sociologia della scienza alla struttura dei calcolatori, dalla pedagogia al rapporto tra scienze e religione.
Un testo per scoprire cosa significhi in concreto amare un bambino appena nato.Il volume fornisce indicazioni semplici per leggere la sensibilità infantile dei primi mesi. Ogni aspetto delle cure che gli adulti, le mamme e i papà soprattutto, dedicano ai bambini nei primi tre mesi rappresentano un modo fondamentale per entrare in relazione con il piccolo, di dare attenzione in forme diverse, senza per questo annientare la vita dell'adulto.
Antonio Navarra (Napoli, 1956), fisico, è dirigente di ricerca all'Istituto Nazionale di Geofisica dove si occupa di simulazione climatica. Ha scritto Le previsioni del tempo (Milano 1996) e El Niño. Realtà e leggende del fenomeno climatico del secolo (Roma 1997). Andrea Pinchera (Roma, 1963), giornalista, si occupa di ambiente, scienza, storia. Caporedattore di "boiler.it", scrive per numerose testate. Nel 1999 ha ricevuto il Premio Enea "Sviluppo sostenibile".
Presentando sconcertanti dati di fatto e ricorrendo agli apporti di diverse discipline, dall'antropologia all'ecologia, Rifkin in questo libro formula una precisa accusa verso la "cultura della carne" imperante in Occidente, che sarebbe responsabile da un lato di numerose malattie, dall'altro di enormi squilibri ecologici e della sottrazione di grandi quantità di cereali all'alimentazione umana, incrementando così la povertà e la fame nei paesi del Terzo Mondo.
Fisico dalla particolare sensibilità filosofica, Carl Friedrich von Weizsäcker si propone di rintracciare il filo unitario che collega le filosofie della natura del pensiero antico alle più recenti e sofisticate teorie fisiche, come la meccanica quantistica e la teoria delle particelle elementari. L'autore interpreta le concezioni degli scienziati della natura e dei grandi fisici rivoluzionari, offrendo una galleria di ritratti che ripercorre la storia della scienza naturale nel corso del pensiero occidentale da Platone a Heisenberg.
L'ipotesi del "principio antropico" venne proposta da Barrow e Tipler in questo libro apparso negli Stati Uniti nel 1986. Secondo questa teoria tutto ruota intorno a un nucleo ineludibile: se non si presentassero un numero allarmante di straordinarie coincidenze nella forma delle leggi fisiche e nei valori delle costanti di natura, la biochimica, la vita e la vita intelligente non sarebbero possibili. Non solo un universo preso a caso non consentirebbe la vita, ma non vi sarebbero possibili neppure gli oggetti astronomici comuni e la materia ordinaria. Muovendo da questa constatazione si giunge alla conclusione che vi sia una necessità, e il principio antropico debole, che si arresta al riconoscimento dei fatti, evolve in quello forte.