Macchine che sostituiscono il lavoro dell’uomo, animaloidi quadrupedi o plantoidi dalle radici intelligenti, insetti robot, umanoidi alla blade runner, ma anche algoritmi sempre più sofisticati, intelligenze artificiali che applicate ai big data possono controllare centinaia di robot. È questa l’altra specie? Come è nata? È capace di provare emozioni? Dovremo averne paura? Quali problemi etici solleverà la sua esistenza? Nessuno meglio di Roberto Cingolani può raccontarci obiettivi, speranze, fallimenti di una delle più straordinarie sfide della conoscenza: capire il lavoro compiuto dall’evoluzione in miliardi di anni e tentare di imitarlo.
Nata da una costola della filosofia, la scienza ha percorso un lungo cammino prima di emanciparsi e assumere una propria identità. I suoi successi sono sotto i nostri occhi ogni giorno e si può ben dire che la modernità è segnata dal trionfo della scienza su ogni altro tipo di conoscenza, compresa quella filosofica. Eppure, oggi più che mai, ci accorgiamo di come non si possa fare a meno della filosofia per ragionare e riflettere sulla scienza. Quali sono, se ci sono, i limiti oltre i quali la scienza non è in grado di spingersi nella conoscenza dell'Universo? In che modo la scienza modifica l'ambiente in cui viviamo e quanto è legittimata a farlo? E quali sono le implicazioni etiche di ricerche e trattamenti che indagano sui meccanismi più profondi della vita umana? In termini chiari e accessibili, questo libro tratta temi e problemi filosofici che sono basilari per comprendere la natura e la pratica della scienza: apparenza e realtà, conoscenza e dimostrazione, razionalismo ed empirismo, realismo e antirealismo, metafisica, utopia, intelligenza artificiale e tanto altro ancora.
La Luna è il corpo celeste più vicino a noi e la sua "attrazione", oltre a muovere le grandi masse d'acqua del nostro pianeta, cattura da sempre l'immaginario collettivo. Come resistere al richiamo ancestrale di un'eclissi di Sole? In pieno giorno, il disco della piccola Luna oscura per pochi minuti quello dell'immenso Sole. Accade solo sulla Terra, e questo ci rende unici nel sistema solare. La Luna affascina da sempre gli abitanti della Terra, che l'hanno visitata prima con l'immaginazione, poi con gli strumenti della tecnologia. I racconti di Jules Verne e le immagini di Georges Méliès ci hanno fatto sognare. La corsa allo spazio ci ha coinvolto e la conquista della Luna, avvenuta cinquant'anni fa, ci ha arricchito di conoscenza e di consapevolezza. Dalla Luna abbiamo visto, per la prima volta, la nostra Terra e ne abbiamo percepito la bellezza e la fragilità. Adesso sulla Luna vogliamo tornare per creare una comunità permanente. Ci sono già imprenditori pronti a sfruttare le sue risorse minerarie o ad aprire i suoi "mari" al turismo spaziale. Bisognerà farlo con grande cautela, per non compromettere la splendida desolazione descritta dagli astronauti.
L'Opera cerca di interpretare le immagini cinematografiche per comprendere come la nostra società e la moderna biomedicina si pongano di fronte al dolore e alla sofferenza. Si assiste spesso al rifiuto di dare la vita, alla facilità con cui la si vuole controllare e distruggere, ma anche ad un accanimento con il quale, oltre ogni limite, si insiste nel volerla mantenere, anche quando l'eccezionalità dei mezzi adoperati risulta chiaramente sproporzionata agli obiettivi della condizione specifica.
L'intestino in testa fornisce non solo un'approfondita analisi dei motivi per cui il nostro intestino si può ammalare, arricchita dai risultati delle più recenti ricerche cliniche, ma anche preziose indicazioni sul modo in cui, giorno dopo giorno, ciascuno di noi può cambiare le proprie abitudini.
Sempre più spesso, sugli scaffali dei supermercati come nei menu di ristoranti e pizzerie compaiono prodotti e piatti dei quali si specifica che sono senza glutine; e termini come «celiachia», «sensibilità», «intolleranza» sono ormai entrati nelle conversazioni quotidiane, insieme a consigli fai-da-te sull'alimentazione più adatta a eliminare certi disturbi fastidiosi. Eppure, secondo studi recenti, diversi milioni di persone nel mondo consumano prodotti privi di glutine senza che sia realmente necessario. È vero che la celiachia è in costante aumento a causa di uno stile alimentare errato, dovuto anche alla diffusione di cibi di scarsa qualità, ma per formulare una diagnosi corretta è assolutamente fondamentale affidarsi a uno specialista ed evitare autodiagnosi, anche quando l'eliminazione del glutine sembrerebbe apportare un miglioramento dei sintomi. L'intestino, infatti, è un «sistema» molto più complicato di quanto si sia portati a credere. In genere lo si considera un organo marginale, che serve da transito per il cibo introdotto con l'alimentazione e del quale ci si accorge solo quando qualcosa non va, perché è «pigro» o «irritabile» oppure contrae qualche virus che, al pari dell'influenza, costringe a mettersi a letto. Come invece spiega il professor Antonio Moschetta, già autore di Il tuo metabolismo , la sua struttura, le sue caratteristiche e le sue funzioni lo rendono paragonabile a un vero e proprio «secondo cervello», ricco di neuroni che inviano e ricevono segnali in una fitta e complessa rete di comunicazione con quelli cerebrali. Ed è per questo che la sua attività ha effetti non solo sulle funzioni digestive, ma persino sulle emozioni e sul comportamento degli individui. L'intestino, inoltre, nelle opportune condizioni fisico-chimiche non smette mai di rigenerarsi: favorire questa sua capacità con una corretta alimentazione e un adeguato stile di vita è la prima strategia da adottare per prevenire innumerevoli patologie, anche gravi. A questo scopo, dunque, L'intestino in testa fornisce non solo un'approfondita analisi dei motivi per cui il nostro intestino si può ammalare, arricchita dai risultati delle più recenti ricerche cliniche, ma anche preziose indicazioni sul modo in cui, giorno dopo giorno, ciascuno di noi può cambiare le proprie abitudini e contribuire a mantenere efficiente un organo così importante per il proprio benessere generale.
In principio furono le stelle. Se il primo a vedere «astri infiniti splendere nel buio» è Omero, poeti e scrittori di tutte le letterature sono stati rapiti dall’incanto del cielo stellato. Su tutti, Dante, che nella Commedia si volge alle stelle all’inizio e alla fine del poema, e al termine di ciascuna cantica. Trapuntano dovunque le volte delle chiese e delle moschee, illuminano mille capolavori della pittura, da Giotto a van Gogh e a Rothko. Ispirano musiche sublimi, da Händel a Haydn, da Verdi a Wagner, come pure folgoranti sperimentazioni contemporanee. Ma il racconto delle stelle intesse di vibrante bellezza anche civiltà lontane, dalla Persia all’India, alla Cina. Sapienti e visionarie, queste pagine esplorano i pensieri e i sogni, gli interrogativi, i fantasmi, i terrori, le speranze che l’umanità ha consegnato alle stelle attraverso il tempo.
Piero Boitani insegna Letterature comparate nella Sapienza - Università di Roma. Con il Mulino ha pubblicato da ultimo «Sulle orme di Ulisse» (20072), «Letteratura europea e Medioevo volgare» (2007) e «Il Vangelo secondo Shakespeare» (2009).
Inoltrarsi nella foresta e immergersi nella natura per allontanarsi dalla vita sociale e guarire i mali dell’animo ritrovando l’armonia. Questo splendido resoconto di pensieri, elaborato da Thoreau durante le sue escursioni solitarie e trascritto nel 1862, rievoca i grandi spazi vergini degli Stati Uniti. Una sezione è dedicata all’arte di camminare, che consiste anche nella capacità di staccarsi dai pensieri quotidiani per guardare dentro di sé ed entrare in sintonia con la natura incontaminata e selvaggia.
Sommario
1. Camminare. 2. Gramática parda di Marina Corradi
Note sull'autore
Henry David Thoreau (1817-1862), scrittore statunitense, è stato tra i grandi protagonisti del “rinascimento americano”. Il suo capolavoro, Walden ovvero La vita nei boschi, è una riflessione sul rapporto che gli individui devono ripristinare con l’armonia del mondo naturale per resistere alla spersonalizzazione della società moderna.
Marina Corradi, giornalista e scrittrice, è editorialista e inviata del quotidiano Avvenire.
Grazie agli enormi passi in avanti della fisica e dell'astronomia avvenuti negli ultimi anni, oggi possiamo finalmente dare risposta ad alcune delle domande più profonde che l'umanità si sia mai posta: di cosa è fatto l'universo? Come ha avuto origine? Come si sono formate le stelle e i pianeti? Allo stesso tempo, però, il vertiginoso progresso scientifico ha spalancato il nostro orizzonte su di un cosmo misterioso e inaspettato, popolato di entità enigmatiche come la materia oscura e l'energia oscura, e di fenomeni che sfidano la nostra comprensione, come il Big Bang e i buchi neri. È in questa situazione di dubbio e indeterminazione che l'11 febbraio 2016 è stato diffuso l'annuncio epocale della prima rivelazione diretta delle onde gravitazionali, per cui è stato assegnato il premio Nobel per la fisica nel 2017. Questo libro racconta come la nuova astronomia fondata sulle onde gravitazionali stia oggi rivoluzionando lo studio del cosmo, e come potrebbe portarci presto a svelare alcuni dei misteri più profondi e affascinanti della scienza moderna. Non ci troviamo soltanto di fronte a una sconfinata frontiera della conoscenza da esplorare, ma all'inizio di un'avventura scientifica che cambierà per sempre il nostro modo di guardare all'universo, e al ruolo che ricopriamo in esso.
Oggi sappiamo che le proprietà dei neuroni specchio non sono una bizzarria di una piccola porzione della corteccia, ma rappresentano un meccanismo fondamentale di funzionamento del nostro cervello. Rizzolatti e Sinigaglia ripercorrono qui gli studi che negli ultimi anni hanno chiarito natura e portata di tale meccanismo, mostrando come esso sia alla base della capacità di comprendere le azioni e le emozioni altrui. Si tratta di una comprensione particolare, che avviene dall'interno, poiché si basa sulla nostra stessa capacità di rappresentare quelle azioni o quelle emozioni. Quello di cui facciamo esperienza quando osserviamo gli altri agire o provare un'emozione non è poi così diverso da quello di cui facciamo esperienza quando agiamo o proviamo un'emozione in prima persona. E questo spiega perché siamo esseri intrinsecamente sociali.
"Scrivere la mia autobiografia mi ha fatto rivivere le esperienze più significative della mia vita e riflettere sulle molte persone che hanno avuto un impatto importante nel mio percorso. Mi sono così reso conto che ho imparato non solo da coloro che mi hanno voluto bene, ma anche dalle persone che mi hanno osteggiato." Federico Faggin è lo Steve Jobs italiano, un idolo, un eroe, per tutti gli scienziati e appassionati di tecnologia. Nato a Vicenza e poi trasferitosi nella Silicon Valley, con le sue invenzioni, dal microprocessore al touchscreen, ha contribuito a plasmare il presente che tutti conosciamo. In questa autobiografia racconta le sue quattro vite, dall'infanzia ai primi lavori, dalla controversia con Intel per l'attribuzione della paternità del microprocessore, fino al suo appassionato impegno nello studio scientifico della consapevolezza. Quattro vite densissime, di successi e battute d'arresto, di scoperte e cambiamenti, di amici e nemici, che Faggin ripercorre passo dopo passo e arricchisce di aneddoti riguardanti la sua vita privata e di approfondimenti sulle tecnologie inventate. "Sono nato a una nuova vita ogni volta che, osservando il mondo da insospettati punti di vista, la mia mente si è allargata a nuove comprensioni. Sono nato a nuove vite quando ho smesso di razionalizzare, ho ascoltato la mia intuizione e mi sono aperto al mistero."
Nei libri di medicina la descrizione della malattia è fredda, asettica, oggettiva e distaccata; nei romanzi prevale la soggettività ed è presente la componente relativa al malato: è lui che descrive, dalla sua prospettiva, il dramma della malattia, della sua evoluzione, in alcuni casi, fino alla morte. Questo saggio analizza, da quest’ottica diversa, il rapporto medico-paziente, il rapporto con i familiari, il contesto sociale nel quale si sviluppa ed evolve la malattia, mette in risalto la presenza, nei romanzi, di temi di attualità come il fine vita, le terapie palliative, la terapia del dolore, l’approccio sociale e religioso al problema.
Mauro Di Napoli specialista in Medicina Interna e in Malattie dell’Apparato Digerente ha lavorato presso il Policlinico Umberto I di Roma e presso l’Ospedale Sandro Pertini di Roma.
"Oggi il ministro, con mia sorpresa, mi ha comunicato la revoca dell'incarico di presidente ASI. È il primo spoils system di ente di ricerca. Grazie alle migliaia di persone con cui ho condiviso quattro anni fantastici di spazio italiano." Con questo messaggio, il 6 novembre 2018, Roberto Battiston annuncia il suo allontanamento dall'Agenzia spaziale italiana. Un cambio improvviso, imposto dalla politica, diventa per l'autore l'occasione di raccontare per la prima volta dall'interno il mondo dello spazio italiano. Una grande avventura che parte dai laboratori e dai centri ricerca sparsi lungo lo Stivale e arriva a centinaia di chilometri sopra le nostre teste, dando un contributo essenziale alle missioni degli astronauti, agli esperimenti in orbita destinati a migliorare la nostra vita, alla rete di satelliti che osserva la Terra e aiuta a prevenire e gestire i disastri naturali. L'Agenzia spaziale è anche un importante strumento di diplomazia, capace di condurre da protagonista progetti internazionali che hanno ricadute economiche e geopolitiche importanti per l'Italia, una vera e propria space economy in cui possiamo essere protagonisti. Dei "segreti" dello spazio italiano, Roberto Battiston compone un racconto appassionato, che è insieme guida competente e atto d'amore verso una missione compiuta guardando alle stelle coi piedi per terra.