Nel "Giro del mondo in 80 giorni" il francese Jules Verne mise alla berlina una filosofia di viaggio da agenzia turistica inglese: correre in fretta attorno al globo, senza badare a ciò che si potrebbe vedere, e cercando di tornare il prima possibile a casa. Il tutto non per il piacere di viaggiare, ma per vincere una scommessa quasi pari al costo del viaggio: un gioco a somma zero, in cui si guadagna solo ciò che si è già speso. Nel "Giro del mondo in 80 pensieri" Piergiorgio Odifreddi propone invece una filosofia opposta; vagare tranquillamente nei continenti della conoscenza, concentrando l'attenzione su ciò in cui ci si imbatte, e curiosando per quanto più tempo è possibile. Il tutto per il puro gusto di capire e imparare, senza preoccuparsi d'altro che del piacere intellettuale: un gioco a somma positiva, in cui si guadagna tutto ciò che si è investito. Gli otto continenti che Odifreddi visita sono la Politica, la Religione, la Storia, la Scienza, la Matematica, la Filosofia, la Letteratura e l'Arte. E di ciascuno di essi il suo album contiene dieci istantanee di soggetti scelti estemporaneamente, ma osservati con sistematicità dal punto di vista del matematico e del razionalista. Sfogliatelo da soli, per viaggiare insieme a lui: buona lettura, e buon viaggio!
Le equazioni sono la linfa della matematica, delle scienze e della tecnologia, in loro assenza il nostro mondo non esisterebbe così come lo conosciamo. Possono incutere timore o risultare enigmatiche, ma certo non possono essere ignorate. Ian Stewart dimostra che non bisogna essere degli scienziati per comprenderle e apprezzarne l'austera bellezza, questo perché ogni equazione ha un forte legame con la realtà, con il mondo che ci circonda. Le leggi della natura e molti segreti dell'Universo non sono spiegabili soltanto con l'ausilio delle parole: la storia dell'umanità e della sua conoscenza del mondo reale può essere raccontata, con precisione e in profondità, anche e soprattutto attraverso queste fondamentali diciassette equazioni, che dai tempi del teorema di Pitagora giungono a lambire le attuali, a volte «sconcertanti», teorie della fisica quantistica. La legge di gravitazione universale di Newton, il secondo principio della termodinamica, la relatività, lo strano mondo dei quanti dell'equazione di Schrodinger, la teoria del caos, la formula dell'andamento dei prezzi nel mercato finanziario... Sono diciassette modi con i quali gli uomini di scienza interpretano la realtà da oltre tremila anni. Con tocco leggero e briosa intelligenza uno dei più noti divulgatori scientifici in campo mondiale ci spiega come sia possibile che due gruppi di numeri e qualche simbolo separati da un segno di uguale possano svelare cosi tanti segreti.
L'emigrazione forzata costituisce una realtà molto variegata che necessita di essere studiata attraverso un approccio multidisciplinare, attento alle cause che la producono e alle conseguenze generate dal suo verificarsi. Molti, infatti, sono i fattori che costringono una persona a lasciare il proprio Paese: si spazia da problemi politici, persecuzioni razziali o religiose, fino ad arrivare a disastri naturali causati dai cambiamenti climatici. Affrontando il complesso rapporto tra crescita economica, modelli di produzione, cambiamenti climatici e degrado ambientale, si delineano i tratti multiformi di un fenomeno in grande crescita: i profughi ambientali. In un mondo globalizzato e in movimento, il clima diviene un fattore da tenere in debita considerazione quando si parla di spostamenti forzati di esseri umani. Come definire, dunque, chi emigra costretto da eventi naturali disastrosi e improvvisi o a causa di fattori di degrado ambientale lenti ma costanti che recano inevitabilmente danno e pregiudizio alla sua stessa esistenza? Quale qualificazione e tutela giuridica? Si può parlare di migranti, di profughi o di rifugiati? Come viene affrontato il problema dalla comunità internazionale? In questo volume si cerca di dare risposte a queste domande e di suggerire un approccio al problema di tipo etico e scientifico.
Il testo raccoglie un'ampia riflessione sui temi presenti nell'Enciclica Laudato si', e più in generale sul pensiero teologico e filosofico del Cristianesimo in tema di natura e ambiente. Risalendo alle origini stesse del pensiero cristiano sulla Creazione e sul rapporto Dio-uomo-natura, a partire dal Nuovo Testamento e dalla Patristica dei primi secoli, e giungendo fino alle riflessioni sul tema della natura presenti nei testi recenti di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, il libro affronta i temi essenziali della teoria cristiana dell'ambiente. Diventa così possibile comprendere a pieno il senso dell'Enciclica di Francesco I, approfondire gli snodi tematici e cogliere gli elementi di rinnovamento.
Quanti di noi sono in grado di riconoscere le piante e le erbe spontanee che crescono attorno a noi? E, ancor di più, quanti di noi conoscono le loro proprietà curative e i loro molteplici, preziosi impieghi in cucina e nella cura del corpo? In questo manuale ricco di illustrazioni e indicazioni pratiche, Ciro Vestita – uno dei più celebri dietologi e fitoterapeuti italiani – ci insegna a individuare le erbe che ci circondano e a usarle per migliorare la nostra salute, mostrandoci con tantissimi esempi perché esse possono contribuire al nostro benessere con molti meno rischi e molta più efficacia dei farmaci in commercio: dal tarassaco ricco di vitamina C e antiossidante all’ortica ipoglicemizzante, dalla malva antinfiammatoria alla salvia antisettica e diuretica, se impiegate nel modo giusto le erbe sono delle ottime alleate sia per evitare l’insorgere di malattie più gravi come i tumori sia per curare i disturbi più diffusi, dai problemi di pressione ai dolori di stomaco, dalle irritazioni della pelle al mal di gola. Pieno di consigli, curiosità e ricette, un moderno erbario accessibile a tutti, per familiarizzare con le piante e imparare a usarle per star bene dentro e fuori.
Da una parte il medico, che tasta il polso e scruta le urine, dall'altra il prete, pronto a somministrare la benedizione con l'olio santo; al centro, in un letto, il malato. Una scena classica che rappresenta, secondo l'autore, i tre protagonisti della tragedia umana: "l'uomo sofferente, assistito dal medico del corpo e dal medico dell'anima, da cui dipendono la sua salute terrena e la sua felicità eterna". Quella tra Chiesa e medicina e, più in generale, tra religione e scienza, è una storia piena di conflitti e contraddizioni, in cui un ruolo fondamentale è svolto dalla sfera morale e dalla concezione stessa della vita umana. Nel Medioevo, in virtù degli scarsi mezzi e delle limitate conoscenze a disposizione dei medici, il prete (e il santo) aveva gioco facile nel far prevalere superstizioni e miracoli su un approccio scientifico alla malattia. Tra Rinascimento ed età moderna, invece, grazie ai suoi sempre più rapidi progressi, la medicina riesce pian piano a svincolarsi dall'ipoteca ecclesiastica e a imporre una visione laica, che talvolta sfocia in posizioni di esplicito ateismo. Negli ultimi anni, con l'avvento della bioetica e di questioni eticamente sensibili, quali la procreazione artificiale, la manipolazione genetica e l'eutanasia, la Chiesa è tornata a far sentire la propria voce, ridando vita a uno scontro in cui verità scientifiche e considerazioni morali si affrontano e si intrecciano avendo per oggetto l'uomo e la sua fragile condizione, tra salute del corpo e salvezza dell'anima.
La plasticità cerebrale è la capacità del cervello umano di modificare la sua architettura neurale, così da confrontarsi in maniera efficace con nuove esperienze e compensare gli effetti di un danno cerebrale o di una deprivazione sensoriale. Il volume illustra i vari aspetti di questo processo sia durante lo sviluppo sia nell'età adulta, senza tralasciare il ruolo di fattori demografici quali età, genere e caratteristiche individuali. Dopo una descrizione delle diverse forme di plasticità (morfologica e funzionale) vengono trattati il suo ruolo nello sviluppo di alcune funzioni cognitive specifiche - memoria, linguaggio e consapevolezza corporea - e i meccanismi di compenso che si instaurano dopo un danno cerebrale o dopo una deprivazione sensoriale congenita o acquisita.
Se fino a qualche anno fa era concezione comune parlare di crisi del settimo anno riferendosi al matrimonio, ora le crisi – ci dicono le statistiche – arrivano prima e le unioni, anziché durare una vita, non vanno oltre i tre anni. Sono cambiati i rapporti familiari e i ruoli nella famiglia e nella coppia.
I cambiamenti sociali ed economici degli ultimi decenni fotografano realtà diverse tra loro e differenti dal passato.
Affidarsi alla nostalgia di ciò che fu o recriminare ciò che non è, non aiuta le coppie ad attraversare le crisi e a maturare nel sentimento che le ha portate a scegliersi.
La vita di coppia che gli autori narrano in questo libro è ben lontana da quella lineare e semplice che abitualmente viene rappresentata, per questo l’analisi proposta avviene secondo molteplici angoli visuali.
Il risultato complessivo è un’opera piena di suggestioni e provocazioni, seria e insieme vivace, apparentemente lieve, ma piena di riflessioni profonde. Gli autori affrontano l’argomento da più punti di vista: quello individuale e di coppia, quello dei gruppi e della collettività, sia in chiave di lettura positiva, con particolare riguardo al “romanzo dei sentimenti”, che nelle manifestazioni patologiche. Discutono con chiarezza e competenza di temi in genere di pertinenza di linguisti, sociologi ed etno-psicologi, aiutando il lettore a riflettere sulla differenza esistente tra parole come “fedeltà” e “lealtà”, “sincerità” e “segreto”, “libertà” “post-freudiana” e “post-moderna”, se non addirittura “post-umana”, soffermandosi anche a riflettere su cosa vuol dire essere genitori oggi.
Un libro intriso di una morale laica, reso prezioso dalla leggerezza delle vignette di Giuliana Maldini e dalle citazioni tratte dalla letteratura, dalla musica leggera e dai film.
Il volume espone le teorie del dr. Aardweg a proposito dell'omosessualità.
Quando l’uomo ha cominciato a scrutare il cielo? Da sempre, a giudicare dai dipinti paleolitici che ritraggono, insieme a mammut e bisonti, stelle e fasi lunari. In ogni epoca, lo spettacolo misterioso del cielo stellato ha portato gli uomini a disegnare in modo diverso la struttura del cosmo. Uno studioso ci guida attraverso otto rappresentazioni dell’universo, da quelle di Pitagora, Dante, Galileo, Einstein fino a quelle ottenute grazie alle sofisticate sonde spaziali. Per spiegare le sorprendenti intuizioni degli antichi, le rivoluzioni nelle conoscenze astronomiche, le scoperte sulla meccanica quantistica e l’energia oscura.
Si parte dalla sua India e si approda in Italia. Poi si incontrano gli agricoltori d’Africa, le lobby pro-Ogm a Bruxelles, le questioni dell’agrobusiness in America Latina, le lotte delle contadine indiane... Quello che Vandana Shiva ci fa fare in questo libro è un doppio viaggio: il primo intorno al mondo, per conoscere la battaglia per la sovranità alimentare che aggrega persone, gruppi, associazioni intorno a una vera sfida in favore della democrazia. Il secondo percorso evoca la pluridecennale e pacifica lotta civile che ha reso questa donna «una delle sette femministe più potenti del mondo» (Forbes). Campi di cotone e semi ibridi, ricerche scientifiche e processi nei tribunali, campagne internazionali di boicottaggio e azioni quotidiane
come farsi l’orto o acquistare cibo a km zero. In queste pagine, a metà tra il manifesto sociale e il racconto autobiografico, Vandana Shiva ci fa capire una questione centrale per l’oggi: «La difesa dei diritti della Terra innegabilmente contribuisce alla difesa dei diritti umani». Di fronte alla crisi ecologica l’unica via di uscita – secondo la paladina anti-Ogm – è far sì che il mercato non si impossessi anche della nostra aria, terra e acqua, in sostanza della vita: «Poche multinazionali cercano di assicurarsi il controllo delle risorse della Terra. Le manipolazioni della bioingegneria sono il sintomo di una perversione etica. Difendere i diritti della Terra Madre è la lotta con le maggiori chance di portare a una pace duratura».
Almeno una volta, davanti alla bellezza del cielo notturno, ci siamo sentiti come al centro di un immenso palcoscenico, in un buio profondo incastonato da migliaia di stelle. Ma perché queste esistono, perché sono così tante e ci sarà magari qualcuno che da lassù ci sta guardando? Immanuel Kant sosteneva che la Via Lattea, l’unica galassia allora conosciuta, era “un mondo di mondi” e Giacomo Leopardi dava voce all’invidia delle stelle per il Sole perché anch’esse “vorranno avere i loro pianeti abitati e adorni come è la Terra”. Lo scenario oggi si è enormemente ampliato: più di cento miliardi di galassie, da cento a quattrocento miliardi di stelle in ognuna di esse, e tutto questo solo per noi? Rispondere a questa domanda è la sfida raccolta dagli autori, che esplorano le tappe essenziali di un’avventura dell’immaginazione, dal mito antico alla scienza contemporanea: al confine tra tecnica e poesia, senza dimenticare la posta in gioco della “caccia all’extraterrestre”, che potrebbe cambiare radicalmente le più profonde convinzioni circa il nostro pianeta e noi stessi.