
La Cina contemporanea appare come un immenso cantiere. L'impetuoso sviluppo capitalistico, da un lato, e la rigidità del controllo politico comunista, dall'altro, ci offrono lo spettacolo di un paese che si avvia sul cammino del progresso in un clima di incredibile confusione e incertezza. Se è vero infatti che da più di dieci anni il paese asiatico accumula successi - si è sviluppato e consolidato all'interno, conduce una politica estera sempre più ambiziosa - è anche vero che presenta una situazione interna fragile. Alle soglie del suo ingresso nel WTO e prossima ad ospitare i giochi olimpici, la Cina deve ancora conquistare una propria maturità e costruire un rapporto equilibrato con il resto del mondo. Quale sarà il suo futuro?
Fra tutte le città del mondo, Venezia può vantare a ragione una delle biografie più straordinarie. Dalla sua fondazione, avvenuta verosimilmente in epoca romana, fino alle odierne minacce dell'inquinamento, di sommersione e di una forte caduta demografica, la sua storia rappresenta infatti ai nostri occhi un unicum. Ma quale sarà il suo futuro? Consisterà soltanto nella difficile conservazione del suo sito e dei suoi capolavori oppure in un adattamento forzato alle esigenze della modernità? In uno sforzo di sintesi che vuol essere anche un omaggio pieno di ammirazione e di affetto verso una città e una civiltà eccezionali, Christian Bec ripercorre le tappe principali della sua storia e delle molte suggestioni cui ha fornito materia.
Mosca e Pietroburgo sono oggi una rinomata meta per i turisti di tutto il mondo, che vi si recano non solo per vedere affreschi e icone del Medioevo, ma anche per percorrere i paesaggi urbani del periodo barocco neoclassico o per riscoprire l'arte figurativa del 1800 e di quelle avanguardie che, all'inizio del secolo scorso, hanno influenzato l'arte internazionale. Eppure il viaggiatore che da ovest va nella Grande Russia, pur cogliendo omonimie con il proprio paese d'origine, ha la sensazione di varcare uno spartiacque artistico e culturale. Secoli di scambi, di influenze epocali, di comunicazione artistica sono infatti troppo spesso sconosciuti agli altri europei. Questo testo intende colmare tale lacuna.
Con l'ascesa dell'europeismo, occorre riformulare l'approccio all'idea di Stato-nazione per meglio comprendere come sia stata vissuta la storia di un paese e gli attuali criteri con cui vi si guarda oggi. Da tale progetto ha preso le mosse Marc Ferro nel redigere questa "Storia della Francia", il cui fine è quello di individuare i caratteri originali della società d'oltralpe e metterli a confronto con quelli dei paesi vicini. Quadro esaustivo dai Galli a Chirac che getta sugli eventi uno sguardo molteplice, abbinando l'analisi della società alla sequela degli accadimenti, questo affresco problematico, di impianto rigorosamente comparativo, rifugge per sistema da qualsiasi presupposto scontato.
La storia del vetro si intreccia con i conflitti tra Oriente e Occidente, con abitudini e mentalità delle diverse aree del mondo, con le scoperte della scienza e le innovazioni dell'arte. Una storia straordinaria, sin dall'antichità, quando il vetro prima è apprezzato come gioiello e poi utilizzato dai Romani per la sua trasparenza rivelatrice del colore del vino. Grazie a questo libro il vetro si rivela un ingrediente essenziale di molte grandi trasformazioni storiche, dalla protezione delle case dal freddo all'invenzione di occhiali e microscopi, dall'introduzione della prospettiva nella pittura alle dominazioni coloniali da parte degli europei, rese possibili anche grazie a una superiorità tecnologica nell'utilizzo del vetro.
Nel corso del Due e Trecento la quantità di denaro destinata all'esecuzione di opere d'arte cresce esponenzialmente e diviene una delle forme più comuni di beneficenza a favore di enti ecclesiastici. I lasciti testamentari destinati alla realizzazione di affreschi, sculture, vetrate danno espressione alla volontà di raccomdarsi direttamente all'intercessione dei santi e corrispondono all'ansia dei singoli per la sorte della loro anima nel mondo a venire. A poco a poco, tra i personaggi sacri, si insinuano i ritratti dei donatori in atteggiamento pietoso. Il libro è una lettura non consueta di molte opere medievali e getta nuova luce sul rapporto dell'uomo con l'arte.
Dieci mesi di lucida follia assassina nel più assurdo massacro della prima guerra mondiale: quasi un milione di morti, il campo di battaglia con la maggiore densità di caduti per metro quadrato. Tramontata definitivamente la strategia del movimento e dell'aggiramento, la Germania aveva individuato in quella del logoramento l'arma vincente per eliminare la Francia. Ma dopo il primo attacco a Verdun lo Stato Maggiore francese ragionò alla stessa maniera di quello tedesco: attirare nello stesso carnaio nuove truppe tedesche per metterle fuori combattimento. Il massacro ebbe cosi inizio: una leggendaria battaglia che chiuse un'epoca, decisiva per le sorti della guerra e il futuro politico e militare della Francia.