L'emigrazione italiana nel mondo ha rappresentato uno dei tratti più peculiari dell'intera storia dell'Italia contemporanea. Il fenomeno migratorio non ha inciso solo sull'economia italiana, ma sulla costruzione stessa della cultura e dell'identità del paese. L'intento di quest'opera, commissionata dal Comitato nazionale di celebrazione "Italia nel mondo", è quello di sintetizzare l'intera vicenda della nostra emigrazione all'estero.
Il 10 dicembre 1812, una gelida giornata d'inverno, Napoleone giunge in slitta a Varsavia. Sparsi tra la capitale polacca e il fiume Niemen si aggirano esausti, con le divise lacere, in preda alla fame, 30000 uomini. Sono tutto ciò che resta della Grande Armée che nel mese di giugno aveva invaso la Russia, forte di 500000 soldati. In questo libro Nigel Nicolson ripercorre le tappe di questa disfatta.
Il 7 dicembre 1941, proprio mentre a Washington veniva consegnata la dichiarazione di guerra, sfruttando in tal modo il gioco del fuso orario, gli aerei dell'aviazione imperiale nipponica del capitano di corvetta Fuchida piombavano sulla baia di Pearl Harbor e annientavano praticamente la flotta americana del Pacifico, affondando sette navi da battaglia, alcune decine di altre unità minori e distruggendo oltre 200 aerei. Ma le tre portaerei USA che erano il vero obiettivo dell'attacco non si trovavano, misteriosamente, all'ancora nella baia devastata e proprio l'Enterprise, la Hornet e la Yorktown nel corso della battaglia di Midway, tra il 4 e il 16 giugno 1942, avrebbero mutato il corso della guerra del Pacifico.
A Terezin, il lager ghetto inventato dalla propaganda nazista del Terzo Reich, va in scena una rappresentazione terribile. Si lotta per la vita recitando le battute scritte dai nazisti. Ma contemporaneamente, proprio là, dove nessuna ribellione è possibile, si combatte una "rivolta dello spirito" con le armi della musica, del cinema, dell'arte, della cultura. La videocassetta allegata alla pubblicazione contiene il filmato di una manifestazione di denuncia tenutasi a Londra nel 1933, le dichiarazioni di Hitler, portate come prova nel primo processo di Norimberga, la scoperta delle camere a gas da parte delle truppe alleate durante la liberazione dei campi, le sequenze con la Brigata Ebraica che combatteva in Italia.
Si può discutere in eterno su Mussolini: su come sia pervenuto al potere, sulla sua politica, sulla sua ingenuità, sulla sua follia. Una cosa è però indiscutibile: egli fu uno dei più grandi giornalisti del suo tempo e il primo a servirsi della stampa come un'arma di propaganda micidiale. In questo volume, l'ultima opera curata da Renzo De Felice, potremo vedere Mussolini, direttore di due giornali, preparare la sua ascesa al potere, passare dal socialismo all'interventismo, scatenare le camicie nere, esaltare le masse. Il suo fiuto per la notizia, il saperla raccontare (anche distorcendola), l'attaccare gli avversari e il non concedere loro tregua. Con una prefazione di Indro Montanelli.
Quando si sposarono il mondo credette di assistere al coronamento e all'inizio di una bella favola: lui, Umberto di Savoia, erede al trono di una delle più antiche monarchie d'Europa: bello, ricco di fascino, l'incarnazione perfetta del Prince Charmant delle favole. Lei Maria José del Belgio: viso da cammeo, bionda, sportiva, coltissima, piena di gioia di vivere. Ma subito cominciarono le incomprensioni: lei educata a una corte liberale e che trascurava le ritualità, lui cresciuto nella rigida etichetta della corte sabauda. Dopo la catastrofe dell'8 settembre lei avrebbe voluto unirsi alle forze partigiane, lui fu costretto dal padre a svolgere la funzione di Luogotenente fino al referendum del 1946.
Il carattere particolare, anzi unico del popolo britannico, da lungo tempo è riconosciuto sia dagli osservatori stranieri, sia dagli studiosi anglosassoni. Scopo di questo volume è individuare ed esporre le componenti principali della storia britannica, dall'epoca romana al tardo XX secolo. Non è analizzato solo il proteiforme concetto di "carattere nazionale", che è difficile da definire anche prendendo in considerazione i soli inglesi, e pressocché impossibile considerando le tradizioni particolari di gallesi, scozzesi e irlandesi. Il volume si propone piuttosto di mettere a fuoco i molti tratti politici, sociali, economici, religiosi, intellettuali e culturali delle isole britanniche, come sono andati rivelandosi a successive generazioni.
Quando questa storia dell'URSS, scritta da due studiosi russi attivi in Europa e in America, uscì per la prima volta in francese nel 1982, nulla lasciava intendere che nel giro di soli dieci anni quell'immenso impero si sarebbe dissolto come neve al sole. Infatti le parole finali di questo libro così suonavano: "I successi del sistema sono evidenti" ma, aggiungevano gli autori "la storia non si è ancora fermata". Mai profezia fu più esatta: lungi dal fermarsi, la storia travolse ogni cosa con la furia di un fiume in piena. Questo libro non è antisovietico: i due autori ne ricostruiscono la storia in modo imparziale. A questa edizione si aggiunge un capitolo conclusivo che giunge fino a oggi.