Pi˘ che un saggio critico, queste pagine del Marrou riferiscono uníesperienza di lettura lucida e partecipata. La partecipazione ha trovato stimolo nelle soleggiate stagioni di Marsiglia; la lucidit‡ proviene dalla sensibilit‡ storica dellíautore, dal suo senso di prudenza scientifica, da un accostamento metodico del passato, attento ai contesti complessi (filosofico, musicale, architettonico) e da una visione equilibrata nÈ voltairiana nÈ apologetica del Medioevo.
CíË poi il tocco caratteristico del Marrou, col suo linguaggio duttile, il suo giudizio sottile, il procedimento colloquiale, brillante, non privo di humor e non alieno dalla beccata polemica.
ComíË detto dalla Finoli, che ne ha curato líedizione italiana: líinterpretazione del Marrou ´riesce a dare uníimmagine dellíantica lirica provenzale pi˘ viva, pi˘ intera, pi˘ affascinante di quanto non facciano opere pi˘ elaborate e impegnativeª.
Con un gusto e un'arte consumata del raccontare, Régine Pernoud restituisce una dimensione di umanità nuova e sorprendente alla duchessa d'Aquitania, Eleonora, prima regina di Francia e poi d'Inghilterra. Una fantasiosa tradizione ne aveva fatto un mito negativo, la ricostruzione della Pernoud ce ne presenta un altro volto. Vi risaltano la passione appena mitigata dalla prudenza politica, la vigilanza e la previdenza tutte materne, e un'incredibile energia operativa, oltre alla lucidità delle intuizioni, alla capacità di organizzazione e all'abilità nell'amministrare. Ne risulta uno spaccato sull'intero secolo XII, il secolo più ricco di fermenti culturali di tutto il Medioevo; ove fiorisce la letteratura romantica e dove si innalzano le cattedrali di pietra e di idee; il secolo di Bernardo, di Abelardo ed Eloisa... Trapassiamo, grazie alla Pernoud, negli ambienti più disparati di questo secolo; dalle musiche delle corti del Midi ai chiassi della rissosa popolazione studentesca delle rive della Senna; da un Oriente di Terra Santa e di crociati e dal lusso infido della corte bizantina alle acque sempre in tempesta della Manica; dalle nebbiose e verdi città reali d'Inghilterra alla Sicilia normanna, alla Castiglia. I personaggi che vi ritroviamo sono molti: Sugero, Tommaso Becket, Enrico il Plantageneto, Riccardo Cuor di Leone, ma protagonista rimane Eleonora e il filo del racconto il canto dei poeti che ella amò
I volti storici del povero.