Pino Caruso ci porta per mano a conoscere il suo mondo, fatto di gioco, di malinconia, di tenerezza, ma anche di irridente follia. Ancora una volta Caruso indossa la maschera dello scrittore, e dal profondo della sua anima prende forma questo libro che riesce con leggerezza a mettere in disordine tutti i nostri parametri di percezione perché non sempre le cose, a questo mondo, sono in accordo con i ragionamenti. Pino Caruso nasce a Palermo in una famiglia povera. Attore, giornalista, scrittore, showman, è popolare come interprete di teatro, di cinema e di televisione. Attore completo, si è esibito in drammi, in commedie e, da monologante, in affabulazioni spesso improvvisate.
Non è più tempo di viaggi intercontinentali, avventure esotiche, villaggi esclusivi: torna trionfalmente la vacanza nostrana, pensione-bagni-balera... per la soddisfazione del Borzacchini, che ce la racconta in una raffica di "cartoline dalla villeggiatura". Ecco una "Piccola Enciclopedia Popolare di scritti sparsi d'argomento estivo e balneare e costume vacanziero", la "Cinica e dissacrante descrizione di luoghi, fatti, circostanze e personaggi della villeggiatura estiva come praticata dalla gente secondo la più consolidata tradizione".
Per superare tutte quelle piccole fobie e ossessioni che oggi affliggono molte persone, Enrico Rolla, psicoterapeuta e autore di "Piacersi non piacere" e "Il problema non è mio... è tuo" (SEI), e "Ricomincia da te!" (Gribaudi), propone una terapia particolare: la terapia dell'umorismo. Con l'aiuto di simpatiche vignette, infatti, queste pagine ci invitano a guardarci dentro, ma soprattutto a sorridere di noi stessi nel momento in cui individuiamo certi nostri comportamenti.
Ultimo e amatissimo personaggio interpretato da Antonio Albanese, Cetto La Qualunque "rappresenta orgogliosamente la parte più malsana di questo Paese. Nato nel bunker sotterraneo di un ospedale abusivo, Cetto si occupa con fierezza di disastri economici e devastazioni paesaggistiche, di soprusi e angherie, di corruzioni e vessazioni varie". Comico, cattivo, politicamente scorrettissimo, questo libro raccoglie il meglio (e il peggio) di una campagna elettorale già memorabile.
A cavallo tra cabaret, invettiva e comicità, "I bambini sono di sinistra" ha al centro della scena un Claudio Bisio impegnato nel rendere la malinconica, divertente goffaggine di un genitore dei nostri giorni: disilluso, troppo giovane nel '68 e troppo vecchio per il G8, sempre ridicolmente in ritardo sui tempi, a disagio con i più vecchi, con i coetanei e con i figli. Rappresentato a teatro nel corso del 2003, lo spettacolo è ispirato a una serie di scritti di Michele Serra e Giorgio Teruzzi, ma anche al concept-album "Storia di un impiegato" in cui Fabrizio De André rileggeva il sessantotto in modo amaro e disincantato.
La prima e unica puntata di RaiOt fu soppressa immediatamente per ragioni politiche e Sabina Guzzanti, dopo il ciclo di trasmissioni previste, avrebbe dovuto proseguire la tournée teatrale. Ha deciso invece di scrivere uno spettacolo nuovo che tenesse conto di quanto era accaduto. Così nasce Reperto RaiOt presentato al pubblico nell'aprile del 2004 e ora disponibile in DVD per tutti quelli che non sono riusciti a vederlo o che lo vogliono rivedere.
L'amore è una cosa meravigliosa? Da single è il massimo? Chi trova un'amica trova un tesoro? La chirurgia estetica fa miracoli? Ci sono cose che alle donne non dicono e cose che le donne non dicono. Alle altre. Agli uomini. A se stesse. Ma se dopo anni di baci e bacetti il vostro "principe" si ostina a non diventare azzurro, perlomeno cambiate rospo. Francesca Reggiani ha ottenuto grande successo in TV grazie a programmi come La tv delle ragazze, Avanzi, Tunnel, Cocktail d'amore e Convenscion. Ha recitato con Proietti, per Fellini, per Sordi e spesso per se stessa. Questo è il suo primo libro. Vorrebbe poter dire che tutto quello che racconta è pura fantasia e che i riferimenti a fatti e personaggi reali sono assolutamente casuali. Ma non è così.
Questo libro in realtà è un safari, e le belve umane contro cui spara siamo noi: personaggi laidi e terrificanti, eppure tragicamente comuni. In questo variegato zoo contemporaneo ci sono 'bellocce con labbra gonfiate e trucco da ballerine turche' a caccia di vecchi ricchi e mammalucchi. C'è l'intramontabile mediocre che 'ha pochi capelli, pochi soldi, racconta agghiaccianti barzellette e come fa le tagliatelle la sua mamma non le fa nessuno'. E poi psicologhe dilettanti pronte ad analizzare chiunque capiti a tiro. Villaggio osserva i tipi e i vizi peggiori della nostra epoca.
Gatti e gattini si aggirano in questo piccolo libro da comodino, facendo capolino da storielle e proverbi arguti e trasmigrando in vignette divertenti che ne celebrano la grande personalità. I gatti, sono dei veri protagonisti, e l’uomo, il loro “padrone”, fa la fine del contorno e assiste, spesso smarrito o addirittura “imbalsamato” (proprio come un gatto), al suo comportamento quasi umano. In fondo, gli manca la parola – pensa – , ma, come dicono gli autori, “Probabilmente se i gatti sapessero parlare…preferirebbero tacere