Enfant terrible del design, innovatore iperattivo, ideatore del marchio Italian Independent che sta diventando un riferimento nel mondo del made in Italy, Lapo Elkann firma il suo primo libro dedicato allo stile e al suo concetto di eleganza. Una carrellata di idee, spunti, consigli e riflessioni che diventano quasi un'autobiografia, con foto inedite create appositamente per questa pubblicazione. Lapo parla di sé, del suo mondo e di come lo vive; una visionarietà che nasce anche dalla capacità di stupirsi continuamente, di spingersi oltre i limiti: perché l'originalità bisogna saperla costruire. E soprattutto saperla indossare. Il libro continua sul sito web dell'autore con contenuti crossmediali.
Ogni anno, inesorabilmente, scompaiono alcune parole. Cancellate, come se avessero perso il diritto di cittadinanza nel nostro linguaggio. Lo dicono i dizionari che in ogni nuova edizione eliminano alcuni lemmi perché ormai in disuso. Succede spesso, in tutte le lingue del mondo e uno dei primi ad accorgersene fu Javier Marías, lo scrittore spagnolo che vide una delle sue parole preferite (acercanza), sull'orlo del precipizio. Decise di dover intervenire e, per farlo, tornò a usarla in un suo testo, chiedendo ad alcuni colleghi di fare altrettanto. Solo così la parola sarebbe tornata viva, riconosciuta dall'uso. Enrica Caretta è andata a fondo della questione, mettendosi sulle tracce delle parole espunte dal Dizionario Devoto-Oli. L'idea: farle adottare da personaggi del mondo della cultura, del cinema, dello spettacolo, della letteratura, da studiosi, filosofi, scienziati, chiedendo loro di prenderne una sotto la propria ala protettiva, ma anche, come antidoto, di inventarne una e di rispolverarne un'altra per darle nuovo vigore. E per ogni parola salvata è nato un piccolo mondo, fatto di ricordi, idee e riflessioni, un mondo da condividere e da rimettere in gioco perché ci sono ancora parole da salvare, le troverete in queste pagine, e potete salvarle anche voi, scegliendo la vostra e scrivendoci a info@addeditore.it. Prefazione di Andrea Bajani.
Da anni si afferma che è malata, la si accusa, ma le si rimane attaccati come all'ultimo baluardo di libertà e uguaglianza. Da anni si sente parlare di democrazia zoppa, di democrazia finita, di democrazia fallita. Ma a cosa ci riferiamo quando parliamo di democrazia? A una forma utopica e ideale, o a un meccanismo concreto di gestione del potere capace di ridurre le distanze tra i cittadini? L'idea di democrazia ha dovuto adeguarsi a molte sollecitazioni, a cambiamenti sociali così radicali da mettere in crisi non solo le grandi ideologie, ma anche gli ideali che tenevano insieme popoli e nazioni. Cosa rimane al concetto e alla pratica democratica dopo l'improvviso accelerare della storia degli ultimi anni? Cosa dopo decenni di liberismo sfrenato, dopo crisi finanziarie, dopo l'avvento sempre più incontrollabile dei poteri forti? Con questo saggio Paolo Flores D'Arcais riflette sullo stato di salute e sugli spazi di azione ancora propri della democrazia, cercando prima di individuarne nemici e punti deboli, poi di trovare possibili soluzioni per un ritorno vero e condiviso del fare democratico.
Indignatevi! è un pamphlet liberatorio e corrosivo di Stéphane Hessel, diplomatico francese, ex partigiano, novantatreenne combattivo che ha conquistato con questo testo migliaia di lettori. Dove sono i valori tramandati dalla Resistenza, dove la voglia di giustizia e di uguaglianza, dove la società del progresso per tutti? A ricordarci le cose che non vanno sono gli eventi di una quotidianità fatta di ingiustizie e di orrori come le guerre, le violenze, le stragi. Hessel parte da qui, per indicare a tutti quali sono i motivi per cui combattere e per cui tenere alta l’attenzione. L’indignazione è il primo passo per un vero risveglio delle coscienze, e il grido di Hessel ce lo ricorda con fermezza e convinzione.