Nell’Anno Domini 33, in un angolo dimenticato del vasto impero romano, Gesù di Nazaret, un oscuro predicatore ebreo, viene condannato a morte come cospiratore politico. Un fatto di cronaca destinato con ogni verosimiglianza a restare sconosciuto ai più, ma che avrebbe invece segnato un cambiamento epocale nella storia dell’umanità.
La ricostruzione degli ultimi giorni della vita di Gesù si alterna e si intreccia con il racconto di quello che accade in quel momento in altre parti del mondo, dall’area del Mediterraneo “fino agli estremi confini della terra”: America, India, Cina. Accurata ricostruzione dell’ambiente in cui si svolgono le torbide vicende degli ultimi anni dell’impero di Tiberio.
Appendici affrontano i problemi di datazione della vita di Gesù e forniscono un’ampia cronologia del periodo.
Apparato iconografico con cartine e illustrazioni.
Visione tridimensionale del passato mediante la ricostruzione reale di ambienti e dialoghi.
Attualità dell’interesse per la figura di Gesù e del dibattito sull’attendibilità storica delle testimonianze antiche su di lui.
Un approccio originale al tema pasquale.
Il “Padre nostro” attraverso la struttura della lectio divina, con meditazioni nutrite da citazioni che vanno dalla Bibbia ad autori contemporanei (filosofi, poeti). Ogni meditazione è seguita dalle Risonanze, che ruotano attorno a un Salmo, a un racconto di vita, a una testimonianza. Scrive don Pezzini nell’Introduzione: «Leggere una pagina di Angelo Rusconi è come assistere a un fuoco d’artificio o finire sotto gli scrosci di un temporale. La scrittura è frizzante, procede a scatti, piena di parole ricche di sostanza, gettate davanti al lettore con una sorta di accelerazione che omette di evidenziare le connessioni, stimolando di continuo l’attenzione».
Le domande fondamentali (Qual è il senso dell’esistenza? Perché il male e la sofferenza?...) – e, in un certo senso, anche le risposte – sono presenti, per natura, all’intelligenza di ogni uomo, sono la sostanza della religione che, perciò, accomuna tutti gli uomini, al di là delle religioni particolari. L’autore affronta il carattere razionale e quindi specificamente umano della religione, la quale si rivela così strumento di «dialogo tra uomini e popoli alla ricerca di soluzioni ragionevoli per la realizzazione del bene comune».
Prefazione di Ferdinando Adornato
Sant’Agostino è figura umana e spirituale sempre più apprezzata, anche dai giovani. Lo testimonia la buona accoglienza dei nostri volumi a cura di Gabriele Ferlisi, ma anche le parole di Benedetto XVI in occasione della sua recente visita a Pavia: la Chiesa è chiamata a modellare il suo ruolo nella società sul modello di quanto fece Agostino. Questo saggio propone una lettura attualizzante dell’evento centrale della vicenda umana e spirituale di Agostino: la “conversione”, al termine di una travagliata ricerca spirituale. L’analisi dei testi delle Confessioni e dei Dialoghi aiuta il lettore di oggi a conoscere le tappe e le difficoltà di un cammino di conversione che oggi si apre all’interno stesso del cristianesimo.
Il titolo fa riferimento all'episodio del Vangelo di Giovanni in cui Gesù e i discepoli vanno "al di là del Cedron" (un torrente che scorre d'inverno a est di Gerusalemme) per entrare in quel luogo emblematico che è l'Orto degli Ulivi. Di là dal Cedron c'è dunque una dimensione dello spirito, un luogo della fede, il posto dell'intimità e della confidenza, dell'ascolto e della confessione. E come "confessioni" si presentano le 12 lectio: si raccontano i discepoli in prima persona, si ricreano colori, profumi, emozioni, stati d'animo, le lotte spirituali in questo luogo dove si ritiravano spesso nel silenzio per conoscere Gesù e stare con Lui. Rivolto innanzitutto ai giovani e a quanti vogliono mantenersi "giovani" nutrendosi della Parola. Dodici acquarelli di Anna Mino, riprodotti a colori, riprendono in modo evocativo i temi delle lectio.
Le ACLI si interrogano…
Così gli autori descrivono il volume: «Il nostro punto di osservazione è plasmato dalla nostra appartenenza alla cultura politica del cattolicesimo democratico, in una dimensione popolare. Ci interroghiamo da credenti e da persone impegnate a vario titolo nella sfera sociale e politica sui problemi dello sviluppo, della giustizia, della pace, partendo da ciò che la maggior parte della società oggi percepisce, vale a dire l'impoverimento dei ceti medi e popolari, la precarietà del lavoro, l'indebitamento delle famiglie, per tentare di giungere all'individuazione di alcuni temi, che, a nostro avviso dovrebbero costituire delle priorità programmatiche per la politica nazionale».
Molti contenuti del libro si intrecciano con i temi in discussione nei congressi delle ACLI previsti tra Febbraio e Aprile 2008.
Sei lectio bibliche sulla storia di Giuseppe, il figlio di Giacobbe (Genesi 37-50). La Scrittura presenta la vicenda di Giuseppe nella forma del racconto sapienziale che, trattando di individui singoli e concreti, si riferisce all’uomo “universale”, rivelando il mistero di ogni esistenza; così la storia della famiglia di Giuseppe è anche la storia delle nostre famiglie, e scopriamo che «la nostra vocazione e la promessa di Dio si giocano innanzitutto nello spazio della nostra famiglia».
Giuseppe
Venduto come schiavo dai suoi stessi fratelli, Giuseppe, grazie alle proprie capacità di interpretare i sogni, diviene viceré del Faraone. Questa carica gli permette di salvare la sua gente e i fratelli da una terribile carestia.
L’opera presenta – nella prima traduzione italiana con testo a fronte – una scelta di poesie di Rowan Williams, arcivescovo di Canterbury e primate della Comunione Anglicana. I temi affrontati dall’autore sono vari: la morte (in generale e in particolare – dei genitori, di cari amici, di grandi personaggi), il ricordo di alcuni luoghi visitati a Gerusalemme, le impressioni suscitate da alcuni dipinti della tradizione pittorica dell’est europeo, il mondo celtico.
Nel segno di un sano ecumenismo la prefazione del volume è stata curata dal padre gesuita Antonio Spadaro, critico letterario de "La Civiltà Cattolica".
Una nuova edizione (con alcune varianti) del volume pubblicato con lo stesso titolo nel 2001. Esce finalmente, fruibile da tutti, nella collana Le Àncore.
I testi, nati per illuminare, attraverso l’esempio di san Francesco, il cammino dei sacerdoti che riflettono sulla propria vita e sul proprio ministero, si aprono efficacemente anche ad un pubblico più vasto. Gli autori, «rivisitando la figura di Francesco e rileggendo alcuni passi biblici, conducono il lettore a riscoprire nella misteriosa bellezza della Croce la radice della perfetta letizia».
Tradotto in polacco nel 2001
Tradotto in francese nel 2001
Tradotto in spagnolo nel 2001
Il Vangelo di Matteo è il più utilizzato dalla liturgia, quello che ci restituisce maggiormente la ricchezza della riflessione della Chiesa primitiva su Gesù come maestro della “vita nuova” del Regno. La densità e la ricchezza di questo testo hanno indotto gli autori a una lettura commentata che fa “parlare” il Vangelo di Matteo organizzando la narrazione e guidando la riflessione secondo il metodo antico della lectio divina. Le sezioni del libro, oltre a note esplicative, comprendono degli spunti per riflettere e meditare e suggerimenti per la preghiera. Uno strumento essenziale, rivolto a chiunque guidi la catechesi per laici e religiosi o voglia pregare la Parola in modo sempre più approfondito.
Nell’anno liturgico 2007/8 (Anno A) il Vangelo-guida sarà quello di Matteo.