Si puntualizza il contributo dato dall'ordine dei Predicatori alla riforma cattolica napoletana del Cinque-Seicento, un movimento che ebbe come centro Napoli e la Campania, ma che ben presto non tardò a far sentire il suo influsso su diversi altri conventi domenicani meridionali. La riforma del 1583 non ebbe all'inizio una facile applicazione, anche se poté contare sull'appoggio del maestro generale e dei papi, ma riuscì a essere un tentativo riuscito che risollevò il prestigio dei domenicani nel Mezzogiorno.
Attraverso l'esame di inedita documentazione si delinea la storia della riforma della provincia domenicana di Spagna, che si sviluppò anche nelle province di Aragona e Portogallo.
Il potere e il ruolo svolto dal cardinale protettore dell'Ordine, figura non prevista dalle Costituzioni, essendo la sua funzione legata essenzialmente a particolari contingenze storiche, attraverso cinque fasi ben definite: I. dalla bolla di Gregorio XI (1373) al 1473; II. dalla bolla di Sisto IV (1473) al 1598; III. dal 1598 al 1606 corrispondente al periodo di vacanza dell'ufficio; IV. dal 1606 alla bolla di Innocenzo XII del 1694; V. dalla bolla di Innocenzo XII (1694) al 1887, data di morte dell'ultimo cardinale protettore.
Il ruolo svolto dal domenicano Giovanni di Montenero nei concili di Basilea (1431) e Firenze (1439), sviluppando il tema dei rapporti fra i privilegi dei Mendicanti e l'elaborazione della dottrina sul potere pontificio.
Storia delle fondazioni domenicane nella regione baltica della Livonia dal 1234, quando il vescovo di Riga Nicola diede ai frati "palacium nostrum lapideum [?] iuxta Rygam [?] per eorum studium et latore in Lyvonia [?]", fino agli inizi del Cinquecento, quando con l'incombere della Riforma protestante si assistette alla loro definitiva diaspora.
Svolgimento del processo inquisitoriale istruito contro il domenicano inglese Thoma Waleys, che il 3 gennaio 1333 aveva pronunciato in Avignone un sermone in cui attaccava la tesi teologico-dottrinale pronunciata da Giovanni XXII nel 1331, in cui il papa affermava che le anime dei santi in cielo non vedevano e non avrebbero visto Dio prima del giudizio universale. In appendice edizione della documentazione processuale.