Fin dalla sua nascita, la fotografia ha sempre immortalato la vita di tutti i giorni. Eugene Atget ha documentato la quotidianità nelle strade di Parigi, mentre Henri Cartier-Bresson ha perseguito la ricerca di quello che definiva il "momento decisivo", l'attimo che racchiude il significato di un evento. Il loro lavoro, e quello di altri maestri, è stato il motore che ha spinto molti fotografi a vagare per spazi pubblici, macchina fotografica alla mano, in cerca di momenti pieni di significato da catturare. La street photography richiede una giusta attrezzatura, grande consapevolezza, riflessi pronti e un occhio attento. L'esitazione non è ammessa. In questo libro, Gordon Lewis aiuta i lettori a comprenderne le sfumature e mostra come avere successo in questo campo impegnativo ma gratificante. Vengono elencati numerosi consigli su quali macchine usare, le lenti, gli accessori e l'abbigliamento, per poi mostrare tecniche diverse che tengono conto dell'ambiente in cui ci si trova, dalle strade di città, alle fiere fino alle spiagge. Che il tuo stile sia quello entrare in contatto con i soggetti, o di non farti notare, in queste pagine troverai idee e suggestioni su come catturare momenti affascinati: un singolo gesto, un'espressione, una composizione che può esistere solo per una frazione di secondo, ma che può lasciare un ricordo duraturo delle meraviglie, delle sfide e delle assurdità della vita moderna.
La conoscenza delle basi di composizione ed esposizione delle immagini permette di realizzare dei buoni scatti ma non è sufficiente per creare delle opere memorabili in grado di emergere dalla massa comunicando una personale visione del mondo. Sviluppare una propria voce, un "io fotografico", è la sfida più grande per ogni fotografo. Questo libro insegna tecniche e mentalità che una volta acquisite possono rendere uno scatto speciale. L'autore si concentra sull'abilità di "vedere in modo differente" quando ci si trova dietro a una macchina fotografica, si sta elaborando un'immagine o ci si prepara a condividerla. Qui si sviluppa un percorso lungo le strade della creatività e la definizione di uno stile personale. Qui si trova la particolarità del libro che considera il making of di una fotografia a 360° tra cattura, post-produzione e condivisione, per mostrare come in ogni fase il fotografo possa far emergere il proprio io. Illustrato con immagini dell'autore, il testo si rivolge a fotografi principianti o hobbisti di media esperienza ma in generale è indicato a tutti gli amanti della fotografia di paesaggi naturali o urbani e di architetture. Non mancano suggerimenti ed esercizi che spingono il lettore a sperimentare nuove tecniche e approcci che aiutano nella creazione di uno stile fotografico unico.
Cittadinanza, amicizia, comunità, fiducia, economia del dono sono parole chiave che dovrebbero orientare il nostro tempo. Parole che rischiano, come molte altre prima e dopo di esse, di cadere in un doppio luogo comune: l'appello retorico, puramente sentimentale a "fare del bene" da un lato e ciò che proprio il cardinale Scola chiama "la solidarietà come maquillage del capitalismo, come "etichetta" per sdoganare con l'inganno un modello economico". Attraverso un'ampia rilettura di termini e concetti centrata sul nesso "amicizia-virtù civiche", il volume propone una ricognizione sul senso, la necessità e le forme di ciò che già Hannah Arendt chiamava 'vita activa' e sulla necessità di "allargare la ragione politica, economica, culturale attraverso la logica del dono, del gratuito". "Il gratuito" scrive Scola, "non è ciò che è gratis. In una polis e nelle comunità che la compongono, gratuità significa pensare, fare, realizzare un'opera perché è buona in sé, perché è bella in sé. Anteponendo il valore oggettivo dell'opera in sé e per sé all'utile o all'interesse che se ne può ricavare. L'utile e l'interesse hanno certo la loro importanza, ma prima viene la cosa in sé. La 'philia' e il buon governo fioriscono da questa dimensione gratuita del civile, del sociale, del politico, del culturale."
Internet è il più misurabile dei media, tuttavia la mancanza di metriche condivise è uno scoglio contro cui chi pianifica iniziative di marketing attraverso i social media si scontra quotidianamente. Il pericolo è quello di utilizzare in modo scorretto gli indicatori, come il tanto mitizzato ROI (Return On Investment), o di finire per collezionare una serie di dati numerici che si rivelano vuoti, perché privi del contesto di riferimento, oltre che spesso incomprensibili per decisori aziendali con poca familiarità con la Rete. Questo libro cerca di mettere a fuoco alcuni punti fermi: a partire dalla diffusione dei social media in Italia, fino agli strumenti e le soluzioni per strutturare programmi di attività coerenti con le strategie di marketing e con le funzioni aziendali. La misurazione di obiettivi e risultati diventa così il grimaldello per scardinare preconcetti superficiali sull'uso dei social media, la bussola per migliorare il lavoro quotidiano all'interno dell'azienda, la guida per immaginare il percorso che porterà fan e follower a diventare consumatori soddisfatti e, magari, sostenitori fedeli del brand.
La paura delle malattie esiste da sempre, poiché la malattia è indissolubilmente legata alla vita, ma mai come oggi si è consapevoli dell'importanza della salute, alla quale dedichiamo attenzioni a volte persino eccessive. Certo, tutti ci preoccupiamo di condurre uno stile di vita sano, quando però è la paura di ammalarsi a prendere il sopravvento, allora può facilmente degenerare in un disturbo psichico. E lo fa in modo subdolo, assumendo due forme apparentemente contrarie. Esistono infatti i "sani che si credono malati" e i "malati che si credono sani". Da un lato, l'ipocondriaco manifesta la tendenza a voler spiegare ogni minimo sintomo sottoponendosi a continui esami diagnostici; sul fronte opposto il patofobico esprime la sua paura negando ogni sintomatologia, rifiutando consulti medici per il timore di trovarsi faccia a faccia con lo stato inaccettabile di "ammalato". Due volti, dunque, che però sono espressione di un medesimo problema in grado di avvelenare la vita di chi ne soffre e anche delle persone che gli sono vicine. Ecco allora l'importanza di questo manuale d'aiuto che, scandagliando la paura della malattia a trecentosessanta gradi, la fa prima comprendere per poi aiutare a vincerla.
La vostra vita è una favola? In tal caso, dovete assolutamente porre fine a questo monotono stato di cose. Dopotutto, non è poi così difficile votarsi all'infelicità! In questa "guida al rovescio" l'autore, anziché suggerire ai lettori cosa fare per migliorare la propria vita, evidenzia gli errori più comuni in cui quasi tutti noi incappiamo e che ci proiettano inesorabilmente verso l'infelicità e l'insoddisfazione. L'autore mette in luce quali sono i meccanismi psicologici più efficaci, e spesso subdoli, perché inconsci che ci fanno progredire a passo serrato verso la catastrofe esistenziale. Non restarne prigionieri è la chiave di volta che aprirà la porta verso una piena serenità interiore, relazioni equilibrate e armoniose, successi privati e professionali, in una parola verso la felicità.
Nato dalla personale esperienza e dagli studi dell'autrice, il metodo di Tarika Lovegarden, anziché limitarsi a istruire il lettore su cosa mangiare e cosa no, lo aiuta ad adattare le conoscenze alimentari più recenti al proprio corpo, al proprio stile di vita e ai propri bisogni. Come? Combinando efficacemente la meditazione e la scienza dell'alimentazione per affrontare i problemi nutrizionali da un punto di vista fisico, psicologico ed emotivo. Ogni capitolo prende in considerazione un aspetto della relazione col cibo: dal fare la spesa al cucinare, dal consumare i pasti a casa al mangiare fuori in situazioni sociali o mondane, dal superare i desideri smodati di cibo al sentirsi soddisfatti con porzioni normali. Le meditazioni di Tarika aiutano le persone a connettersi con la saggezza del proprio corpo, in modo da sapere intuitivamente cos'è adatto a loro. Proprio queste meditazioni sono il segreto del successo poiché aiutano a spezzare le vecchie abitudini e a reimpostare l'alimentazione con amore anziché con il controllo e la privazione.
Un'analisi del destino della "società di mezzo", schiacciata tra Stato e Mercato, svolta da due dei più lucidi interpreti della nostra realtà economica e sociale. Siamo governati da élite che sanno "volare alto", che riescono a inserirsi in complesse trattative internazionali, ma accentuano sempre più la differenza tra ciò che, usando categorie risorgimentali, potremmo chiamare il "primo" e il "secondo popolo". C'è un popolo immerso nella quotidianità e nella fatica del vivere e un altro popolo che "pensa il sentimento del primo" e ne costituisce, quindi, il legittimo sovrano. Oggi ci troviamo in una situazione molto simile a quella che, nel diciannovesimo secolo, vide nascere le nozioni di "società di mezzo", "classe", "comunità". Sono solo cambiati i tempi e il secondo popolo non è più in grado di leggere i desideri o i pensieri del primo e, di conseguenza, lo lascia solo. Dobbiamo ripensare molte cose e accorgerci che cresce il desiderio di una comunità e di quello spazio comune che chiamiamo "società di mezzo". Premessa di Riccardo Bonacina.
Sia il mercato sia lo stato hanno fallito nella loro essenziale missione. Gli stati moderni sono diventati predatori, proteggendo la proprietà piuttosto che promuovendo l'uguaglianza. Il mercato si è arreso a un ethos prossimo a quello che il filosofo francese Michel Foucault definirebbe barbarico. Cambiamenti marginali in politica non saranno sufficienti a porre rimedio all'attuale crisi di fiducia. Ciò che è necessario un "cambio radicale dei paradigmi", un mutamento nei modelli mentali prevalenti e nei comportamenti sociali che da essi derivano. Il fenomeno della generosità, analizzato prendendo le mosse dalle forme esplicite del dono e in maniera comparativa con il fenomeno dello scambio economico, rivela lati inaspettati, che costringono a un riesame dei valori che fanno da baricentro alla società. La generosità, ben lungi dall'essere un fatto soggettivo e limitato alla sfera delle interazioni private, estende la sua sfera d'azione a tutto il tessuto sociale e si pone come forza gravitazionale e innesco di forme di riconoscimento e di riconoscenza, indispensabili affinché la società possa avere luogo. Molto prima delle leggi, che regolano i rapporti tra cittadini, e molto più estesamente dei rapporti economici, che muovono le relazioni tra soggetti dotati d'interesse, la generosità si trova alla base dello stare insieme dei soggetti civili, siano essi persone o istituzioni. La generosità è perciò fenomeno originario che non ha bisogno di altro per essere giustificato.
Lo studio degli effetti delle tempeste solari, delle fasi lunari e dei climi sulla salute e sulle malattie dell'uomo è diventato ormai un capitolo della moderna ricerca scientifica. Grazie a essa i dati tradizionali, bagaglio da sempre della Medicina Tradizionale Cinese e dell'antica cronobiologia, sono di continuo verificati e spesso riscontrati efficaci. All'uomo moderno, sempre più fragile perché affaticato dallo stress, dai sovvertimenti climatici in corso e da un'alimentazione squilibrata, è data così l'opportunità di riscoprire nuovi valori per vivere in salute. In questo libro gli autori collegano il sapere tradizionale cinese riguardante gli effetti del clima sulla salute al sapere moderno occidentale. Vengono così approfondite le situazioni critiche che l'organismo subisce per il solo fatto di essere sottoposto alla ciclicità stagionale. Stagione dopo stagione, sono descritti i disturbi più frequenti e i relativi strumenti e metodi per far sì che l'organismo possa più facilmente e rapidamente possibile adattare la sua omeostasi alle variazioni stagionali. Per ogni disturbo e in base alla stagione, saranno proposti rimedi che attingono al corpo della Medicina Tradizionale Cinese. Infine saranno proposti dei consigli e delle tecniche di meditazione per armonizzare lo stato emozionale inerente al clima specifico della stagione.