Chi ha detto che i cibi più buoni sono quelli che fanno più male? In realtà fra i prodotti naturali molti solleticano il palato e al tempo stesso hanno proprietà salutari, aiutano a prevenire malanni, si possono utilizzare per la cura e la bellezza del corpo o l'igiene della casa. In questo testo: una spremuta di olive; Un olio 'perfettissimo'; Le proprietà dell'extravergine; Tutti gli usi dell'extravergine; Cucinare con un rivolo d'oro.
Chi ha detto che i cibi più buoni sono quelli che fanno più male? In realtà fra i prodotti naturali molti solleticano il palato e al tempo stesso hanno proprietà salutari, aiutano a prevenire malanni, si possono utilizzare per la cura e la bellezza del corpo o l'igiene della casa. In questo testo: Lo zenzero nella storia e nella leggenda; La cucina delle Mille e una notte; Il rimedio dell'equilibrio; Guarire con le zenzero; I classici dello zenzero.
Chi ha detto che i cibi più buoni sono quelli che fanno più male? In realtà fra i prodotti naturali molti solleticano il palato e al tempo stesso hanno proprietà salutari, aiutano a prevenire malanni, si possono utilizzare per la cura e la bellezza del corpo o l'igiene della casa. In questo testo: Cinquanta anni di prosperità; La chioma degli angeli; Lo zafferano a tavola; La polvere della felicità; I rimedi a base di zafferano; Tutti gli usi in cucina.
Il rapporto madre-figlia rappresenta la fonte della salute di ogni donna. Il nostro corpo e le nostre convinzioni al riguardo si generano nel terreno delle emozioni, delle opinioni e dei comportamenti di nostra madre; è lei a offrirci la prima esperienza di nutrimento quando non siamo ancora nate, è lei il primo e più potente modello femminile a insegnarci che cosa significa essere donna e prendersi cura del proprio corpo. E il nostro comportamento in tutte le relazioni - con il cibo, con i figli, con i partner, anche con noi stesse, ne è un riflesso. Ogni donna che capisca i legami madre-figlia può ricostruire la propria salute (qualunque sia la sua età!) e lasciare alla generazione successiva un'eredità positiva e duratura.
Arrivato al culmine della sua carriera, Stanislav Grod, importante teorico della psicologia trans-personale, noto per il suo uso spregiudicato e innovativo delle sostanze psichedeliche in terapia e per aver messo a punto la tecnica della respirazione olotropica, presenta qui la sua autobiografia. Non si limita a raccontare le avventurose peripezie della sua vita, ma attinge al patrimonio di esperienze dei suoi pazienti per stimolare nel suo lettore domande inquietanti e rivelatrici: possono i sogni predire il futuro? È possibile rivivere le esperienze della vita uterina? Può il pensiero trasmettersi in modi diversi dalla parola e dalla lettura?
"L'età della scelta" getta luce su uno dei dilemmi centrali del nostro tempo. In un'epoca in cui siamo più liberi di scegliere di quanto non lo siamo mai stati in passato, siamo sempre più sopraffatti dalle nostre scelte. Edward Rosenthal, con la sua prodigiosa conoscenza di filosofia, teoria sociale e storia, ci porta a meglio comprendere come siamo arrivati a questo punto e verso dove possiamo andare partendo da qui.
Questo libro si occupa degli oggetti creati e dell'ambiente. I lettori ideali di questo libro sono quelle ambiziose anime giovani (di tutte le età) che vogliono intervenire costruttivamente nel processo della trasformazione tecnosociale. Il che significa che questo libro si rivolge a chi progetta e a chi pensa, a ingegneri e scienziati, imprenditori e operatori della finanza e a chiunque altro abbia a cuore capire perché un tempo le cose erano come erano, perché oggi le cose sono come sono e come sembra stiano diventando. Il mondo dell'artificiale organizzato si sta trasformando secondo modalità mal comprese e poco esplorate. Questo per due ragioni. Primo, compaiono nuove forme progettuali e produttive che non hanno alcun precedente storico e sono destinate a creare novità sostanziali. Secondo, i modi di produzione usati attualmente non sono più sostenibili. Hanno scale enormi, la loro storia è lunga, e hanno conosciuto lunghe fasi di ricerca e sviluppo, ma non possono andare avanti nella forma attuale. Lo status quo usa forme di energia e di materia arcaiche, limitate e tossiche: danneggiano il clima, avvelenano la popolazione e fomentano guerre per le risorse. Non hanno futuro. Quindi abbiamo davanti una bella sfida: sapremo guidare in modo creativo i fortissimi vettori della prima ragione e, al contempo, gestire strategicamente le terribili conseguenze della seconda? Se ci riusciremo, allora potremo godere di un qualche futuro. Ecco qual è l'oggetto di questo libro.
Perché così spesso ci accade di conformarci ai comportamenti e alle opinioni altrui? In che misura le nostre convinzioni possono essere modificate dalla persuasione e dalla propaganda? Quale processo determina il nostro interesse nei confronti di un'altra persona? Come si sviluppano i pregiudizi nei confronti di una razza o di un gruppo etnico? Quali sono le radici dell'aggressività e della violenza? A queste domande, e a molte altre, si propone di rispondere la psicologia sociale: lo studio sistematico del modo in cui il comportamento umano è influenzato dagli altri. Dall'intuizione originaria di Aristotele secondo cui l'uomo è un «animale sociale», lo studio dei meccanismi di influenza sociale si è sviluppato nell'ultimo secolo in una disciplina scientifica assai articolata, basata su rigorose procedure sperimentali. L'autore, psicologo sociale, offre in questo libro una presentazione della disciplina aggiornata e accessibile al tempo stesso, attingendo a esempi tratti dalla vita quotidiana, eventi di storia recente e fatti di cronaca, mostra come essa possa svolgere un ruolo prezioso nella comprensione di importanti fenomeni sociali, e possa contribuire in maniera significativa a migliorare il mondo in cui viviamo.
Abbassare il livello della tensione e dell'aggressività nelle organizzazioni attraverso il dialogo, la riflessione, l'approccio filosofico, può contribuire in modo sostanziale ad accrescere la dimensione etica nelle pratiche del business di tutti i giorni. Etica intesa come possibilità di contribuire con energie vitali per auto-affermarsi positivamente come individuo, il che porta a prefigurare una nuova forma di leadership che parte dalla "pausa", dalla riflessione e solo in seguito si traduce in azione. Il libro argomenta le ragioni per cui una presenza della riflessione filosofica con oggetto "la persona" sia diventata non solo necessaria ma inevitabile nelle organizzazioni e nelle aziende che cercano di dare un "senso" al proprio fare.
Come condurre la propria vita affinché sia degna e ricca di senso? Che cosa dà forma e controllo alla nostra esistenza? Quale vita può dirsi buona e realizzata al punto da definirsi "felice"? Molti cercano le risposte in quella che si definisce "arte di vivere"; Achenbach segue invece un'idea diversa, che chiama "capacità di saper vivere". Il "saper vivere" è tema senza tempo: caratterizza la filosofia delle origini quanto quella contemporanea. È ciò che i greci definivano virtù, l'"essere buoni". Mentre l"'artista della vita" intende condurre un'esistenza rilassata, leggera e spensierata, ciò che caratterizza "chi è capace di vivere e la volontà di affrontare le sfide esistenziali, la prontezza a risolvere i conflitti, e la capacità di distinguere ciò che è veramente importante. Egli non fa della sua vita un'opera d'arte, ma la domina, la dirige in modo esemplare, realizzando il meglio di sé. In questo senso, la "capacità di saper vivere" può definirsi una forma di "conoscenza della saggezza" che si può raggiungere attraverso l'esperienza.