Quando giocano, i bambini sono concentrati, cooperativi e creativi. Il gioco è il modo in cui essi s'impadroniscono del mondo, lo esplorano, apprendono dalle nuove esperienze e si riprendono dalle loro piccole o grandi sofferenze. Tuttavia, giocare non sempre è facile per noi adulti, poiché abbiamo dimenticato tanto. E a volte ci sentiamo incapaci di entrare in contatto con i nostri figli, perché da troppo tempo non siamo più bambini. Eppure, sostiene Lawrence Cohen, se noi adulti adottassimo un approccio giocoso all'educazione, se reimparassimo le "regole del gioco", alle quali i bambini fanno ricorso costantemente per esprimersi, comunicare, creare e imparare a diventare grandi, potremmo più facilmente entrare in sintonia con loro, evitare rimproveri e sgridate, non degenerare in conflitti e discussioni e raggiungeremmo molto prima e senza tensioni gli obiettivi educativi che ci prefiggiamo. Non si tratta semplicemente di spegnere la tv e dedicare un po' di tempo a giocare con i bambini, si tratta piuttosto di adottare il gioco come modalità con cui ci si relaziona con loro. Cohen declina le varie modalità di partecipazione e di intervento sul gioco, considerando i modi attraverso i quali favorire l'autostima, disinnescare le "prese in giro" dei compagni, considerare le differenze e i punti di contatto fra maschi e femmine mentre giocano, fino a valorizzare anche il gioco "duro". Aiuta a gestire l'inversione dei ruoli nel gioco e a veicolare in tal modo contenuti profondi.
Nei colloqui con genitori di famiglie diverse, Jesper Juul offre la sua esperienza di consulente familiare per aiutare i bambini e gli adulti a crescere e stare meglio insieme, affrontando le sfide più comuni nelle famiglie di oggi. La consulente familiare Pernille W. Lauritsen ha assistito per cinque anni agli incontri di Jesper Juul con oltre cento famiglie, seguendone il follow up per qualche tempo. "Parliamone in famiglia" è basato sulle conversazioni tra Juul e sedici di queste cento famiglie. Si tratta di sedici spaccati di vita quotidiana in cui la maggior parte delle persone si può facilmente riconoscere. Ogni capitolo si apre con una lettera dei genitori sulla propria famiglia e il problema per il quale chiedono aiuto. Segue un accurato resoconto del dialogo tra i genitori e Juul, seguito dal commento scritto dalla famiglia nei mesi successivi al colloquio, da cui emerge come si è evoluta la loro situazione. Jesper Juul non dà soluzioni "brevettate", ma le fa emergere tra le pieghe delle conversazioni, inducendo i genitori a mettere in discussione e a confronto i propri valori e i propri metodi educativi. Infatti, come ogni valida ricetta è apprezzata davvero quando diventa la ricetta di casa nostra, così ogni famiglia deve poter trovare e accogliere le soluzioni più adatte per sé e per i suoi obiettivi. Chiude i capitoli una sintesi per punti delle proposte di Juul per problemi analoghi a quello analizzato...
Gli autori, docenti ed esaminatori di Formatica (uno dei maggiori Test Center ECDL italiani) hanno raccolto in questo manuale la loro lunga esperienza didattica, realizzando uno strumento unico e di sicura efficacia. Il volume è aggiornato al sistema operativo Windows 7 ed è dedicato a chi utilizza la versione 2010 degli applicativi Office (Word, Excel, PowerPoint, Access) oltre a Explorer e Gmail. Il libro si contraddistingue per la completezza, la chiarezza e la cura nell'esporre i concetti teorici dell'informatica e il dettaglio e la precisione nel presentare le parti operative e d'uso dei software applicativi. L'esposizione si sofferma sui punti in cui i candidati trovano generalmente le maggiori difficoltà. Una piattaforma web dedicata permette di eseguire una nutrita serie di esercitazioni, di tipo teorico ed operativo, relative ai sette moduli, e corredate dalle soluzioni. Inoltre, è possibile svolgere prove in un ambiente di simulazione che riproduce le modalità dell'esame reale ECDL, sia in termini di numero di domande, sia nel tipo di domande (a risposta chiusa e pratiche/operative) e nella durata complessiva. Si possono eseguire un massimo di 70 prove, 10 prove per ciascun modulo; il sistema tiene traccia dei test svolti consentendo di verificare la propria preparazione. Libro ed esercitazioni sono aggiornati al Syllabus 5.0 (Windows 7, Office 2010) e all'ultima versione del software automatico di test ATLAS.
Avere un bambino è un magnifico progetto che, quando inizia a farsi strada già solo nella mente, segna in modo irreversibile la donna, portando con sé cambiamenti, enormi gioie, ma anche dubbi e preoccupazioni. Ecco allora un libro che accompagna la donna in questo percorso di formazione e trasformazione. Qui, "la mamma che verrà" troverà una guida esperta che la aiuterà ad affrontare, assieme ai cambiamenti del corpo, anche i mutamenti dell'anima, con le inevitabili paure, le emozioni altalenanti, le nuove configurazioni dell'identità materna. Si disegna allora un percorso che comincia ancor prima del concepimento, quando il figlio è solo un desiderio che inizia ad affacciarsi nella mente della mamma, e si snoda per otto capitoli fino al parto e ai primi giorni di vita del bambino, quando anche la donna chiude il cerchio e rinasce come mamma. Coerente a questo approccio olistico, che vede corpo e mente procedere uniti, il libro dedica una particolare attenzione alle medicine integrate - dall'omeopatia alla fitoterapia, dall'agopuntura alle tecniche dolci - che, con grande rispetto e nessuna violenza, possono essere di aiuto alla futura madre, anche durante il travaglio.
Contare qualcosa per qualcuno: un elementare programma per la vita, il cui perseguimento determina la qualità delle nostre giornate. L'affettività è la risorsa principale di ciascuno, poiché una persona senza legami o con legami logori, si indebolisce, trasformandosi in una tossina per sé e per il gruppo sociale cui appartiene. L'autore mette a nudo i meccanismi che stanno alla base della nostra capacità di costruire relazioni stabili, vitali e non distruttive. Ci porta a riconoscere e a correggere le impronte negative che la nostra storia personale lascia sulle relazioni e viceversa. Identifica ciò che, del nostro mondo interiore, minaccia le nostre relazioni e suggerisce come intervenire su di esse aprendosi al cambiamento dei propri schemi ricorsivi. Chiarisce il ruolo dell'interazione tra la volontà di potenza e il sentimento sociale insito in ciascuno di noi: se queste due istanze fondamentali non trovano un equilibrio, ogni relazione è destinata al fallimento, creando turbolenze rovinose nella vita di chi ci è vicino. Tra essi, i figli soprattutto, che, pur non partecipando al deterioramento delle relazioni ma subendolo, portano con sé, e nei loro futuri legami, i condizionamenti dell'esperienza negativa dell'affettività. Infine, l'autore riconosce nella debolezza della sfera relazionale la spia della deriva sociale in atto, ma anche il punto di partenza per ridare slancio non solo all'individuo, ma anche alla collettività.
Il dottor Boukaram indaga da anni il legame tra il cancro e il vissuto psichico ed emotivo della persona. I dati sono inconfutabili: la vera causa della malattia è ancora sconosciuta. La predisposizione genetica e fattori di rischio certi (cattive abitudini, inquinamento ambientale, infiammazioni croniche...) a volte sono sufficienti per causare il cancro, ma non è una regola assoluta. Un terzo elemento basilare è in gioco: le emozioni. Nuove e sofisticate metodologie scientifiche sembrano oggi darne prova, inducendo a un cambiamento dei paradigmi oncologici attuali. Basandosi sui risultati di ricerche condotte in ambiti della scienza molto vitali - l'epigenetica, la fisica quantistica, la neurologia - questo libro ci incoraggia a cambiare il modo in cui si affronta questa malattia. Da un lato, indaga come i pensieri, le credenze, le emozioni e il contesto relazionale di ciascuno contribuiscano all'insorgenza del cancro; dall'altro, spiega come uno stato di benessere emotivo potenzi i trattamenti medici, rendendoci consapevoli del potere dei meccanismi naturali di guarigione del nostro corpo. Con un linguaggio facile e comprensibile da chiunque, identifica e illustra i molti modi da adottare per stimolare tali meccanismi, indispensabili non solo per prevenire o tenere a bada la malattia, ma per vivere una vita complessivamente sana, senza promettere soluzioni miracolose e negare la necessità delle terapie oncologiche riconosciute.
Che cosa significa "cooperare", oggi? Tutti, non solo i tecnici, sono chiamati a rispondere a questa domanda, in un momento che drammaticamente segna il forse definitivo tramonto di un sistema a lungo improntato sulla logica della competizione estrema. Una logica che ha diviso "vincenti" e "perdenti", self-made man e "falliti" producendo una crisi economica, sociale, civile e dell'umano senza precedenti. Una crisi che ha di fatto consumato ogni risorsa, materiale e simbolica, dello "stare insieme". Lontani dalle nostalgiche ricette sul facile "ritorno a prima della catastrofe", gli interventi raccolti in questo volume-manifesto rispondono più a un'esigenza - di tutti, appunto che a una suggestione: come riconfigurare il sistema, accordandolo a una cooperazione declinata nelle forme dell'economia capace di "dono", della fiducia fondata sui gesti e non sui numeri, del fare inteso come vita activa e non come mero consumo, del comunicare come forma di relazione e non di "psicotizzazione" e di una politica finalmente rigenerata nelle forme del bene comune.
Prendendosi cura di suo figlio, trasmettendogli valori, schemi psicologici e un modo di intendere il mondo, ma anche semplicemente mettendolo al mondo, la madre segna la propria impronta sul figlio per tutta la vita. Quali sono i peculiari meccanismi, consci e più spesso inconsci, che delineano il rapporto tra una mamma e il figlio maschio? Cosa accade al figlio se è bersaglio di troppo amore, o troppo poco? Quali sono le ripercussioni sui legami di coppia del figlio una volta cresciuto? La madre può essere responsabile dell'omosessualità di suo figlio? Come può riuscire, lei, una donna, a "farne un uomo" e renderlo libero, anche e prima di tutto da se stessa? Come supplire alla mancanza di una figura paterna? Su cosa impostare il rapporto suocera/nuora, perché il figlio non ne diventi, suo malgrado, la posta in gioco? Queste sono solo alcune delle domande cruciali affrontate dall'autrice, che offre le sue riflessioni su questioni spinose che preoccupano tanto le madri, quanto le nuore, che spesso di questo legame sperimentano le conseguenze! Il libro indaga infatti tutte le complicate sfaccettature del rapporto che si instaura fra madre e figlio, dalla nascita all'adolescenza, al matrimonio fino alla morte della madre. Tratta la normalità, ma anche le deviazioni e gli eccessi di tale legame costruendo una rassegna di ritratti-tipo: dal figlio unico al figlio di una famiglia numerosa, dal figlio che fugge l'intimità a quello affetto da "sindrome dell'abbandono"...
Bambini insonni? La dottoressa Rankl aiuta i genitori a comprendere le cause dei problemi di sonno del loro bambino per individuare la soluzione più efficace. Quali sono i presupposti che la famiglia deve garantire per favorire un buon sonno al bambino? Tante spiegazioni e consigli pratici portano a una reale e completa comprensione del problema, facendo chiarezza anche sulle cause che possono esserne all'origine: fattori organici (malattie, fasi di sviluppo), fattori legati ad abitudini scorrette del sonno (per esempio rituali ormai inadeguati all'età) e fattori psichici (riguardanti non solo il bambino, ma ogni componente della famiglia). Inoltre - ricorda Rankl - è necessario rafforzare la competenza di autoregolazione del bambino, in modo da permettergli di sviluppare appieno la sua capacità di addormentarsi e di affrontare la separazione. A questo proposito non basta che i genitori operino sul piano dell'azione (ciò che si fa concretamente), ma è indispensabile che agiscano anche sul piano della relazione (ciò che gli si trasmette a livello emotivo). L'autrice indirizza così il genitore verso una maggiore comprensione del mondo emozionale del bambino, nonché dei propri desideri e delle proprie aspettative, così da cercare di armonizzare le esigenze dell'uno e degli altri.