Una lettura attenta della teoria dell'azione di Tommaso d'Aquino e la sua relazione con l'intenzionalità che costituiscono una parte essenziale della filosofia analitica odierna a partire da un'analisi comparata dell'intelligenza umana e di quella artificiale, il concetto di intenzionalità si trova al centro di un dibattito che non può essere validamente affrontato solo dal punto di vista di una mera analisi logica dei fattori psicologici.La teoria dell'azione e la sua relazione con l'intenzionalità costituiscono una parte essenziale della filosofia analitica odierna, con implicazioni in campo logico, morale e linguistico. Questa opera, che già conta un'edizione in lingua inglese e una in lingua spagnola, offre una lettura attenta della teoria dell'azione di Tommaso D'Aquino; mostra l'originalità della sua percezione e rielaborazione della fisica e della metafisica aristoteliche e rende evidenti le linee di contatto tra la filosofia tomista e la filosofia analitica contemporanea.
L'opera raccoglie una serie di studi sul sacramento del sacerdozio, illuminando i tratti più caratteristici dell'episcopato, del presbiterato e del diaconato. Il ministero ordinato è analizzato tenendo conto del suo ruolo nella chiesa e dell'imprescindibile legame con Cristo e lo Spirito Santo. L'autore dedica particolare attenzione al contesto teologico creato sull'argomento del Concilio Vaticano II.
Questa introduzione schiude le porte del complesso mondo della fenomenologia a chi si avvicina ad essa per la prima volta, ma offre anche una valida e chiara esposizione della materia a chi vi è già avvezzo. Il libro passa in rassegna le principali teorie fenomenologiche in modo chiaro e brillante, facendo uso abbondante di esempi. Vengono analizzati e spiegati i principali concetti della fenomenologia come l'intenzionalità, la temporalità, l'evidenza e l'intuizione e viene la natura della filosofia.
Analisi del volontariato e della missione di carità della Chiesa, che aiuta a comprendere le implicazioni canoniche del volontariato, le sue basi storiche e teologiche, le esigenze di coordinamento con gli ordinamenti civili, le realizzazioni pratiche e gli strumenti normativi necessari. Emerge in maniera evidente la missione di carità e di evangelizzazione della Chiesa, ma anche il forte senso di coinvolgimento dei suoi fedeli in tale missione.
Alla luce di Cristo, la vita quotidiana deve essere vissuta nell'esperienza reale, vita la cui grandezza non è di azioni e gesti clamorosi, ma di atti concreti d'amore legati agli impegni più normali, al lavoro, alla famiglia, alle relazioni sociali. L'uomo deve cercare la propria realizzazione nelle circostanze ordinarie, vissute con la consapevolezza che sono il luogo dell'incontro personale con Dio. è questo il succo dell'insegnamento di Josemaria Escrivá, fondatore dell'Opus Dei, prossimo alla canonizzazione.
Il libro si sofferma a considerare alcune parole-chiave che esprimono in un senso più chiaro ed esplicito la realta della gioia neotestamentaria. Le parole con cui l'angelo comunica ai pastori la nascita del figlio di Dio che si è fatto uomo, che è venuto sulla terra a salvare il genere umano dal peccato, alla morte e dal potere del male sono appunto queste: "Vi annuncio una grande gioia" ((Lc 2,10). Da qui parte la convinzione che tutti i libri del nuovo testamento sono permeati da questa caratteristica cristiana. Nell'intera rivelazione neotestamentaria Gesù Cristo è il punto luminoso da cui proviene la gioia come fiducia nel progetto divino, come sicurezza di avere accesso alla salvezza che dio ha manifestato all'umanità. La persona e la missione redentrice del figlio sono segno di consolazione e di pace, di lieta serenita, pur nella consapevolezza che la via che porta alla gloria e alla felicita passa attraverso la croce.