Se i bambini potessero giocare di più, avremmo ragazzi meno irrequieti, meno tesi, meno turbati, meno isterici. Avremmo meno unghie rosicchiate, meno matite dentellate. È certo: bimbo che non gioca, gioia ne ha poca! Dunque un opuscolo come questo che esalta il gioco dalla prima all’ultima parola, può benissimo stare in vetta alle montagne di tanti testi pedagogici che ingolfano le librerie! Il gioco va protetto, va difeso, va reclamizzato. Salvare il gioco, è salvarci! Sì: per diventare grandi, bisogna giocare! Ecco perché il nostro densissimo libretto non va solo sfogliato, ma va ‘ruminato’, va goduto e fatto vivere nelle case, nei cortili, nella scuole. Solo così i bambini ringrazieranno d’esser nati! Tutti sanno che il primo articolo della nostra Costituzione recita: “L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro” D’accordo, certo, ma solo a metà! Per essere sana e felice, l’Italia deve anche essere fondata sul gioco dei suoi bambini che la rallegrano e le danno futuro.
Pagine di pronto soccorso per non perdere la tramontana con il figlio adolescente. Succose, senza fronzoli, pensate per i genitori che hanno i minuti contati, offrono sette proposte concretissime per proteggere i nostri ragazzi, mai così traditi e ingannati come oggi. Pagine per gridare allo scandalo: ci mobilitiamo per salvare le foche monache, le trote fario, i cormorani imbratta di petrolio, e trascuriamo i nostri ragazzi vittime di un assalto mediatico senza precedenti; vittime dell’imposizione del sesso; vittime del vuoto valoriale. È tempo di reagire (anche con opuscoli come questo) perché sprecare i ragazzi è spegnere il futuro. Il lavoro è arricchito da un frizzante mazzetto di carte salva-cervelli e riscalda-cuori da offrire ai ragazzi perché attraversino la vita sani di mente e chiari di cuore.
Carissima/o Una cosa enorme già l’hai fatta: sei nato/a. Potevi benissimo non nascere. Eppure ci sei! Ebbene, adesso che sei, fatti vedere! Diventa grande! Dài! È tempo di spacchettarti. È tempo di domandarti: “Se non ora, quando?”. “Se non io, chi?”. È il momento per splendere! Ormai non giochi più alle bolle di sapone o alla bambola! Insomma, sveglia! Questi sono gli anni buoni per non restare nano come i bonsai, ma per diventare grande come le sequoie, le piante più alte della terra. Ci stai? Allora leggi questa lettera. È splendida. È frizzante. È potente. È una lettera per ragazzi evoluti. È un lettera che svela come si fa a diventare grandi! Per favore, assaggiala tutta dalla prima all’ultima parola: ne uscirai più forte e più bello di quanto già non sia adesso! Garantito al 100%!
Farsi prete, oggi, significa essere imbranato, stupidino, bamboccione, pazzo? Significa avere la testa fasciata? Ma va là! Certi pregiudizi vanno polverizzati! Proporre di farsi prete è un proposta da urlo! Farsi prete è non smettere mai di emozionarsi. Farsi prete è non essere mai spenti! Cercano di provarlo queste pagine non adatte a chi è debole di cuore.
Un mazzetto di pagine per te che non vuoi pasticciare la vita. Pagine di razza, non brodino di dado. Pagine sprint. Pagine strozza noia! Pagine che funzionano. Un solo difetto: finiscono troppo presto. Okay, ci stai? Leggi e smetti di farti insaponare dalla mamma. Parti ‘piccolo’ e finisci ‘grande’ (non ‘grosso’). Pronto a risplendere. Avvisi: - opuscolo da non leggere sotto l’ombrellone. - Sconsigliato a chi è debole di cuore.
SPECIALE EDIZIONE PER CATECHISTI E INSEGNANTI Le schede presenti nei cinque album di RELIGIOCANDO costituiscono un valido sussidio operativo che si può affiancare al testo di Catechismo o di Religione nella scuola Elementare. Esse offrono al bambino la possibilità di lavorare colorando, completando, individuando parole chiave nella lettura dei brani della Sacra Scrittura. E così il bambino non soltanto non si annoia, ma impara giocando, compie cioè un'attività che gli facilita la comprensione dei concetti e lo stimola ad arricchirsi di ulteriori conoscenze.
La preghiera ha tutte le carte in regola per occupare un posto particolare nell’arte di educare. La prova di questa affermazione occupa la prima parte dell’opuscolo dedicata, appunto, a far conoscere i cinque contributi che la preghiera offre per la formazione dell’uomo, a partire dall’infanzia. La seconda parte indica vie concretissime perché il bambino abbia subito un approccio positivo con l’orazione. Il tutto presentato con la massima chiarezza e la sicura convinzione che a pregare non si sbaglia mai: per innalzarsi, l’uomo deve inginocchiarsi. Fortunato il piccolo che, grazie ai genitori, incontra la preghiera e l’abbraccia!
Qualche anno fa i giornali si domandarono: “A quale Stato appartengono i ragazzi più maleducati?”. La conclusione era: “l’Italia”. Bel primato! Il nostro bel Paese sta diventando sempre più incivile. Allora, e se riprendessimo a civilizzare i nostri ragazzi, prima ancora che ad istruirli? Ecco il perché di queste pagine che riteniamo urgentissime e benefiche. La maleducazione abbassa il livello di vivibilità. Dobbiamo rilanciare le buone maniere: spalancare porte e finestre a quello che un tempo veniva chiamato ‘Galateo’ e farlo entrare alla grande.
Opuscolo polposo, perché i Valori sono la ‘polpa’ dell’educazione. Senza Valori, l’educazione non esiste nemmeno, si riduce ad allevamento. In modo sintetico e concreto, vengono presentati alcuni Valori ai quali pare che oggi si stia mettendo il silenziatore. Valori capaci di far diventare ‘grande’ il figlio e non solo ‘grosso’.
Il saggio consigliava. “Quando parli con i genitori, siediti per terra”. Qui il consiglio è stato preso alla lettera. Ed ecco, finalmente, un testo pedagogico che funziona! Il lettore non cerchi enunciazioni solenni, non cerchi frasi che volano oltre le nubi. Queste pagine poggiano in Terra. Pagine che vanno subito al cuore dell’arte di educare, per non far perdere tempo ai genitori che hanno i minuti contati. Pagine serene: sanno trattare cose serie in modo non serioso. Pagine da ‘ruminare’ tutte, da tutti, perché non c’è risarcimento che compensi la mancanza di educazione! Calma degustazione!