Il libro è un manuale sintetico per un corso introduttivo di logica matematica. Il sottotitolo "Strutture Rappresentazioni Deduzioni" vuole mettere in rilievo un principio ispiratore del testo. Le strutture sono entità di riferimento del linguaggio logico; le deduzioni sono gli strumenti con cui si elaborano le formule per "calcolarne" i rapporti di conseguenza; le rappresentazioni giocano un ruolo fondamentale, spesso dato per scontato o solo accennato nei manuali di logica, che è preliminare all'attività deduttiva. Qui il lettore è guidato con esempi ed esercizi a capire il senso e il funzionamento dei meccanismi di base della logica dei predicati.
Sono ormai lontani i tempi in cui l'alchimia veniva considerata come una disciplina ingenua, prescientifica se non semplicemente congerie di sciocche superstizioni. I nuovi orientamenti storiografici consentono di affermare che gli alchimisti erano a loro modo degli sperimentatori che contribuirono al progresso delle scienze naturali in Occidente. In realtà però il loro progetto era ben più ambizioso: il concetto di trasmutazione alchemica è l'espressione ultima di una credenza immemoriale nell'azione umana come metodo di trasformazione della natura.
Non ci sono avventure rocambolesche né esperienze fuori dal comune in questo racconto di vita di Marcello Cini, fisico di livello e reputazione internazionale, ma la storia personale di chi si è trovato a condividere le vicende burrascose del secolo appena concluso, tra ricerca scientifica e impegno politico. Come scrive l'autore: "Il mio è stato il secolo nel quale la civiltà umana ha appreso a trasformare la materia inerte in modo da riuscire a progettare a costruire un mondo artificiale destinato a soddisfare sempre meglio i suoi crescenti bisogni di beni e strumenti materiali. Il dramma del nostro secolo è stato però il fallimento dei tentativi di riversare sull'umanità intera i benifici di questo accresciuto potere."
La storia documentata di un falso che rappresenta l'episodio culminante di una lunga storia di rielaborazioni prodotte nella seconda metà dell'Ottocento dalla subcultura dell'antisemitismo russo. Oltre al testo dei Protocolli, il volume presenta una raccolta completa di documenti dell'epoca molti dei quali inediti in italiano che permettono di ricollocare i Protocolli nel variegato mondo dell'antisemitismo russo, forse l'unico ancora oggi realmente vitale.
Il volume si propone di documentare aspetti finora trascurati della storia della repubblica sociale italiana. L'uso critico della fotografia, trattata con lo stesso scrupolo filologico delle altre fonti storiche, introduce a dimensioni taciute e occultate della realtà di quella drammatica fase della storia nazionale. Il 'corpus' fotografica dell'opera, corredato da brevi introduzioni e didascalie, è organizzato in cinque parti a partire dalle condizioni di identificazione delle immagini, ovvero dal punto di vista che esprimono. Si passa dall'immagine ufficiale che volle dare di sé la Repubblica sociale alla documentazione tedesca per finire con le tracce della Rsi che rimasero dopo la sconfitta.
Questo libro presenta l'ottica psicoanalitica come una diversa possibilità di lettura critica di fronte a opere letterarie, artistiche e musicali. Vengono proposte modalità di lettura ispirate alla riflessione psicoanalitica sul problema dell'interpretazione dell'opera d'arte. Il libro nasce dalla convinzione che la psicoanalisi possa introdurre nella scuola una metodologia di lavoro nuova e più vicina agli stili affettivi, cognitivi e di apprendimento dei giovani: sentire, ascoltare, problematizzare, trovare non una ma più soluzioni.