Strumento di studio e di lavoro che permette di comprendere meglio la psicopatologia del bambino attraverso le sue molteplici sfaccettature. Il bambino normale", a cui si fa riferimento, non esiste. Certamente esistono delle norme sociali, una certa cronologia dell'evoluzione di un bambino...ma lo sviluppo di un bambino si riferisce solo a quel determinato bambino. La malattia psichica non si decreta su tavole di argomenti comparativi, ma su un dato di fatto. Essa si manifesta con l'espressione di un conflitto interno, della sofferenza psichica e dei limiti che essa impone sul piano personale e nelle relazioni con chi lo circonda. Il libro si divide in tre parti: - Evoca dapprima le grandi figure dei teorici che hanno fondato il campo della psicopatologia psicoanalitica (Freud, Winnicott, Melanie Klein...) e pone le principali linee teoriche. - La seconda parte tratta della teoria della costruzione del soggetto psichico (autismo, psicosi, ...). - La terza parte affronta l'approccio sintomatico. "
Questi tre studi originali, rigorosi e approfonditi, affrontano la problematica fondamentale della sessualita e della morte, e dei destini pulsionali che le animano. La psicoanalisi occupa un posto di fondamentale importanza nel dibattito, rinnovato dalla clinica psicopatologica, sul riconoscimento dei legami tra corpo e psiche. Gli autori di quest'opera propongono, ciascuno, nuovi percorsi, al contempo complessi e differenti. Per Rosine Debray, il riferimento all'Istituto di psicosomatica di Parigi, sulla scia dei lavori di Pierre Marty, costituisce il fulcro dello studio del funzionamento psichico del soggetto psicosomatico sin dall'origine. Christophe Dejours sviluppa le necessita del lavoro di pensiero richieste dal corpo erotico e in particolare il sovvertimento libidico che esso determina attraverso molteplici sintomatologie. Pierre Fedida, infine, collega il suo studio dell'ipocondria alla metapsicologia del sogno e della melanconia, e ne analizza il paradigma transferale nella situazione analitica.
L'autore
RAFAEL AGUIRRE è professore di Nuovo Testamento nell’Università di Deusto (Bilbao).
Il libro
<< Questo libro risponde a due preoccupazioni che non corrono parallele ma si intrecciano continuamente: da un lato, leggere il Nuovo Testamento nel suo contesto sociale e culturale, e dall’altro cogliere la rilevanza che può avere per il presente il processo storico che necessariamente si scopre quando si leggono i testi in questo modo.
E’ molto facile scoprire nel Nuovo Testamento l’esistenza di una diversità di generi letterari e di posizioni teologiche.
Quando però si approfondisce un po’ di più si scopre anche un’evoluzione assai notevole a partire da Gesù e dal suo messaggio.
Le cose si complicano, ma diventano anche molto più appassionanti. Gli specialisti stessi oggi ci dicono che nei vangeli stessi ci sono tradizioni diverse, di provenienza differente e dalla visione di Gesù non sempre uguale.
Questo libro risponde a una duplice, costante preoccupazione: leggere i testi con l’ausilio delle scienze sociali, che ci aiutino a contestualizzarli debitamente e a scoprirne le trasformazioni, e al tempo stesso cogliere la rilevanza che questi antichi testi possono avere per i credenti dei giorni nostri.
Ma questo libro è cresciuto a poco a poco, spesso sotto la spinta di impegni o di opportunità, in maniera - com’è la vita stessa - molto poco programmabile.
Lascio al lettore il compito di supplire con un po’ di agilità vitale a quanto, in queste pagine, possa mancare di sistematicità e di coerenza.
E gli auguro che la sua fede cristiana, se di un credente si tratta, lungi dall’arretrare davanti allo spirito critico, sia una fonte di libertà vitale e intellettuale>> (dall’Introduzione).
Aspetti psicologici, pedagogici, sociologici e giuridici dell'infanzia straniera in Italia Il tema dell'infanzia straniera in Italia portato avanti a piu voci nella prospettiva di una societa multietnica e interculturale che va ricostruita giorno dopo giorno e con l'impegno di tutti. Un contributo di ricerca volto a mettere in luce i fattori di benessere di una fascia della popolazione in rapido aumento e fragile" sotto il profilo economico, sociale, culturale, psicologico. Alcune proposte concrete a sostegno delle famiglie e dei bambini stranieri, inclusa l'offerta di congrui spazi d'incontro e d'interazione fra autoctoni e stranieri appartenenti a etnie diverse. In definitiva il libro suggerisce di investire molto nella formazione di educatori e addetti ai servizi socio-sanitari, nella consapevolezza che ogni bambino e parte integrante di una narrazione personale e universale sulla quale si fonda il futuro dell'umanita. "
L'autore
GIANNI MANZONE, nato a S. Vittoria d’Alba (1951) e laureatosi in teologia morale presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Milano, insegna Dottrina Sociale della Chiesa e Teologia Morale alla Pontificia Università Lateranense. Dal 1998 è membro dell’ “Osservatorio di Finanza Etica”. Ha pubblicato, oltre ad una cinquantina di saggi su riviste specializzate, La libertà cristiana e le sue mediazioni sociali nel pensiero di J. Ellul, 1993; Libertà cristiana e istituzioni, 1998; Il mercato. Teorie economiche e dottrina sociale della Chiesa, 2001; La responsabilità dell’impresa. Business Ethics e Dottrina sociale della Chiesa in dialogo, 2002; Il lavoro dal volto umano, 2003; Le società interculturali. Verità: tolleranza/intolleranza, 2004.
Il libro
Introdurre alla Dottrina Sociale significa invitare chiunque voglia riflettere, a sentire l’insegnamento sociale cristiano come una proposta seria, come un compagno di cammino affidabile e rispettoso.
Tale insegnamento offre risorse originali per l’impegno sociale, soprattutto a partire dal “senso dell’uomo” in esso racchiuso.
Stimola ad una riflessione teologica sulla società, indispensabile ed urgente perché oggi la cultura dominante tende a ridurre a realtà privata e soggettiva l’esperienza morale e religiosa, rischiando di banalizzare la realtà sociale degli umani e di snaturare l’Evangelo.
Le ragioni, che la Dottrina sociale della chiesa porta, sono pubbliche perché sono aperte al confronto e possono essere comprese e comunicate da tutti perché si appellano all’esperienza umana comune.
Esse promuovono una politica di libertà e, d’altro canto, una politica di libertà e di pluralità/pluralismo vive della ricerca della verità che l’uomo compie come credente.
Dalla natura della carità, quale cura per la libertà dell’altro, consegue che la responsabilità della chiesa si esprima nel riconoscere e nel fare essere la libertà come modo radicale di attuarsi del soggetto e della società degli umani, mostrando le implicanze radicali delle questioni che la politica e l’economia affrontano e vogliono risolvere: queste mettono in gioco il senso e la verità del vivere e della libertà dei soggetti all’interno delle istituzioni e dei meccanismi procedurali.
L’insegnamento sociale della chiesa dà figura ad una speranza, vissuta nelle condizioni problematiche della vicenda civile e ispiratrice di regole giuste, additando la nostra salvezza nella nostra dipendenza dai più poveri, tenendo insieme nello stesso tempo l’opportunità del mercato e la condanna della povertà e dello sfruttamento.
E nell’azione sociale finita e limitata mostra come può trasparire la presenza dei segni dell’opera di Dio, dei segni che valorizzano e rendono urgente la passione dell’uomo per la causa della vita propria e dei propri fratelli.
Il libro
<< Gesù , che è l’argomento esclusivo di questo libro, dispensa sempre sorprendenti verità ad ogni attento lettore del Vangelo.
In ogni pagina dei quattro capolavori ispirati, egli si offre nella sua meravigliosa e prorompente umanità, che diventa poi una “via” sicura d’accesso alla divinità.
L’incontro personale con Gesù cambia di solito la qualità della vita; nulla permane come prima dopo un vero incontro con Lui.
Il Maestro di Nazaret esercita un innegabile fascino su tutti, giovani e meno giovani, perché soltanto Lui, nella profondità del suo mistero, ha la capacità di diventare un valido progetto di vita per l’uomo.
Di qui l’irresistibile desiderio, misto a curiosità, di incontrare Gesù, di conoscerlo per effettuare un sereno e serio confronto con lui e avviare un’esperienza coinvolgente di Lui.
Egli, dal canto suo, desidera ardentemente di incontrare l’uomo per donarsi a lui in un contesto di amicizia e di confidenza.
In questo libro vengono offerte tematiche evangeliche che intendono facilitare l’incontro con Lui.
Resta però confermato che ogni incontro profondo con Gesù comporta inevitabilmente anche un incontro con la propria vita; è un incontro che lascia un segno che decide dell’ intera esistenza.
Per nessuno è precluso l’incontro e l’esperienza di Lui.
Egli d’altra parte, non mette limiti alle sue amicizie, né manifesta rammarico o vergogna alle prese con le nostre miserie. Anzi, il passato e il presente di ognuno vengono da Lui accolti con rispetto e discrezione; non si stupisce mai di ciò che è genuinamente umano.
Solo Lui è davvero libero pienamente, attento ad ogni incontro per donarsi progressivamente ad ogni amico con tutto il fascino del suo Mistero>> (L’AUTORE).
Una raccolta di dodici lavori chiave di Gillespie, per psicoanalisti e psicoterapeuti. William Gillespie ha cominciato il suo training a Vienna nei primi anni '30 ed e stato un pioniere nello studio della perversione sessuale. I suoi punti di vista sulla sessualita femminile, sulla teoria dell'istinto e sulla regressione delle persone anziane di fronte alla morte, sono stati sia influenti sia controversi. Questa raccolta, pubblicata per la prima volta, di dodici lavori chiave di Gillespie fornira un gradito punto di riferimento per gli psicoanalisti e gli psicoterapeuti nella formazione e nella pratica. In una rassegna scritta particolarmente a questo scopo, Socarides, un eminente psicoanalista nel campo della perversione e del suo trattamento ci mostra come le idee di Gillespie abbiano influenzato non solo i suoi propri contributi, ma l'intero settore. Sinason offre una vasta introduzione biografica su Gillespie.
Raccolta di saggi sul Social Dreaming, un nuovo metodo per lo studio dei fenomeni psicologici collettivi. Questo e il secondo volume dedicato al Social Dreaming che compare in Italia. E' una raccolta di saggi che fornisce un ampio e articolato panorama e mostra come si stia approfondendo la conoscenza di questo nuovo metodo per lo studio dei fenomeni psicologici collettivi. I testi ci accompagnano nelle esperienze, condotte negli ambiti piu diversi, mostrandoci in modo chiaro e concreto, lo svolgimento delle matrici, evidenziando il concatenarsi di sogni ed associazioni, il progressivo manifestarsi dei temi dominanti ed il rapporto che questi hanno con il passato, il presente e il futuro del contesto istituzionale di cui la matrice e parte. Tutti gli interventi contribuiscono a comporre un'immagine del Social Dreaming come di un modo di guardare alla vita mentale collettiva - e anche individuale - che ci ha dischiuso orizzonti di cui non vediamo i confini.
Un libro sulla liberta-liberazione nel pensiero dei Padri della Chiesa. Piano generale dell'opera: Ama et fac quod vis! (Panimolle); Liberta-Liberazione nello Gnosticismo (G. Sfameni Gasparro); La Liberta nei Padri della Chiesa (secc. II-VII) (V. Grossi); La liberta dalla legge di Mose nella Letteratura Cristiana dei primi secoli (S. A. Panimolle); L'uomo libero e liberato, secondo Clemente Alessandrino (M.G. Bianco); Liberta-Liberazione negli scritti di Origene (M.I. Danieli); Liberta e Liberazione in S. Ilario di Poitiers (L.F. Ladaria); Il dono della liberta e la responsabilita dell'uomo secondo sant'Ambrogio (A. Bonato).
Il libro
Per leggere la Bibbia, per comprendere i libri che la compongono, non basta determinarne la data o l'ambiente di origine, di sapere chi ne sia l'autore, dove siano stati composti, a quale genere letterario appartengono, ecc.
Bisogna interessarsi anche al materiale che li costituisce: il linguaggio.
Ciò che colpisce subito è il fatto che per parlare di Dio, del suo disegno che dà un senso alla storia umana dirigendo quella di un popolo scelto, facendo nascere in esso Gesù Cristo, la cui morte e risurrezione dominano tutto il resto e facendo nascere la sua Chiesa, i due Testamenti hanno fatto ricorso al registro simbolico.
Come se il linguaggio simbolico fosse necessario; un linguaggio che suggerisce la realtà soprannaturale piuttosto che definirla.
Proponendo un modo di classificare i simboli, l'autore mostra come funziona il linguaggio della Bibbia per far intravedere tutto ciò che, nel disegno di Dio, non può essere raffigurato diversamente.
Si tratta, certo, di un linguaggio teologico, ma non di quello al quale ci hanno abituato i teologi nel contesto della cultura greco-romana, medievale o moderna.
Tuttavia è questo linguaggio quello più significativo e quello che può confrontarsi con le culture che la fede cristiana raggiunge oggi, in Asia o in Africa; o perfino in Occidente, con una cultura razionalista che cerca di occultare il senso religioso.