L'Opera delinea il percorso dell'Impresa sociale al'interno del quadro giuridico italiano a partire dalla sua introduzione nel 2006
Il volume si pone l'obiettivo di fornire uno strumento attuale e completo per tutti coloro - professionisti o studenti - che intendano approfondire e/o intraprendere lo studio del metodo della partita doppia e il suo impiego per la tenuta della contabilità generale nelle aziende industriali. Dopo un'esaustiva disamina degli elementi fondamentali della ragioneria e dell'economia aziendale, e un'analisi del metodo della partita doppia e dei componenti del sistema informativo aziendale, si procede ad esaminare le principali operazioni di rilevazione contabile. Si analizzano, inoltre, le scritture in partita doppia redatte in sede di assestamento, chiusura e riapertura dei conti, con particolare attenzione alla logica di individuazione del risultato economico d'esercizio e del capitale di funzionamento.
Il presente Volume vuole essere di ideale complemento del Manuale nel senso di raccogliere casi che sintetizzano l'iter logico che le Corti Internazionali hanno seguito nel giudizio.
Inoltre questi casi danno voce direttamente e quanto più possibile ai testi originali, anche in lingua straniera riportati fra virgolette, e sempre tradotti.
E' quindi un testo di evidente utilità anche per l'operatore interessato.
L'operations management (OM) è quella funzione aziendale che si occupa della progettazione, programmazione, gestione e controllo di tutti i processi produttivi che trasformano input/fattori di produzione in output (un bene o un servizio). L'obiettivo dell'OM è quello di progettare e organizzare le attività in modo tale che la produzione dell'output finale risulti efficiente (senza sprechi di risorse) ed efficace (capace di rispondere ai bisogni/attese dei clienti). Nel caso delle aziende sanitarie l'OM si occupa della programmazione, gestione e controllo della aree produttive (ad esempio posti letto o sale operatorie) dove si realizza-no i percorsi di diagnosi, cura ed assistenza con l'obiettivo di assicurare un flusso di fattori produttivi (cose e persone) sicuro, appropriato, tempestivo ed efficiente. In una situazione di contrazione delle risorse disponibili e dell'affermarsi di nuovi modelli di organizzazione delle cure (ad esempio ospedale per intensità delle cure) un efficace governo delle piattaforme logistico produttive diventa essenziale. L'obiettivo di questo testo è quello di declinare, al caso delle aziende sanitarie, le tipiche scelte dell'OM riguardanti: a) il lay-out e l'organizzazione degli spazi; b) il dimensionamento e la programmazione della capacità produttiva; c) l'organizzazione delle attività produttive; d) le tecnologie e i sistemi informativi.
L'opera è il frutto di una trentennale esperienza dell'autore, maturata nell'insegnamento della materia nelle aule universitarie. Essa si rivolge principalmente agli studenti, offrendosi come una descrizione della legislazione positiva e dei singoli istituti normativi caratterizzanti il diritto della previdenza sociale, che vengono qui inseriti, ai fini di una più agevole comprensione, in un quadro di riferimento più ampio, in cui si tiene conto, sullo sfondo dell'atteggiarsi giuridico delle singole fattispecie, delle interferenze storiche, politiche, economiche e sociali nel percorso evolutivo seguito dalla disciplina del nostro Paese.
Sono tanti i motivi che spingono a riflettere su un tema come la sicurezza e l'uso della forza in un contesto internazionale che sperimenta, quasi quotidianamente, contrapposizioni, conflitti, guerre. Situazioni spesso drammatiche e soluzioni che stentano ad essere efficaci, forse perché necessitano di fondamenti ben saldi e strutturati. Intorno a questi temi si è concentrata l'interessante e ordinata ricerca che Ivan Santus ha condotto per concludere il suo percorso di dottorato. Un lavoro che, partendo dal quadro offerto dal diritto e dalla prassi internazionale, si presenta come tentativo - ben riuscito - di porre a confronto normative, istituti giuridici ed opinioni dottrinali differenti, nella convinzione che fermarsi solo a ricercare la cause della mancata sicurezza o rispondere in termini di emergenza non è più sufficiente. Con estrema chiarezza l'autore indica che si tratta di un dibattito aperto nel quale si inseriscono coerentemente l'apporto del magistero della Chiesa cattolica -quale istanza diversa da quelle politico-istituzionali - e nello specifico le parole pronunciate da Benedetto XVI di fronte alla platea delle nazioni, nel corso della sua visita all'ONU il 18 aprile 2008. Parole che, come rileva questa ricerca, possono considerarsi un modo per avvalorare nella vita degli Stati e nelle relazioni internazionali una nuova "teoria della sicurezza" che per essere operativa ha necessità di legarsi alla più articolata teoria della "prevenzione".