
Scritta per confutare l'eresia messaliana, l'opera e' la testimonianza di un'epoca di dispute teologiche e di eresie emergenti. In prima traduzione italiana.
Tra le numerose opere di Massimo il Confessore sono state scelte quelle che trattano l'arduo tema dell'umanita e divinita di Cristo.
Nei suoi Insegnamenti spirituali, di cui si presenta qui la prima traduzione italiana, Doroteo si fa maestro di vita per i suoi monaci, trasmettendo loro l'eco della tradizione ascetica e spirituale dei Padri del deserto con incantevole semplicita' colloquiale.
Primo trattato sistematico della letteratura cristiana antica sul problema antropologico, l'opera affronta molteplici aspetti dottrinali.
Composta in forma di dialogo fra il 434 e il 437, l'opera e' rivolta contro l'eresia cristologica di Teodoro di Mopsuestia e Nestorio, i quali sostenevano che in Cristo vi sono non solo due nature, ma due persone distinte: quella divina e quella umana.
«Posso venire a confessarmi da lei? Ma mi deve aiutare, non so più come si fa». Cosi o in modo analogo sono stato più volte apostrofato negli ultimi tempi. Sono persone desiderose di dare un senso alla loro vita, di fame qualcosa di valido, e che sentono il bisogno di parlare con qualcuno di quanto le tormenta interiormente... ... Con questo scritto intendiamo dare alcune indicazioni sul come fare la Confessione. Sono esperienze, riflessioni, spunti, provocazioni, suggerimenti orientati a questo scopo. Chi scrive ci tiene ad essere considerato anzitutto come uomo che si confessa anche lui e che è in cammino insieme con altri alla ricerca del modo più conveniente di confessarsi, come uno che ha sperimentato la Confessione come dono per la sua vita e desidererebbe che anche gli altri la sentissero tale, come uno che sa di trovarsi insieme con altri sulla via della vita cristiana e che vorrebbe rendere più accessibile la ConfesSlOne...
Come aiutare chi vuole rimanere nella grazia del Battesimo?
Le parole del Vangelo di Giovanni e il Verbo si e fatto carne", esprimono il cuore del mistero del natale. Parole di grande densita e bellezza, oltre che di profonda verita, hanno ispirato i cristiani di ogni epoca. "
«Caro Ernesto, tu sei tra quelli che preferiscono pregare piuttosto che parlare di preghiera; sei tra quelli che preferiscono amare piuttosto che parlare di amore; sei tra quelli che aprono la porta a Dio: e Dio entra e uno spazio di mondo si riempie di luce e di speranza. Tu hai capito che il sogno di Dio dobbiamo costruirlo noi con Lui, seminando gesti d'amore che, come gocce d'acqua nel deserto, fanno spuntare i fiori: l'Arsenale della Pace è uno di questi splendidi fiori». (dalla Prefazione di Angelo Comastri)
La vita di Jacques e Raïssa Maritain - tra i grandi protagonisti della scena culturale mondiale del Novecento - è segnata da un evento che trasforma radicalmente la loro esistenza: atei, ma profondamente impegnati nella ricerca della Verità, grazie allo scrittore cattolico Léon Bloy, scoprono la fede. È una folgorazione. Da allora testimoniano la loro fede nei luoghi della cultura e dell'arte, aprendo la loro casa a quanti sono alla ricerca di Dio e della verità. Incarnarono in questo un modello nuovo di essere cristiani. «Compresero che bisognava essere contemplativi nel mondo, portare la contemplazione sulle strade, fra la gente […]. La spiritualità del Novecento è caratterizzata da una diffusa e crescente consapevolezza che la chiamata alla santità è rivolta a tutti i cristiani, e ne consegue la necessità della santificazione del quotidiano. Jacques e Raïssa non solo vissero questa realtà, ma ne approfondirono i fondamenti teologici» (dalla Prefazione). Scritto a quattro mani nel 1922 e tradotto per la prima volta in Italia nel 1962, Vita di preghiera è l'opera nella quale i Maritain danno ragione del senso profondo dell'essere cristiani oggi nel mondo.