Il testo contiene la traduzione italiana, con introduzione e note di commento, della lettera-trattato “De videndo Deo” di Agostino di Ippona (la n. 147 dell’epistolario). La traduzione è condotta sul testo dell’edizione critica di riferimento, curata da Alois Goldbacher nella collana del Corpus Scriptorum Ecclesiasticorum Latinorum (vol. 44, pp. 274-331). I temi principali affrontati nel testo di Agostino sono: la diversa autorità delle Scritture, dei vescovi e dei teologi; la differenza tra credere e vedere e il rapporto di entrambi questi atti con il sapere; il confronto tra la visione angelica di Dio, la visione dei beati nella vita futura e le apparizioni di Dio ai patriarchi; la superiorità della vista mentale su quella fisica.
Nel 1834 vengono pubblicati, con il titolo Frammenti di una storia della empietà due saggi incentrati sullo studio critico delle posizioni di Benjamin Constant e dei Sansimoniani in materia di religione. In essi Rosmini analizza il proliferare di seducenti e apparentemente nuove dottrine religiose provenienti dalla Francia, tendenzialmente anticattoliche, che portavano il germe pericolosissimo dell'eresia, e presentavano, pur sotto la maschera di concetti ormai di moda, quali quelli dell'eguaglianza, della fratellanza e della libertà, innegabili vizi riconducibili ad una più che conclamata gnosi spuria. Rosmini, che pur non ebbe mai il timore di leggere scritti di autori affiliati alla massoneria, che proliferavano in quegli anni, era convinto che servisse mettere ben in chiaro dove si nascondesse l'empietà degli asserti sostenuti da costoro. Molte delle teorie elaborate in questo clima, infatti, si concentravano sulla proposta di una presunta "nuova visione religiosa", che avrebbe dovuto soppiantare il Cristianesimo e, in modo particolare, il Cattolicesimo, presentato dai suoi nemici come ingombrante, inutile e contrario al progresso dell'intera umanità.
Il Salterio, libro della preghiera del popolo di Dio nell’Antico Testamento, attraverso Cristo che con esso ha pregato e alla luce dei salmi ha interpretato la propria vicenda terrena, è divenuto il libro privilegiato dei canti e della preghiera della Chiesa, che sin dai primi secoli ne ha fatto largo uso nella predicazione, nella celebrazione dell’eucaristia, nella preghiera oraria, nei riti sacramentali e nelle processioni. Essi esprimono come nessun altro libro la gioia, il dolore, l’azione di grazie, lo stupore per l’opera di Dio nella creazione, nella storia della salvezza, il lamento, il pentimento dei peccati, gli interrogativi profondi dell’uomo, la riflessione sulla vita e sulla storia, la fiducia, la speranza, dinanzi a Dio nel suo agire storico. La preferenza della Chiesa per i salmi è dovuta principalmente al fatto che, come hanno spiegato i Padri nei loro commentari, in essi la Chiesa riconosce la sintesi orante di tutta la Scrittura e la voce di Cristo, capo e corpo al Padre nonché la propria voce a Cristo, suo sposo. Il volume approfondisce l’uso che del Salterio fa oggi la liturgia, l’ottica con cui lo legge, le problematiche che tale uso pone, nell’intento di offrire suggerimenti per un suo migliore impiego.
Mariapoli, città di Maria: l’esperienza che ogni anno, in punti diversi del pianeta, coinvolge persone di ogni età, estrazione sociale, formazione culturale e credo religioso, nasce nell’estate del 1949, nella valle di Primiero (Trento). Nei successivi dieci anni l’appuntamento sulle Dolomiti raccoglierà un “popolo”, proveniente anche da Oltreoceano. Il saggio storico, rigorosamente basato su fonti documentarie, offre, con incisivo stile narrativo, la prima sintesi di questa inedita metodologia di irradiazione del Vangelo nell’oggi della storia. Ripercorrere le prime Mariapoli è attingere a un’esperienza di un cammino di comunione che, nata dal carisma di Chiara Lubich, si colloca nel cuore del “Secolo breve” lasciando un segno profondo e profetico, alla vigilia del Concilio Vaticano II.
In un mondo in cui si moltiplicano le reti di comunicazione sociale, ma in cui, paradossalmente sembra crescere un senso d'isolamento e solitudine, risuona forte la domanda sulla realtà dell'essere umano: in che cosa consiste la sua realizzazione, la sua vera felicità?
Una risposta è celata nella realtà di "Gesù in mezzo": la vita di comunione nella quale la presenza di Cristo nella comunità e nei singoli porta a tutti e a ciascuno pace, gioia, luce nelle scale da fare e nelle decisioni da prendere...
Affermando: "Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, ivi sono io in mezzo a loro" (Mt 18,20) Gesù ha promesso la sua presenza ovunque si vive nella radicalità del comandamento nuovo dell'amore. Non solo sugli altari delle chiese ma nelle famiglie, nelle strade, nei luoghi di lavoro, nelle scuole...
Questo libro raccoglie lettere, scritti e conversazioni di Chiara Lubich che approfondiscono il significato di "Gesù in mezzo", con suggerimenti pratici per poter vivere con questo divino "Altro" sempre presente.
I giovani sono scomodi, spesso irruenti, a volte irrispettosi. Vogliono l'impossibile, cercano di spingersi sempre un po' oltre il limite. Soprattutto, i giovani riescono a mettere in scacco il discorso degli adulti con l'autenticità e la spregiudicatezza tipiche della loro età. I giovani non si nascondono di fronte alle contraddizioni del mondo. E una comunità, se vuole sopravvivere, ha bisogno di loro, della loro tensione a innovare. Ciononostante, ogni comunità vive la spinta al cambiamento propria della gioventù come una minaccia. Tale contraddizione è l'oggetto di indagine di questo libro. L'autore ha raccolto le esperienze, le paure e le riflessioni di tante ragazze e tanti ragazzi che ha incontrato durante lezioni e seminari tenuti in giro per l'Italia e le ha raccontate e analizzate in queste pagine. Il risultato è il ritratto di una generazione che definisce se stessa, il proprio rapporto con la famiglia, la sessualità, la religione e la politica nella ricerca di un originale equilibrio tra vecchie categorie novecentesche e nuove tecnologie digitali. Perché l'adolescenza è, innanzitutto, accettazione della propria differenza, della propria singolarità, dell'autenticità che ci abita. Prefazione di Paolo Di Paolo.
Severo (465 circa-538), patriarca di Antiochia dal 512 al 518, può essere considerato uno dei principali teologi di lingua greca vissuti tra V e il VI secolo. Nel 536 le dottrine di Severo furono dichiarate eretiche dal Sinodo di Costantinopoli, e l’imperatore Giustiniano stabilì che nessuno potesse né possedere né ricopiare le opere di Severo. Questa condanna portò alla perdita pressoché totale degli scritti di Severo in lingua originale. L’Omelia sulla Risurrezione (Omelia 77) riveste un’importanza fondamentale all’interno della produzione del patriarca antiocheno, poiché si tratta dell’unica omelia di Severo a essersi conservata interamente in greco, a fronte di centoventiquattro omelie, oltre a molte lettere ed opere teologiche e polemiche, conservate solo in traduzione siriaca. Sul modello delle Quaestiones ad Marinum di Eusebio di Cesarea, Severo cerca di risolvere alcune apparenti incongruenze contenute nel racconto evangelico della Risurrezione di Gesù (il momento in cui le donne andarono al sepolcro; la questione delle “quattro Marie”) e discute di altre questioni ad esse correlate (i “fratelli di Gesù”; il luogo dell’Ascensione). Vengono qui presentati il primo profilo in lingua italiana sulla vita, la cristologia e le opere di Severo, e l’Omelia 77 in prima traduzione italiana.
Pensieri spirituali comunicati da Chiara Lubich ai focolari nel mondo espressione della sua vita e del suo carisma. 300 testi, alcuni dei quali inediti. Sin dai primi anni Ottanta Chiara Lubich, avvalendosi dei moderni mezzi di comunicazione, ha dato vita a una conferenza telefonica mensile o bimensile che collegava contemporaneamente dalla Svizzera (da cui il nome Collegamento CH) i più importanti centri del Movimenti dei Focolari sparsi nei cinque Continenti. In quell'occasione comunicava un pensiero spirituale, frutto della sua vita e del suo carisma. Ne è nata un'originalissima esperienza di vita cristiana comunitaria, a livello mondiale, che ha visto una folla di persone camminare insieme, aiutandosi reciprocamente, sulla via della santità. Il volume raccoglie i quasi 300 pensieri spirituali comunicati da Chiara Lubich tra il 1981 e il 2004 e alcuni altri inediti.
Frutto di un profondo e accurato studio delle fonti tomiste e del pensiero antico classico e cristiano, questa nuova edizione della Somma di Teologia offre per la prima volta allo studioso un apparato critico puntuale e completo. A conclusione della pubblicazione dell’opera (in quattro tomi) nel presente volume si offrono tutti gli strumenti (Luoghi delle Sentenze; Luoghi paralleli; Supplemento; Note; Indici) e un’ampia introduzione per poter “leggere Tommaso mediante Tommaso”.
I volantini missionari di Francesco di Sales che hanno ispirato la Lumen Gentium. Opera prima di Francesco di Sales, le Controversie mettono già pienamente in luce l'acume e la finezza del giovane sacerdote (all'epoca ventisettenne), inviato a svolgere la sua prima missione nella zona dello Chablais, regione quasi interamente calvinista e fortemente ostile alla Chiesa cattolica. Francesco di Sales sceglie la via del confronto e della persuasione, ed è con questo intento che, giorno dopo giorno, nascono le Controversie, prediche domenicali, ricopiate a mano da Francesco in fogli volanti da far circolare tra la popolazione. Si tratta di un'opera di apologetica cattolica solidamente basata sull'interpretazione della Bibbia, nella quale si coglie il dolore di Francesco per la rottura dell'unità fra i cristiani e in cui, però, il sacerdote non tace i torti e le incoerenze da parte dei cattolici. Lo stile e il metodo di Francesco di Sales sono stati riproposti dal Concilio Vaticano II per un efficace dialogo con il nostro tempo, e le Controversie rientrano tra le principali fonti di Paolo VI per la Lumen Gentium.